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Il ripiegamento delle proteine
Studi di Anfinsen sulla ribonucleoproteina A
Denaturazione e rinaturazione spontanea di una piccola proteina
In vivo il ripiegamento delle proteine è assistito giornalmente da chaperoni molecolari:
- Chaperoni della famiglia Hsp70
- HSP60s, conosciute anche come chaperonine, possono essere distinte in due gruppi principali. Le chaperonine di gruppo I sono espresse negli Eubatteri, nei mitocondri, nei cloroplasti e in alcuni Archeobatteri, mentre le chaperonine di gruppo II si trovano nel citosol degli Eucarioti e degli Archeobatteri.
Nei batteri, l'85% delle proteine si ripiega spontaneamente o con l'aiuto delle Hsp70. Le restanti proteine necessitano di un ambiente più isolato per il loro ripiegamento.
La chaperonina GroEL/GroES
MECCANISMI E VIE DI SMISTAMENTO DELLE PROTEINE
POSSIAMO DISTINGUERE DUE PRINCIPALI PERCORSI:
- Proteine destinate al citoplasma, RE, al Golgi, alla membrana, alla nucleo,
- Proteine destinate ai mitocondri e ai cloroplasti.
GolgiO-glicosilazione (Ser, Thr)
GolgiFosforilazione del mannosio in Golgiproteine N-glicosilate
Formazione dei ponti S-S RER
Idrossilazione di Lys e Pro RER
Aggiunta di glicosil fosfatidil RERinositolo
Rimozione di sequenze interne RER
4 DEGRADAZIONE DELLE PROTEINE
La emivita delle proteine varia da giorni (ad es. gli enzimi glicolitici) a minuti (ad esempio le proteine coinvolte nella regolazione del ciclo cellulare
I fattori che regolano l'emivita di una proteina non sono del tutto noti, ma un ruolo fondamentale è rivestito dall'aminoacido Nterminale
Le proteine cellulari vengono prevalentemente degradate tramite il sistema ubiquitina-proteasoma