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Processi di trasporto intracellulare
ESOCITOSI
Le vescicole si originano dal Golgi e contengono lipidi di neosintesi, carboidrati e proteine. Il rivestimento è di proteine COPI, che indicano il tipo di vescicole. L'esocitosi può essere costitutiva o regolata:
- Esocitosi costitutiva: avviene sempre; la cellula continua a produrre vescicole e a fonderle sulla membrana. Produce ad esempio proteine della matrice.
- Esocitosi regolata: la vescicola si ferma nel citoplasma fino all'arrivo di uno stimolo, come ad esempio al terminale sinaptico, o durante la produzione endocrina di ormoni.
TRANSCITOSI (O DIACITOSI)
Processo che avviene quando endocitosi ed esocitosi sono accoppiate. È principalmente presente all'interno delle cellule endoteliali, molto piatte e sottili che rivestono l'interno dei vasi sanguigni. La macromolecola entra nella vescicola del canale circolatorio, ed esce sul lato opposto.
CITOSCHELETRO
È una rete tridimensionale di proteine filamentose. Ha funzione statica-meccanica.
responsabile del mantenimento della forma e della resistenza della cellula. Ha anche funzione dinamica, permette infatti i movimenti cellulari movimenti di tutta o di parte della cellula, ad esempio la contrazione muscolare, o il movimento delle ciglia nell'epitelio dell'apparato circolatorio); sono inclusi anche gli spostamenti di mitocondri nella cellula, o i movimenti dei cromosomi e dei cromatidi fratelli durante la meiosi. È grazie ai filamenti citoscheletrici se le cellule aderiscono tra di loro, o aderiscono all'ambiente cellulare. Il citoscheletro è formato da 3 tipo di filamenti: - Microtubuli - Microfilamenti - Filamenti intermedi MICROTUBULI E MICROFILAMENTI Hanno come mattoncini di base, unità che si ripetono; queste si uniscono tra di loro a formare i protofilamenti che si associano tra di loro lateralmente. Questi legami di unione non sono covalenti, ma interazioni deboli che possono essere rotte facilmente. Microtubuli e microfilamenti sonoquindi strutture dinamiche, che variano nel tempo: possono allungarsi o accorciarsi. Sono anche strutture polarizzate, hanno una estremità positiva (segno +) e una negativa (segno -). L'estremità positiva è più vivace, con fenomeni di allungamento e accorciamento più veloci. L'estremità negativa invece si allunga e accorcia più lentamente. MICROTUBULI Sono strutture cilindriche cave, con diametro pari a 25 nm. Il "mattoncino" che si ripete è un dimero composto da 2 proteine, α e β tubulina. Queste si uniscono testa-coda tra di loro, a formare strutture lineari, i protofilamenti. 13 protofilamenti si assemblano successivamente a formare il cilindro cavo dei microtubuli. Sono strutture dinamiche, possono allungarsi o accorciarsi (aggiungere o togliere dimeri). Questo processo è dovuto a modifiche strutturali del protofilamento. Alla β tubulina si lega il GTP: la struttura è lineare etendead allungarsi. Se c'è invece l'idrolisi del GTP (quindi GDP), la struttura tende a piegarsi, poiché si perde un'unità di α e β tubulina.
All'interno della cellula c'è una relazione tra i fenomeni di allungamento e accorciamento.
I microtubuli nel citoplasma sono disposti a raggiera con il vertice nel centrosoma (estremità negativa). Il centrosoma è localizzato all'incirca nel centro geometrico della cellula; al suo interno sono presenti strutture note come centrioli, in numero di 2. Ogni centriolo è un assemblamento ordinato e poliedrico di 9 triplette di microtubuli. All'interno dei centrioli sono presenti piccole quantità di DNA e RNA. Prima della mitosi il centrosoma si duplica, e dai centrioli si originerà poi il fuso mitotico. I microtubuli hanno funzione strutturale (mantenimento della forma della cellula) e funzione di movimento, sia intracellulare (cromosomi, organuli) sia
di parti della cellula (ciglia, flagelli). Queste funzioni sono rese possibili dalle proteine accessorie (MAP), che si legano ai microtubuli e ne determinano la funzione. Per esempio le chinesine e le dineine, si legano al microtubulo e scorrono su di esso, comportandosi come dei vagoncini che contengono organuli da trasportare, o vescicole contenenti neurotrasmettitori.
Le proteine possono andare a modulare la velocità di assemblaggio e di disassemblaggio del microtubulo. Le catastrofine regolano invece l'accorciamento.
MICROFILAMENTI
Sono polimeri elicoidali a 2 filamenti formati dalla proteina globulare G-actina, e hanno 6-7 nm di diametro. Ci sono 3 tipi di G-actina:
- α: muscolatura liscia
- β: muscolatura scheletrica
2 catene polipeptidiche di unità di G-actina che si ripetono, si uniscono a formare il microfilamento. Nella maggior parte delle cellule i filamenti di actina sono formati al di sotto della membrana cellulare. Ci sono delle proteine accessorie
(miosine) sulle quali il microfilamento si affida per determinare la contrazione muscolare. Nella cellula i filamenti di actina sono coinvolti nei meccanismi di adesione (ad altre cellule o alla matrice extracellulare).
FILAMENTI INTERMEDI
Hanno un diametro di 8-12 nm, e sono strutturalmente diversi dagli altri 2. Ci sono filamenti di vario tipo, ma non si riesce a distinguere un’unità che si ripete. Sono anche filamenti stabili: la proteina che li produce viene formata dalla cellula, e il filamento non si allunga/accorcia.
