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NHEJ
Inizialmente si pensava non esistesse in S. cerevisiae, ma si pensava che fosse l’unico pathway che riparava
il dsb nel ciclo mitotico nelle cellule eucariotiche. Ma ciò non è vero perché il meccanismo di riparo dipende
dalla fase del ciclo cellulare:
- G1 la via preferenziale è NHEJ, che in S. cerevisie è molto breve. In questo caso è difficile trovare
l’omologo per poter riparare secondo ricombinazione omologa e inoltre potrebbe essere pericolosa
e causare traslocazioni e riarrangiamenti.
- In fase S la via preferenziale è la ricombinazione omologa in quanto non porta ad errori ma ripara
fedelmente il danno e non si hanno possibilità di riarrangiamenti. NHEJ non è favorito in questa fase
perché porta ad accumulo di mutazioni e inoltre è sfavorito nei geni altamente trascritti.
Gli esperimenti che hanno portato alla scoperta di NHEJ sono stati condotti con plasmidi linearizzati che non
presentavano omologia di sequenza con lievito e in presenza di RAD52 questi plasmidi venivano riparati e
mantenuti nelle cellule di lievito se invece si usavano dei doppi mutanti di RAD52 e del gene KU (responsabile
del riconoscimento dei tagli a doppia elica del NHEJ) non si avevano trasformanti perché il taglio a doppia
elica non riusciva ad essere riparato. In S. cerevisiae la delezione di KU non da sensibilità alle radiazioni
ionizzanti, ma se combinata alla mutazione RAD52 aggrava la sensibilità dei mutanti indicano che il NEHJ ha
un ruolo importante anche in lievito.
In presenza di dsb, la scelta tra NHEJ e ricombinazione omologa dipende dalla fase del ciclo cellulare: NHEJ
agisce durante la fase G1, mentre nelle fasi S-G2 quando i due cromatidi fratelli sono vicini i dsb vengono
riparati via ricombinazione omologa e il cromatidio fratello intatto viene definito come donor sequence.
Quali sono i fattori che determinano una via o l’altra? Molto importanti sono le CDK. Se la scelta del pathway
non avviene in maniera corretta si hanno dei grossi riarrangiamenti, dove NHEJ può causare traslocazioni
con la formazione di cromosomi dicentrici e riarrangiamenti genomici. Il processamento dei dsb durante la
fase G1 in assenza del cromatidio fratello può portare ad una spinta verso i pathways di riparazione che
portano a delezione nel dsb a seguito di appaiamento di sequenze ripetute indotte da MMEJ, SSA. Il MMEJ
indica l’appaiamento di alcune basi e grosse delezioni.
Nel NHEJ si hanno delle proteine che riconscono il taglio alla doppia elica del DNA e sono il dimero KU70/80
che legano una protein kinasi DNA-PK molto abbondante nel nucleo e lega i dsb. Si hanno delle proteine che
processano il dsb dove si ha sempre un taglio sfalsato e delle basi danneggiate, come la nucleasi Artemis che
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processa il dsb e anche proteine che processano le estremità, polimerasi che possono inserire una o più basi
sulle quali può agire la ligasi accoppiata a XRCC4 in modo che agiscano in maniera sequenziale e ordinata.
Mutazioni nelle proteine coinvolte nel NHEJ trovate in pazienti immunodeficienti: Radiation sensitive severe
combined immunodeficiency (RD-SCID).
Il dimero KU70/80 ha alta affinità per i dsb che legandosi a questi circonda il DNA e richiama le altre proteine
del NHEJ, tra queste la DNA-PK che fosforila una serie di substrati e manda dei segnali per iniziare la
riparazione per NHEJ. La DNA-PK viene attivata dalla nucleasi Artemis. Il NHER elimina i nucleotidi
danneggiati oppure inserisce dei nucleotidi ad opera di pol-lambda e pol-nu. Ai diversi fattori implicati nel
NHEJ si aggiungono dei fattori accessori come PNK, PALF, APTX in modo da processare il dsb ed eliminare
eventuali basi danneggiate o estremità non compatibili con l’azione della ligasi. Quando le estremità sono
processate, agisce il complesso ligasico che è comporto da due fattori XRCC4-XLF e dalla ligasi 4, che è
specifica per il NHEJ, formando un complesso definito come complesso cernunnos in relazione alla sindrome
di cernunnos dove tale complesso risulta mutato. Il complesso cernunoos forma un’impalcatura che
permette alle proteine di processare il DNA e successivamente permette alla ligasi 4 di legarsi ad esso.
Questo meccanismo viene definito come classical NHEJ, dove si ha una riparazione veloce del dsb con
avvicinamento delle due estremità ad opera di KU70/80 e dalla DNA-PK che funziona da ponte tra i due
eterodimeri KU70/80 reclutando e attivando tutto il complesso delle nucleasi e polimerasi che possono
aggiungere nucleotidi anche in assenza di templato. Nella maggior parte dei casi si tratta di un’unione e
riparazione del dsb estremamente error prone. Molti di questi fattori sono stati trovati mutati nella RD-SCID,
dove si ha un’assenza di produzione di anticorpi e immunodeficienza severa. NHEJ può agire in presenza di
tanti tagli alla doppia elica e causare anche traslocazioni portando alla formazione di cromosomi acentrici e
dicentrici. Tutte queste traslocazioni sono tipiche delle cellule tumorali. Nel cromosoma 14 si hanno molti
frammenti genici delle Ig per la formazione della catena pesante è spesso interessato da traslocazioni che
sono tipiche dei linfomi. Il linfoma di Burkitt ha portato alla scoperta dell’oncogene myc e si ha una
traslocazione tra il cromosoma 8 e il cromosoma 14 causando l’overespressione di myc e causando il linfoma.
