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In età imperiale il cursus honorum senatorio – ossia la successione delle cariche pubbliche riservate al massimo ordine
dello stato – si sviluppava secondo le seguenti tappe:
Vigintivirato = denominazione collettiva di diversi collegi magistratuali.
- Decemviro per il giudizio delle controversie, incaricato di giudicare le cause concernenti lo stato civile dei
cittadini
- Triumviro per la pena capitale, ausiliare del decemviro incaricato in particolare dell’applicazione della pena
capitale
- Triumviro monetale, incaricato della coniazione della moneta in bronzo senatoria
- Quattuorviro per la cura delle vie, sovrintendente sulle vie della città sotto la supervisione degli edili
Il numero complessivo di magistrati che detenevano le quattro funzioni era 20, da cui vigintivirato (10+3+3+4).
Tribunus militum laticlavius = in età imperiale esistono due tipi di tribunato militare, quello rivestito dagli
appartenenti all’ordine senatorio e quello proprio dei membri dell’ordine equestre: essi si distinguevano
da una particolarità dell’abito tradizionale, la toga, che aveva una banda purpurea larga nel caso dei tribuni
senatori (laticlavius) e una più stretta per gli equites. Spesso i giovani più brillanti erano nominati Seviri
equitum Romanorum, comandanti di uno dei sei squadroni dei cavalieri.
Quaestor = vi erano diversi tipi di questori:
- Urbano, una sorta di tesoriere del senato
- Propraetorae provinciae, incaricato dell’amministrazione finanziaria delle province del senato e del popolo
romano con poteri propretori
- Principis, portavoce dell’imperatore presso il senato
- Consulis, portavoce del console presso il senato
Tribunis plebis / Aedilis = magistrature considerate sullo stesso piano, così che un politico poteva ricoprire
una o l’altra per passare poi al gradino successivo. L’edile poteva essere aedilis plebis, carica riservata ai
plebei come il tribunato della plebe, o aedilis curulis, magistratura che poteva essere ricoperta anche dai
patrizi. I patrizi potevano saltare questo gradino della carriera.
Praetor = vi erano diversi tipi di pretori:
- Urbano, amministratore delle cause giudiziarie fra cittadini romani
- Peregrino, amministratore delle cause in cui almeno una delle due parti non aveva la cittadinanza romana
- Aerarii, sovrintendente dell’aerarium, la cassa statale.
Gli ex pretori erano chiamati a rivestire alcune funzioni; nel detenerle non erano vincolati da annualità e intervallo
di tempo che regolava l’ingresso alle magistrature successive. Tra le funzioni di questo rango si ricordano:
- Legatus legionis, comandante in capo della legione
- Legatus Augusti pro praetore provinciae, governatore di una delle province imperiali minori
- Proconsul, governatore di una delle province del senato e del popolo minori
Consul = in età imperiale i consoli possono essere ordinari (in carica dal 1° gennaio con funzione eponima)
o suffetti (sostituti degli ordinari entrati in carica ad anno inoltrato; in un anno potevano esserci varie
coppie di consoli suffetti).
Anche gli ex consoli erano chiamati a rivestire alcune cariche specifiche:
- Grandi curatele, come la funzione di curator operum publicorum
- Legatus Augusti pro praetore, governatore di una delle più importanti province imperiali
- Proconsul, governatore di una delle più importanti province del senato e del popolo romano 8Africa e Asia)
- Praefectus Urbi
Censor = in età imperiale la censura, un tempo vertice della carriera politica, viene rivestita solamente dagli
imperatori. La carica come tale scompare con Domiziano.