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ATTIVITA' CONTRATTILE

La miocellula, è la cellula muscolare in grado di

contrarre.

C'è il sarcolemma, sotto c'è il sarcoplasma nel quale

sono immerse le miofibrille.

Le miofibrille contengono actina e miosina che insieme

formano il sarcomero.

Succede che: la testa della miosina si stende e si

attacca all'actina (CROSSBRIDGE); la miosina poi ritorna

come prima ma trascina con sé l'actina → il sarcomero si

accorcia.

Il calcio si lega alla tropolina, questa cambia

conformazione e quindi cambia anche la tropomiosina.

La tropomiosina si stacca ed è questo il momento in cui

la testa della miosina si attacca all'actina.

Legge di Frank-Starling

la forza sviluppata dal sarcomero dipende dalla sua

lunghezza.

Il numero di crossbridge cresce con lo stiramento del

sarcomero.

Per lunghezze maggiori, la sovrapposizione di actina e

miosina è scarsa, e la forza di contrazione decresce.

IL CICLO CARDIACO

ci sono due fasi principali: sistole e diastole.

Durante la diastole tutto il cuore è rilassato,

permettendo al sangue di fluire in tutte e 4 le cavità.

Durante la sistole comincia una contrazione che termina

con il completo riempimento dei ventricoli. Dopodichè si

contraggono i ventricoli, si chiudono le valvole

atrio-ventricolari e si aprono quelle semilunari.

METODI DIAGNOSTICI

Medicina nucleare → è quella branca specialistica della

medicina che si avvale dell'utilizzo di radionuclidi a

scopo diagnostico, terapeutico e di ricerca.

I radionuclidi vengono introdotti nell'organismo sotto

forma di soluzioni, sospensioni o areosol, per

permettere studi diagnostici.

A contrario delle immagini radiologiche che si ottengono

sfruttando il fascio di radiazioni x, le immagini

medico-nucleari vengono ottenute per mezzo di

radiazioni emesse da radiofarmaci distribuiti

nell'organismo.

Scintigrafia miocardica perfusoria

è una tecnica non invasiva che prevede lo studio della

perfusione del miocardio, tramite visualizzazione

scintigrafica del muscolo cardiaco in cui è concentrato il

radiofarmaco.

Radiofarmaci utilizzati:

potassio mimetici (201 tl) → usato per via

– endovenosa, si distribuisce nel muscolo cardiaco in

modo direttamente proporzionale al flusso

coronarico.

Radiofarmaci marcati con 99mtc → entrano nella

– fibrocellula per diffusione passiva, la distribuzione

iniziale è direttamente proporzionale al flusso

coronarico

informazioni fornite:

asse lungo orizzontale: a ferro di cavallo, esplora il

– cuore dalla parte inferiore a quella anteriore con

l'apice rivolto verso l'alto.

Asse corto: a ciambella, si osserva il cuore dalla

– punta verso la base, con la parte centrale vuota che

corrisponde alla cavità ventricolare.

Asse lungo verticale: ferro di cavallo schiacciato,

– l'apice è rivolto verso dx, e la base è rappresentata

dalla porzione aperta.

Ecocardiografia

è una tecnica che si basa sull'utilizzo degli ultrasuoni.

Permette di studiare la funzione contrattile del cuore, la

morfologia delle valvole, i grandi vasi, la funzione

diastolica, eventuali alterazioni strutturali...

può essere mono, bi e tri dimensionale.

Possono essere eseguiti per diverse vie: transtoracica,

transesofagea, intracardica.

Elettrocardiogramma

si registrano 12 derivazioni, cioè 12 punti di vista del

cuore.

3 bipolari degli arti: DI,DII,DIII (braccio sx, gamba sx)

3 unipolari degli arti: aVR, aVL, aVF (braccio dx, braccio

sx, gamba sx)

6 precordiali: v1,v2,v3,v4,v5,v6

L'onda P → depolarizzazione atriale (si parte dal nodo

seno-atriale e si diffonde negli atri)

Tratto P-R → passaggio dell'impulso al nodo

atrio-ventricolare

Complesso QRS → depolarizzazione ventricolare

(l'impulso passa ai ventricoli)

Tratto S-T → ripolarizzazione ventricolare

Onda T → ripolarizzazione ventricolare

interpretazione ecg:

ritmo: può essere sinusale, atriale, giunzionale,

– ventricolare

frequenza: si misura col frequenzimetro ma anche

– con la regola del 300 (si contano i quadrati grandi

tra complessi QRS e si divide per 300)

intervallo PR: è compreso tra 0,12 e 0,20 sec; se

– inferiore pre eccitazione ventricolare, se superiore

blocco atrio-ventricolare

complesso QRS:

– intervallo QT: corretto deve essere pari a: QT

– misurato in sec / radice di: intervallo R-R misurato

in secondi

tratto ST: deve presentare un minimo di

– sottolivellamento

onda T: ha la stessa direzione di QRS che la precede

ARITMIE

[atriali]

IPOCINETICHE: si definiscono ipocinetiche quando la

frequenza cardiaca è bassa.

Si hanno quando vengono generati meno impulsi, o

quando gli impulsi arrivano in ritardo o non arrivano

proprio.

Il blocco di primo grado è asintomatico e non si vede all

ecg, quello di secondo grado non ha qualche onda P,

quello di terzo grado non ha nessuna onda P seguita dal

QRS.

IPERCINETICHE: si definiscono ipercinetiche quando la

frequenza cardiaca è alta.

