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A A
DN Doppio filamento – desossiribosio- basi azotate A,T,C,G
A A
RN Singolo filamento- ribosio- basi azotate A,U,C,G
14.Struttura dei cromosomi eucariotici
il dna
è una molecola lunga e condensata con delle sequenze palindromiche
(immagini speculari). ha una struttura a forcina (punti di riconoscimento o
regolazione).
comprende il 6% del genoma degli organismi superiori (umano)
non è uguale in tutti gli esseri viventi, il più complesso è l’organismo.
15. Dimensioni del genoma:
grande variabilità perché il DNA è composto da sequenze codificanti e non.
16.Malattia genetica:
malattia in cui un nucleotide è cambiato.
Il nucleotide può: essere stato letto in modo sbagliato dall’RNA o messo nella
a a
proteina sbagliata. È incurabile. Terapia genetic rimettere nel DNA il pezzo che
non funziona nel punto giusto.
17.Patrimonio genetico:
A A
composto sia dal DNA, che dalla cromatina che dai cromosomi. Il DN
patrimonio genetico (catena di polinucleotidi)
insieme alle proteine + RNA=CROMATINA (35% DNA, 5% RNA e 60% proteine)
La cromatina non è sempre uguale, quando è condensata forma i cromosomi. Essa
è una perla di ottomeri, possono essere vicine (solenoide 30nm) o lontane (de-
condensata 11nm), la forma varia durante la spiralizzazione (quando si condensa).
Puo essere: eurocromatina distesa e attiva, piò sintetizzare. Eterocromatina
condensata e inattiva.
Nel nucleo è presente l’eucromatina e nel ciclo cellulare l’eterocromatina.
18. Proteine che si legano al DNA
-Il DNA prende contatti con le proteine nei solchi.
Le proteine possono essere:
❖ NON ISTONICHE: regolative, controllano l’espressione genica
❖ ISTONICHE: altamente basiche, ricche di cariche positive, con legami
elettrostatici. Hanno un ruolo strutturale ma anche regolativo. Si suddividono in
H1 e H2, H2B, H3, H4. Si organizzano per formare delle strutture ottametriche.
Gli istoni hanno una struttura simile (hanno la stessa funzione e hanno
qualcosa che li caratterizza) a 3alfa-eliche (histon-fold).
19.Cariotipo
è un esame che si fa nel ciclo cellulare e si vedono tutti i cromosomi di un
i i
individuo. 46 cormosom 22 autosomi + 2 sessuali.
20. Nucleosoma
ottameto di istoni
unità fondamentale della cromatina
21. Organizzazione del DNA
❖ o o
DNA altamente ripetitiv non attivo, non ha funzioni
❖ o o
DNA mediamente ripetitiv mRNA (perché ce ne vuole una certa quantità)
❖ a a
DNA in singola copi enzimi e proteine strutturali, è importante dove ci sono
❖ A A
mutazioni. Selfish DN lo hanno scoperto scaldandolo.
Il DNA si trova:
-nel nucleo
i i
-nei mitocondr il DNA mitocondriale è circolare (37 geni)
22.LA CLASSIFICAZIONE DEGLI ORGANISMI
I viventi sono divisi in tre domini che hanno un progenitore comune:
→ provocano malattie, sono ospiti del nostro organismo.
- eubatteri → vivono in condizioni estreme, sono batteri molto vicini alla cellula
- archeobatteri
eucariote.
→ protisti, da cui funghi, piante e animali.
- eucarioti
Per tanto i regni sono 6 e sono gli eubacteria, archeobacteria, protista, funghi, plantae, animalia.
Nella storia abbiamo avuto un salto evolutivo quando si è passati da organismi monocellulari a
organismi pluricellulari caratterizzati dunque dalla specializzazione cellulare e dal coordinamento
tra le varie cellule e i diversi tipi cellulari. E’ cambiata, quindi, l’organizzazione strutturale dai
unicellulari, dove tutte le attività si svolgono all’interno di un’unica cellula, ai pluricellulari, con
cellule specializzate e il fatto che le singole cellule dipendono le une dalle altre.
La sistematica, ramo della biologia che studia la classificazione dei viventi, acquista rigore
scientifico con
23 Linneo
, il quale elabora una nomenclatura binomiale (genere + specie), dove la specie indica un essere
vivente capace di riprodursi e dare prole fertile, questa infatti è la caratteristica più importante.
di categorie tassonomiche
Linneo raggruppò le varie specie secondo un sistema gerarchico
più ampie che nel livello più alto ci porta ai tre domini. (dominio→ regno→ phylum→
classe→ ordine→ famiglia→ genere→ specie)
24 CONCETTO DI EVOLUZIONE
Il concetto di evoluzione ebbe inizio con lo scienziato Lamarck, il quale dichiarò che gli organismi
cambiano nel tempo come risultato di fenomeni naturali non per interventi divini, dunque suppone
la tendenza degli organismi al perfezionamento e l'ereditarietà dei caratteri acquisiti. La biologia
moderna, tuttavia, ha avuto inizio con Charles Darwin e il celeberrimo “Origine della specie” nel
quale si stabilisce il concetto di “selezione naturale”. Grazie poi al neo-darwinismo si ha la teoria
dell’evoluzione, basata su due fattori:
- il cambiamento di caratteristiche preesistenti, da cui la notevole variabilità degli individui
all’interno di una popolazione.
le forze della natura, complessivamente definite come “selezione naturale”.
25 I protisti
Sono unicellularI, alcuni sono parassiti (tripanosoma). Da questi si sono evoluti i
funghi, le piante e gli animali.