Come caratteristica generale sono filamenti resistenti, formati da catene polipeptidiche che si attorcigliano tra di loro a formare strutture molto stabili, con forma simile a quella di una corda.
Sono sparsi in tutto il citoplasma.
Essendo strutture statiche e resistenti:
- Formano lo “scheletro” della cellula
- Forniscono alla cellula resistenza e stabilità meccanica
- Stabilizzano la posizione degli organelli
Sono esempio di filamenti intermedi
le cheratine e le lamìne sono presenti anche nell'assone (neurofilamenti). Tra le proteine accessorie (MAP) è importante la filaggrina, che assembla i filamenti di cheratina in strutture ordinate e più voluminose. Molti funghi/piante sono in grado di sintetizzare tossine che agiscono contro i filamenti citoscheletrici (per difendersi dai parassiti). Alcune di queste tossine naturali vengono utilizzate come farmaci, o nel campo della ricerca. MECCANISMI DI ADESIONE La cellula può aderire ad un'altra cellula o alle proteine della matrice (l'ambiente esterno). - Funzione strutturale: l'adesione serve nell'organizzazione dei tessuti e degli epiteli di rivestimento - Ogni evento adesivo rappresenta un segnale preciso per la cellula, che può essere soprattutto di sopravvivenza o di differenziamento (es. cellula indifferenziata che in base al substrato/ambiente diventa di un determinato tipo grazie all'attivazione di unadeterminata batteria di geni).- Migrazione cellulare, ad esempio la riparazione di una ferita cutanea, risposta immunitaria, metastasi delle cellule tumorali è un evento modulabile per intensità e per tipo. Migrazione -> debole Sviluppo embrione/feto/individuo, un continuo divenire di strutture. Si può modulare l'adesione in base al numero dei punti d'attacco per tipo di evento adesivo. L'adesione avviene grazie a zone specializzate della membrana plasmatica, le giunzioni cellulari, che contengono un corredo di proteine che vanno a mediare l'evento.- Ancoraggio: uniscono 2 cellule alla matrice; è coinvolto il citoscheletro- Occludenti: solo tra cellula e cellula; formano una barriera impermeabile- Gap/comunicanti: cellula-cellula, sono formate da canali che mettono in relazione i citoplasmi di 2 cellule- Sinapsi chimiche: trasmettono segnali
GIUNZIONI OCCLUDENTI (SERRATE/TIGHT JUNCTIONS) Vengono utilizzate 2 proteine transmembrana, claudina
E occludina. Queste formano degli anelli tra le membrane delle due cellule, sigillando il punto in concomitanza dell'anello proteico. Nello spazio tra le due membrane non passano macromolecole; solo ioni. Si trovano nelle zone latero-apicali delle cellule epiteliali che rivestono organi tubulari cavi (intestino) e dotte escretori di ghiandole. Servono a bloccare il passaggio di proteine in un lato della cellula (segregare indomini diversi le proteine di membrana).
GIUNZIONI GAP/COMUNICANTI
Mettono in diretta comunicazione i citoplasmi di 2 cellule adiacenti, tramite un canale acquoso. Il canale è formato da 2 strutture che prendono il nome di connessoni, ognuno su una delle due membrane. Il connessone è una struttura cilindrica cava composta a 6 proteine più piccole, le connessine. Attraverso il canale passano molecole di piccole dimensioni, con peso molecolare inferiore a 1000 Da (es. cAMP, Ca ++). Le cellule muscolari lisce sono legate da giunzioni di questo tipo,
Che trasportano lo ione Ca++. Se la perturbazione in una delle due cellule è però letale, l'apertura del canale non è un evento positivo. Se ad esempio la concentrazione del pH o di ioni in una cellula è troppo elevata, il canale utilizza un diaframma di bloccaggio.
GIUNZIONI DI ANCORAGGIO
Hanno una forte valenza strutturale; sono presenti soprattutto in tessuti sottoposti a tensione, ad esempio l'epitelio. Esistono giunzioni di ancoraggio tra cellule, e tra cellula e matrice. Sono formate da citoscheletro, proteina trans-membrana proteine adattatrici.
GIUNZIONI DI ANCORAGGIO TRA CELLULE
Si dividono in:
- Giunzione aderente propriamente detta: collega i filamenti di actina di due cellule adiacenti
- Desmosoma: collega i filamenti intermedi di due cellule adiacenti
La proteina trans-membrana utilizzata nelle giunzioni di ancoraggio tra cellule è la caderina. 2 caderine di 2 cellule adiacenti interagiscono tra di loro. Tramite un'interazione
omofilica (interazione tra due proteine trans-membrana uguali) operano un riconoscimento selettivo. Affinché le caderine interagiscano tra di loro, è necessaria la presenza dello ione Ca++. Il calcio rende rigide le proteine, e rende possibile la dimerizzazione, grazie alla quale le caderine possono interagire tra di loro. Le caderine sono presenti in ampia varietà. Le proteine adattatrici fanno da legame tra la caderina e i filamenti citoscheletrici, e si indicano con il nome di catenine. GIUNZIONI DI ANCORAGGIO TRA CELLULA E MATRICE Al posto della caderina, la proteina trans-membrana coinvolta è l'integrina. Essa si lega da una parte con le proteine della matrice extracellulare, e dall'altra con il citoscheletro. Le integrine sono proteine recettoriali, riconoscono cioè delle sequenze di amminoacidi presenti sulle proteine. L'integrina è formata da 2 subunità unite da legami non covalenti, e che presentano siti di legame per.cationi bivalenti (calcio, magnesio):