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LANTERNA DI ARISTOTELE:
-complessa struttura calcarea composta da più pezzi: 5 denti + mandibole mosse da
muscoli
-utilizzata per la triturazione del cibo
-alghe manipolate da pedicelli boccali e triturati da Lanterna di Aristotele
L’apparato acquifero è costituito da un canale anulare che si trova attorno alla zona
della bocca da cui partono dei canali radiali che salgono e percorrono la teca (non
sono espansi nelle braccia, ma circondano la teca nelle zone ambulacrali) (il resto è
uguale).
I ricci possono essere classificati in regolari e irregolari:
- Regolari, quelli che conosciamo con simmetria raggiata;
- Irregolari, hanno simmetria bilaterale. Si sono schiacciati, vivono sui fondali
sabbiosi e sembrano dei cuscinetti pelosi. Hanno struttura petaloide nella zona
aborale e in questa struttura sono presenti i pedicelli ambulacrali. Questa
struttura è quello che corrisponde la zona ambulacrale. Hanno le spine molto
più piccole e morbide.
Cl. Holothuroidea
Cetrioli di mare, circa 900 specie. Vivono sulla superficie del fondo o infossati in sabbia
o fango.
Hanno forma allungata, bocca e ano ai poli opposti. I pedicelli ambulacrali boccali
formano anello di tentacoli attorno alla bocca, anche molto ramificati. Zona orale e
zona aborale. Sono essenzialmente detritivori, scandagliando il terreno catturano le
particelle alimentari.
Hanno un sistema acquifero, canale acquifero particolare disposto in maniera diversa:
5 file di pedicelli ambulacrali che percorrono il corpo dell’animale longitudinalmente,
nella zona più inferiore sono presenti pedicelli ambulacrali disposti su 3 file (trivio) che
presentano pedicelli con funzione locomotoria. Nella zona più orale invece sono
disposti su 2 file (bivio) e sono utilizzati per facilitare gli scambi respiratori
La locomozione può avvenire strisciando utilizzando questi pedicelli (alcuni hanno
sviluppato dei pedicelli più tozzi), altri si sono specializzati per il nuoto, altri utilizzano i
pedicelli per strisciare sul fondale. Alcune specie utilizzano i pedicelli per attaccarsi più
che per muoversi. Elle specie fossorie l’infossamento è compiuto cin contrazioni
alterne dei muscoli longitudinali e circolari con i tentacoli che aiutano a rimuovere la
sabbia. Esistono anche specie pelagiche dotate di papille palmate a forma di pinne.
Nella zona orale ci sono pedicelli modificati che formano strutture simili a tentacoli per
catturare le particelle organiche presenti sul fondale. Hanno epitelio che produce una
sostanza viscosa (grazie a ghiandole mucipare) che rimane appiccicata su questi
pedicelli e dopo di che mangiano “ciucciando” questi tentacoli.
Quando sono spaventati sono in grado di andare in uno stato quasi liquido: il
dermascheletro è costituito da ossicoli estremamente ridotti immersi in abbondante
collagene a scatto, quindi quando l’animale è in difficoltà grazie alla capacità del
connettivo a scatto possono diventate un ammasso liquido oppure possono diventare
durissimi. Questa capacità è permessa anche grazie al fatto che il dermascheletro non
è un’unica teca rigida come quella del riccio.
L’apparato digerente è costituito da una bocca, a cui segue lo stomaco, a cui segue un
lungo intestino convoluto che sbocca con l’ano in una cavità chiamata cloaca, in cui
sboccano anche le gonadi e all’intestino è associato nel tratto terminale, l’apparato
respiratorio. Come apparto respiratorio hanno due alberi ramificatissimi, sono laterali
costituiti da un epitelio sottilissimo e si chiamano appunto alberi respiratori. L’acqua
viene aspirata attraverso l’ano nel retto e quindi negli alberi respiratori dove
avvengono gli scambi gassosi.
Sono anche loro dotati di un apparato acquifero, attorno alla zona della bocca sono
dotati del canale anulare, dotato del canale petroso e vescicole del poli e canali radiali
che si dirigono verso la zona aborale ma che poi si ripiegano longitudinalmente nel
corpo dell’animale. Ad ogni canale radiale corrispondono dei piccoli canali laterali da
cui si partono i pedicelli ambulacrali che vengono fatti uscire da piccole fessure (su 3
file o su 2).
Come sistema di difesa hanno tubuli di Cuvier (tubuli modificati associati agli alberi
respiratori) che contengono sostanze tossiche. Quando l’animale è disturbato questi
tubuli vengono espulsi dalla cloaca, possono anche eviscerare completamente, anche
facendo eviscerare (espulsione) l’intestino e i polmoni acquiferi grazie alla contrazione
dei muscoli dello strato dermale.
Phylum CORDATI
Apparteniamo anche noi, appartengono animali che apparentemente sembrano
completamente diversi tra loro, perché ci sono delle caratteristiche comuni che si
trovano durante lo sviluppo embrionale che poi si possono modificare ma che in tutte
è presente in almeno una parte dello sviluppo embrionale.
Cordati: bilateri, celomati, metamerici (es. muscoli), endoscheletro, sistema nervoso
dorsale rispetto al tubo digerente e cuore ventrale rispetto al tubo digerente.
Caratteristiche generali (durante lo sviluppo embrionale): almeno in uno stadio dello
sviluppo.
