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ORIENTAMENTI MODERNI
Cinque prospettive rappresentano gli approcci principali al moderno studio della psicologia, non si
escludono a vicenda, ma si focalizzano su aspetti diversi dello stesso fenomeno.
Prospettiva biologica: Orientamento alla comprensione dei processi neurobiologici alla base del
comportamento e dei processi mentali. Tutti gli eventi psicologici corrispondono all'attività del
cervello e del sistema nervoso, cerca quindi di mettere in relazione il comportamento manifesto con
gli eventi elettrici e chimici che avvengono dentro il corpo. La sua ricerca cerca di determinare i
processi neurobiologici che sono alla base del comportamento e dei processi mentali.
Prospettiva comportamentale: Orientamento alla comprensione del comportamento osservabile in
termini di condizionamento e rinforzo. Si focalizza sugli stimoli e le risposte osservabili, e
considera quasi tutti i comportamenti come il risultato di condizionamento e rinforzo. Non
considera i processi mentali dell'individuo.
Prospettiva cognitiva: Orientamento alla comprensione di processi mentali e allo studio delle loro
relazioni con il comportamento. Si occupa dello studio dei processi mentali come percepire,
ricordare, decidere e risolvere problemi. Non si basa sull'introspezione, anzi assume che solo
studiando i processi mentali possiamo capire pienamente come agisce l'organismo, è che è possibile
studiare i processi mentali in modo obiettivo, osservando specifici comportamenti, ma
interpretandoli sulla base dei processi mentali ad essi sottesi (analogia tra mente e computer).
L'informazione in entrata viene elaborata in vari modi: è selezionata, confrontata e combinata con
altre informazioni che sono già in memoria, trasformata e riordinata.
Prospettiva psicoanalitica: Orientamento alla comprensione del comportamento in termini di
motivazioni inconsce. È un misto tra le versioni del XIX secolo della psicologia cognitiva e della
fisiologia. Freud combinò le nozioni cognitive allora correnti di coscienza, percezione e memoria
con idee sulla base biologica degli istinti, forgiando una nuova teoria del comportamento umano. Il
comportamento ha le sue radici nei processi inconsci, cioè le credenze, le paure e i desideri di sui
una persona è ignara, ma che ne influenzano il comportamento. Molti degli impulsi proibiti
derivano da istinti innati. L'uomo è guidato dagli stessi istinti alla base del comportamento animale
(sesso e aggressività) e siamo in continua lotta con la società che ci impone di controllarli. Questi
istinti però non spariscono, vengo solo spinti nell'inconscio dove si manifestano come problemi
emotivi e malattie mentali.
Prospettiva fenomenologica: Orientamento alla comprensione del comportamento e dei processi
mentali in termini di realtà soggettive, costruite attivamente dalle persone. Il comportamento umano
dipende dalla nostra percezione del mondo e non dal mondo così com'è. Per comprendere il
comportamento sociale umano bisogna afferrare “la definizione soggettiva individuale della
situazione”, che può variare in base alla cultura, alla storia personale e allo stato motivazionale
attuale. Prospettiva maggiormente aperta alle differenze culturali e individuali. Sostiene che le
persone non riescono a vedere le loro realtà soggettive per quelle che sono: realismo ingenuo
(tendenza delle persone a considerare le loro ricostruzioni soggettive della realtà come resoconti
fedeli del mondo oggettivo.
RICERCA PSICOLOGICA E METODI
La “ricerca scientifica” ha delle caratteristiche di indagine che la rendono tale.
La scienza è è un modo di ottenere conoscenze in base ad osservazioni obiettive, le quali sono fatte
in modo che persone con una percezione normale, poste nello stesso luogo e nello stesso tempo,
arriverebbero allo stesso risultato.
I concetti principali della ricerca scientifica sono quindi:
-Ripetibilità: è indispensabile per determinare l'oggettività, è un segno di solidità scientifica.
-Oggettività: distingue ciò che è scienza da ciò che non lo è.
-Regolarità: un fenomeno per essere studiato deve seguire le stesse leggi in ogni tempo e in ogni
luogo.
-Causalità: è necessario supporre che gli eventi si verifichino per delle cause specifiche
(causa-effetto).
-Scopribilità: è necessario che l'oggetto di studio sia effettivamente scopribile con i mezzi a
disposizione o con i mezzi futuri.
Lo scopo della scienza è quello di ottenere conoscenze per uno specifico oggetto di interesse,
comprenderne quindi la natura, le cause e le leggi che lo regolano. L'oggetto della psicologia è la
mente.
Il percorso di costruzione di una scienza prevede diverse fasi:
-descrizione dei fenomenico
-scoperta di leggi (una legge descrive una relazione stabile tra due variabili).
-costruzione di teorie
-formulazione di test e ipotesi
Per valutare se una disciplina è scientifica, ci sono dei criteri:
1.inadeguata definizione dei termini
2.carenze a livello delle leggi formulate
3.carenza di accordo tecnico
4.tendenza ad attribuire importanza esagerata ad alcune persone che rivestono un ruolo di autorità,
che spesso viene accettata in maniera acritica.
