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Vettori
Un vettore è un ente relativo descritto da un numero (modulo, non negativo), una direzione e un verso. Se ad una grandezza fisica è associabile un vettore, essa risulta matematicamente ben definita e si dice grandezza vettoriale.
Proprietà generali:
- Un vettore di modulo unitario si dice versore (â), uno di modulo 0 si dice vettor nullo (0).
- Nello spazio, dato un vettore ā, tutti i vettori EQUIPOLLENTI ad ā, cioè con stesso modulo, direzione e verso, e si ha che: b ∈ ℤ3 ⇒ b = ā ⟺ ā e b sono equi pollenti.
- Siano A, B due pti dello spazio:Il vettore ā che congiunge da A a B B si può scrivere come B - A. Si ha inoltre che:
|ā| = √((xa - x0)2 + (ya - yb)2 + (za + zb)2)
- La direzione è indipendente tra due vettori, se di un stesso vettore si possa essere indistintamente luomo nello spazio senza che perda di generalità. Perciò esso si dica VETTORE LIBERO.NB: Un vettore è diverso da un segmento diretto per questo motivo.
Se si parla di vettori in generale, si intende un vettore libero.
Se un vettore libero è posto con origine in un punto A, esso si dice vettore applicato al punto A => A(B/ A) (A, P)
Si due vettori unitari come differenza di punti sono congruenti, si ha che:
A = B = C = D
Definizione #1
Si dice prodotto fra il vettore ā e un numero reale m un vettore di modulo |m| |ā|, direzione uguale a quella di ā e verso uguale o opposto a ā a seconda del segno di m.
Si dice parallelismo se i due vettori hanno ugual direzione
Teorema #1
Se b e ā sono vettori paralleli, si ha che:
b ║ ā <=> / ā = m ϵ R ; = mā
La dimostrazione segue immediatamente dalla definizione precedente
Poichè Q¹ = Bᵣ-Aᵣ+(C-A)t (B'-C) = ā₁ + ā₂
= ā₁+ā₂ = ā₁ + ℇ̄₂ + ℇ̄₃
(poiché Q¹ si può scomporre in ā₁+ā₂)
Osservazione
Sia π il piano individuato da ā₁, ā₂ e sia
=> Si ha che ā₃ è la componente normale
a π di ā, mentre ā₁, ā₂ si dicono componenti
lungo il piano π.
Rappresentazione cartesiana dei vettori
Si consideri il riferimento cartesiano Oxyz ed i tre
vettori ā₁, ā₂, ā₃ sulle direzioni
dei tre assi e siano vettori fondamentali ı̂ j ̂k ̂ i
vettori unitari nelle direzioni
degli assi cartesiani.
Si ha che: āx = > ℇax∈R : āβεax î
ā₂∥y = > ℇaⱼ∈R : ā₂= ℇⱼ j ̂ e ā₃∥z =
> ℇaⱼ∈R : ā₃= ℇⱼ k ̂
Definizione: Limite per funzioni vettoriali
Si dice che sia
\(\lim_{{t \to t_0}} \underline{u}(t) = u_0 \Leftrightarrow \, \forall \varepsilon > 0 \, \exists \delta > 0 : \forall t \in (t_0 - \delta, t_0 + \delta) \, / \, {t \neq t_0}\)
\\exists t_0 \in A(I)\perché ogni\(\epsilon > 0 \, \forall t \in I\) si ha che,
\(|u(t) - u_0| \leq |u(t) - u(t_1)| < \epsilon )
Definizione:
Un vettore si dice continuo se e solo se:
\(\exists \lim_{{t \to t_0}} \underline{u}(t) = \underline{u}(t_0)\)
Definizione: Derivata della funzione vettore
\(u'(t_0) = \frac{{du}}{{dt}}|_{t = t_0} = \lim_{{t \to t_0}} \frac{{u(t+h) - u(t_0)}}{h}\)
In particolare il differenziale del vettore è definito come:
\(du = u'(t_0)dt\)
- \(\frac{{du^2}}{{dt}} = \frac{d}{dt} ( \underline{u} \cdot \underline{u} ) = \underline{u} \cdot \frac{{d\underline{u}}}{dt} + \underline{u} \cdot \frac{{d\underline{u}}}{dt} = 2 \underline{u} \cdot \frac{{d\underline{u}}}{dt}\)
- \(\frac{d\underline{u}}{dt} = 0 \Rightarrow \frac{{d\underline{u}}}{dt} \; \underline{u} \; \forall(t \in I)\) se \(u = cost\)