- Presenza di una notocorda (corda dorsale), dorsale, subito sotto al tubo neurale
del sistema nervoso. È uno scheletro assile di sostegno, presente in tutti gli
embrioni.
Le cellule tipiche della notocorda hanno una parete sottile, sono strettamente
addossate l’una all’altra e ripiene di un semi-fluido. La rigidità è determinata
principalmente dalla turgidità delle cellule riempite di fluido e dalle circostanti guaine
di materiale connettivo. Questo endoscheletro primitivo è tipico di tutti i cordati in
almeno qualche stadio del loro ciclo vitale (endoscheletro primitivo per inserzione dei
muscoli metamerici). Dorsalmente alla notocorda c’è il tubo neurale (di origine
ectodermica), dato da una doccia, l’ectoderma si invagina e si chiude a formare
questo tubo (sopra invece formerà epiderma). Sotto c’è la notocorda di origine
mesodermica. Il tubo neurale può essere un semplice tubo ma può anche suddividersi
in tante regioni specifiche (es. telencefalo da cui si originerà la corteccia cerebrale,
sempre più grande che andrà a coprire le altre vescicole)
- Faringe branchiale, anteriormente è presente una struttura dovuta la
modificazione del primo tratto digerente, che è il faringe, che si modifica a
formare una sorta di cestello, che in seguito si modifica ulteriormente in base
all’animale, formando le fessure branchiali. Questo faringe subisce una
fessurazione, tante fessure, che comunicano all’esterno e queste fessure
branchiali avranno funzione sia di respirazione e alimentazione o solo
respirazione.
- Struttura associata al faringe branchiale: endostilo, è una doccia (ispessimento
del faringe branchiale) che produce muco, nei più primitivi, importante negli
animali filtratori. Negli animali più evoluti si modifica e dà origine alla tiroide.
- Tutti hanno una coda, dietro l’ano, il cuore in posizione ventrale e il sistema
circolatorio è sempre di tipo chiuso.
[tutte queste sono strutture omologhe, derivano da un organo comune]
Questi nomi derivano dalla posizione della notocorda durante lo sviluppo:
UROCORDATI: la notocorda è localizzata solo nella coda (uro = coda). In realtà
gli urocordati hanno la coda solo nello stadio larvale. Sono dotati di un faringe
branchiale nella parte anteriore.
CEFALOCORDATI: la corda percorre tutti il corpo longitudinalmente dalla coda
alla testa.
EMICEFALOCORDATI: sono i vertebrati. La corda si espande dalla coda per tre
quarti del corpo ma non è compreso il capo.
29-05-19
Faringe branchiale primo tratto del tubo digerente che si modifica a formare una
struttura con delle fessure. L’endoderma durante lo sviluppo embrionale forma delle
evaginazioni endodermiche all’esterno che si fondono con invaginazioni ectodermiche,
si fondono e formano fessure.
Il tratto anteriore del tubo digerente comunica con l’esterno mediante fessure.
- In cefalocordati e urocordati: respirazione ed alimentazione
- In vertebrati acquatici: respirazione branchiale
Nel faringe branchiale c’è endostilo: ispessimento, doccia, ventrale che si trova su un
lato ventrale del faringe branchiale che produce il muco spalmato sul cestello in modo
che le particelle alimentari si fissino su questo cestello. È importante perché l’endostilo
nei vertebrati in cui il faringe branchiale non sarà per l’alimentazione, si riduce e
diventa la tiroide.
Nei vertebrati terrestri la faringe non ha fessure. Le tasche faringee formano dei solchi,
da esse derivano pezzi boccali e ossicini dell’orecchio. La doccia ventrale si separa dal
tubo digerente e dà la tiroide (omologa all’endostilo).
Coda postanale per gli animali acquatici serve per la propulsione in acqua.
L’efficacia della coda è migliorata con le pinne.
Rimane anche in vertebrati terresti per l’equilibrio e può ridursi notevolmente o sparire
come nell’uomo che viene ridotta al coccige.
Subphylum UROCORDATI O TUNICATI
Chiamati così perché presentano la corda solo allo stadio larvale. Tunicati perché
presentano parete esterna chiamata tunica. Sono suddividi in classi principali:
ascidiacei, taliacei, larvacei. Presentano tutti uno stadio larvare giriniforme in cui la
corda è localizzata solo nella coda.
cl. ascidiacei
sono sacchettini trasparenti che vivono attaccati al substrato, possono formare colonie
numerose. Presentano due aperture: sifone inalante e sifone esalante per il circolo
dell’acqua.
Sono sessili e filtratori, esternamente il corpo presenta sifone inalante che fa entrare
acqua che passa per il cestello e poi fatta uscire da sifone esalante. La notocorda
nell’adulto è assente, molti organi di senso si riducono, la larva è mobile, ha coda
sviluppata al di sotto del cordone nervoso, anteriormente c’è una bocca che fa entrare
acqua
Tunica parete di rivestimento, molto malleabile, costituito da sostanza simile alla
cellulosa, proteine fibrose, proteoglicani e cellule (quindi la tunica cresce quando
cresce il corpo dell’animale).
Ventralmente è presente l’endostilo (colore arancio) costituito da cellule ghiandolari
che producono uco e cellule cigliate che spingono il muco sul cestello. Il cibo viene
spinto verso il tubo digerente che può dilatarsi in una zona per la digestione.
L’intestino è piegato a U
Gli organi sono localizzati nella parte basale con cui l’animale si attacca al substrato.
C’è il cuore, da questo partono arterie che si ramificano e vascolarizzano