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Tipi di giunzioni cellulari

Desmosomi (giunzioni di ancoraggio): determinano una resistenza dei tessuti dove è presente la giunzione. Sono ancorati al citoplasma dai filamenti intermedi costituiti da cheratine. Determinano la stretta adesione delle cellule che compongono il tessuto muscolare. Una rottura dei desmosomi può provocare la perdita di liquido a livello muscolare.

Giunzioni comunicanti (gap junctions): formano canali citoplasmatici transmembrana che collegano due cellule contigue e somigliano ai plasmodesmi delle cellule vegetali. Sono costituite da proteine di membrana che formano un poro di collegamento, attraverso il quale transitano ioni, zuccheri, aminoacidi e altre piccole molecole. Sono necessarie per la comunicazione tra le cellule in molti tipi di tessuti, compreso il muscolo cardiaco, e negli embrioni animali.

In una cellula che funziona devono lavorare insieme molte componenti => nessuno dei componenti cellulari è in grado di funzionare da solo. Enzimi digestivi dei Sintesi

programmataESEMPIO lisosomi e proteine del da messaggi geneticicitoscheletro => contenuti nel DNAMacrofago sintetizzati da ribosomi presente nel nucleoBatteri degradati dailisosomi (prodotti da Processi cheFagocita batteri richiedono energiasistema diendomembrane)Movimento resopossibiledall'interazione tra iTramite pseudopopdi Fornita dai mitocondri(filopodi) sotto forma di ATPfilamenti di actina ealtri delelementicitoscheletroSTRUTTURA E FUNZIONI DELLE MEMBRANE (CAP 7)Sono costituite principalmente da lipidi e proteine. I lipidi presenti in maggior quantità sono i fosfolipidi => molecola anfipatica (regione idrofile e una idrofoba). Il doppio strato fosfolipidico è una struttura stabile => teste idrofile a contatto con l’acqua, code idrofobe dei fosfolipidi all’interno della membrana.Maggior parte delle proteine => anfipatiche, la regione idrofila sporge all’esterno della membrana a contatto con l’acqua, mentre le parti idrofobe si

Trovano in un ambiente non acquoso.

MODELLO A MOSAICO FLUIDO => la membrana è un mosaico di molecole proteiche immerse in un doppio strato fluido di fosfolipidi.

La distribuzione delle proteine nella membrana rispecchia le loro funzioni. Gruppi di proteine sono associati in zone specializzate, in cui sono presenti lipidi specifici => zattere lipidiche.

FLUIDITÀ DELLA MEMBRANA: le membrane non sono bloccate in una posizione e la loro stabilità è dovuta a interazioni idrofobe (più deboli dei legami covalenti).

Molti lipidi e proteine possono spostarsi lateralmente, alcuni lipidi possono ribaltarsi trasversalmente attraverso la membrana, passando da uno strato fosfolipidico all'altro. Il movimento laterale dei fosfolipidi è rapido e due fosfolipidi vicini si scambiano posto 10 volte al secondo (2 µm/sec). Le proteine, invece, essendo più grandi dei lipidi, sono più lente. Altre proteine sono immobili (attaccate al

citoscheletro o alla matrice extracellulare).
T° => membrana rimane fluida, i fosfolipidi formano uno stretto impaccamento, membrana si solidifica (T° di solidificazione dipende dalla qualità dei fosfolipidi => acidi grassi insaturi => ripiegamenti => non si associano in modo molto stretto => membrana rimane fluida.
Colesterolo influisce => riduce la fluidità delle membrane, limitando il movimento dei fosfolipidi, e ne ostacola l'associazione stretta => riduce la temperatura di solidificazione => modulatore della fluidità di membrana (contrasta i cambiamenti di fluidità indotti da diverse temperature).
Per le sue funzioni, la membrana deve essere fluida => influenza la permeabilità e la capacità delle proteine di membrana di spostarsi per svolgere le loro funzioni => membrana solida, diversa permeabilità e le proteine enzimatiche si inattivano, ma nemmeno le membrane troppo fluide possono sostenere

L'attività proteica. È stato fatto un esperimento, in cui sono state marcate le proteine di membrana di una cellula di topo e quelle di una cellula umana con coloranti diversi, poi queste cellule sono state fuse. Le proteine di membrana si sono mescolate tra loro e questo indica uno spostamento laterale delle proteine sul piano della membrana.

Le variazioni nella composizione della membrana lipidica sono degli adattamenti evolutivi. La capacità di modificare la composizione lipidica delle membrane in risposta ai cambiamenti di temperatura si è voluta in organismi che vivono dove le temperature variano. Per esempio, le membrane dei pesci che vivono nel freddo estremo hanno una proporzione elevata di code idrocarburiche insature che permettono alle membrane di mantenersi fluide.

