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Cancro orale: epidemiologia, eziologia, prevenzione per l’individuo e la comunità

I diversi tessuti della cavità orale e dell’orofaringe (parte della gola posteriore alle tonsille) sono costituiti da

diversi tipi di cellule capaci di sviluppare molteplici tipologie di forme tumorali. Nonostante questa grande

varietà, più del 90% dei tumori della cavità orale originano dalle cellule che normalmente formano il

rivestimento della bocca e della gola. Poiché all’osservazione microscopica queste cellule hanno l’aspetto di

squame (sono piatte e disposte a strati), questi tumori sono definiti carcinomi a cellule squamose. Essi sono

localizzati nel 30-40% dei casi sulla lingua, nel 25-30% sotto di essa sul pavimento della bocca e nel 25-30%

nella parte confinante con la faringe. Nella bocca e nel distretto maxillo-facciale (ossa mascellari e tessuti

circostanti ) insorgono numerosi diversi tipi di tumori ,alcuni benigni altri maligni. Solo uno di questi però si

manifesta con frequenza: si tratta del CARCINOMA ORALE, tumore maligno caratterizzato da mortalità

elevata, se non è curato in tempo, e da notevoli percentuali di guarigione completa se diagnosticato nelle

sue fasi iniziali. Il carcinoma orale rappresenta circa il 4% di tutti i tumori maligni nell’uomo e l’1% nelle

donne. Solitamente, l’età maggiormente colpita è sopra i 40 anni e la sua incidenza media annua, in Italia, è

di 8,44 nuovi casi ogni 100.000 abitanti maschi e di 2,22 per le femmine. Tali percentuali sono più elevate

nelle zone industrializzate e nelle valli alpine. I dati della letteratura scientifica evidenziano una

sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi del 50% ed oscilla tra l’80-90% nei pazienti con tumori confinati alla

sede di insorgenza e del 20% nei pazienti con tumori metastatici. Il tasso di mortalità negli ultimi anni è in

lento ma costante aumento in tutte le età e segue quello delle neoplasie polmonari, con le quali condivide

alcune cause. Le principali cause del carcinoma orale derivano da SCORRETTI STILI DI VITA e

principalmente l'uso e l'abuso di FUMO ed ALCOOL sono unanimemente riconosciute come cause principali

dei carcinomi orali oltre a tutti gli altri carcinomi del settore delle vie aeree. Per quanto riguarda il Fumo non

esiste un modo di fumare meno nocivo e non esistono sigarette o tabacchi sicuramente meno nocivi,

neppure esiste un limite di sicurezza. Per quanto riguarda gli Alcolici è abitudine particolarmente rischiosa il

consumo quotidiano di superalcolici ad esempio grappe o distillati vari. L'azione di questi due cancerogeni è

ancora più nociva se sono presenti ENTRAMBI. La CATTIVA IGIENE DEL CAVO ORALE svolge un ruolo

importante nell'insorgenza dei carcinomi di questo distretto; essa agisce sia direttamente, per l'azione

irritante e traumatizzante di protesi mal fatte o di denti scheggiati, sia indirettamente perché conduce ad un

prolungato contatto delle sostanze cancerogene con la mucosa della bocca. Anche CARENZE ALIMENTARI

dovute ad alimentazioni povere di frutta e verdura o a malassorbimenti da varie patologie (come ad esempio

negli alcolisti cronici o in alcuni epatopazienti ) possono essere determinanti nel permettere lo sviluppo di un

carcinoma; particolarmente indiziata è la carenza di vitamina A e/o dei suoi derivati. Tra i fattori di rischio

troviamo anche l’ETÀ; la mucosa con il tempo perde alcune proprietà difensive nei confronti degli stimoli

ambientali nocivi e di conseguenza l’età è di persé un fattore di rischio, con una maggior incidenza per tale

forma tumorale fra i 50 e i 70 anni. Le forme iniziali sono di solito accompagnate da un corredo

sintomatologico insignificante: i segni iniziali sono PICCOLE CRESCITE o, al contrario, PICCOLE PIAGHE

(possono essere dolorose o non dolorose), MACCHIE COLORATE (di solito non dolorose), TUMEFAZIONI

della bocca o della faccia o del collo che crescono lentamente, piccole CROSTE sul labbro (indolore ma che

non tende a guarire). La caratteristica tipica di questi segni iniziali è la persistenza delle lesioni ed il fatto che

non guariscono con le comuni terapie. NON BISOGNA TRASCURARLE PER PIU' DI 15 GIORNI. Le

LESIONI PRECANCEROSE sono macchie o placche di colore bianco, rosso o bianco e rosso che sono

presenti sulla mucosa della bocca anche per anni e che di solito non danno sintomi (non dolore, non

bruciore), proprio per questo motivo vengono riscontrate o dal paziente nel corso di un autoesame della

bocca o da un sanitario nel corso di una visita. Queste lesioni vengono definite dagli specialisti

LEUCOPLACHIA o ERITROPLACHIA e hanno una probabilità di cancerizzare diversa tra di loro, ma sempre

elevata. Una malattia precancerosa della mucosa della bocca è anche il LICHEN ORALE. Bisogna fare

attenzione, non tutte le lesioni che hanno questo aspetto sono precancerosi, molte sono innocenti e non

andranno mai incontro a trasformazione maligna, tuttavia solo un medico specialista può distinguere le

innocenti dalle pericolose. I segni iniziali dei tumori della bocca (e le lesioni che li precedono) sono

accessibili ad una semplice ispezione e quindi è sufficiente la visita di un esperto per porre la diagnosi di

sospetto. Se non vi sono segni o sospetti, durante la visita possono comunque essere individuati i fattori di

rischio e possono essere dati utili consigli personalizzati sulle modalità della loro abolizione e sulle cure

dentarie necessarie alla prevenzione di questo tumore. La Biopsia è la tecnica diagnostica che permette la

diagnosi istopatologica definitiva. La biopsia orale è l’atto chirurgico che consente il prelievo di un campione

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
2 pagine
SSD Scienze mediche MED/28 Malattie odontostomatologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cucù94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Principi di odontoiatria preventiva e di comunità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Pizzo Giuseppe.