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Germoglio modificato in cui le foglie formano strutture di protezione (corolla) o strutture sessuali (androceo e
gineceo). Nelle Dicotiledoni, un fiore tipico presenta 4 tipi di foglie:
Sepali: verdi, coprono il fiore prima dell'apertura costituendo il calice (di solito 3 o 5 sepali)
Petali: colorati, sopra i sepali, richiamano gli impollinatori, costituiscono la corolla. I carotenoidi impartiscono
colori dall'arancione al giallo, i Flavonoidi dal rosso al blu, le Betacianine il colore rosso (es. Barbabietola).
Quando sepali verdi e petali colorati sono facilmente distinguibili si parla di Perianzio, se non sono ben
distinguibili (monocotiledoni) si parla di Perigonio.
Stami: organi maschili del fiore costituiti da un filamento che porta un'antera terminale. L'insieme degli stami
si chiama Androceo.
Carpelli: organi femminili del fiore, consistono in foglie modificate portati una fila di ovuli e racchiuse su se
stesse per proteggerli. Ogni carpello o gruppo di carpelli forma il Pistillo o Gineceo. Ogni pistillo è
composto dall'Ovario, lo Stigma (raccoglie il polline) e lo Stilo che collega le 2 parti. Il tessuto dell'ovario in
cui sono presenti gi ovuli si chiama Placenta.
Il fiore è detto Ipogino e l'ovario Supero se questo si trova sopra gli stami, petali e sepali. Si dice invece
fiore Ipogino e ovario Infero se si trova sotto. La maggior parte dei fiori produce nettari.
Infiorescenze: gruppi di fiori. Sono indeterminata se la crescita dell'asse principale è continua, determinate
se è definita.
Frutto
Deriva dall'ingrossamento delle pareti dell'ovario dopo la fecondazione e prende il nome di Pericarpo
(soffice/duro, carnoso/secco) ed è costituito da Esocarpo, Mesocarpo e Endocarpo.
Falso Frutto: nella formazione della struttura sono coinvolte anche componenti fiorali oltre all'ovario (es.
Pomo)
I frutti carnosi hanno pericarpo carnoso e comprendono:
Bacca: esocarpo pellicolare, mesocarpo carnoso, endocarpo gelatinoso contenente semi (uva, pomodoro,
etc)
Drupa: esocarpo pellicolare, mesocarpo carnoso, endocarpo duro formante il nocciolo (ciliegia, pesca, etc)
Pomo: pericarpo cartaceo con corpo centrale contenente semi. Il tutto è avvolto da una parte carnosa
derivante dal ricettacolo fiorale (mela, pera, falsi frutti).
I frutti secchi hanno pericarpo sottile, distinguibili in Deiscenti (si aprono a maturità liberando molti semi) o
Indeiscenti (chiusi anche a maturità con uno o pochi semi). I primi comprendono Legumi, Capsule, Silique
(piselli, fagioli e monete del papa). I secondi comprendono Acheni (piccolo, un seme, percarpo con setole o
uncini), Cariossidi (grano, graminacee) e Noci.
Frutti composti: tanti acheni compongono una Fragola, tante drupe una mora.
Microsporogenesi e Microgametogenesi: dai 4 microsporoteci dell'antera, le cellule madri delle spore
producono microspore che si dividono mitoticamente trasformandosi in granuli di polline (giovane gametofito
maschile). Il polline ha una parete interna detta Intina e una esterna detta Esina. A maturità il granulo di
polline è composto da 2/3 cellule.
Megasporogenesi e Megagametogenesi: nella nucella, la cellula madre delle megaspore produce per
meiosi una tetrade di megaspore, di cui 3 degenerano e una diventa megagametofito. Il nucleo si divide in 8,
si formano 3 gruppi. All'estremità micropilare si forma l'oosfera e 2 cellule sinergidi, all'estremità calazale 3
cellule antipodali, al centro una cellula diploide. Insieme costituiscono il gametofito femminile.
