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BIOSINTESI DEI LIPIDI
Quando si scoprì che l’ossidazione degli acidi grassi avveniva mediante la rimozione
di unità bicarboniose successive, i biochimici pensarono che la biosintesi degli acidi
grassi potesse essere semplicemente l’inverso delle tappe enzimatiche usate per
l’ossidazione di questi composti. La biosintesi e la degradazione degli acidi grassi
sono invece vie diverse e localizzate in compartimenti cellulari diversi.
SINTESI DEGLI ACIDI GRASSI
La sintesi degli acidi grassi avviene sostanzialmente nel fegato e nel tessuto adiposo
e in misura minore in altri tessuti specializzati (es. ghiandole mammarie durante
l’allattamento).
Viene indicata come “sintesi de novo” o “sintesi ex novo” per distinguerla dalla
sintesi per allungamento che può avvenire nel mitocondrio o nel R.E. come inverso
La della β ossidazione.
La biosintesi avviene nel citosol ad opera della acido grasso sintasi.
La biosintesi ha inizio con una molecola di acetil‐CoA che funge da iniziatore e che
deriva dai CHO e dagli amminoacidi.
L’allungamento della catena procede per aggiunta di due unità carboniose fornite
dal malonil‐CoA.
Negli eucarioti non fotosintetici, tutto l’acetil‐CoA usato per la sintesi degli acidi
grassi viene prodotto all’interno dei mitocondri dall’ossidazione del piruvato e dal
catabolismo dello scheletro carbonioso degli amminoacidi.
Poiché la membrana mitocondriale interna è impermeabile all’acetil‐CoA, il gruppo
acetilico viene trasferito all’esterno dei mitocondri con un sistema navetta indiretto.
L’acetil‐CoA all’interno dei mitocondri reagisce con l’ossalacetato formando citrato
nella prima reazione dell’acido citrico, catalizzata dalla citrato sintasi. Il citrato passa
poi nel citosol attraversando la membrana mitocondriale interna mediante il
trasportatore del citrato. Nel citosol il citrato viene scisso dalla citrato liasi, che
rigenera acetil‐CoA; questa reazione è favorita da un apporto energetico fornito
dall’ATP.
L’ossalacetato non può rientrare direttamente nei mitocondri, in quanto non esiste
un trasportatore in grado di promuoverne il trasferimento. Nel citosol l’ossalacetato
quindi viene ridotto a malato, che ritorna nella matrice mitocondriale mediante il
trasportatore malato – α – chetoglutarato in cambio di citrato e viene riossidato a
ossalacetato per completare il processo.
Il citrato può quindi prendere due strade diverse, per capire come funziona questo
processo bisogna considerare due enzimi diversi:
‐ Isoitrato deidrogenasi
‐ Carrier del citrato
Il carrier del citrato ha una Km più elevata per il citrato rispetto all’isocitrato
deidrogenasi, dunque il citrato di norma continua nel ciclo di Krebs, tuttavia in caso
di bassa concentrazione di ADP, la Km dell’isocitrato deidrogenai per il citrato supera
la Km del carrier del citrato: il citrato quindi viene preferibilmente trasportato fuori
dai mitocondri.
La formazione di malonil‐CoaA dall’acetil‐CoA è un processo irreversibile,
catalizzato dalla acetil‐CoA carbossilasi. L’acetil‐CoA arbossilasi contiene come
gruppo prostetico la biotina, legata covalentemente, che serve come trasportatore
, che nella seconda tappa viene trasferita all’acetil‐CoA, che
temporaneo della CO 2
produce malonil‐CoA.
In tutti gli organismi le lunghe catene carboniose degli acidi grassi vengono
sintetizzati mediante una sequenza di quattro tappe che si ripetono, catalizzate da
un sistema multienzimatico, chiamato acido grasso sintasi. Un gruppo acilico saturo,
prodotto da una serie di quattro reazioni, diventa il substrato della successiva
condensazione con un gruppo malonilico attivato. In ogni passaggio attraverso
questa via anabolica, la catena dell’acido grasso si allunga di due atomi di C.
L’agente riducente nella via di biosintesi è il NADPH e i gruppi attivatori sono due
differenti gruppo –SH legati a due proteine enzimatiche.
Il complesso dell’acido grasso sintasi ha 6 attività enzimatiche e in più al centro si
trova la proteina che trasporta gli acili (ACP).
I domini multipli del complesso agiscono come enzimi distinti pur essendo sulla
stessa catena polipeptidica legati l’uno all’altro in sequenza.
Attraverso il processo della sintesi degli acidi grassi, gli intermedi sono legati
covalentemente ai gruppi sulfidrici di una proteina trasportatrice di acili (ACP). La
proteina trasportatrice di acili (ACP) è la “navetta” che mantiene unito il sistema.
Inoltre l’enzima ACP e la KS rappresentano un braccio fosfopanteteinico.
Prima che abbiano inizio le reazioni di condensazione che portano alla sintesi
dell’acido grasso, i due gruppi tiolici del complesso multienzimatico devono essere
caricati con i due gruppi acilici corretti. Dunque:
1. Il gruppo acetilico dell’acetil‐CoA viene trasferito al gruppo –SH di un residuo
di Cys della β‐chetoacil‐ACP sintetasi (KS) per opera della acetil‐CoA‐ACP
transacetilasi (AT)
2. Il gruppo malonile viene trasferito dal malonil CoA al gruppo –SH dell’ACP ad
opera della malonil‐CoA‐ACP transferasi (MT)
Le prime 4 tappe della biosintesi degli acidi grassi:
1. CONDENSAZIONE
Reazione catalizzata dalla β‐chetoacil‐ACP sintasi (KS) o enzima condensante.
La prima tappa reazione della via di biosintesi degli acidi grassi è una classica
condensazione che coinvolge i gruppi acetilici e malonilici attivati, con
formazione dell’acetoacetil‐ACP, allo stesso tempo si libera una molecola di
.
CO
2
2. RIDUZIONE
Reazione catalizzata dalla β‐chetoacil‐ACP reduttasi (KR) e il donatore di
elettroni è il NADPH.
L’aceto‐acetil‐ACP subisce la riduzione del suo gruppo carbonilico presente sul
C‐3, trasformandosi in β‐idrossibutirril‐ACP.
3. DEIDRATAZIONE
Reazione catalizzata dalla β‐idrossiacil‐ACP deidratasi (HD).
Dagli atomi di C‐2 e C‐3 del β‐idrossibutirril‐ACP viene rimossa una molecola
2
di acqua per formare un doppio legame nel prodotto, il trans‐Δ ‐butenoil‐ACP.
4. RIDUZIONE DEL DOPPIO LEGAME
Reazione catalizzata dall’enoil‐ACP reduttasi (ER) e il donatore di elettroni è
NADPH. 2
‐butenoil‐ACP viene ridotto producendo butirril‐
Il doppio legame del trans‐Δ