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Raggi midollari: formano il sistema di conduzione necessario per nutrire i tessuti in seguito all’accrescimento

laterale del fusto.

Il cambio ha un'attività stagionale e per questo si formano i cerchi annuali. Proprio per la sua attività si ha:

● Legno primaverile: vede la formazione di vasi di conduzione e grandi trachee.

● Legno estivo: si ha la formazione dei vasi di sostegno e vede trachee piccole.

Contando le cerchie dovremmo sapere l’età della pianta ma possono esserci false cerchie che si riconoscono

perché hanno solo legno estivo e si possono sviluppare in seguito ad un autunno caldo.

→ Le gimnosperme hanno solo legno omoxilo perchè non hanno un legno né estivo né primaverile in quanto

hanno solo fibrotrachee che hanno funzione sia di conduzione che strutturale.

La struttura secondaria inizia a originarsi quando le cellule del cambio presenti nei fasci danno origine ad un

anello cambiale costituito dal cambio interfasciale e dal cambio intrafasciale. Le cellule del cambio sono molto

allungate e si dividono lungo piani longitudinali dando cellule verso l’interno e verso l’esterno.

in un fusto in struttura secondaria si distinguono due parti:

● Corpo legnoso: tessuti che si trovano all'interno del cambio. Il corpo legnoso è formato dal midollo e da

tutto il legno che è stato costruito dalla pianta all’inizio della sua vita. ha un aspetto eterogeneo ed è 19

costituito da cerchi concentrici attraversati da raggi e può avere altri elementi come trachee e tracheidi

ma anche cellule parenchimatiche e fibre. Il legno omoxilo è formato per la maggior parte da tracheidi

mentre il legno eteroxilo ha una composizione varia.

● Corteccia secondaria: tessuti che si trovano all’esterno del cambio, quindi ne fanno parte il cribo

secondario, il periderma e il fellogeno. Inoltre lo strato più esterno è quasi del tutto impermeabile grazie

alla suberificazione dello stesso, però ci sono comunque delle aperture dette lenticelle.

Differenza fra la struttura primaria della radice e del fusto

Radice Fusto

Endoderma ispessito Guaina amilifera ispessita

Presenza di arche Presenza fasci fibro-vascolari

Presenza protofoema e protoxilema entrambi Fasci del protofoema esarchi e fasci del protoxilema

esarchi. endarchi

→ Lo xilema e il foema a contatto formano il fascio collaterale chiuso. Mentre lo xilema e il foema divisi dal

cambio creano il fascio collaterale aperto che permette la crescita secondaria.

Fascio bicollaterale: simile al fascio collaterale aperto in quanto il foema e lo xilema sono divisi dal cambio ma

c’è una parte del foema a contatto con lo xilema senza cambio 20

La foglia

Le foglie si originano dallo stesso apice vegetativo da cui deriva il fusto, qua sono collocate le bozze fogliari

della gemma da cui poi nascerà la foglia. Sono l’unico organo della pianta ad avere un accrescimento definito

e si trovano sul fusto in corrispondenza dei nodi e il modo in cui sono disposte si chiama fillotassi. Ci possono

essere tre fillotassi:

● Alterne: ovvero 1 foglia 1 nodo

● Opposte: 2 foglie un nodo

● Verticillate: 3 o più foglie e un nodo

Nelle foglie avvengono tantissime reazioni soprattutto si ha la produzione di molecole organiche e qua avviene

il bilancio idrico della pianta.

Inneastamento della foglia nel fusto può avvenire in 4 modi diversi:

● Sessile (A)

● Picciolata (B)

● Con stipole (C)

● Guainante (D) 21

La struttura della foglia

La foglia è composta da:

● Picciolo: ha forma e dimensioni variabili e collega la foglia al ramo ed è attraversato da fasci in

continuità con il fusto e la foglia:; questi fasci sono chiamati nervature.

● Base: può assumere la forma di una guaina.

● Lamina: ha varie forme e spesso vengono usate per riconoscere le droghe e per la classificazione della

pianta.

● Stipole: si trovano alla base e possono avere funzione protettiva e fotosintetica.

● Margine: può avere vari aspetti ad esempio seghettato, liscio e dentato.

● Lamina: può essere intera e quando è così le foglie si definiscono semplici. Oppure può essere divisa e

in questo caso si hanno le foglie composte che possono essere pennate o palmate.

Come capire se sono foglioline singole o pinne:

1. Guardare il piano della foglia, se sono pinne sono sullo stesso piano.

2. Guardare la presenza o meno della gemma ascellare.

3. Guardare la foglia apicale, se c’è è pari altrimenti è dispari.

4. Le palmate possono essere trifogliate,

Anche le nervature possono essere diverse fra loro, infatti ci sono:

● La pinnatonerva

● La palamtonerva

● Parallelinerva 22

Il margine può avere vari aspetti:

● Dentato

● Intero

● Crenato

● Lobato

● Biserrato

● Crenato-seghettato

● Dentato-seghettato

Foglie particolari

● Embriofilli: dette anche cotiledoni e si trovano nel seme. Sono ricche di parenchima amilifero che viene

utilizzato quando la radice sta andando sotto terra.

● Catafilli: sono foglie con funzione di protezione (buccia cipolla) ma hanno anche funzione di riserva.

● Perule: rivestono le gemme per farle sopravvivere al freddo.

● Brattee: si trovano vicino al fiore. 23

● Antofilli: compongono i petali del fiore.

● Sporofilli: compongono lo stele e la parte sessuale del fiore.

