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SEZIONE E SUTURA DEL DOTTO DI BOTALLO
COARTAZIONE AORTICA (Co Ao)
Detta anche stenosi istmica dell’aorta ha un’incidenza dell’8 % delle cardiopatie congenite e
consiste appunto in una stenosi dell’aorta a livello dell’istmo (1-2 cm distalmente all’origine
dell’arteria succlavia sinistra) con conseguente ostacolo al flusso ematico e sviluppo di circoli
– – –intercostali –
collaterali (aorta succlavia mammaria aorta) per bypassare la stenosi; può essere
associata alla S. di Turner e può coesistere un’ipoplasia dell’arco aortico, un difetto
interventricolare o la pervietà del dotto di Botallo.
Anche per questa patologia oggi è possibile un trattamento cardiologico interventistico con
dilatazione della stenosi mediante catetere a palloncino o con impianto di stent endovascolare. Il
– nell’intervento di
trattamento chirurgico, da effettuare a 2 4 anni (o anche prima), consiste
Crafoord in cui viene resecato il tratto di aorta coartato e suturati i due monconi con anastomosi
(eventualmente con interposizione di un tubo protesico), o nell’allargamento
termino–terminale con
un patch del tratto di aorta stenotica; nei bambini molto piccoli si può eseguire l’intervento di
in cui si utilizza l’arteria succlavia di sinistra del paziente per effettuare un patch di
Waldhausen
allargamento dell’aorta (in tali bambini il sacrificio dell’arteria succlavia sinistra è ben tollerato,
senza conseguenze ischemiche per l’arto superiore sinistro). L’intervento chirurgico, che è
controindicato se si è instaurata un’ipertensione arteriosa maligna, presenta una mortalità operatoria
dell’ 8 %. SCHEMA CIRCOLI COLLATERALI
ANASTOMOSI TERMINO - TERMINALE
–
PATCH INTERPOSIZIONE DI PROTESI FLAP CON ARTERIA SUCCLAVIA
–
FOTO INTRAOPERATORIA ANASTOMOSI TERMINO TERMINALE
–
SHUNT SISTEMICO POLMONARE
Nel 1945 il cardiochirurgo Alfred Blalock e la pediatra Helen Taussig misero a punto un
intervento per trattare in maniera palliativa le cardiopatie congenite caratterizzate da un quadro
d’ipoafflusso polmonare. Tale intervento consisteva nel mettere in comunicazione il circolo
con il circolo arterioso polmonare resecando l’estremità distale dell’arteria
arterioso sistemico
succlavia ed anastomizzandola su uno dei due rami dell’arteria polmonare, in modo tale da portare
una maggiore quota di sangue ai polmoni e migliorare di conseguenza l’ossigenazione del paziente.
Successivamente la tecnica è stata modificata, per non sacrificare l’arteria succlavia, ed attualmente
ad uno dei rami dell’arteria
tale vaso viene lasciato in situ ed anastomizzato in latero-laterale
polmonare mediante l’interposizione di condotti protesici di goretex di 3-4 mm.
SCHEMA SHUNT SISTEMICO-POLMONARE E FOTO OPERATORIA
DIFETTO DEL SETTO INTERATRIALE ( DIA )
La sua incidenza è pari al 10 % delle cardiopatie congenite ed è caratterizzata da una
soluzione di continuo del setto interatriale che può essere dovuta ad una semplice pervietà del
–
forame ovale, oppure tipo ostium secundum (a livello della fossa ovale 69%), tipo ostium
–
primum (verso il pavimento atriale 21%), tipo seno venoso e tipo seno coronarico.
Il trattamento cardiologico interventistico consiste nel posizionamento di devices (sorta di
doppi ombrellini) purchè non vi siano difetti multipli o di dimensioni troppo grandi.
SEDI DIFETTO INTERATRIALE DEVICE PER CHIUSURA DIA
CHIUSURA PERCUTANEA DIA
Invece il trattamento chirurgico, da effettuare in età prescolare o anche prima se necessario,
è dato dalla chiusura del difetto per sutura diretta o con impianto di un patch di pericardio autologo;
la mortalità operatoria è bassa (1%).
DIA TIPO OSTIUM SECUNDUM CHIUSURA CON PATCH IN PERICARDIO
DIFETTO DEL SETTO INTERVENTRICOLARE ( DIV )
E’ tra le cardiopatie congenite più frequenti (32 %), caratterizzata da una soluzione di
continuo del setto interventricolare. Può essere perimembranoso se localizzato a livello del setto
membranoso, sottoarterioso se è al di sotto dei tronchi arteriosi aorta e polmonare, muscolare o
infine tipo canale atrioventricolare se coinvolge la zona sottostante le valvole atrioventricolari.
Oltre il 90% dei difetti piccolissimi si chiude nel 1° anno di vita e circa il 70% dei piccoli difetti si
chiude spontaneamente nell’infanzia. Oltre all’opzione cardiologica interventistica (con device a
il difetto con l’utilizzo di patch in dacron, con mortalità
doppio ombrellino) è possibile chiudere
operatoria inferiore al 5 %. L’intervento palliativo, che viene effettuato nei primissimi periodi di
vita se non è possibile eseguire la chiusura del difetto, consiste nel banding dell’arteria polmonare
per ridurre l’iperafflusso polmonare creato dallo shunt tra il ventricolo sinistro e quello destro,
eseguito mediante sternotomia o toracotomia sinistra. SCHEMI DIV
BANDING ARTERIA POLMONARE
CHIUSURA CON PATCH
STENOSI AORTICA
Determina un sovraccarico di pressione del ventricolo sinistro con conseguente ipertrofia e
possibile evoluzione verso l’insufficienza ventricolare sinistra. Può essere distinta in stenosi
valvolare in cui la valvola aortica, talvolta bicuspide, ha lembi ispessiti, mixomatosi, e può essere
associata ad ipoplasia del ventricolo sinistro o a fibroelastosi endocardica; sopravalvolare dovuta ad
un diffuso o localizzato restringimento sopra la giunzione sinotubulare (può essere associata alla S.
di Williams; sottovalvolare dovuta ad una membrana o ad un tunnel fibromuscolare.
