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DEFINIZIONE
Gruppo eterogeneo di malattie del miocardio più frequentemente a eziologia genetica che portano ad ipertrofia e
dilatazione delle camere ventricolari, sino a scompenso/morte improvvisa.
Classificazione
Primitive:
Genetiche: c. ipertrofica – c. aritmogena – canalopatie…
Miste: c. dilatativa – c. restrittiva
Acquisite: miocardite – c. da stress – c. postpartum…
Secondarie: espressione di una più vasta patologia multiaorgano
Cardiomiopatia ipertrofica
È una c. primitiva su base genetica, a trasmissione aut. dominante
Mutazione: nel 40% dei pz a carico del gene betamiosina (in altri casi: alterazione a carico di altre proteine dell’apparato
mm cardiaco)
Caratteristiche: ipertrofia del V.S. senza dilatazione senza possibile correlazione ad altre patologie sistemiche/cardiache
Tipologia:
Ostruttiva: setto molto spesso (+ 3 vv del normale) lembo anteriore della mitrale presenta deflessione (mentre lembo posteriore
rimane in loco) e si congiunge al setto = effetto Venturi con impedimento flusso in aorta e insufficienza mitralica secondaria. Si
tratto di una stenosi subaortica dinamica: i sintomi più rilevanti si hanno sotto sforzo o in caso di ipotensione.
Non ostruttiva
Cardiomiopatia ipertrofica
Il miocardio diventa totalmente disorganizzato
Possibilità di necrosi
È la causa più comune di morte improvvisa nei giovani
Si viene a creare un anomalo sequestro del calcio con anomalie in diastole
Ritardato rilasciamento diastolico (tachicardia ventricolare)
Compromissione del riempimento
Aumento delle P a monte e dilatazione atriale (aritmie – complicanze tromboemboliche)
Sintomi: dispnea, angina, sincope, astenia, cardiopalmo…
Cardiomiopatia ipertrofica
ECG alterato: voltaggi QRS – anomalie in Q – inversione onda T
Ecocardiogramma: setto disomogeneo ‘’a vetro smerigliato’’ >10 mm
Follow up importante evoluzione in scompenso
Trattamento: betabloccanti – calcioantagonisti – antiaritmici oppure miotomia/miectomia – ablazione chimica del setto –
sostituzione della mitrale – impianto pacemaker + profilassi endocardite
Cardiomiopatia dilatativa
C. primitiva mista
Dilatazione V.S. + disfunzione contrattilità
Esistono forme primitive da alterazione delle proteine strutturali del citoscheletro; forme secondarie da farmaci –
tachiaritmie – malattie sistemiche – forma peripartum (ultimo mese di gravidanza e 5 mesi dopo al parto)
Fisiopatologia: < contrattilità < frazione d’eiezione aumenta dilatazione ventricolare e P di riempimento
dilatazione anche degli atri
Manifestazioni: astenia, dispnea, edemi declivi, aritmie, turgore giugulare, epatomegalia…
Terapia: betabloccanti – aceinibitori – diuretici – antiaritmici – impianto defibrillatore – pacemaker biventricolare –
trapianto cuore
Cardiomiopatia restrittiva
C. primitiva mista
Aumento della consistenza e della rigidità delle pareti del ventricolo no rilasciamento in diastole
Cause: fibrosi estetsa – ipertrofia massiva – infiltrati miocardici – ispessimento endocardio
Forme idiopatiche – familiari – da malattie sistemiche
È il tipo meno comune di cardiomiopatia
Manifestazioni: congestione polmonare e scarso incremento della gittata con astenia, dispnea e minore tolleranza allo
sforzo (V.S.) – ipertensione venosa sistemica (V.D.) – coinvolgimento valvole A.V. – embolie da trombi endocavitari
Utili ecocardiografia e RMN per visualizzarla