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Biotecnologia - alimentazione: the China study Pag. 1
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Estratto del documento

“Che il cibo sia la tua medicina;

e che la medicina sia il tuo cibo”(Ippocrate di Kos)

THE CHINA STUDY;

The China study è uno studio epidemiologico ed un'indagine sul rapporto tra

alimentazione e malattie durato 27 anni. Lo studio è stato diviso in due fasi:la prima a

partire dal 1983 ed una seconda a partire dal 1989.I ricercatori hanno osservato come

malattie coronariche e tumori (responsabili di morte premature in occidente) in Cina

avevano una bassa incidenza,giungendo così ad ipotizzare una relazione tra queste

malattie ed alimentazione. Nella prima fase dello studio hanno analizzato lo stile di

vita (tra cui l'alimentazione) di più di 6.500 individui provenienti da più

contee(tenendo conto che l'alimentazione di queste popolazioni varia da contea a

contea.)Hanno così osservato che le cosiddette malattie dell'”abbondanza” risultano

essere più presenti nella popolazione cinese più benestante,quella stessa stessa fascia

che assume una quantità maggiore di carne.

Nella seconda fase dello studio(1989)decisero di prendere una colonia di ratti e

sottoporli ad uno studio. Divisero i ratti in 2 gruppi:

il primo aveva una dieta che prevedeva un apporto del 20 % di proteine;

• il secondo soltanto il 5%;

Dopo 3 settimane il 100% dei ratti del primo gruppo (20%) aveva sviluppato un

tumore. Mentre invece i ratti del secondo gruppo risultavano sani.

Prolungando l'esperimento per 100 settimane si può notare come tutta la popolazione

di ratti del primo gruppo sia morta a causa del tumore; mentre invece la seconda

popolazione sia ancora sana.

Durante queste 100 settimane gli scienziati in alcuni casi di ratti del primo gruppo ,

che avevano sviluppato il tumore,decisero di diminuire l'apporto di proteine al 5%.Si

ebbe come risultato che le cellule del tumore smisero di duplicarsi. Si decise di

aumentare anche l'apporto di proteine a tutti i ratti della seconda popolazione che non

avevano sviluppato il tumore. Il risultato fù che tutta la popolazione secondaria ebbe

sviluppato il tumore. Aumentando e diminuendo l'apporto di proteine gli scienziati

erano così in grado di far sviluppare un tumore oppure di far bloccare il suo processo

di crescita delle cellule tumorali.Gli scienziati inoltre osservarono che usando

proteine della soia e del grano nella stessa quantità sopra riportata non si avevano gli

stessi risultati;poichè i ratti non sviluppavano il tumore. Si accorsero così che i ratti

sviluppavano tumore solo se venivano nutriti con la CASEINA; proteina presente al

87% nel latte ed in tutti i suoi derivati(formaggi ecc..)

Il primo grafico mostra l'esperimento effettuato su ratti che ho

precedentemente dimostrato.

Questo grafico mostra come secondo Colin Campbell aumenta il rischio di tumore al

seno nelle donne in base alla quantità di grassi animali mangiati.Si può notare che

tutti i paesi sviluppati (mangiano una maggior quantità di carne) hanno un'incidenza

assai più alta di tumore al seno rispetto a tutti quei paesi più poveri. In Italia in media

ogni donna ha un apporto di grassi animali pari ad 82g/per giorno ed in media

muoiono di cancro al seno 18 donne ogni 100.000 mila abitanti.

Il seguente grafico mette sempre in correlazione l'apporto giornaliero di grassi

animali ed il tasso di mortalità del cancro.Anche qui si può notare come i grandi tassi

di mortalità siano tipici sopratutto dei paesi sviluppati.

Il tumore non è correlato soltanto ai cibi che siamo soliti mangiare ma anche dal tipo

di cottura degli alimenti che influisce nel processo maligno di degenerazione delle

cellule .Mangiare cibo carbonizzato o cotto a stretto contatto con il legno provoca un

aumento dell'incidenza di cancro.

Uno studio del dipartimento di urologia dell'University of California di San Francisco

dimostra che dannoso per la salute può essere anche la tecnica ed il grado di cottura

degli alimenti.Il loro studio si è focalizzato sul grado di cottura ed il livello di

carbonizzazione della carne,notando l'aumento del rischio di tumore per chi mangia

abitualmente carni cotte ad alte temperature (come ad esempio alla griglia). Infatti

durante la cottura si formano due tipi di sostanze cancerogene:

ammine eterocicliche(hcas) presenti negli alimenti ricchi di proteine;

• idrocarburi policiclici formati dal grasso che gocciola sul fuoco e che vanno

• poi a ricoprire la superficie della carne;

La regione umbria detiene il record mondiale delle persone colpite da tumore allo

stomaco; si tratta di 28 abitanti su 100.000mila.Una delle tante cause può essere

attribuita alla nostra abitudine di cuocere carni rosse alla griglia. I grafici sotto

riportati rappresentano l'incidenza del tumore allo stomaco (anno 2004/2008) nelle

varie zone della nostra regione.

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
4 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/10 Biochimica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher serymezzy di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biotecnologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Amoroso Salvatore.