Può dare delle extrasistoli: battiti in più che spesso

originano da siti che non dovrebbero dare impulsi.

L'onda P quindi è anticipata.

Flutter atriale: si va a creare un macro-circuito

all'interno degli atri fino ad un punto in cui questi hanno

250/300 impulsi al minuto; questo comporta un aumento

improvviso della frequenza cardiaca.

Fibrillazione atriale: completamente alterata la

produzione di impulsi a livello degli atri, ci sono tanti

micro-circuiti che producono una marea di impulsi.

[ventricolari]

ci sono le extrasistoli ventricolari: c'è un battito in più

nei ventricoli definito prematuro. Comparsa anticipata

di QRS non preceduta da P, l'onda T che la segue è

molto ampia.

Tachicardia ventricolare: la si sospetta quando ci sono 4

extrasistoli ventricolari di seguito. Si dice sostenuta se

dura più di 30 sec, non sostenuta se dura meno di 30

sec.

Torsione di punta: è un tipo di tachicardia ventricolare

che tende a degenerare in fibrillazione ventricolare.

Fibrillazione ventricolare: il ventricolo non si contrae

affatto, non ha piu nessun effetto contrattile, il pz perde

coscienza e muore.

ARTEROSCLEROSI

inspessimento della parete, perdita di elasticità,

indurimento delle arterie.

Colpisce l'endotelio, una volta danneggiato prosegue

verso l'intima e fa sì che vengano attivate le sostanze

infiammatorie.

Quindi arrivano i macrofagi, ma si gonfiano talmente

tanto che muoiono e chiamano le cellule della media.

Queste cellule muscolari lisce della media si

trasformano in fibroblasti e migrano nell'intima; quindi

provocano iperplasia della placca che può accrescere

verso il lume → restringimento; oppure può accrescere

verso l'esterno → rimodellamento positivo.

La placca può accrescere finchè il restringimento

provoca uno stato di angina (cioè il cuore non riceve

abbastanza sangue a causa del restringimento dei vasi).

Questa placca è circondata da un guscio, in alcuni casi i

macrofagi mangiano questo guscio, facendo sì che la

parte interna della placca venga a contatto con il

sangue, attivando i processi di coagulazione e quindi

formando il trombo capace di ostruire completamente il

vaso.

PERICARDITI

una delle patologie del pericardio è rappresentata

dall'aumento del liquido all'interno dei due foglietti, con

conseguenza la compressione del cuore, soprattutto a

destra.

Il sintomo principale è il dolore toracico, ma anche

febbre e malessere generale, tosse secca, dispnea.

Il dolore delle pericarditi è puntorio, si irradia verso le

spalle.

MIOCARDITI

è una patologia grave che può essere fulminante oppure

causare disfunzioni del muscolo cardiaco, come una

cardiopatia dilatativa.

Può essere asintomatica oppure manifestarsi con dolore

toracico ma anche astenia, dispnea, palpitazioni,

malessere.

ENDOCARDITI

infezione dell'endotelio, la parte più colpita è quella

valvolare, perchè a livello delle valvole si ha un

aumento della velocità del sangue.

Nel punto dove avviene il danno inizia un'aggregazione

di piastrine e fibrina che formano una vegetazione

abatterica, che inizialmente è una condizione di asepsi

ma poi viene colonizzata da batteri che danno infezione.

La forma più frequente è causata da staffilococchi.

I sintomi più comuni sono astenia, anoressia, brividi...

La complicanza principale è l'embolizzazione della

vegetazione, in quanto l'embolo si stacca dal cuore e

provoca ischemia.

Diagnosi secondo i criteri di Duke.

SCOMPENSO CARDIACO

è una situazione in cui il cuore non riesce a mettere in

circolo il sangue sufficiente per soddisfare le esigenze

del corpo, o se riesce a farlo, lo fa con un consumo

elevato di energie.

Eziologia: alterazione della funzione contrattile del

cuore, oppure eccessiva rigidità del ventricolo.

L'insufficienza cardiaca può essere di due tipi:

retrograda: dovuta a ristagno di sangue a livello

– polmonare

anterograda: ridotta immissione di sangue

– nell'aorta

Lo scompenso può essere :

destro: se viene interessata la parte dx del cuore,

– legata a patologie dei polmoni che provoca ridotta

perfusione di sangue a questi

sinistro: comporta un ristagno di sangue polmonare

– che provoca ipertensione polmonare, a lungo

andare porterà a uno scompenso anche alla parte

dx

Meccanismi di compenso:

allungamento fibre muscolari per permettere

– aumento del volume di sangue durante la diastole

attivazione adrenergica, viene prodotta adrenalina

– per migliorare la contrazione del cuore

sistema renina-angiotensina, il rene attiva queste

– due per mantenere la perfusione renale

Il sintomo principale è la dispnea.

Per la classificazione di scompenso viene usata la NYHA:

classe I: il pz non ha sintomi

classe II: dispnea dopo gli sforzi

classe III: dispnea dopo sforzi lievi

classe IV: dispnea a riposo

Altri sintomi possono essere tosse e maggiore

stancabilità, ma anche nicturia in quanto di notte il rene

viene maggiormente perfuso.

STENOSI AORTICA

colpisce la valvola aortica semilunare

può essere:

-sovravalvolare

-valvolare

-sottovalvolare

eziologia: infiammazione di tipo autoimmunitaria che

insorge dopo infezio

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
11 pagine
SSD Scienze mediche MED/11 Malattie dell'apparato cardiovascolare

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silviatoma di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cardiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Marino Paolo.