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Facendo una analisi un pochino più dettagliata sulle questioni che è la terza spera, etica pratica, abbiamo dato
una definizione di bioetica, vediamo alcuni fatti relativi alla bioetica per provare a costruirne la dimensione
storica: la bioetica nasce agli inizi degli anni 70', come sfera di riflessione nasce un pò prima perchè una
convinzione in uso fa risalire la nascita di una attenzione per i problemi immediatamente dopo la seconda guerra
mondiale, l'evento che viene ricordato e che per qualcuno è il vero atto di nascita della bioetica è il tribunale di
norimberga, che processa le nazioni vincitrici della 2 guerra mondiale, processa i criminali di guerra nazisti e tra i
crimini che vengono messi in discussione durante il processo ci sono quei particolari crimini interpretati nei
campi di concentramento e sterminio che sono collegati a una attività di sperimentazione su soggetti non
volontari, con il tribunale di norimberga si iniziano a sancire tanto è vero che alla fine del processo si scrive una
carta, una dichiarazione sui principi della sperimentazione biomedica fatta sugli esseri umani e tra i principi
sanciti ci sono quelli che sono ancora oggi considerati minimali per condurre una sperimentazione ovvero il
consenso informato, solo dopo essere stati informati adeguatamente e deve essere dato il consenso,
chiaramente non è l'unico elemento gli altri non ci interessano, decidere quali terapie vengano applicate, il fatto
che queste cose vengopno affermate non devono trerre in inganno, la legislazione in germania prima del regime
nazista si trattava di una tra le leggi più avanzate perchè già prevedeva il principio del consenso informato, a
partire dal primo dopoguerra c'è una crescente attenzione dell'opinione pubblica su questi problemi che provoca
2 movimenti: riflesione teorica da una parte e dall'altra un m ovimento di opinione pubblica sociale e politico, a
partire da quel momento c'è un'affermazione dei diritti dell'individuo nei confronti delle istituzioni sanitarie e si
tratta del primo passo dei processi importanti delle bioetica, cioè viene meno quel tipo di rapporto tra medico e
paziente che si definisce oggi paternalismo medico cioè l'immagine di un medico come unico responsabile
perchè per il bene del paziente il medico può applicare al paziente cure che non ha esplicitato e approvato è un
principio che vede nel medico una sorta di genitore meglio informato del paziente che viene considerato minore
o quindi il medico agisce come un padre benevolo e non tiene conte necessariamente della volontà del paziente,
questo tipo di rapporto tra medico e paziente salta a cominciare dall'affermazione della carta di norimberga,
perchè venga abbandonata la pratica ci vorranno anni e anni,in realtà non è ancora del tutto abbandonata
soprattutto con la società italiana, il consenso informato è un modulo incompresibile non in tutti, però in altri
paesi come paesi anglosassoni ha preso piede (relazione paritaria medico paziente), perchè è importante
questo tipo di mutamento almeno in linea di principio? Perchè è il primo segno di una tendenza che si afferma
nel campo della bioetica, cioè l'idea che nascono nuovi diritti, possiamo ricostruire la storia della bioetica come
la storia di una richiesta di nuovi diritti che prima non c'erano come il consenso informato che prima non c'era,
per fare un es. più vicino la legge sulla fecondazione assisita può essere letta come una discussione intorno a
un diritto dell'individuo ad accedere a determinate tecniche di procreazione, diritto alla libertà procreativa di
procreare nei modi che più pitiene opportuno, le questioni che riduardano l'eutanasia, il diritto di morire, il diritto
all'integrità genetica si nomina un presunto diritto all'integrità genetica a nascere senza che qualcuno abbia
prodotto un intervento sul patrimonio genetico di chi nasce, intorno a questi diritti si condensano le discussioni
teoriche e i movimenti sociali, un altro momento significativo avviene negli anni 60-70' altro momento di sviluppo
della bioetica e non lo sono a caso, un grande impulso è stato dato dal movimento per i diritti civili e si affermano
come diritti individuali all'autodeterminazione, una nuova nascita del concetto di autonomia di una conquista di
nuovi spazi, e su questo movimento accadono una serie di innovazioni che pongono l'esigenda della
affermazione ancora più forte di questi diritti e dall'altra parte mettono in discussione alcune stensione di questi
diritti ad es. se vogliamo ricostruire una lista breve degli eventi + significativi nel campo delle innovazioni
scientifiche della bioetica possiamo citarne alcuni: 1962 viene istituito in un ospedale di sciattol un comitato etico
chiamato comitato dio e si deve occupare dell'assegnazione di una risorsa medica allora innovativa a scarsa che
erano le macchine per la dialisi, però contemporaneamente sorge il problema perchè le macchine erano
insufficienti per tutti i pazienti quindi soge il problema di chi ha il diritto di accedere, quindi abbiamo un caso di
diritti conflingenti da un lato il dirito ad ottenere le cure migliori e dall'altra una risorsa scarsa, questo comitato ha
il compito di assegnare questa risorsa e nasce uno dei primi grandi problemi della bioetica che è quella della
