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Pericardio e Pericarditi

È quella struttura che avvolge il cuore ed è fondamentale per il suo mantenimento all'interno del torace, pensate che il pericardio non serva a nulla invece è importante per la sospensione. Esiste un pericardio parietale e viscerale, all'interno presenta 15-30 ml di liquidi limpido ultrafiltrato che serve per favorire il movimento, per scivolare, da lubrificante. Il pericardio presenta i cosiddetti legamenti pericardio-sternali e sono fondamentali per la sospensione del cuore. Perché il cuore collasserebbe senza la sospensione di questi legamenti, cadrebbe in basso a livello della parte centrale del torace. Ha un 15-20% di volume in + del cuore, quindi in presenza di versamento si vengono subito a creare delle alterazioni importanti e soprattutto un elemento caratteristico che è la scarsa distensibilità, il pericardio non si distende per cui la presenza di liquido determina subito un aumento di pressione che non

Permette al cuore di rilasciarsi. La pressione pericardica è inferiore a quella atmosferica ed è variabile con gli atti del respiro e del ciclo cardiaco, cioè in inspirazione la pressione aumenta, in espirazione si riduce. Importante è che il liquido ha uno scarso ricambio, cioè le cellule assorbono poco per cui se c'è un importante versamento e speriamo che le cellule pericardiche come avviene a livello pleurico, la pleura assorbe anche litri di versamento, nel pericardio nemmeno 100-150cc. Quali sono le patologie del pericardio? Sono 2 la pericardite acuta e la pericardite cronica. La pericardite acuta è una forma infettiva che colpisce appunto la sierosa pericardica. È una forma generalmente di origine virale e soprattutto è una forma che è in genere è recidivante se è virale. Quali sono i virus? Gli echovirus ed i coxachie. Esiste anche una forma batterica però fortunatamente molto + rara.

Esiste anche una forma tubercolare. Nella forma secca si viene a creare una reazione siero-fibrinosa con aspetto pane e burro, cioè si vede il miocardio che è coperto da questa sostanza che ha l'aspetto di pane e burro.

I sintomi della pericardite sono rappresentati dalla febbre quasi sempre presente perché è un processo infettivo piuttosto importante, dolori muscolari legati all'effetto di questi virus anche a livello della muscolatura striata e soprattutto il dolore toracico tipico che abbiamo già imparato a conoscere nella diagnosi differenziale nell'angina e nell'infarto acuto del miocardio. È un dolore retrosternale, non irradiato agli arti a differenza di quello dell'ischemia che si irradia e alla caratteristica che si accentua con il respiro e le pressioni del tronco in avanti, praticamente si modifica con le manovre respiratorie e con la inclinazione e dipende da un contatto che i 2 foglietti hanno tra loro.

è da distinguere a causa della sua durata che dura ore, ore, ore dall’infarto che ha una dolore simile però è + costrittivo ed ha una irradiazione ed in genere il pz è + anziano ed ha già avuto angina e quindi ci si orienta dalla anamnesi. L’esame clinico è caratteristico perché compaiono i cosiddetti sfregamenti pericardici, sono dei rumori sistolici e diastolici che hanno un suono stridente, cigolante, sono peresenti in ambedue le parti e sono indipendenti dal respiro per distinguerli dagli sfregamenti pleurici che compaiono solo quando il pz respira. Il pz presenta febbre e l’ecg è caratteristico in quanto è diverso da quello dell’infarto acuto del miocardio perché presenta un sopraslivellamento concavo verso l’alto del tratto ST, vi è un sottoslivellamento dell’intervallo PR, l’ecg si normalizza in 2-3 giorni con la comparsa di onda T negativa che poi dopo alcuni giorni si

normalizza. È un quadro clinico caratteristico, molto frequente. È una delle malattie cardiache più frequenti, la cui diagnosi non è difficile, anche facile solo alcune volte si crea i problemi con altri tipi di patologie. Naturalmente ci sono tutti i segni che indicano la presenza di una malattia infettiva in atto, così che non è nell'infarto acuto del miocardio, dove gli indici flogosi rimangono normali o si modificano di poco. La diagnosi differenziale è rappresentata da quella dell'infarto acuto del miocardio, invece con l'angina anche se la localizzazione può essere normale la durata del dolore, nell'angina è di pochi minuti, qui è ore ore ore e può creare appunto la diagnosi differenziale con l'infarto ed alcune volte le alterazioni dell'ecg possono creare un po' di confusione ma dopo pochi minuti, quando si fa l'eco, gli enzimi cardiaci, la diagnosi può essere confermata.

evidente.L'ìecg mette in evidenza nella forma secca la presenza di questo ispessimento del pericardio, la presenza di questa sostanza burrosa all'interno del pericardio, naturalmente non evidenzia modificazioni della cinetica, il cuore si muove normalmente. La terapia è basata sugli analgesici ed antinfiammatori e sull'uso degli steroidi. Completamente differente da quella che è rappresentata per l'infarto acuto del miocardio. Alla fine dei sg giovani proprio prer non mandarlia casa si fa sempre la coronarografia, come prassi clinica, solo per controllo per eitare che il pz vengadimesso ed abbia pure una coronaropatia associata ma la diagnosi è certa fin dall'inizio. Alcune volte si
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Publisher
A.A. 2011-2012
2 pagine
SSD Scienze mediche MED/11 Malattie dell'apparato cardiovascolare

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cardiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Di Biase Matteo.