Questo è dovuto ad un malfunzionamento del NHEJ, dove RAG1 e RAG2 portano alla traslocazione. Nelle
cellule B il cromosoma 14 subisce spesso delle traslocazioni che possono essere molto gravi.
in presenza di dsb le estremità
vengono protette dal dimero
KU70/80 se avviene NHEJ si ha
l’introduzione di danni. Negli
altri pathways si ha il
processamnto dei dsb che
risulta essere utile e auspicabile
durante la fase S e G2 del ciclo
cellulare, ma se questo
processamento avviene
durante la fase G1 del ciclo
cellulare può dare origine ad un
pathway che viene eseguito
dalla MMEJ, dove piccole
ripetizioni a monte o a valle del
dsb vengono appaiate e quindi, similmente al SSA, si hanno grosse delezioni comprese tra le sequenze
ripetute. 63
Il processamento delle estremità deve essere estremamente regolato. Si è visto nelle cellule KU- hanno un
processamento del dsb che è molto rapido e si ha un joining mediato da micro-omologie che si appaiano e
le nucleasi tolgono dell’estremità e si assiste all’appaiamento e la ligasi restaura il DNA. Nel MMEJ si ha
l’azione di RAD1 che taglia l’estremità a singola elica ed è stata identificata perché mediante mutazioni
combinate con RAD52 e KU- aggrava ulteriormente il fenotipo. Si pensava che questo pathway venisse
attuato solo in condizioni estreme, ma si è visto che molte traslocazioni che riguardano tumori ereditari e
spontanei, ma anche malattie ereditarie come la fibrosi cistica, siano dovuti al MMEJ. Si ha una PARP e dei
fattori per il processamento delle estremità come MRN CtIP, polimerasi translesione pol delta e XRCC1 che
serve a ristaurare il DNA. Questo pathway di riparazione è uno degli ultimi in fase di studio in quanto alcune
fasi non sono ancora note.
Nel 95% dei casi di leucemia mieloide cronica si ha una traslocazione 9-22 che porta alla fusione di BCR e ABL
con la formazione di una chinasi iperattiva. Si nota che sia a monte che a valle della traslocazione si hanno
zone altamente ripetute causate probabilmente da MMEJ. Questo stesso meccanismo è stato visto in
retinoblastoma e fibrosi cistica. 64
16/05/18
Ricombinazione omologia: diversi sotto-
pathways
La ricombinazione omologa è il meccanismo di riparazione più fedele e avviene durante le fasi S e G2 del
ciclo cellulare quando è presente il cromatidio fratello che può essere usato come templato. Se questa
avviene durante la fase G1 del ciclo cellulare e non è presente il cromatidio fratello, può essere utilizzata la
sequenza di un altro cromosoma si possono avere dei riarrangiamenti. Questo pathway viene sempre
eseguito durante la meiosi nel crossing-over. Ci sono diversi sotto-pathways. Il primo step è il processamento
dei dsb. Una volta che si ha il dsb processato possono seguire due eventi distinti: o le estremità sono protette
o delle nucleasi iniziano a processare le estremità (reseption) che porta alla formazione di ssd 3’ protruding.
Nel caso in cui le estremità siano protette si segue il NHEJ che rendono le estremità compatibili e si ha l’azione
della DNA ligasi 4 che riunisce le estremità. È un pathway non fedele in quanto porta alla delezione dei
nucleotidi e se avviene in zone codificanti del genoma è disastroso per la cellula. Se le endonucleasi
digerisocno il DNA si ha la formazione delle estremità 3’ protruding e diverse strade vengono seguite. Se si
ha la ricombinazione omologa si ha l’invasione di una sequenza omologa a cui segue una fedele riparazione
del taglio alla doppia elica del DNA. Nel caso in cui non si abbia vicino una sequenza omologa, come nella
fase G1 del ciclo cellulare, si seguono altre vie come il MMEJ e il SSA. Il MMEJ viene anche chiamato
alternative end joining e si hanno delle sequenze ripetute a monte e a valle del dsb che si possono appaiare,
i flap di ssDNA possono essere tagliati e il DNA è processato dalla polimerasi e la ligasi 3 restaura il DNA ad
una situazione di dsDNA. Questa riparazione va a spese dei nucleotidi che si trovano tra queste sequenze
ripetute. Nel SSA si hanno sequenze più lunghe che si appaiano (DNA ribosoma) e il ssDNA si può appaiare e
i flap vengono tagliate dalle nucleasi e la ligasi 1 lega il DNA e porta ad una situazione di DNA intatta. Si hanno
delezioni si sequenze tra le sequenze ripetute.
Nella ricombinazione omologa si hanno diversi sottopathway ma condividono un meccanismo comune dove
il ssDNA viene legato da RAD51 che forma un filamento nucleoproteico che si avvolge attorno al DNA e ha
la capacità di invadere una sequenza omologa. I sottpathways sono 3:
- SDSA
- BIR
- Ricombinazione omologa classica
I primi dati che sono stati raccolti sulla ricombinazione omologa provengono dall’osservazione della meiosi.
All’inizio del ‘900 Morgan aveva notato che in Drosophila avveniva un riassortimento genico e che questo
fosse dovuto ad eventi di rottura dei cromosomi. Nella ricombinazione omologa classica si deve avere il
riconoscimento del dsb mediante specifici elementi, il processamento ad opera di nucleasi che porta alla
formazione di ssDNA 3’ protruding e grazie alla ricombinasi RAD51 si assiste all’invasione della sequenza
omologa che funge da donor (templato) e si ha la sintesi del DNA (5’->3’). Nella ricombinazione classica anche
la seconda estremità viene processata e si ha la formazione delle Holiday junction. Durante la ricombinazione
meiotica si hanno delle nucleasi che risolvono queste strutture