Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CAROTENOIDI
Sono pigmenti accessori anche essi presenti nella
membrana dei tilacoidi e abbiamo:
Xantofille
Luteina
Alfa,beta carotene
Sono indispensabili per costruire le lamelle dei
tilacoidi. Proteggono la clorofilla dl fotodanno dovuto
alla luce eccessiva.
FOTOSINTESI CLOROFILIANA
Consiste nel trasformare la CO2 e H2O in O2,
prodotto di scarico, e sostenze organiche
(carboidrati). Si tratta di una reazione di ossido
riduzione in cui la luce attiva il trasferimento di
elettroni creando NADPH e ATP. Le reazioni al buio
(reazioni di fissazione del carbonio) utilizzano NADPH
e ATP per ricavare energia e sintetizzare carboidrati.
FASE LUMINOSA
Le molecole antenna accettano quanti di energia
dalla luce e trasferiscono per risonanza (per
risonanza si intende trasferire energia da una
molecola antenna all’altra per ricominciare il
processo) questa energia (per ritornare allo stato
basale) al centro di reazione fotosinteticamente
attivo. Quando riceve questi fotoni si crea una
separazione di carica (fotochimica primaria) ovvero
si passa da un ambiente positivo ad uno negativo. Il
passaggio degli elettroni prende il nome di SCHEMA
Z O REAZIONE DI HILL. Questi quanti (elettroni)
vengono ceduti, dal centro di reazione, a feofitina,
poi chinone A, chinone B e infine al citocromo bf.
L’ambiente positivo è colmato dalla fotolisi
dell’acqua che avviene in presenza di luce e si
liberano O2, H+ ed elettroni. Gli H+ stanno nel lume
per sintetizzare ATP da ADP.
FOTOSISTEMA II P680
E’ eccitato in P680* e cede l’elettrone a feofitina,
chinoni, citocromo bf che colma l’ambiente positivo
del fotosistema I (P700), ambiente creato dai quanti
di luce.
FOTOSISTEMA I P700
Quando viene eccitato (P700*) cede i suoi elettroni a
particolari clorofille fino a ridurre il NADP+ in NADPH.
La concentrazione di H+ nel lume è maggiore
rispetto a quella dello stroma e questa differenza di
potenziale è necessaria per attivare le pompe
Atpasiche per poter ottenere ATP. I fotosistemi sono
nelle membrane dei tilacoidi, P700 è affacciato allo
stroma nel quale riversa NADPH. Abbiamo detto che
nello stroma deve esserci una minore
concentrazione di H+ affinche si crei la differenza di
potenziale tra lume e stroma. Il chinone Qb, per
ridursi completamente, deve accettare due elettroni
e li preleva dallo stroma riversandoli nel lume e cede
i due elettroni, uno alla volta, alla plastocianina. In
casi particolari in cui la pianta necessita di più ATP,
fa in modo che l’elettrone ritorni dal compleso Fe-S
al chinone Qb il quale riducendosi strappa
nuovamente un H+ dallo stroma e lo riversa nel
lume.
CICLO DI CALVIN FASE AL BUIO,
ORGANICAZIONE DEL CARBONIO
Consiste di tre reazioni:
Fissazione
Riduzione
Rigenerazione
Sono reazioni indipendenti dalla luce. Il primo
Ribulosio-1,5-difosfato,
composto è il composto a 5
atomi di carbonio. Il donatore di elettroni è la fotolisi
dell’ H2O. La Rubisco catalizza la reazione tra CO2 e
il Ribulosio creando un composto a 6 atomi di
carbonio: 3-fosfoglicerato. La rubisco ha due attività:
carbossilica e ossigenasica. Dalla prima reazione
otteniamo:
3-fosfoglicerato, grazie all’ATP si ottiene 1,3-
difosfoglicerato e ADP. Grazie a NADPH che diventa
NADP+ forma la gliceraldeide-3P. Dopo due
ripetizioni del ciclo è possibile la sintesi dell’amido
primario, obiettivo principale della fotosintesi.
SISTEMA DI ENDOMEMBRANE
Si tratta di un complesso ricco di membrane molto
sviluppato nelle cellule vegetali. A livello del nucleo
si forma un RNA primario, RNA messaggero che al
posto di avere la timina presenta l’uracile. Se il tratto
di DNA che trasmette l’informazione ha sequenze
introniche ed esoniche, grazie allo splicing le
sequenze introniche vengono eliminate, messe da
parte, ed unite a quelle esoniche. Le sequenze
introniche sono sequenze nucleotidiche che non
codificano per nessun gene e per nessun RNA
strutturale. Lo scambio di proteine tra un organulo e
l’altro è regolato dal reticolo endoplasmatico ruvido,
apparato del Golgi e vacuolo. L’ apparato del Golgi
possiede 3 regioni:
Una regione rivolta verso il RER
Una regione intermedia
Una regione trans
Le vescicole che si formano hanno movimenti
retroanterogradi in modo da poter andare verso una
direzione o tornare indietro.
Il RER avvolge il nucleo e continua con il reticolo
endoplasmatico liscio il quale funge da
plasmodesma e comunica con la cellula vicina. Il
vacuolo può gonfiarsi tanto da spingere gli altri
organuli in una piccola zona della cellula. Ricordiamo
che la membrana del vacuolo si chiama tonoplasto
ed è costituita da fosfolipidi ed è ricca di proteine.
Non si conoscono origini precise ma si pensa che il
vacuolo sia un insieme tra apparato del Golgi, RE e
lisosomi.