Il mondo microbioto fu scoperto oltre 3 secoli fa da Leeuwenhoek.
I protisti sono eucarioti evoluti da antenati procariotici. Ci sono 4 categorie:
protozoi, muffe, alghe unicellulare e alghe marine.
La pluricellularità l’organismo pluricellulare ha cellule specializzate.
Sistematica studio e ricostruzione delle relazioni evolute tra i vari
organismi. della sistematica fa parte la tassonomia—> branca della
biolgoia che si occupa della classificazione degli organismi.
La classificazione mediante la quale si raggruppano gli esseri viventi è:
regno, phylum, classe, ordine, famiglia, genere, specie (sta alla base della
riproduzione)
Colore che diedero un importante contribuito per gli studi dell’evoluzione furono:
-Darwin: fu il padre della biologia moderna, che nasce il 24/11/1859 con
“l’orgine della specie” -Lamark: fu il primo a dire che gli organismi cambiano nel
tempo come risultato di fenomeni naturali e non per intervento divino.
26 LA CELLULA
La cellula è l’unità biologica del mondo vivente.
Essa si studia con il microscopio: ottico—> si vedono le cellule vive
Elettronico puo essere o a trasmissione e quindi si riesce a vedere la
cellula sezionata o a scansione dove la cellula si riesce a vedere in 3D.
IL TERMINE CELLULA DERIVA DAL FATTO CHE DA UNA ANALISI DEL loro aspetto al
microscopio, assomigliano a delle “cellette” ben delimitate simili a quelle dell’alveare.
Secondo la teoria cellulare si può affermare che:
- tutti gli organismi viventi sono costituiti almeno da una cellula
- le cellule sono le unità funzionali più piccole che costituiscono i viventi
- le nuove cellule derivano da cellule preesistenti
Tutte le cellule, seppur di organismi diversi, hanno aspetti in comune, dal punto di vista chimico
infatti sono composte dagli stessi tipi di molecole e partecipano alle stesse reazioni.
Inoltre, si può dire, che tutte le cellule possiedono un citoplasma (una matrice gelatinosa che
costituisce l’interno della cellula e contiene tutti i composti chimici necessari per effettuare reazioni
di trasformazione di materia e di energia), un nucleoide o un nucleo (per le cellule più semplici,
procarioti vi è il nucleoide, mentre per gli eucarioti il nucleo) ed una membrana plasmatica (che
circonda la cellula e separa l’esterno dall’interno regolando lo scambio e il flusso di molecole,
inoltre è responsabile dell’interazione con l’ambiente e la comunicazione tra cellule). Nonostante
ciò le cellule, però, differiscono per diverse cose, quali la forma, le dimensioni, per alcune
sostanze chimiche e per le numerose specifiche funzioni.
27 Proprietà banali di una cellula
1. Membrana plasmatica
2. Genoma
3. Trasferimento dell’informazione
4. Utilizzazione dell’energia
28 La cellula procariotica
I procarioti sono i più semplici organismi, sono tutti unicellulari. Tali cellule sono di ridotte
dimensioni e possono avere forme a sfere, a bastoncelli, a spirale e a virgola.
L’interno della cellula si presenta come una matrice a granulosità variabile, priva di qualsiasi
organizzazione e senza alcun compartimento
interno. L’intero citoplasma rappresenta l’unità
dove si svolgono tutte le funzioni vitali, è composto
principalmente da acqua e ioni, piccole molecole in
soluzione e macromolecole. Mancando una
struttura nucleare delimitata, vi è una regione detta
nucleoide, in cui è presente il DNA sotto forma di
un singolo cromosoma circolare, appare infatti
come una struttura filiforme aggrovigliata. In alcuni
batteri sono presenti ulteriori molecole di DNA
circolari dette plasmidi, i quali hanno capacità di
replicazione autonoma e contengono un numero
limitato di geni. Alcuni conferiscono alla cellula
delle proprietà come la resistenza agli antibiotici e altri consentono lo scambio di materiale genetico
tra le cellule in senso orizzontale.
La consistenza della cellula è data quasi esclusivamente dalla parete cellulare, uno strato rigido di
spessore variabile che protegge la cellula, ne mantiene la forma, e previene un eccessivo ingresso
di acqua. La parete cellulare è composta peptidoglicano, tutti i batteri possono essere classificati
in base alle differenze nella colorazione della parete che li circonda evidenziate dalla colorazione di
Gram
- i batteri che al microscopio ottico appaiono di colore porpora sono detti Gram-positivi e
hanno una parete spessa costituita di un monostrato di peptidoglicani.
- i batteri che appaiono di colore rosa, e dunque non assorbono la colorazione, sono detti
Gram-negativi, possiedono una parete più complessa in cui uno strato peptidoglicano è
compreso tra due membrane, interna ed esterna, di natura fosfolipidica.
Tale differenza è molto importante dal punto di vista clinico poiché la suscettibilità agli antibiotici di
alcuni batteri spesso dipende dalla struttura della loro parete cellulare. Alcuni procarioti presentano,
in superficie, un ulteriore strato gelatinoso composto da polisaccaridi detto capsula. I procarioti
hanno la possibilità di muoversi tramite i flagelli, costituiti da una proteina (flagellina). Inoltre i pili
o fimbrie, di natura proteica, permettono ai batteri di aderire alle superfici e di aderire tra di loro
grazie ad una proteina detta adesina che si trova alle loro estremità.
I procarioti sono stati classifi