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Botanica Generale - Parte IX - Le Pteridofite Pag. 1
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BOTANICA I – PARTE V.IV – LE PTERIDOFITE

CAP.XX – PIANTE VASCOLARI SENZA SEME: PTERIDOFITE.

°INTRODUZIONE ALLE PIANTE VASCOLARI

Le piante vascolari, tracheofite, rappresentano un grande gruppo monofiletico di piante per lo più

terrestri , dotate di tessuti conduttori e di sostegno con pareti lignificate. Il ciclo biologico è sempre

aplodiplonte con generazioni eteromorfiche. La generazione dominante è quella dello sporofito.

Composte strutturalmente di tre organi, radici fusto e foglie, che insieme costituiscono il cormo,

combinazione che ha consentito alle piante vascolari di conquistare le terre emerse.

Le piante vascolari sono costituite di nove gruppi divisi in pteridofite o crittogame vascolari

(licofite, psilotofite, equisetofite e polipodiofite o felci) e spermatofite (cicadee, conifere, gingko,

gnetofite e angiosperme).

Le prime vascolari compaiono 420milioni di anni fa, tra Siluriano e Devoniano, separando da poco

dopo due gruppi, licofite ed eufillofite (costituite di spermatofite e monilofite.

°CARATTERI GENERALI E RIPRODUZIONE

Le pteridofite, i cui principali rappresentanti sono le felci, comprendono stirpi antiche di piante

senza seme che si riproducono tramite meiospore, dalle quali si originano gametofiti di piccole

dimensioni con forme variabili.

Gli sporangi possono essere eusporangi, avvolti da due o più strati di cellule che hanno origine da

un gruppo di cellule o leptosporangi, con parete monostratificata ed originatisi da una sola cellula

iniziale. Sono eusporangiate tre gruppi, mentre le felci sono leptosporangiate.

La maggior parte delle pteridofite è isosporea, ovvero produce spore tutte uguali, e di conseguenza

i gametofiti sono in grado di produrre tutti i tipi di gamete. Come per gli altri gruppi vegetali,

tramite diversi meccanismi, viene favorito l’incontro di gameti provenienti da gametofiti diversi.

Solo pochissimi gruppi sono eterosporee, caratteristica che diviene la norma nelle spermatofite.

Nello specifico, vengono prodotte microspore in microsporangi (gametofiti maschili) e macrospore

in macrosporangi (gametofiti femminili), ed entrambi a sviluppo endosporico.

Si distinguono in particolare spore trilete e spore monolete, a seconda che presentano cicatrici ad

un solo raggio o a tre raggi, cicatrice originatasi al momento del distacco dalla tetrade originatasi

per meiosi della cellula madre. Le spore, oltre questa differenziazione, sono anche a livello

ornamentale e morfologico diverse da specie a specie.

Nelle pteridofite la fecondazione è strettamente legata alla presenza d’acqua, poiché gli spermatozoi

flagellati hanno bisogno di nuotare dall’anteridio all’archogonio. Ciò rende inaccessibili a queste

piante habitat aridi, che divengono dominio delle piante a seme. Lo sporofito presenta tessuti

vascolari organizzati in due fondamentali steli: protostele, tipo semplice e primitivo presente nei

gruppi estinti , in psilotofite e licofite, nelle radici di tutti i gruppi e nei fusti giovani di alcuni, e

sifonostele, considerata più evoluta, tipica dei fusti adulti della maggior parte delle pteridofite.

Principalmente dotati di microfilli (foglie piccole a nervatura unica) e macrofilli (foglie grandi con

sistema vascolare ramificato).

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
3 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/01 Botanica generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pippotorrini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Botanica generale e diversità vegetale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Papini Alessio.