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Funzioni del vacuolo: esso mantiene costante il pH del citoplasma perché permette l’ingresso e l’
uscita di ioni attraverso il tonoplasto. Esso inoltre permette l’accumulo di sostanze, alcune anche
tossiche e che quindi fungono da deterrenti per gli animali che si nutrono delle piante le quali
cellule presentano vacuoli con tali sostanze tossiche che vengono liberate nel momento in cui la
cellula viene rotta perché mangiata. Esso permette la crescita cellulare, la detossificazione di
molecole tossiche, evita che si creino spazi vuoti nella cellula che dovranno essere riempiti da
citoplasma spendendo energia. Il vacuolo permette anche l’accumulo di proteine, specialmente
nelle cellule del seme, dove le proteine sono accumulate sottoforma di cristalli solidi (granuli di
aleurone) a causa della disidratazione, che permette di arrestare l’attività metabolica del seme e di
preservarlo in vista della germinazione.
Vantaggi del vacuolo: esso permette alla cellula di ingrandirsi senza spendere energia perché
accumula acqua e permette una crescita per distensione, quindi la cellula vegetale non deve
crearsi il citoplasma e gli organelli, processo che chiederebbe moltissima energia. La cellula
animale, non avendo il vacuolo, spende molta energia per accrescersi. Inoltre una cellula di grosse
dimensioni ha problemi di assorbimento di nutrimenti e di eliminazione di metaboliti perchè con
l’aumento del diametro, il volume cresce del cubo, mentre la superficie cresce del doppio. Con la
presenza del vacuolo, il citoplasma e gli organelli vengono confinati ai bordi della cellula, a ridosso
della membrana plasmatica e della parete, aumentando la superficie di scambio permettendo di
risolvere i problemi di assorbimento e di eliminazione di una cellula grande. In particolare, nelle
cellule parenchimatiche, ci saranno molti cloroplasti addossati alla membrana cellulare per
favorire l’assorbimento della luce e lo svolgimento della fotosintesi. Il vacuolo inoltre da struttura
alla cellula ( insieme alla parete cellulare ) grazie all’ assorbimento di acqua perché l’ambiente
extracellulare è ipotonico rispetto al citosol che è ipotonico rispetto al succo vacuolare, quindi
l’acqua entra nel vacuolo permettendo di mantenere la cellula turgida. Questo processo è detto
pressione di turgore e permette la distensione cellulare e la rigidità dei tessuti non lignificati come
le foglie.
Pressione di turgore: pressione idrostatica esercitata sulle pareti della cellula. Contribuisce alla
rigidità cellulare
Pressione di parete: pressione meccanica esercitata sulle pareti della cellula.
Lo stato di turgore è determinato da un equilibrio tra queste due pressioni e determina la rigidità
delle cellule e delle parti non lignificate delle piante come le foglie. Infatti l’uscita di acqua dal
vacuolo e dal citosol per un cambiamento nella concentrazioni degli ioni ( la soluzione diventa da
ipotonica a ipertonica ) porta a un avvizzimento delle cellule e quindi di tali strutture non
lignificate. Le cellule poste in una soluzione ipertonica infatti, risentono del fenomeno della
plasmolisi, ovvero citoplasma e vacuolo di staccano dalla parete rimanendo attaccate solo per
piccoli filamenti. La plasmolisi è un normale fenomeno cellulare che si verifica nella stagione secca
quando il vento porta a un aumento dell’ evaporazione. Essa è reversibile se non è troppo grave
tramite il fenomeno di deplasmolisi, ovvero la cellula riassorbe acqua tornando ad essere turgida.
Per mantenere la pressione di turgore, il vacuolo deve continuamente assorbire ioni e metaboliti
grazie all’ingresso di acqua tramite le acquaporine ( canali per l’acqua ). La pressione di turgore è