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TESSUTI DELLE PIANTE

Gli organismi più primitivi sono gli organismi unicellulari, in cui l’unica cellula

svolge tutte le funzioni necessarie per la vita. Con la pluricellularità si è resa

possibile una divisione di compiti vitali che ha portato alla formazione dei tessuti,

attraverso vari tentativi. Abbiamo, infatti, colonie, apocizi e infine tessuti, quando

queste cellule deivano tutte da una cellula iniziale, mentre i sincizi e pseudotessuti

quando si ha l’aggragazione di cellule indipendenti.

- Colonie, sono il più semplice aggregato di cellule, caratteristico degli

organismi procarioi e di alcune alghe. Si originano da divisioni di una sola

cellula iniziale; dopo la divisione, le cellule figlie formano ex novo la parete

cellulare, mentre rigettano del tutto la parete della cellula madre

- Apocizi, sono caratteristici di alcune alghe e funghi. Si ha un apocizio quando

le divisioni nucleari di una cellula non sono seguite dalle rispettive divisioni

citoplasmatiche. Vi è una sola massa di citoplasma, munita di parete cellulare,

in cui si trovano immersi perecchi nuclei

- Sincizi, proviene da cellule inizialmente indipendendi che, riassorbendo le

pareti cellulai fondono i loro citoplasmi

- Pseudotessuti, derivano da ife (filamenti uni o pluricellulari) indipendenti tra

loro, che in un secondo momento si associano e non provengono dalla

divisione di una sola cellula, come nel caso dei tessuti.

- Tessuti, è costituito da cellule che provengono tutte da una cellula o da un

gruppo di cellule iniziali che si sono divise. Le cellule figlie rimangono

aderenti fra loro utilizzando, al momento della divisione, le pareti della cellula

madre e costruiscono, nuova, solo la parete di divisione. In un tessuto, quindi,

le cellule contingue hanno in comune la lamella mediana che le cementa e

nello stsso tempo le divide. Quando le cellule che costituiscono un tessuto

sono tutte identiche, sia dal punto di vista morfologico che fisiologico, si ha

un tessuto omeomorfo. Quando invece alcune cellule del tessuto assumono

un aspetto e una funzione diversa nei confronti di tutte le algtre, il tessuto è

eteromorfo. Se in un tessuto omeomorfo sono presenti alcune cellule

nettamente diverse dalle altre per la loro forma, struttura o contenuti, queste

sono dette idioblasti.

TESSUTI MERISTEMATICI, sono costituiti da cellule in grado di dividersi,

quindi aumentano il numero di cellule della pianta. Dalle loro divisioni si formano

nuove cellule, delle quali una parte rimane meristematica e costituisce le cellule

iniziali, l’altra, costituisce le cellule derivate, quest’ultime vanno incontro a

cambiamenti chimici, fiologici e morfologici che le portano a differenziarsi nelle

cellule dei diversi tessuti adulti. Una classificazione usata per distinguere i

meristemi è in meristemi primari che derivano direttamente dalle cellule

meristematiche dell’embrione e meristemi secondari che derivano da cellule

adulte, già differenziate, che riprendono a dividersi, riacquistando proprietà

meristematiche.

Classificazione dei tessuti in base alla posizione nella pianta:

Meristemi apicali, le cellule di questi meristemi derivano direttamente dalle cellule

dell’embrione. Nelle piante che hanno superato lo stato embrionale, queste cellule

sono limitate a zone ristrette degli apici di fusto e radice, dove determinano

l’accrescimento inn lunghezza di questi organi.

Meristemi laterali, le cellule di questi meristemi possono derivare da cellule

dell’embrione o da cellule già differenziate, in genere parenchimatiche, che

riprendono a dividersi. Queste cellule determinano l’accrescimento in larghezza

della pianta e costituiscono il cambio e il fellogeno

Meristemi intercalari, questo termine viene utilizzato per indicare cellule che si

dividono attivamente in posizione lontana dal meristema apicale, e si riferisce solo

ai meristemi che determinano una crescita in lunghezza, come si verifica a livello

degli internodi.

TESSUTI ADULTI, derivano dalla differenziazione dei tessuti meristematici, nel

corpo primario della pianta, i tessuti adulti sono formati da cellule molto più grandi

di quelle dei meristemi dato che queste subiscono un processo di distensione. I

tessuti adulti vengono in genere classificati in base alla loro continuità topografica e

riuniti in 3 sistemi:

- Sistema fondamentale, comprende i tessuti in cui avvengono le principali

attività metaboliche della pianta, ne fa parte il tessuto parenchimatico. È il

tessuto meno differenziato rispetto al tessuto meristematico, si possono

individuare in questo sistema anche tessuti meccanici e di sostegno.

- Sistema tegumentale, che forma il tessuto esterno della pianta, costituito

nella struttura primaria dall’epidermide (rizoderma, esoderma), mentre in

quella secondaria, dall’insieme dei tessuti che formano il periderma.

- Sistema conduttore, che comprende, xilema e floema formati da vari tipi di

cellule

TESSUTO PARENCHIMATICO, è il tessuto più abbondante nel corpo primario

della pianta, formato da cellule morfologicamente poco differenziate; chiamato

parenchima. Il tessuto può derivare sia da meristemi apicali che laterali, le cellule

parenchimatiche presentano pareti celluloso-pectiche, un grosso vacuolo e nel

citoplasma numerosi organuli responsabili del’attività metabolica di queste cellule.

