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PIRUVATO DEIDROGENASI – CICLO DI KREBS)
REGOLAZIONE BETA-OSSIDAZIONE: BIOSINTESI AC.GRASSI e
BETA-OSSIDAZIONE non sono mai attive simultaneamente
Considerando che l’ossidazione degli ac.grassi consuma nutrienti importanti,
sarà regolato in maniera da risultare attivo solo quando la cellula richiede
energia. Il punto centrale di regolazione (ATT. – DISATT.) è rappresentato dal
SISTEMA SHUTTLE DELLA CARNITINA, in particolar modo sull’enzima acil
trasferasi I (catalizza reaz. shuttle carnitina) agisce l’intermedio malonil-CoA
attraverso una regolazione allosterica.
DISATTIVAZIONE BETA-OSSIDAZIONE quando il nostro organismo dispone
di un eccesso di carboidrati, ad esempio introdotti dopo un pasto, che non
possono essere ossidati o conservati sottoforma di GLICOGENO, andranno ad
essere convertiti in AC.GRASSI x essere poi immagazzinato sottoforma
di TRIGLICERIDI: si ATTIVA la BIOSINTESI con DISATTIVAZIONE
BETA-OSSIDAZIONE.
L’inibizione del processo ossidativo è dovuto al fatto che: l’eccesso di
carboidrati determina un aumento della concentrazione di malonil-CoA, in
quanto essi dovranno essere convertiti in AC.GRASSI che andranno poi ad
essere conservati come trigliceridi. (viene quindi esportato fuori dal
mitocondrio l’ACETIL CoA in eccesso, di derivazione glucolitica).
L’aumento di concentrazione del malonil-CoA, determina un’inibizione
dell’enzima acil trasferasi I, con conseguente rallentamento della
BETA-OSSIDAZIONE.
Altro input inibitorio della beta-ossidazione, viene dato da meccanismi
che segnalano un’abbondanza energetica quando il rapporto NADH/NAD
è elevato (è stato prodotto tanto NADH!), viene inibito l’enzima
beta-idrossiacil-CoA deidrogenasi (reazione 3 BETA-OSSIDAZIONE); inoltre
concentrazioni elevate di ACETIL CoA mitocondriale inibisce la TIOLASI
(reazione 4 BETA-OSSIDAZIONE).
Oltre ad essere attivata allostericamente, questa via può essere attivata
attraverso ORMONI INSULINA, secreta quando la concentrazione di glucosio
dopo i pasti, aumenta (fig.pag.665).
Riepilogo quando l’organismo dispone di un eccesso di carboidrati, viene
DISATTIVATA BETA-OSSIDAZIONE e ATTIVATA BIOSINTESI AC.GRASSI, in quanto i
carboidrati in eccesso non potendo essere utilizzati all’istante come fonte di
energia e non potendo essere immagazzinati sottoforma di GLICOGENO,
vengono immagazzinati sottoforma di TRIGLICERIDI. Quando si ha
un’abbondanza energetica, l’elevata concentrazione dei prodotti
dell’ossidazione, inibiscono la BETA-OSSIDAZIONE agendo sugli enzimi
responsabili della 3°-4° reazione.
ATTIVAZIONE BETA-OSSIDAZIONE l’attivazione del meccanismo di
ossidazione degli ac.grassi si ha nelle situazioni di DIGIUNO o durante
l’ESERCIZIO FISICO INTENSO E DI LUNGA DURATA. In queste situazione, il
repentino utilizzo di ATP determina una diminuzione della concentrazione di
quest’ultimo e un aumento di AMP, il quale andrà ad attivare l’enzima CHINASI
in grado di fosforilare alcuni enzimi bersaglio, tra cui l’ACETIL-CoA
carbossilasi che verrà INIBITO. L’inibizione di questo enzima comporta una
diminuzione di MALONIL-CoA con conseguente DISATTIVAZIONE della
BIOSINTESI AC.GRASSI e ATTIVAZIONE della BETAOSSIDAZIONE
(↓MALONIL-CoA toglie l’inibizione sul acil-carnitina, enzima del SISTEMA
SHUTTLE CARNITINA).