Il DNA deve essere una molecola molto stabile per
poter contenere l’informazione genetica. Il
movimento delle vescicole del Golgi si studiano
GENE REPORTER
attraverso il che è un gene stabile:
Possiede caratteristiche tali da poter tradurre per
una proteina molto stabile che evidenzia la sua
GREEN
posizione, per esempio con la luminescenza.
PROTEIN FLUORESCENT è una proteina isolata da un
organismo acquatico ed è la proteina reporter per
eccellenza.
COSTRUTTO GFP (GREEN PROTEIN FLUORESCENT):
consiste nell’avere un vettore nel quale si inserisce il
gene da studiare che codifica per una proteina. Il
costrutto deve essere fuso al gene che codifica per
la GFP, messo in un vettore e inserito in una pianta
(creando gli OGM). Deve entrare nel DNA cellulare,
integrare nel genoma e quando la cellula trascrive,
trascrive il costrutto inserito. In seguito alla
trascrizione e alla traduzione si otterrà la proteina
reporter ed eccitandola si capirà la posizione,
nonché il punto in cui essa agisce. LUCIFERASI
Un’altra proteina reporter è la
eccitando la proteina reporter essa emette l’energia
acquisita attraverso una certa lunghezza d’onda.
TRASPORTO VESCICOLARE
Dal RE si generano delle vescicole, in cui vi è la
proteina, dotate di molecole che indicano la
direzione. Quindi queste vescicole passano
all’apparato del Golgi e le proteine indicano la
direzione verso l’organulo bersaglio o il sito
accettore. Le proteine di membrana sono:
CLATRINA
COP I
COP II e via dicendo.
SEGNALI DI SMISTAMENTO DELLE PROTEINE
Sono dei frammenti, sequenze target di peptidi che
possono avere posizione diversa nella proteina ed
indica la direzione che la vescicola deve prendere.
La funzione di una proteina dipende dalla sua
struttura.
VACUOLO
Componente importante del sistema di
endomembrane. E’ delimitato da una membrana
chiamata tonoplasto; in alcune cellule adulte può
essere assente come ad esempio nei tubi cribrosi nei
quali svolge la funzione di trasportare l’acqua. In
cellule adulte può arrivare a d occupare il 95% del
lume cellulare. Il suo compito principale è la
DISTENSIONE CELLULARE che avviene dalla
combinazione del lavoro che compie il vacuolo con la
membrana cellulare: i vacuoli si fondono tra loro,
assorbono acqua e si ingrandiscono in modo tale da
applicare una pressione sulla membrana cellulare
verso l’esterno. La cellula si distende finchè non si
eguaglia la pressione esterna del vacuolo.
AUXINA, ormone
PROCESSO METABOLICO L’
vegetale, arriva nella cellula bersaglio riconosciuta
mediante recettori di membrana. Qui l’auxina attiva
POMPE ATP-ASICHE e pompa H+ nello spazio della
parete cellulare abbassando il Ph. Si attivano le
perossidasi che tagliano particolari legami della
parete rendendola lassa.
Il vacuolo deve occupare spazio poiché va a
confinare in una zona, vicino la membrana, i
cloroplasti per avvantaggiare gli scambi gassosi.
Consente un rapporto ottimale superficie/volume e
mantiene gli organuli più vicino al citoplasma in
modo tale da ridurre al minimo gli spazi
intracellulari.
COMPONENTI DEL SUCCO VACUOLARE
Zuccheri
Flavonoidi
Terpeni
Glicosidi
Alcaloidi
Acidi organici
Sali minerali
Acqua
La composizione del vacuolo dipende dalla specie
della pianta.
La componente fondamentale dei vacuoli è lo
zucchero, e tra gli zuccheri abbiamo:
Inulina presente in alcune piante come la
cicoria
Flavonoidi hanno una funzione vessillare
perché il colore è dato dalla combinazione dei
pigmenti presenti nel cromoplasto con i
flavonoidi. Varia in base al Ph
Terpeni derivano dal metabolismo secondario
delle piante
Glicosidi sono formati da una componente
zuccherina (glicone) ed una non zuccherina
(aglicone)
Amigdalina sostanza cianotica
Alcaloidi hanno effetti positivi sul SNC degli
organismi. Contengono composti dell’azoto e
hanno funzione di riserva, di difesa, di
smaltimento di composti che contengono azoto.
Caffeina, nicotina, colchicina (bloccano la
formazione del fuso mitotico). La morfina ad
esempio va a confondere i neurotrasmettitori. Gli
alcaloidi sono prodotti dal metabolismo
secondario.
Acidi organici hanno funzione di riserva e
intervengono nei processi di omeostasi.
Il vacuolo viene considerato quasi come un
osmoregolatore. Esso riversa gli acidi organici per
trattenere l’acqua e mantenere costante la
concentrazione cellulare. Il turgore cellulare è
un’altra funzione svolta dal vacuolo e permette di
mantenere la posizione eretta della pianta
regolandone il movimento.
PLASMOLISI Se poniamo una cellula all’interno di
una soluzione a concentrazione minore rispetto a
quella cellulare, l’acqua tenderà ad entrare e la
membrana si addossa alla parete. Grazie ad essa
non scoppia.
Nelle cellule vegetali le lisi non si verificano mai.
NB La famiglia dei papaveri ha nel succo vacuolare
una grande quantità di alcaloidi (le papaveracee).
STRUTTURA DELLA CROMATINA
Il DNA all’interno del nucleo eucariotico è associato a
delle proteine. Il complesso DNA-PROTEINE si chiama
Cromatina.
Nucleosomi contiene 200 paia di basi di DNA
associato ad un complesso di 8 proteine chiamate
istoni
Istoni H1, H2a, H2b, H3 e H4. Gli ultimi 4 formano
l’ottamero istonico attorno al quale si avvolge in
maniera sinistorsa il DNA