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TECNICHE DI STUDIO DELLA MEMBRANA
FREEZE-FRACTURE
Il materiale in esame viene congelato rapidamente, a
oltre – 150C e, con una lama fredda, viene fatturato,
dopodiché viene vaporizzato con carbone e platino la
superficie di frattura in modo da ottenere uno stampo
che, tramite microscopio elettronico, ne rivela la struttura
tridimensionale.
FREEZE-ETCHING
Il materiale viene rapidamente congelato in presenza di
un criopreservante in modo che non si formino cristalli di
20 ghiaccio. Quando viene colpito da una lama anch’essa
congelata avviene una frattura su piani preferenziali, di
solito dovuti a regioni di legami particolari. Per le
membrane il taglio avviene tra il foglietto interno ed
esterno. La superficie fratturata vieni a questo punto
sublimata per eliminare l’acqua e poi stratificata con
platino e carbonio in modo che si abbia eccesso di
deposizione da una parte e assenza dall’altra. Si crea così
una replica della superficie che può essere analizzata al
microscopio elettronico.
MOVIMENTO DI SOSTANZE ATTRAVERSO LA MEMBRANA
La membrana plasmatica è detta SELETTIVAMENTE
PERMEABILE, dato che quasi tutti i passaggi di molecole
attraverso di essa è mediata da specifiche proteine di
membrana. Gas e sostanze apolari passano facilmente
attraverso di essa, mentre esistono sistemi diversi per far
passare sostanze idrofile e polari che altrimenti non
potrebbero. La membrana è, dunque, impermeabile a grandi
sostanze polari o con carica elettrica. Il passaggio di sostanze
attraverso la membrana viene distinto in TRASPORTO PASSIVO
e TRASPORTO ATTIVO. Nel trasporto passivo, ossia secondo
gradiente, è sufficiente che il carrier abbia una costante di
dissociazione per il ligando intermedia tra le concentrazioni
extracellulari e intracellulari del ligando. Il complesso carrier-
molecola si formano spontaneamente al lato in cui è maggiore
la concentrazione della molecola e si scinde al lato in cui la
concentrazione è minore.
Nel trasporto attivo, invece, è necessario che la costante di
dissociazione si modifichi durante il trasporto: il complesso
ligando-carrier si formerà sul lato dove la costante di
dissociazione è minore e si scinderà sul lato in cui la costante
di dissociazione è maggiore. Il trasporto attivo avviene contro
gradiente, per questo motivo richiede energia. L’energia
richiesta per il trasporto viene prelevata dall’ATP e dalla luce
da una particolare lunghezza d’onda. Sia nel trasporto passivo
sia in quello attivo il flusso netto del ligando non continua
indefinitivamente, ma cesserà non appena la molecola avrà la
stessa concentrazione ai due lati della membrana. Nel
21
trasporto attivo, a differenza di quello passivo in cui il
gradiente della membrana viene dissipato, si crea un
gradiente. Le concentrazioni finali del ligando dentro e fuori la
cellula si manterranno costanti nel tempo.
TRASPORTO PASSIVO
DIFFUSIONE SEMPLICE
E’ il passaggio di gas, ossigeno e anidride carbonica,
piccole molecole non carice, come urea ed etanolo, e
sostanze lipofiliche. Questo passaggio si effettua secondo
gradiente di concentrazione.
DIFFUSIONE FACILITATA
E’ un processo di trasporto passivo cellulare, simile
alla diffusione semplice, in quanto non richiede consumo
di ATP. La differenza con la diffusione semplice consiste
nel fatto che nella diffusione facilitata le molecole, polari,
e gli ioni passano con estrema difficoltà perciò hanno
bisogno di un trasportatore: questo trasportatore è
individuato nelle proteine canale oppure nei carriers. Le
proteine canale formano dei canali idrofilici che
permettono il passaggio di ioni senza che si leghino al
soluto. Sono selettive per il tipo di ione, per la
dimensione e per la carica. Un CARRIER è una proteina
transmembrana che lega le molecole da un lato della
membrana e le trasporta all’altro grazie ad un cambio di
conformazione.
1. LA MOLECOLA ENTRA NEL SITO DI LEGAME DEL
CARRIER
2. IL CARRIER CAMBIA CONFORMAZIONE
3. IL SITO DI LEGAME VIENE ESPOSTO DALL’ALTRO
LATO DELLA MEMBRANA
4. LA MOLECOLA SI DISSOCIA E DIFFONDE NEL
LIQUIDO
5. IL SITO DI LEGAME RITORNA DISPONIBILE E IL
CARRIER PUO’ LEGARE UNA MOLECOLA DA
PORTARE FUORI
22
Il flusso netto della diffusione facilitata avviene dal lato che ha
maggiore frequenza di legame verso quello con minore
frequenza. Il legame del soluto al carrier è influenzato da
alcuni fattori come:
AFFINITA’ DEL SITO DI LEGAME DEL CARRIER
ALLA MOLECOLA DA TRASPORTARE
GRADIENTE DI CONCENTRAZIONE TRA I LATI
DELLA MEMBRANA
La velocità della diffusione facilitata vieni influenzata da tre
fattori: VELOCITA’ DI TRASPORTO DEI SINGOLI CARRIER
NUMERO DI CARRIER SULLA MEMBRANA
ENTITA’ GRADIENTE DELLA SOSTANZA (più il
gradiente è alto in sostanza è trasportata)
OSMOSI
È simile alla diffusione semplici, con la differenza che è il
solvente a spostarsi da un compartimento all’altro a
seconda della concentrazione dei soluti presenti in essa.