Oltre ad essere attivata allostericamente, questa via può essere attivata
attraverso ORMONI GLUCAGONE, secreto quando la concentrazione di
glucosio tra i pasti, si abbassa (fig.pag.665).
PER VEDERE REGOLAZIONE COMPLETA DEL METABOLISMO ENERGETICO
PAG.931
CORPI CHETONICI
L’acetil CoA formato nel FEGATO durante l’OSSIDAZIONE DEGLI AC.GRASSI,
può seguire 2 destini:
Entrare nel CICLO DI KREBS
1. Essere trasformato in CORPI CHETONICI
2.
Trasformazione ACETIL CoA CORPI CHETONICI: normalmente il nostro
organismo produce quotidianamente, in condizioni di normalità, piccole
quantità di CORPI CHETONICI:
Acetone: eliminato con la respirazione
• Acetoacetato: utilizzato x produrre energia da tess.extraepatici
• D-β-idrossibutirrato: utilizzato x produrre energia da tess.extraepatici
•
Acetoacetato e il D-β-idrossibutirrato andranno ad essere esportati ai tess.
extraepatici (musc.sch.-cuore (il 20-30% dell'energia da esso utilizzata proviene dai
-corteccia renale-cervello (nonostante il cervello utilizza come
corpi chetonici)
fonte energetica solamente il GLUCOSIO, in condizioni di digiuno prolungato,
può adattarsi a usare CORPI CHETONICI, in particolare: aceto acetato,
D-β-idrossibutirrato)), dove andranno ad essere ossidati nel CICLO DI KREBS
x soddisfare la loro esigenza energetica.
Perché vengono prodotti i CORPI CHETONICI? La produzione e
l’esportazione di CORPI CHETONICI dal FEGATO TESS.EXTRAEPATICI, consente
di continuare l’ossidazione degli ac.grassi nel fegato in quelle
condizioni in cui l’ACETIL CoA non può essere ossidato nel CICLO DI
KREBS.
I CORPI CHETONICI esportati, andranno ad essere utilizzati come fonti di
energia x i tessuti EXTRA EPATICI, mentre il FEGATO stesso che li produce, non
li utilizza.
Quando vengono prodotti CORPI CHETONICI? Le situazioni in cui si ha una
produzione di CORPI CHETONICI, sono quelle di: digiuno prolungato
(anche diete troppo rigide) o diabete non trattato.
Ad esempio, in caso di DIGIUNO prolungato, si ha la mancanza di GLICOGENO
EPATICO da poter immettere nel circolo sanguigno, di conseguenza si attiva la
GLUCONEOGENESI, un processo che permette di ricavare GLUCOSIO a partire
da diversi precursori (lattato,piruvato,glicerolo, alcuni aa) tra cui intermedi
del ciclo di krebs. La deviazione del CICLO DI KREBS verso la produzione di
glucosio, determina un rallentamento nell’entrata dell’ ACETIL CoA nel
CICLO DI KREBS(in quanto vengono sottratti i precursori del ciclo di krebs x
alimentare il meccanismo GLUCONEOGENETICO), ed essendo il CoA libero
presente a concentrazioni limitate, quando la maggior parte del coenzima è
impegnato nel legame con il gruppo acetile (ACETIL - CoA), si ha una scarsa
quantità di CoA a disposizione da poter utilizzare nella BETAOSSIDAZIONE,
determinando il rallentamento di questo processo. Ad impedire questo
rallentamento il nostro organismo ha previsto una via metabolica che consente
di utilizzare ACETIL CoA x sintetizzare CORPI CHETONICI. Questa via
metabolica si attiva in seguito all’iniziale rallentamento che si viene a creare
alle porte del CICLO DI KREBS, con accumulo parziale di ACETIL CoA che andrà
ad essere convertito in CORPI CHETONICI e resi disponibili ai tess.extraepatici
come fonte energetica. Attraverso questa trasformazione ACETIL CoA
CORPI CHETONICI si ha la possibilità di non rallentare la
BETA-OSSIDAZIONE, in quanto il CoA viene liberato nelle reazione di
sintesi di CORPI CHETONICI, permettendo di fornire energia ai tessuti
sempre con la stessa frequenza.
