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ENHANCER
da quegli elementi considerati parte del promotore, in particolare sono sequenze
cis-agenti che possono occupare sia posizioni upstream che downstream, poichè
la sua posizione rispetto al promotore non deve essere necessariamente fissa,
infatti non devono necessariamente essere vicini ai promotori, per cui è possibile
trovare degli enhancer a parecchie centinaia di migliaia di paia di basi di distanza a
valle o a monte del sito d'inizio della trascrizione. In particolare la loro funzione è
quella di legare diversi (visto che sono moduli) fattori di trascrizione sviluppo e
l’
tessuto-specifici, che vanno ad aumentare efficienza di trascrizione.
In particolare essendo dei moduli di sequenza possono legare diversi fattori di
trascrizione che rispondono a diverse vie di trasduzione del segnale, per cui si
possono formare differenti complessi di trans-attivazione diversificati momento
per momento e tessuto per tessuto.
Tuttavia tutto questo funziona ovviamente con il solito concetto di tetering, per cui
se un enhancer con i suoi fattori di
trascrizione legati si trova molto distante dal promotore, ovviamente questi fattori devono in
qualche modo contattare l’apparato di trascrizione basale, e riescono a farlo solamente se si
organizza una CURVATURA DEL DNA ,ovvero si formi un ansa che porti questi fattori nelle
vicinanze del promotore dove andranno a fare tetering con l’apparato di trascrizione basale.
Inoltre dal punto di vista strutturale, un enhancer non differisce molto da un promotore, infatti
entrambi contengono sequenze base e moduli regolativi che vengono legate da proteine
specifiche, tuttavia, la densità di tali moduli è maggiore negli enhancer in quanto la loro
lunghezza media è pari a circa 100 bp (paia di basi).
Inoltre in alcuni casi, l'orientamento dell'enhancer può essere invertito senza inficiarne in
alcun modo l'attività, oppure è addirittura possibile excidere l'enhancer dal cromosoma,
reinserirlo in un'altra posizione, senza che la sua efficienza cali,o ancora possono funzionare
se si trovano nella regione 3’non tradotta del gene, o anche se si trovano in un introne.
implicati nell’attivazione trascrizionale,
Tuttavia oltre ad elementi CIS-AGENTI ovvero gli
enhancer, esistono anche altri elementi regolativi cis-agenti (posizionati anche molto
lontano dal promotore), come ad esempio i SILENCERS, che funzionano reclutando delle
silenziamento dell’apparato
proteine che hanno un effetto di di trascrizione basale, o
meglio un effetto di repressione della trascrizione.
Inoltre, discutere di trascrizione di un gene di classe II, significa anche identificare e
conoscere gli elementi TRANS AGENTI ,e il ruolo che queste proteine DIFFUSIBILI hanno
all’interno del processo trascrizionale.
In particolare questi elementi trans-agenti sono dei FATTORI TRASCRIZIONALI (TF) che
andando a legare quegli elementi cis-agenti di cui abbiamo appena discusso, svolgono
diversi ruoli.
In particolare vediamo che esistono diversi tipi di fattori trascrizionali, ovvero:
-Fattori di trascrizione generali (GTF)sono quegli elementi trans-agenti che si legano al
promotore basale, e sono coinvolti nel meccanismo di riconoscimento del promotore e
quindi nell’inizio della trascrizione, perché infatti sono quelle proteine che assemblandosi
in maniera consecutiva formano il PIC, o complesso di pre-inizio, cioè quella struttura
fondamentale e necessaria affinchè possa essere reclutata l’Rna pol II a livello del
promotore dei geni di classe II.
-Fattori di trascrizione ubiquitari sono quei fattori trascrizionali che si trovano quasi
sempre legati a sequenze cis-agenti (promotore prossimale o enhancers) posti sempre a
monte del sito di inizio della trascrizione.
l’efficienza della trascrizione
In particolare incrementano in quei geni costitutivamente
espressi (housekeeping).
-Fattori di trascrizione inducibilisono quei fattori trascrizionali che si trovano quasi
sempre legati a sequenze cis-agenti (solo enhancers) che in questo caso possono essere
posizionati o a monte o a valle del sito di inizio della trascrizione.
In particolare sono implicati nell’attivazione della trascrizione tessuto/sviluppo-specifico.
Sappiamo che negli eucarioti l’Rna polimerasi non è capace di riconoscere
COMPLESSO e
DI PRE-INIZIO = selezionare da sola il promotore, soprattutto perchè in questo caso non
analogo di quel fattore σ,
PIC esiste un che nei procarioti è fondamentale
affinchè la polimerasi possa riconoscere il promotore e iniziare la trascrizione.
Quindi negli eucarioti l’Rna polimerasi, non è capace da sola di iniziare la trascrizione (visto
che non c’è σ), ma dipende in modo assoluto da tutta una serie di fattori di trascrizione
generali, che assemblandosi in maniera sequenziale formano quel complesso di pre-inizio
che insieme all’enzima costituiscono l’apparato di trascrizione basale necessario
(PIC), pol σ
per trascrivere qualunque promotore, infatti il PIC, si comporta allo stesso modo dei
alternativi, ovvero è sempre implicato, non solo nel riconoscimento generico di un promotore,
ma anche in quello specifico, in modo da trascrivere le diverse classi di geni che presentano
promotori specifici. di classe II e quindi specifico per legare l’Rna pol II
Quindi vi sarà un PIC specifico per i geni
che quindi viene aiutato nel riconoscimento e nella selezione del promotore basale dei geni di
classe II, un altro specifico per i geni di classe I e per i geni di classe III.