La stenosi valvolare può essere trattata con valvuloplastica percutanea, mentre il trattamento
chirurgico consiste, in CEC, nella commissurotomia o nella sostituzione valvolare, con mortalità dal
2% in su. Nella stenosi sopravalvolare si posiziona si sutura un patch di allargamento, mentre nella
forma sottovalvolare bisogna resecare la membrana o effettuare una miectomia del tunnel
fibromuscolare ( la mortalità operatoria per tali interventi è di circa il 5%).
STENOSI SOPRAVALVOLARE STENOSI SOTTOVAVOLARE
TETRALOGIA DI FALLOT ( T4F )
E’ una cardiopatia abbastanza frequente (circa 8 %) caratterizzata da quattro malformazioni:
stenosi polmonare infundibolare, ipertrofia ventricolare destra (conseguenza della stenosi suddetta),
destroposizione dell’aorta, che origina in parte dal ventricolo sinistro ed in parte da quello destro,
ed infine difetto del setto interventricolare. Ciò determina uno shunt destro–sinistro con passaggio
di sangue non ossigenato nel circolo sistemico (e conseguente cianosi) sia attraverso il difetto
interventricolare sia attraverso l’aorta. I bambini affetti da tetralogia di Fallot presentano cianosi e
possono andare incontro a crisi anossiche cerebrali con convulsioni quando, per l’ulteriore
incremento della pressione polmonare, aumenta lo shunt destro-sinistro con ulteriore desaturazione
del sangue arterioso che fluisce al cervello. I pazienti non trattati presentano una mortalità del 25%
entro 1 anno, del 50% entro 3 anni e del 75% entro 10 anni, mentre solo una piccola percentuale
supera i 30 anni.
Il trattamento chirurgico consiste o in un intervento palliativo di shunt sistemico-polmonare
e successivo intervento definitivo entro 6 -12 mesi di età, oppure nella correzione completa entro 3 -
6 mesi di età. La mortalità operatoria è circa 5%.
SCHEMA CORREZIONE COMPLETA
TRASPOSIZIONE DEI GROSSI VASI ( TGV )
Ha un’incidenza del 5 % tra le cardiopatie congenite e consiste in un’inversione dell’aorta e
dell’arteria polmonare, le quali originano rispettivamente dal ventricolo destro e da quello sinistro.
Questa malformazione è molto grave ed incompatibile con la vita extrauterina se non fosse presente
un mixing tra le due circolazioni, sistemica e polmonare, dato da una pervietà del dotto arterioso o
del forame ovale, tale da permettere una sufficiente ossigenazione del sangue arterioso. La
sintomatologia è caratterizzata da cianosi, non appena il dotto di Botallo si chiude (in genere dopo
48 ore di vita) e pertanto è necessario somministrare prostaglandine per evitare la chiusura del dotto
arterioso ed effettuare prontamente una procedura cardiologica interventistica chiamata Rashkind
che consiste nella dilatazione con un palloncino della pervietà del forame ovale.
Circa il 50% dei neonati non trattati muore entro la prima settimana di vita, il 50% entro 1
mese ed il 90% entro l’anno di vita.
L’intervento chirurgico può essere costituito dalla correzione fisiologica (intervento di
ormai poco praticati) in cui si attua un’inversione dei flussi a
Senning, intervento di Mustard -
livello striale in modo tale da compensare l’inversione ventricolo-arteriosa data dalla
malformazione, o da quello che oggi è l’intervento preferito che è la correzione anatomica
“ switch “,
chiamata in cui si ristabiliscono le corrette connessioni ventricolo sinistro–aorta e
ventricolo destro–arteria polmonare.
SCHEMA TRASPOSIZIONE GROSSI VASI CORREZIONE ANATOMICA ( SWITCH )
INTERVENTO DI MUSTARD
INTERVENTO DI SENNING
TRASPOSIZIONE CORRETTA DEI GROSSI VASI
E’ una malformazione più rara, caratterizzata dall’origine dell’aorta a sinistra ma da un
destro e l’arteria polmonare a destra ma da un ventricolo
ventricolo morfologicamente
morfologicamente sinistro, può presentare anche alterazioni del sistema di conduzione ed essere
associata a difetto interventricolare, insufficienza tricuspidale e stenosi polmonare. Può essere
asintomatica o paucisintomatica o presentare una sintomatologia più importante, in dipendenza
delle malformazioni associate, ma si può presentare un progressivo peggioramento per l’insorgenza
d’insufficienza del ventricolo morfologicamente destro a sostenere il circolo sistemico. La
correzione anatomica consiste nell’esecuzione di una doppia switch, cioè nell’inversione di aorta e
polmonare e nell’intervento di Mustard o Senning per l’inversione a livello atriale.
TRASPOSIZIONE CORRETTA DEI GROSSI VASI
CANALE ATRIOVENTRICOLARE ( CAV )
Ha un’incidenza del 6% tra le cardiopatie congenite ed è caratterizzato nella forma parziale
da un cleft (fissurazione) della valvola mitrale associato a difetto interatriale, mentre nella forma
completa è presente un difetto interatriale tipo ostium primum, un difetto interventricolare ed una
– –
valvola atrioventricolare comune (il CAV completo è a sua volta distinto in tre tipi A, B e C a
seconda dell’estensione del lembo valvolare a