Il tessuto parenchimatico esplica tutte le attività metaboliche: dalla fotosintesi, alla

riserva, alla respirazione, alla sintesi delle proteine e di tutte le altre molecole

necessarie alla vita della pianta. Mediante il turgore cellulare esercita funzione di

sostegno per foglie e fusti di piccole dimensioni. Il tessuto parenchimatico è

presente nelle foglie, e organi di riserva come l’endosperma dei semi, le radici, i

tuberi…

In base alle attività fisiologiche che assolvono, si possono distinguere diversi tipi di

parenchima:

- Parenchima clorenchima, è il tessuto nel quale viene svolta la fotosintesi, è

presente in tutte le parti le parti verdi della pianta: fusti giovani e soprattutto

foglie.

- Parenchima arenchima, è frequente nelle radici e nei fusti nelle piante

acquatiche e palustri che, vivendo in ambienti asfittici, hanno necessità di far

arrivare ossigeno per la respirazione anche nelle cellule degli organi sommersi

- Parenchima acquifero, è un tipo particolare di tessuto di riserva le cui grandi

cellule hanno un vacuolo molto sviluppato, ripieno di mucillaggini di

trattenere l’acqua. Quando le cellule di tale parenchima cedono l’acqua, il

vacuolo diminuisce di volume e le pareti si increspano per poi ristendersi

mano a mano che l’acqua viene riassorbita. Il parenchima acquifero è

responsabile della consistenza dei fusti e delle foglie delle piante succulente

che vivono in ambienti poveri di acqua.

- Parenchima di riserva, nelle cellule di questo parenchima sono presenti

numerosi granuli di amido oppure il vacuolo si riempie di zuccheri e/o

proteine. È caratteristico di semi, frutti carnosi, radici e fusti, particolarmente

quelli trasformati quali tuberi, rizomi, bulbi … in alcuni semi è presente un

particolare tessuto di riserva costituito da cellule che inspessiscono la loro

parete primaria con emicellulose, che in questo caso funzionano come

sostanze di riserva.

- Parenchima conduttore, si trova ad esempio nei fusticini e nelle foglioline

dei muschi, che non differenziano un vero e proprio tessuto di conduzione.

Trasporta acqua, Sali minerali e sostanze organiche. Può anche accompagnare

lo xilema e il floema nei fasci conduttori.

TESSUTI MECCANICI, al sistema fondamentale vengono frequentemente

associati elementi di tipo meccanico che hanno funzioni di sostegno quali il

collenchima e lo sclerenchima che vengono considerati costituenti del tessuto

meccanico. La loro funzione è quella di permettere alla pianta di mantenere una

posizione nello spazio e di mantenere una carta forma quando il soloo turgore

cellulare non sarebbe sufficiente. La presenza di questi tessuti assicura il normale

svolgimento di tutte le attività vitali della pianta.

- Collenchima, è costituito da cellule vive, a parete celluloso-pectica dette

collocite, i collenchimi sono in genere situati in posizione sottoepidermica

dove possono costituire una fascia continua oppure cordoni, immersi nel

parenchima che formano le costele dei fusti. Il collenchima può essere

considerato un parenchima specializzato per il sostegno di organi non

lignificati, la presenza di cellulosa e l’assenza di lignina fanno si che questo

tessuto dia sostegno, mantenendo nel contempo una notevole elasticità. È

frequente nei fusti erbacei e nelle foglie e nei piccioli e negli organi giovani

- Sclerenchima, il considerevole spessore delle pareti cellulari e la loro

lignificazione fa sì che le cellule sclerenchimatiche, una volta differenziate,

muoiono e rimangono prive di citoplasma. La presenza della lignina

determina una maggiore resistenza e soprattutto una maggiore rigidità rispetto

al collenchima, non è quindi presente negli organi in via di differenziazione,

ma solo in quelli già differenziati, sia in strutture ad accrescimento primario

che secondario. Le cellule sclerenchimatiche si dividono, in base alla

morfologia, in fibre e sclereidi

-Fibre, hanno forma allungata conn estremità appuntite e svolgono una

funzione di sostegno. In molti fusti costituiscono delle fasce nella parte

esterna delle stele e attorno ai fasci conduttori. Nelle foglie sono disposti

lungo le nervature, sono presenti anche nel legno secondario (fibre xilari) ed

hanno una parete lignificata mentre quelle disposte in altre posizioni vengono

dette (fibre extraxilari) e sono più lunghe

-Sclereidi, sono di forma molto variabili e possono essere

isodiametriche(brachisclereidi), allungate a bastoncino (macrosclereidi),

allungate con estremità ingrossate (osteosclereidi), ramificate o stellate

(astrosclereidi). A maturità presentano una parete molto spessa, lignificata e

attraversata da molti porocanali, possno trovarsi isolate o a piccoli gruppi

come nella polpa delle pere. In notevole quantità costituiscono il pericarpo di

alcuni frutti.

TESSUTO TEGUMENTALE, comprende tessuti di protezione che rivestono tutta

la superficie esterna della pianta e che regolano gli scambi gassosi tra l’interno e

l’esterno. Tali tessuti difendono la pianta dall’essiccamento, dall’azione degli agenti

atmosferici e dall’attacco di parassiti. Fanno parte del sistema tegumentale tessuti

che rivestano la parte aerea della pianta:

Epidermide, tessuto di norma, monostratificato che riveste tutti gli organi in

struttura primaria della pianta, gohlie, fusti, fiori e frutti. È costituito da una cellula

di forma variabile che non lascia spazi

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
31 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/15 Biologia farmaceutica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valedicap1997 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia vegetale con elementi di botanica farmaceutica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Bertoli Alessandra.