Impollinazione Anemofila: più primitiva, prevede una grande produzione di polline che viene trasportato
dal vento.
Impollinazione Zoidiofila: più evoluta, richiede lo sviluppo del fiore per attirare gli impollinatori.
Fecondazione Doppia: 2 cellule spermatiche sono portate dal tubetto pollinico fino all'ovulo. La prima
fecondazione avviene tra una cellula spermatica e l'oosfera, l'altra è la fusione tra la seconda cellula
spermatica e la cellula centrale diploide formando una cellula triploide che originerà l'endosperma
secondario.
Evoluzione del Fiore: nelle Angiosperme primitive doveva essere solitario, ermafrodito, corolla regolare,
petali, stami, sepali e carpelli numerosi disposti a spirale sul ricettacolo. Un esempio attuale è la Magnolia.
Magnolia
Evoluzione dell'impollinazione: nelle Angiosperme è zoidiofila e stigmatica (polline sullo stigma). Per
attirare gli impollinatori alcuni fiori secernono odori caratteristici, altri presentano fiori colorati o con
conformazioni particolari da attirare determinati tipi di impollinatori. Molte angiosperme hanno sviluppato un
fiore specifico per un solo impollinatore.
Esoincrocio: il seme si forma incrociando patrimoni genetici di individui diversi. Favorisce la variabilità
genetica e quindi l'adattamento
Autoincrocio: avviene sullo stesso individuo che presenta fiori ermafroditi. Le angiosperme li presentano
ma hanno sviluppato modificazioni che favoriscono l'esoincrocio.
Diocismo: piante a sessi separati.
Proterandria e Protoginia: nel primo caso si sviluppano prima le parti fiorali maschili, nel secondo caso le
femminili.
Autoincompatibilità: il polline prodotto da un individuo non può germinare sul suo stigma.
Apomissia: formazione di semi senza un processo fecondativo. Gli individui sono quindi uguali al genitore
femminile come nella propagazione vegetativa.
Funghi
Tallofite eucariote eterotrofe. Si dividono in Mixomiceti (tallo plasmodiale) e Eu-Miceti (tallo cellulare).
Questi possono avere organizzazione unicellulare (con o senza flagelli) o miceliare (tallo costituito da piccoli
filamenti detti Ife). Se le ife non hanno setti trasversali il miceli è cenocitico, altimenti è settato (con un poro
semplice o complesso detto Doliporo). I mixomiceti hanno corpo plasmodiale privo di parete e con
movimento ameboide. Gli eu-miceti hanno corpo vegetativo composto da cellule o ife, le quali hanno parete
chitinosa e assorbono sostanze in soluzione. Mixomiceti (funghi gelatinosi)
Ife: filamento cilindrico a crescita apicale che costituisce il micelio. Gli apici ifali sono in perenne crescita, e
via via che le parti vecchie muoiono, se ne creano di nuove. L'apice di accrescimento dell'ifa è ricco di
citoplasma e organuli.
Corpo Vegetativo: nei funghi inferiori (Mastigomyceti e Zygomiceti) la struttura di base non è settata, i setti
si formano solamente per dividere le parti più vecchie e le strutture riproduttive. Negli Ascomiceti i setti
separano le singole ife, il cui citoplasma è connesso da un poro semplice. Nei Basidiomiceti da un poro
complesso, in cui il canale è rivestito da una membrana detta parentosoma. La parete dei funghi è costituita
da Chitina (polisaccaride il cui monomero è l'Acetil-Glucosammina).
Gamia: nei funghi legati all'ambiente acquatico si ha gametogamia isogama (gameti uguali) o oogama
(gamete maschile piccolo, femminile grande). Nei funghi terrestri si ha gametangiogamia, ovvero lo
spermatangio rilascia i nuclei maschili nell'oangio. Nei Basidiomiceti più evoluti, si ha somatogamia, ovvero
gamia tra ife vegetative estendendo la potenzialità gamica all'intero micelio.