Tappe SINTESI CORPI CHETONICI (reazioni pag.671): l’accumulo di ACETIL
CoA, in seguito a rallentamento del CICLO DI KREBS negli epatociti, determina
l’attivazione del processo di SINTESI CORPI CHETONICI, il quale avviene
nella matrice mitocondriale:
1° reazione: CONDENSAZIONE 2 ACETIL CoA, si uniscono attraverso una
reazione di condensazione catalizzata da una TIOLASI (reazione inversa a
ultima tappa beta-ossidazione). Questa reazione porta alla liberazione di 1 CoA
che tornerà a disposizione x la BETAOSSIDAZIONE:
ACETIL CoA + ACETIL CoA ACETOACETIL-CoA + CoA libero
2° reazione: CONDENSAZIONE L’ACETOACETIL-CoA reagisce con un'altra
molecola di ACETIL CoA attraverso una condensazione catalizzata dall’enzima
HMG-CoA sintasi, determinando la liberazione di 1 CoA che tornerà a
disposizione della BETAOSSIDAZIONE:
ACETOACETIL-CoA + ACETIL CoA + H2O β-IDROSSI
β-METILGLUTARIL-CoA + CoA libero
3° reazione: LISI il β-IDROSSI β-METILGLUTARIL-CoA viene poi scisso
da una HMG-CoA liasi, producendo ACETIL CoA + ACETOACETATO.
A questo punto, l’ACETIL CoA libero rimarrà nella matrice mitocondriale,
mentre l’ACETOACETATO potrà essere sottoposto ad 1 delle 2 reazioni
(reaz.pag.671):
IDROGENAZIONE questa reazione è quella che normalmente avviene
• con più frequenza in soggetti sani e prevede la riduzione dell’
ACETOACETATO nel corpo chetonico, D-β-IDROSSIBUTIRRATO, da
parte dell’enzima D-β-IDROSSIBUTIRRATO deidrogenasi:
+
ACETOACETATO + NADH+H D-β-IDROSSIBUTIRRATO
DECARBOSSILAZIONE è una reazione che porta alla perdita del
• gruppo carbossilico (CO2) con formazione del corpo chetonico,
ACETONE. Questa decarbossilazione può avvenire spontaneamente
oppure ad opera dell’enzima ACETOACETATO DECARBOSSILASI. Nelle
persone sane l’ACETONE si forma con in piccolissime quantità a
partire dall’ACETOACETATO, mentre nei DIABETICI NON TRATTATI si ha
una produzione maggiore di ACETONE, che a livelli elevati può diventare
tossico. L’ACETONE è volatile e conferisce all’alito un odore caratteristico
che in alcuni casi può costituire un’indicazione diagnostica x la malattia.
Per quanto riguarda il D-β-IDROSSIBUTIRRATO, una volta sintetizzato nel
fegato entra nel flusso sanguigno dove, essendo di piccole dimensione, viene
veicolato molto velocemente (molto più degli acidi grassi che, invece, hanno
fino a raggiungere i vari
bisogno di proteine trasportatrici come l'albumina),
tess.extraepatici dove, attraverso una serie di reazione, verrà ad essere
ritrasformato in ACETIL CoA entrando nel CICLO DI KREBS e svolgere la
sua funzione energetica.
Il DIGIUNO PROLUNGATO e il DIABETE MELLITO provocano una
SOVRAPPRODUZIONE DI CORPI CHETONICI con risvolti problematici
nel caso di una dieta ipocalorica o di un digiuno protratto, i vari tessuti in
condizione di scarsa presenza di GLUCOSIO, si trovano a ricavare energia
prevalentemente dagli AC.GRASSI, ma allo stesso tempo dal fegato arrivano i
CORPI CHETONICI prodotti come conseguenza del rallentamento del CICLO DI
KREBS in seguito ad utilizzo degli
intermedi come precursori gluconeogenetici. Questi CORPI CHETONICI
prodotti in quantità maggiori rispetto alle capacità degli organi extraepatici di
utilizzarli, si accumulano nel sangue determinando un abbassamento del pH
ematico, si genera così una condizione di acidosi. L’acidosi estrema può
portare al coma e in alcuni casi alla morte.
La condizione in cui si ha un’alta concentrazione nel sangue o nelle urine di
CORPI CHETONICI, si chiamata chetosi.
Nel diabetico alla condizione di CH