Anatomia della foglia

La foglia si può dividere in tre zone principali:

1. Epidermide: ha normali cellule epidermiche con stomi e tricomi. A seconda di dove sono gli stomi le

foglie possono essere:

2. Mesofillo: tessuto compreso fra due epidermidi, contiene cloroplasti e ha due strati. Il primo è a

palizzata ed è più funzionale per la fotosintesi. Il secondo è lacunoso e ha cellule tondeggianti con

grandi spazi intercellulari e svolge la fotosintesi ma grazie al suo parenchima aerifero permette anche

la circolazione dei gas.

3. Fasci vascolari: sono in continuazione con il fusto e trasportano linfa e danno rigidità alla foglia.

Si hanno tre tipi fondamentali di foglie:

● Foglia dorsoventrale: è la foglia delle dicotiledoni che generalmente ha una faccia assiale e una

abassiale. All’esterno presenta l’epidermide che può essere diversa tra faccia superiore e inferiore

soprattutto per la presenza o meno degli stomi. A seconda di dove sono gli stomi le foglie possono

essere epistomatiche (stomi sopra), ipostomatiche (stomi sotto) e anfistomatiche (sia sotto che sopra).

Qua il mesofillo è costituito da tessuto parenchimatico che è a palizzata per la faccia superiore e

lacunoso per quella inferiore. Quello a palizzata favorisce la fotosintesi mentre quello lacunoso lo

scambio di gas.

● Foglia isolaterale: è tipica delle monocotiledoni. Sono foglie generalmente parallele al terreno quindi le

due foglie non sono differenziate in base alla luce del sole. Quindi l’epidermide e il parenchima sotto

sono uguali per entrambe le facce. Hanno molte nervature con andamento parallelo.

● Foglia aciculare: è tipica delle gimnosperme e spesso sono aghiformi anche se possono presentarsi in

altri modi. L’epidermide è spessa e spesso lignificata e cutizzata con stomi infossati. Il mesofillo ha

cellule parenchimatiche clorofilliane addossate l’una all’altra e spesso vi sono i canali resiniferi. 24

Trasformazione degli organi

La trasformazione può avvenire per l’ambiente o per altre necessità della pianta. Le trasformazioni più comuni

sono:

● Tuberizzazione: può interessare fusto, foglia e radice e deriva dalla trasformazione del ramo che

affonda nel terreno e si ingrossa in seguito ad accumulo di tessuto di riserva. Avviene solitamente con i

rami secondari e si ha comunque la presenza di nodi e gemme fogliari da cui dovrebbero derivare le

foglie. Alcuni frutti della tuberizzazione sono:

Il bulbo-tubero: se la tuberizzazione interessa un solo nodo.

➔ Il bulbo:se interessa foglie e fusto. Il bulbo ha l’asse molto accorciato e non vi sono gli internodi

➔ questo prende il nome di girello. Dai nodi escono le foglie che tuberizzano e prendono il nome

di catafilli. Un esempio è la cipolla che però ha un’altra modifica; ovvero le foglie più esterne

prendono una consistenza cartacea che serve per proteggere l’interno del bulbo.

Il rizoma: ha un fusto con andamento parallelo al terreno da cui partono radici avventizie. Nella

➔ parte superiore ci sono delle gemme da cui nasce la parte aerea mentre nella parte più vecchia

ci sono le cicatrici della fioritura dell’anno precedente.

● Spinificazione: alcuni rami e foglie si trasformano in strutture accuminate per difesa e per non perdere

liquidi. La foglia può spinificare in parte o tutta e interessa anche la parte terminale del fusto.

● Cirrazione: trasforma le foglie e il fusto in strutture per aggrapparsi ad un supporto e prendono il nome

dai viticilli. Interessa fusto e foglie. 25

● Appiattimento: interessa i cadoni una famiglia di piante di cui fa parte il pungitopo. Qua si ha una

doppia modifica in quanto siamo in presenza di appiattimento e eteromorfismo. I fusti sono cilindrici e

appiattiti e sembrano quasi foglie tanto che hanno la funzione fotosintetica ma molto ridotta. Succede in

ambienti abbastanza aridi e le foglie diminuiscono proprio per limitare la dispersione dei liquidi e per

questo la funzione fotosintetica passa in parte al fusto.

● Eteromorfismo: interessa la foglia di eucalipto e il caule degli stiloni. In quest’ultimi, di cui fa parte la

fragola, i fusti sono molto allungati e strisciano sul terreno. Hanno la gemma apicale che dà origine a

nuove piante, questo è detto propagazione vegetativa ed è un modo per la pianta di occupare più

terreno.

Trasformazioni particolari:

● Piante insettivore: le foglie si trasformano in un organo di cattura per gli insetti che iniziano a far

parte della dieta della pianta che deve sopperire al suo bisogno di azoto. Alcuni esempi di

queste piante sono:

Nepenthes: forma a sacco con bordo scivoloso e contenente acqua ed enzimi digestivi.

➔ Per non far diluire il liquido quando piove la pianta ha modificato le foglie per farle da

coperchio.

Drosera: ha delle escrescenze appiccicose sul bordo che catturano gli insetto.

➔ 26

Dionea: è una trappola a scatto. Le foglie hanno delle ciglia sul bordo e nel mezzo ci

➔ sono tre peli che danno il segnale di chiusura quando un insetto ci entra. Per far

chiudere la foglia devono essere stimolati due peli in pochi secondi.

● Piante che vivono in ambienti aridi: la foglia si trasforma in una riserva di acqua per questo può

anche prendere la forma d'una sfera, così fanno la fotosintesi ma non perdono acqua. Altre

nascondono la parte aerea sotto terra ma hanno la parte apicale trasparente in modo che la

luce

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
44 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/01 Botanica generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher matignesi01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia vegetale con elementi di botanica farmaceutica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Flamini Guido.