gestione tra diritti individuali e risorse scarse, questo ci porta a una delle questioni teoriche più importanti
dell'etica filosofica cioè i problemi morali nascono prevalentemente in casi di scarsità di risorse, se noi vivessimo
nella terra dell'abbondanza dove tutte le risorse sono disponibili per tutti, dove non ci sono conflitti di proprietà
dove tutti hanno quello che desiderano, la maggior parte dei conflitti morali dei problemi di giustizia di
distribuzione delle risorse non esisterebbero, quindi noi viviamo in una condizione permanente, anche quando
particolarmente abbondanti, nel 62 sorge questa nuova tecnologia e c'è bisogno di criteri per assegnarla e
anche qui sorgono problemi si argomentazione, teorie etiche diverse, cosa conta moralmente? Il problema si
pone nei trapianti d'organi, nel caso delle macchine per le dialisi è stato introdotto un principio che poi è stato
contestato che poi viene riassunto nell'acronimo qaly che è un tentativo di fare capire quanti anni di vita dà la
terapia alla persona e di che qualità, e questo ci porta a un grande tema della bioetica, una delle grandi
discussioni dell'etica applicata è quella delle contrapposizioni tra concezioni della sacralità e della qlt della vita,
in alcuni casi l'affermazione del principio della sacralità della vita al di là del fatto che è difficile argomentare una
posizione del genere senza cadere in qualche incongruenza, ma ha una difficoltà pratica, in particolare le scelte
che sono connesse con le biotecnologie ci pongono sempre nella situazione di fare giudizi sulla qualità, il
problema è cercare un criterio il più possibile argomentato, attualmente la speranza è che questi giudizi
diventino sempre più necessari e che siano le persone poi a poter decidere autonomamente sulla propria qualità
della vita, ma ci sono casi in cui questi giudizi devono venire espressi anche dall'alto; un ministro della sanità
che decide di assegnare un tot per una malattia significa decidere che alcune cose hanno più importanza di
altre; nel 67' c'è stato il primo trapianto di cuore il primo eseguito con successo anche se c'è ancora molto da
perfezionare, si pone il problema del decidere chi è un donatore adatto ovvero si pone la questione della
definizione di morte, oggi c'è la morte celebrale nel senso che c'è la definizione di morte celebrale, corteccia e
tronco senza attività celebrale, come dobbiamo valutare quella vita? Le macchine consentono di mantenere in
vita persono in cui l'attività celebrale è completamente assente, ma l'attività cardiaca e respiratoria viene
mantenuta e assistita da macchine, abbiamo vita organica e tuttavia non abbiamo più coscienza,, ma anche le
attività di regolazione metaboliche più elementare vengono a mancare allora si crea il problema di rivedere la
definizione di morte, quelle stesse persono con i loro organi potrebbe salvare altre persone e questo porta che a
un certo punto si studia una definizione di morte, che è la cosiddetta morte celebrale, altre innovazioni nel 76' la
corte suprema degli stati uniti prende la decisione su una donna di sospendere le terapie dopo una condizione
vegetativa persistente e si riconosce il diritto a decidere anticipatamente dell'interruzione delle terapie anche
quando comportano le morte e anche quando le persone non sono in grado di decidere ed esprimere, le direttive
anticipate in cui le persone possono scrivere e quindi negli stati uniti si afferma questo diritto, nel 78' nasce il
primo essere umano concepito in vitro e nasce la prima bambina e si crea tutta una discussione intorno alla
legittimità di questa tecnologie, allo statuto dell'embrione, chi è persona, a seguito della nascita di questa
bambina viene istituita una commissione che si chiama commissione wornok, dalla filosofa che la presiede, la
commissione wornok discute della possibilità di creare embrioni in vitro e crioconservarli, alla fine scrive un
documento che viene valutato e viene istituto un human embriology ..... che regolamenta le procudure sulla
fecondazione assistita, anni 80-90 progetto genoma umano e successivamente tutte le questini che riguardano
la possibilità di intervenire sul corredo genetico umano, fino alla clonazione della pecora Dolly con le discussione
di clonare altri mammiferi tra cui anche umani, anche nel campo della bioetica in enso più ampio si discute di
diritti degli animali, dell'ambiente, delle generazini future, una importante distinzione è capire a cosa è legato a
questo termine, distinguiamo diritti morali e diritti giuridici, tutti i diritti di cui abiamo parlato sono in prima istanza
morali prima che giuridici, o meglio vengono sostenuti come diritti morali e significa che un diritto giuridico per
essere valido deve essere emanato da una autorità, scritto in una costituzione oppure una legge, un parlamento
che la vota e sancisce dei diritti, diritti esistono solo in un sistema legale, in italia non godiamo di un diritto
giuridico alla libertò di morire con direttive anticipare per ricorrere a un suicidio assistito è un diritto che non è
giuridico, altrive è stato riconosciuto, vuol dire che no abbiamo un diritto morale? Proprio qui sta la questione,
quando parliamo di diritti morali parliamo di diritti che otremmo argomentare come validi ed esistenti
indipendentemente dal f