Il compartimento in cui le concentrazioni dei soluti è più
alta viene detto IPERTONICO, mentre il compartimento
dove è più bassa viene detto IPOTONICO. Le soluzioni
ISOTONICHE quelle con la stessa concentrazione di soluti
in entrambi i compartimenti.
TRASPORTO ATTIVO PRIMARIO
Molte proteine transmembranali sono capaci di accoppiare il
trasporto contro gradiente di diversi substrati con la catalisi
della defosforilazione dell’ATP. Suddette proteine hanno
solitamente strutture complesse, ma raggruppate in due
componenti: componente intrinseca alla membrana
componente affacciato al lato
citoplasmatico
23
La prima componente ha il compito di incanalare le molecole
per il passaggio transmembranario, la seconda compie la
FOSFORILAZIONE o DEFOSFORILAZIONE IDROLITICA DELL’ATP
(innescata dal legame del substrato a particolari siti di ).
Gli ioni trasportati contro gradiente, possono riattraversare la
membrana attraverso il trasporto passivo.
+ +
POMPA Na /K La pompa
+ +
Na /K
trasporta il
sodio e
potassio in
direzioni
opposte
attraverso la
membrana. Il
trasporto è
attivo in
entrambi i casi poiché gli ioni si muovono contro gradiente. Ad
ogni ciclo viene realizzata una molecola di ATP.
1. I siti di legame sono rivolti all’interno della cellula e sono
+
disponibili per legare 3Na
+
2. Legati 3Na si verifica l’idrolisi dell’ATP
3. Avviene la fosforilazione della pompa che provoca un
cambiamento conformazionale della
proteina: questa rivolge i siti di legame verso
l’esterno
4. I siti di legame cambiano forma e riducono l’affinità per il
sodio che a questo punto viene liberato al di fuori della
cellula. +
5. Ai siti di legame, ora, si legano 2K
6. I siti di legame vengono rivolti verso l’interno
+
7. I 2K vengono rilasciati all’interno
8. La pompa perde il fosfato e ritorna alla sua forma
normale
9. Il ciclo è concluso e si può iniziarne un altro
24 + +
La pompa Na /K si comporta come una proteina
trasportatrice per due aspetti:
È dotata di siti di legame per il sodio e per il potassio
Trasporta gli ioni attraverso la membrana grazie a
cambiamenti conformazionale
Nonostante ciò tra pompa e proteina trasportatrice esistono
differenze importanti:
I siti di legami della pompa sono rivolti solo verso un lato
alla volta
Nella pompa l’affinità dei siti di legame si modifica
durante il ciclo e non all’inizio.
+ +
La pompa Na /K è molto importante per la vita: se dovesse
fermarsi si avrebbe la lisi cellulare poiché avverrebbe una
diminuzione della tonicità. Si è stimato che il 40% dell’energia
spesa complessivamente da un intero organismo va a far
funzionare la pompa.
+ +
POMPA H /K
La pompa protonica è molto simile alla pompa sodio/potassio,
ma a differenza di quest’ultima, È elettricamente neutra
poiché ad ogni ciclo, idrolizzando una molecola di ATP, porta
+ +
all’esterno due ioni H e all’interno due ioni K . La funzione
principale della pompa protonica è mantenere alta la
+
concentrazione intracellulare del K senza alterare il
potenziale di membrana. La pompa protonica è importante dal
punto di vista farmaceutico poiché sono stati scoperti
INIBITORI SPECIFICI che vanno ad arrestare il flusso degli ioni
+ +
H e K . Questa scoperta ha subito trovato applicazione nella
cura di diverse disfunzioni gastriche: L’Omeoprazolo è un
farmaco in grado di arrestare questo flusso e quindi di
diminuire l’acidità di stomaco.
2+ +
POMPA Ca /H
25
La pompa del calcio spinge attivamente il calcio dal citosol
verso l’esterno della cellula a spese dell’idrolisi dell’ATP. La
concentrazione del calcio nello spazio extracellulare è di
quattro ordini grande di quella del citosol. Un aumento della
concentrazione del calcio innesca numerose risposte cellulare
come d’esempio la contrazione muscolare oppure il rilascio di
neurotrasmettitori. Tale pompa è controllata dal calcio stesso
con la mediazione della CALMODULINA (CaM). La pompa del
calcio è molto simile a quella del sodio/potassio, infatti, si
pensi derivino da una stessa proteina ancestrale. Il legame nel
calcio ad un sito della CaM provoca un cambiamento
conformazionale che porta in superficie un sito non polare.
Questo complesso passi che si attivi la pompa del calcio sulla
membrana plasmatica. Se la concentrazione del calcio È al di
*
sotto della costante di dissociazione dalla calmodulina allora
la pompa è inattiva mentre, se la concentrazione del calcio è
al di sopra della costante di dissociazione della calmodulina
allora lo ione si lega a questa e attiva la pompa del calcio.
La costante di dissociazione K è un indice di affinità tra
* m
l’enzima e il substrato: più basso sarà il valore della costante
di dissociazione e più bassa sarà la concentrazione del
substrato che permette di raggiungere una velocità di
reazione pari alla metà della velocità massima.
TRASPORTO ATTIVO SECONDARIO
Il trasporto attivo secondario è diverso da quello primario in
quanto nel secondario una proteina trasportatrice accoppia il
flusso di una sostanza a quello