In particolare questo complesso di pre-inizio (PIC) equivale alla formazione del complesso
infatti anche qui corrisponde alla tappa limitante dell‘intero processo
chiuso dei procarioti, in
quanto è una reazione all’equlibrio(costante equlibrio), per cui cosi come si può formare
questo complesso chiuso, allo stesso modo può andare incontro a dissociazione.
Tuttavia è stato visto che questa tappa va incontro a regolazione, infatti esistono tutta una
serie di fattori trascrizionali che venendo reclutati in maniera sequenziale, regolano ogni
singola tappa del processo, mediando la formazione di interazioni sempre più forti che
stabilizzano l’intera struttura e quindi l’intero complesso.
prevede l’iniziale assemblaggio
In particolare la formazione del PIC, a livello del promotore
di quello che viene chiamato complesso DAB, chiamato cosi perché si forma
dall’assemblaggio sequenziale di tre fattori di trascrizione generali che in ordine
sono:TFIID-TFIIA-TFIIB, che insieme formano questo complesso basale necessario affinché
si formi tutto in complesso di pre-inizio,infatti è deputato al riconoscimento del promotore
dell’Rna pol di classe II,
basale dei geni di classe II e al reclutamento che cmq è capace di
riconoscerlo solo se risulta essere preventivamente legata ad un fattore di trascrizione
generale chiamato TFIIF,che conferisce alla polimerasi la capacità di andare a legare
specificatamente il complesso DAB.
In particolare l’azione congiunta del complesso DAB e del fattore di trascrizione TFIIF,
mimano le funzioni del fattore σ dei procarioti, perché possiamo immaginare che sia DAB
che TFIIF contengano separatamente le funzioni del fattore σ, ovvero da un lato quello di
(complesso DAB) e dall’altro quello di far legare l’Rna pol
riconoscere il promotore (TFIIF).
si forma grazie all’assemblaggio sequenziale
Quindi abbiamo detto che il complesso DAB,
di tre fattori di trascrizione, in particolare IL PRIMO PASSAGGIO nella formazione di tale
complesso a livello del promotore contenente una TATA BOX canonica, è il legame del
fattore:
TFIID = è un complesso multi proteico composto da TBP (proteina che lega la TATA) e una
serie (circa 10) di TAFs (fattori associati a TBP) classe specifica. In particolare risulta
essere il primo fattore di trascrizione che si lega, poichè possiede una proteina che è
implicata nel riconoscimento e nel legame di una sequenza specifica posta a livello del
promotore basale, ovvero la TATA box. Tuttavia questo complesso risulterà legarsi per
primo anche in quei casi in cui la TATA box non risulta canonica o addirittura in quei casi in
cui la TATA è completamente assente, ovvero a livello di quei promotori denominati TATA
LESS.
Quindi in particolare questo complesso multiproteico risulta essere formato da 2 fattori
(1)TBP e (2)TAFs che giocano un ruolo importante nel riconoscimento e nel reclutamento
dell’Rna pol.
In particolare vediamo:
E’ l’unico fattore generale di trascrizione che prende contatti specifici con il
TBP
Dna, infatti si lega nel solco minore del Dna a livello di una TATA box che si trova centrata a
al 5’del sito di inizio della trascrizione di quasi tutti i geni trascritti dalla Rna
circa -25bp
polimerasi II.
In particolare questa proteina presenta una struttura a sella di cavallo e presenta un asse di
simmetria rotazionale doppio (pseudodiadico) che rispecchia quella asimmetria
pseudodiadica presente a livello della sequenza della TATA box.
Tuttavia la regione concava della sella risulta essere formata da 10 piani antiparalleli
4 ά-eliche
attraverso i quali si lega al DNA, mentre la superficie convessa presenta che
possono interagire con diversi fattori, come fattori di trascrizione generali, sia con le TAFs,
sia con eventuali attivatori o co-attivatori trascrizionali.
è deputata a fare contatti con il Dna, mentre l’altra
Quindi una superficie (concava) (convessa)
è disponibile per contattare altre proteine.
In particolare TBP nella sua struttura presenta 2 loops (staffe) al cui interno sono presenti una
serie di aa (tirosina o fenilalanina) con anelli benzenici che andandosi ad intercalare tra le basi
di entrambi i terminali della sequenza della TATA, provocano una curvatura (bending) del Dna,
attraverso la formazione di due punti di kink che racchiudono la curvatura.
Infatti questa curvatura indotta da TBP non è una curvatura che possiamo sfruttare per creare
un superavvolgimento necessario per separare i due filamenti di dna, anche perché
l’appaiamento tra le basi viene mantenuto,ma questa curvatura che nasce e si esaurisce tra i
due punti di kink è necessaria perché conferisce al promotore una topologia che permette agli
(del PIC) e all’Rna pol II di formare un associazione più
altri fattori di trascrizione generali
stretta di quanto sarebbe possibile sul dna lineare (poiché la curvatura fa si che la TATA box
si pieghi verso il solco maggiore, allargando il solco minore), e nello stesso tempo rende il
solco maggiore libero di essere riconosciuto da altre proteine necessarie alla trascrizione.
Quindi in definitiva la presenza di TB