I metodi di ricerca si dividono in disegno di ricerca (struttura della ricerca) e tecnica di rilevazione
(tecnica per misurare gli effetti indagati nella ricerca). In una ricerca ciò che viene misurata è la
variabile (evento che cade sotto la nostra osservazione a cui si possono attribuire valori differenti), e
sono di due tipi; la variabile indipendente (quella manipolata dallo sperimentatore, parte causale
della previsione) e la variabile dipendente (varia al variare della variabile indipendente, è quella
studiata, la conseguenza).
Esistono diversi livelli di misurazione di una variabile:
-Livello nominale: il valore assume variazioni qualitative e non quantitative, l'unica proprietà
numerica è la cardinalità.
-Livello ordinale: le variabili assumono valori compresi all'interno di serie ordinate e hanno
caratteristiche di cardinalità e di ordine.
-Livello a intervalli equivalenti: la variabile assume valori numerici che rappresentano le relazioni
di distanza, poiché l'unità di misura è costante e permette di eseguire operazioni algebriche sulle
differenza. L'origine della scala è arbitraria.
-Livello a rapporti equivalenti: c'è uno zero assoluto, le differenze e i rapporti tra le misure
rimangono costanti. L'origine non è quindi arbitraria.
Nei diversi tipi di ricerca scientifica cambia il grado di controllo che lo sperimentatore esercita sulle
variabili. La ricerca sperimentale si basa su un disegno sperimentale vero e proprio e lo
sperimentatore esercita il massimo controllo sulle variabili. In un disegno quasi-sperimentale non è
possibile avere un controllo completo come nei veri esperimenti.
Un percorso scientifico inizia con una scoperta di elementi di interesse, attraverso un'intuizione, ma
non solo. Si posso formulare ipotesi anche attraverso fenomeni di serendipità; cioè osservazioni
produttive, innovative, interessanti e originali che provengono da una ricerca che era stata
progettata per altri scopi. Nascono quindi nel contesto di una ricerca.
Per verificare un'ipotesi, la si traduce in una previsione misurabile. L'esperimento necessità poi di
almeno due gruppi: il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo.
Terminato l'esperimento lo si pubblica, permettendo quindi al sua ripetibilità e quindi scientificità.
Esistono però altri metodi di ricerca non sperimentali, ma altrettanto validi nei casi in cui lo
sperimentatore non possa avere pieno controllo delle variabili. Spesso comunque le ricerca sono di
tipo misto.
Ricerca d'archivio e metanalisi: le prime sono le ricerche che si basano sull'estrazione di statistiche
da schedari già costituiti in precedenza per altri scopi. La seconda sono dei lavori di riflessione e di
sintesi effettuati su un determinato argomento di interesse, basati sulla raccolta di tutti i dati
sperimentali ottenuti in un determinato periodo di tempo.
Osservazione naturalistica: osservare un fenomeno nel suo svolgimento spontaneo e nel riportarne
la descrizione.
Studi casi singoli: studio sistematico e a volte anche sperimentale, limitato a un solo soggetto
considerato di interesse particolarmente rilevante.
Ricerche correlazionali: si riferisce all'uso del metodo statistico delle correlazioni. Il metodo
riguarda la manipolazione delle variabili, ma non ci consentono di trarre conclusioni in termini di
causalità.
Studi longitudinali e trasversali: obiettivo di indagine tra alcune capacità e l'età dei soggetti. La
prima possibilità è quella di confrontare uno stesso gruppo di persone a diverse età, oppure,
effettuare lo stesso confronto nello stesso momento su tre gruppi diversi di persone.
Inchieste e indagini sul campo: ricerche basate sulla somministrazione di questionari a determinati
campioni della popolazione.
Colloquio clinico: ricerche basate su osservazioni in situazioni più o meno strutturate di interazione
verbale tra sperimentatore e soggetto sperimentale. Si basa sul principio di formulazione di ipotesi,
a partire dalle quali vengono definite le domande successive.
La fenomenologia sperimentale rappresenta un modo di affrontare la psicologia della percezione e
assume, come materia di studio; tutti quei sistemi di relazioni funzionali tra fatti osservabili che
danno forma alle cose e agli eventi del mondo osservabile, e che non sono riducibili allo schema
unico e immodificabile delle relazioni “stimolo-sensazione”. Percorre in ogni direzione gli aspetti
dell'esperienza sensoriale illustrando pezzo per pezzo il teatro della vita quotidiana.
Gli errori sperimentali sono i più comuni errori in cui si può incorrere durante la realizzazione
della ricerca. Nelle ricerche correlazionali si può concludere che due variabili che stiamo
osservando hanno una relazione, variano insieme, ma non possiamo trarre conclusioni di tipo
causale. Spesso infatti esiste una terza variabile non misurata dalla ricerca, che però causa la
variazione delle due variabili osservate.
L'assenza del gruppo di controllo è un grave errore, ma molto spesso ci si accontenta di osservare
un effetto per concludere che la variabile manipolata è efficace. Ma bisogna invece avere un gruppo
di controllo che confermi la nostra teoria.
Le ricerche longitudinali e trasversali incappano in alcuni errori. Le ricerche trasversali rischiano di
incappare nell'effetto coorte, cioè gli effetti dovuti all'età possono mascherare differenze tra i gruppi
dovuti ad altre variabili non controllate. L