Cicli di sviluppo: nei funghi inferiori è aplonte. Negli Oomiceti è diplonte. Nei funghi superiori è aplodiplonte
con Plasmogamia distanziata nel tempo e nello spazio dalla Cariogamia. Ciò porta alla formazione di un
micelio dicariofitico nel quale le ife presentano coppie di nuclei aploidi. Successivamente nell'Asco/Basidio
avviene la fusione dei due nuclei in un nucleo diploide che per meiosi dà 4 spore aploidi. Nell'asco per
mitosi si formano poi 8 ascospore. Nel Basidio non c'è mitosi e le spore sono 4 legate al basidio tramite
Sterigmi.
Ascogonio: gametangio femminile degli Ascomiceti, formato da un'ifa slargata sormontata da un appendice
detta Tricogino, dove vengono versati i nuclei femminili. Si ha solo plasmogamia per cui inizia la fase a
Dicarion (2 nuclei aploidi). L'ascogonio fecondato sviluppa diverticoli che poi diventano ife ascogene. La
parte terminale dell'ifa ascogena genera l'asco, e sotto di essa possono formarsene altri. Dopo la
cariogamia avviene la mitosi con formazione di 8 ascospore. Le ife ascogene non toccano mai il terreno ma
si circondano di ife del micelio primario con funzione protettiva.
Ascocarpo: insieme di ife ascogene e ife protettive, detto anche corpo fruttifero
Ciclo dei Basidiomiceti: il micelio aploide incontra un altro micelio e si fonde per somatogamia. Per
plasmogamia si forma un'ifa a dicarion, che si moltiplica col processo a fibbia formando un micelio
dicariotico che si sviluppa sul terreno. Quando le condizioni sono favorevoli, alcune ife del micelio
secondario si elevano e formano i Basidiocarpi con funzione riproduttiva, infatti portano i basidi. Dentro di
essi avviene cariogamia con formazione di di 4 basidiospore che sporgono dall'imenio basidioforo.
Sessualità: i funghi possono essere omotallici o eterotallici. In quest'ultimo caso la sessualità avviene tra
miceli a polarità opposta.
Processo a Fibbia: inizio della formazione della fibbia; penetrazione di uno dei due nuclei nella fibbia;
divisione dei due nuclei; presenza di quattro nuclei; formazione della parete della fibbia; fusione della fibbia
con la cellula peduncolare e separazione di quest’ultima dalla cellula apicale
Processo di Divisione a Uncino: All’estremità delle ife ascogene si generano delle cellule a uncino (6) in
ciascuna delle quali il nucleo maschile e quello femminile si dividono, dando così vita a 4 nuclei (7); i due
nuclei, maschile e femminile, che rimangono all’estremità della cellula originano una nuova cellula
nell’ambito della quali essi si fondono in un unico nucleo con un numero doppio di cromosomi (diploide)(8),
che prende il nome di asco (9), il quale si evolve in uno sporangio. In seguito a ulteriori divisioni, entro l’asco
si formano otto ascospore ciascuna delle quale possiede un unico nucleo con un numero singolo di
cromosomi e che dopo essere state liberate dall’asco (10) germineranno dando vita a un nuovo micelio.
Divisione a Fibbia
Eterocariosi: coesistenza di nuclei geneticamente diversi in continuità citoplasmatica. Può avvenire in
miceli omocariotici per mutazione genetica oppure per scambio di nuclei tra miceli integrati tra loro.
Favorisce l'adattabilità, nuclei diversi complementano i deficit di altri, favorisce la variabilità genetica e la
produzione di forme geneticamente diverse (da nuclei diversi, ife conidiofore diverse).
Propagazione Vegetativa: nei funghi unicellulari si ha divisione cellulare, in quelli inferiori produzione di
spore, in quelli superiori di Conidi. Può avvenire anche per frammentazione del micelio.Nei Mastigomiceti
acquatici e terresti si sviluppano zoospore in sporangi sorrett