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8. GLUCONEOGENESI
La gluconeogenesi è quel processo che partendo dal piruvirato produce glucosio. Non è esattamente
l’inverso della glicolisi in quanto nella glicolisi ci sono 3 reazioni che non sono reversibili, quindi per far sì
che la gluconeogenesi possa avvenire in questi tre punti si hanno reazioni diverse.
Le tre reazioni non reversibili della glicolisi sono:
Glucosio→ G6P
(R1)
• con idrolisi di una molecola di ATP ad opera dell’esochinasi
F6P→ FBP
(R3)
• ad opera di PFK-1
R10 PEP → Piruvato
( )
• con produzione di una molecola (x2) di ATP ad opera della piruvato
chinasi
Essendo la gluconeogenesi inversa alla glicolisi la prima reazione del ciclo sarà l’ultima della glicolisi.
Reazione 1
La prima reazione che differisce tra glicolisi e gluconeogenesi coincide con la prima della gluconeogenesi e
l’ultima della glicolisi, ossia la produzione di PEP a partire dal piruvato (nella gluconeogenesi). Questa
reazione è suddivisa in due semi reazioni. La prima produce ossalacetato a partire da una molecola di
piruvato catalizzata dall’enzima piruvato carbossilasi e consiste nell’addizione al piruvato di una molecola
di anidride carbonica. Questa reazione necessita di energia, quindi richiede l’idrolisi di una molecola di ATP.
L’enzima che catalizza questa reazione è la piruvato carbossilasi (si trova nei mitocondri) che essendo un
2+
enzima allosterico necessita di Mg , biotina e A-CoA che essendo un effettore allosterico attiva l’enzima. Il
fatto che l’A-CoA sia un effettore allosterico della piruvato carbossilasi funge anche da controllo, se infatti è
presente molto A-CoA (e quini ce ne è già a sufficienza per il ciclo dell’acido citrico) il piruvato può essere
deviato alla gluconeogenesi (in quanto il piruvato stesso è il precursore dell’A-CoA).
La biotina è uno dei cofattori della piruvato carbossilasi ed in realtà è un trasportatore della CO . La CO si
2 2
lega covalentemente alla biotina la quale a sua volta è legata all’enzima catalizzando lo spostamento della
molecola di CO a piruvato formando ossalacetato.
2
La seconda semi reazione è la trasformazione dell’ossalacetato in PEP, la reazione è catalizzata dall’enzima
fosfoenolpiruvato cabossichinasi e per questa reazione è necessaria l’idrolisi di una molecola di GTP ed
avviene nel citosol. Questa reazione avviene quasi in perfetto equilibrio quindi una minima variazione delle
concentrazioni di reagenti o prodotti potrebbe spostare la reazione a destra o a sinistra, funge quindi anche
da meccanismo di controllo.
L’ossalacetato che viene prodotto nel mitocondrio non può uscire sotto forma di ossalacetato, ma dato che la
gluconeogenesi, dopo la formazione dell’ossalacetato, procede nel citosol l’ossalacetato può percorrere due
vie. 1. Se il piruvato è già presente all’intero del mitocondrio verrà convertito in malato dalla malato
deidrogenasi mitocondriale (a spese di NADH), esportato dal mitocondrio nel citosol grazie al
trasportatore malato-α-chetoglutarato e riconvertito in ossalacetato grazie alla malato deidrogenasi
citosolica con la produzione di NADH citosolico
2. Se il piruvato è stato convertito negli eritrociti dal lattato (acido lattico che è presente nei muscoli
dopo prolungata attività fisica) non sarà necessaria la conversione a malato in quanto è stato già
precedentemente ottenuto il NADH nella conversione dal lattato al piruvato negli eritrociti. Il
piruvato quindi formato sarà trasportato nel mitocondrio dove potrà essere convertito in ossalacetato
e successivamente in PEP.