Mosaico: la membrana è un collage di proteine diverse, spesso raggruppate e immerse nella matrice fluida del doppio strato lipidico.

I fosfolipidi costituiscono l'impalcatura della membrana.

citoplasmatico). Le proteine periferiche possono essere solubili o legate a lipidi. Svolgono diverse funzioni come il trasporto di molecole attraverso la membrana, la trasduzione del segnale e la catalisi di reazioni chimiche. Le proteine di membrana sono fondamentali per il corretto funzionamento delle cellule. Sono coinvolte nel trasporto di sostanze all'interno e all'esterno della cellula, nella comunicazione tra cellule e nella regolazione dei processi cellulari. Inoltre, le proteine di membrana sono anche bersagli di farmaci e tossine, che possono interagire con queste proteine per alterarne la funzione e causare effetti dannosi sulla cellula. In conclusione, le proteine di membrana svolgono un ruolo cruciale nella fisiologia cellulare e sono responsabili di molte delle funzioni vitali delle cellule.

extracellulare). Alcune funzioni eseguite da proteine di membrana:

  • Trasporto:
    • Alcune proteine che attraversano tutta la membrana possono formare un canale idrofilo che consente il passaggio selettivo di un soluto specifico.
    • Alcune proteine di trasporto trasferiscono una sostanza da un lato all'altro grazie a un comportamento conformazionale => alcune idrolizzano ATP per ottenere l'energia per pompare attivamente le sostanze attraverso la membrana.
  • Attività enzimatica: ha funzione enzimatica, con il sito attivo (dove si lega il reagente) esposto alle sostanze presenti nella soluzione circostante.
  • Trasduzione del segnale: una proteina di membrana (recettore) può presentare un sito di legame specifico per un messaggero chimico, per esempio un ormone. Il legame del messaggero esterno (molecola segnale) potrebbe determinare una modificazione conformazionale della proteina, consentendo il trasferimento del messaggio all'interno della cellula, in

genere mediante il legame a una proteina citoplasmatica.

  • Riconoscimento fra cellule: alcune glicoproteine agiscono da marcatori che vengono riconosciuti specificamente da proteine di membrana di altre cellule.
  • Adesione intercellulare: le proteine di membrana di cellule adiacenti possono unirsi per formare diversi tipi di giunzione.
  • Adesione al citoscheletro e alla matrice extracellulare: i microfilamenti o altri elementi del citoscheletro possono legarsi (in modo non covalente) alle proteine di membrana, fissando la posizione di queste e contribuendo al mantenimento della forma della cellula.

Queste proteine possono regolare i cambiamenti extra e intracellulari. Una singola cellula può presentare proteine sulla superficie che compiono diverse funzioni, non solo mosaico strutturale, ma anche mosaico funzionale.

Proteine importanti in campo medico: per esempio HIV può infettare una cellula che presenta la proteina CCR5 (co-recettore) sulla propria superficie.

come accade nella maggior parte delle persone, mentre non può infettare una cellula mancante di CCR5 sulla sua superficie, come accade negli individui resistenti all'AIDS. Riconoscimento tra cellule diverse adiacenti => importanza per il funzionamento dell'organismo (es: rigetto molecole estranee, tra cui quelle di organi trapiantati, da parte del sistema immunitario). Le cellule si riconoscono fra loro legandosi a molecole presenti sulla superficie extracellulare della membrana. Carboidrati di membrana => catene ramificate con massimo 15 unità di zucchero (alcuni legati covalentemente a lipidi => glicolipidi, altre a proteine => glicoproteine). Questi carboidrati variano e sono marcatori (consentono di distinguere una cellula dall'altra, come per esempio i gruppi sanguigni). La membrana biologica ha una permeabilità selettiva: consente ad alcune sostanze di attraversarla più facilmente delle altre. Il passaggio di piccole molecole e disecondo.secondo.Es: canali ionici: proteine che trasportano ioni e funzionano come canali ad accesso regolato (rispondono a stimoli).- Trasportatori/carrier: racchiudono la sostanza e la trasferiscono sull'altro lato della membrana, cambiando la propria conformazione. Queste proteine sono specifiche e consentono solo a una sostanza di attraversare la membrana. Es: il trasportatore del glucosio non riconosce il fruttosio (isomero glucosio). Quindi, la permeabilità selettiva delle membrane dipende da: - Barriera del doppio strato lipidico, - Tipi di proteine di trasporto. TRASPORTO PASSIVO (NO ENERGIA, MA GRADIENTE DI CONCENTRAZIONE) Diffusione di un soluto DIFFUSIONE: Le molecole hanno energia termica, dovuta al loro moto costante => diffusione: tendenza delle molecole a disperdersi nello spazio disponibile, in una direzione preci
Dettagli
A.A. 2021-2022
111 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/13 Biologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alicefabbri.2002 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia animale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Tinti Fausto.