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Il colesterolo va incontro a idrossilazione a livello di C20 e C22 per azione della 20a,22-monossigenasi, che
usa NADPH e ossigeno per formare 20,22-diidrossicolesterolo, il quale viene demolito dalla desmolasi in
pregnenolone e aldeide isocaproica.
- Progesterone: si forma in due tappe a partire dal pregnenolone.
L’ossidrile il C3 viene ossidato dalla 3-b-olo-deidrogenasi.
o D5 D4 D-isomerasi.
Il legame viene trasferito in dalla
o
- Corticosteroidi: la sintesi avviene nella corticale del surrene.
Nella zona glomerulare, il progesterone viene trasformato in corticosterone per idrossilazione di
o C11 e C21, poi il metile angolare in C18 viene ossidato, con produzione di aldosterone.
Nella zona fascicolata, il progesterone viene trasformato in 17-idrossipregnendone dalla 17-
o D-isomerasi
idrossilasi, poi la 3-b-olo-deidrogenasi, la e le idrossilasi lo trasformano in cortisolo.
- Ormoni androgeni: si formano sia a partire dal pregnenolone che dal progesterone.
La sintesi a partire dal pregnenolone avviene nei testicoli, nelle ghiandole surrenali e nelle ovaie e
o consiste nell’idrossilazione in C17, con formazione di 17-a-pregnenolone, che subisce il distacco
di C20 e C21, formando diidroepiandrosterone.
Il diidroepiandrosterone viene idrossilato in C3 per formare androstenedione, il quale viene
ridotto in C17 per formare testosterone.
Il testosterone viene metabolizzato a livello dei tessuti bersaglio in diidrotestosterone (DHT) per
azione della 5a-reduttasi.
La sintesi a partire dal progesterone è attiva nelle gonadi e inizia con l’idrossilazione di C17 e la
o decurtazione della catena laterale per formare androstenedione, che viene ridotto in C17 per
formare testosterone.
- Ormoni estrogeni: si formano nelle ovaie a partire dal testosterone e dall’androstenedione.
La sintesi a partire dal testosterone consiste nella formazione di 17b-estradiolo per azione di una
o aromatasi e della 17b-idrossilasi.
La sintesi a partire dall’andostenedione consiste nella formazione di estrone per azione di una
o aromatasi.
La deficienza congenita di uno degli enzimi adibiti alla sintesi di ormoni steroidei causa malattie più o meno
gravi delle surrenali; una delle più comuni è il deficit di 21-idrossilasi, l’enzima che forma i glucocorticoidi e i
mineralcorticoidi: la diminuita produzione di glucocorticoidi porta, per mancata inibizione a feedback, ad un
aumento della secrezione di ACTH, con ipertrofia delle surrenali, iperproduzione di pregnenolone,
progesterone e androgeni. L’espressione tipica della malattia nelle femmine è il virilismo, mentre nei maschi
si ha una sessualità precoce, la maturazione anticipata delle ossa e quindi una statura più bassa della norma.
La maggior parte dei pazienti con deficit di 21-idrossilasi elimina con le urine un eccesso di sodio e possono
andare anche incontro a disidratazione e ipotensione più o meno gravi.
La terapia consiste nella somministrazione di glucocorticoidi, che sopprimono la ipersecrezione di ACTH; nei
pazienti che eliminano un eccesso di sodio con le urine si somministrano anche i mineralcorticoidi.
Ormoni corticosteroidei: mineralcorticoidi glucocorticoidi
La corteccia surrenale elabora tre tipi di ormoni, i mineralcorticoidi, i glucocorticoidi e gli ormoni androgeni,
ad eccezione del testosterone.
Cortisolo, corticosterone e aldosterone sono caratterizzati da una catena laterale in C17 a 2 atomi di carbonio,
da due ossidrili il C11b e C21 e da un doppio legame fra C4 e C5; il cortisolo possiede un ossidrile in C17 e
l’aldosterone un gruppo aldeidico in C18. La loro sintesi avviene a partire dal colesterolo ed è stimolata
dall’ACTH, la cui secrezione è inibita dagli stessi steroidi con un meccanismo a feedback.
Mineralcorticoidi: l’aldosterone agisce inducendo una maggiore trascrizione del mRNA che codifica per la
proteina che facilita il trasporto di sodio nei tubuli renali, quindi la sua azione è quella di stimolare il
riassorbimento di sodio e cloro da parte dei tubuli renali; questo riassorbimento è accompagnato da un
riassorbimento di acqua, per cui la pressione osmotica del sangue rimane invariata, mentre aumenta il volume
e con esso la pressione.
Una deficienza di aldosterone comporta un’enorme eliminazione di sodio con le urine, una diminuzione del
volume ematico e un’aumentata concentrazione del sangue.
Glucocorticoidi: cortisolo e corticosterone stimolano la gluconeogenesi epatica, sostenuta dagli amminoacidi
che si liberano dal catabolismo proteico, e quindi inducono un aumento della glicemia; la gluconeogenesi è
indotta anche dalla stimolazione di enzimi chiave, come piruvato-carbossilasi, PEP-carbossichinasi, fruttosio-
1,6-bifosfatasi e glucosio-6-P fosfatasi.
I glucocorticoidi stimolano anche la lipolisi, inducendo un aumento dei NEFA ematici e dei corpi chetonici,
inoltre hanno un’azione antimmunitaria e antinfiammatoria.
Il morbo di Addison è una malattia dovuta a ipofunzionamento della corteccia surrenale e si manifesta con
un alterato bilancio idrico-salino, con diminuzione della pressione arteriosa e della temperatura corporea; è
caratterizzata da ipoglicemia, suscettibilità alle infezioni e allo stress e da un colorito bronzino in
corrispondenza del dorso delle mani, del viso e del collo, dovuto ad eccesso di ACTH e altri ormoni ipofisari,
la cui secrezione non è più controllata dal meccanismo a feedback.
Il morbo di Cushing è dovuto a una ipersecrezione di tutti gli ormoni corticosteroidei, come conseguenza di
una iperplasia/neoplasia della corteccia surrenalica. Si manifesta con alterazione dell’intero metabolismo,
decalcificazione delle ossa e deposizione di adipe su viso, collo e tronco; i maschi divengono impotenti,
mentre le donne divengono amenorroiche e mascoline. La malattia è quasi sempre accompagnata da diabete
e insulino-resistenza, entrambi dovuti all’eccesso di glucocorticoidi.
Ormoni androgeni
Gli ormoni androgeni sono steroidi a 19C; i principali ormoni androgeni sono l’androstenedione e il
testosterone, sintetizzato nei testicoli e nelle ovaie, che è anche il precursore degli estrogeni. Il testosterone
agisce a livello degli organi bersaglio dopo la sua riduzione a 5-diidrotestosterone ad opera della 5-reduttasi.
Il diidrotestosterone si forma nel reticolo endoplasmatico delle cellule bersaglio, ma a differenza del
testosterone non può agire come precursore degli estrogeni e non esercita l’azione a feedback sull’ipofisi
anteriore, dove il testosterone inibisce la secrezione di LH.
b-globulina
Il testosterone viene trasportato legato a una (sex hormon binding protein) prodotta dalle cellule
del Sertoli nel testicolo in risposta all’azione di LH e FSH; la forma legata alla proteina non è attiva.
La principale funzione è quella di incrementare la sintesi proteica attivando i sistemi di trascrizione genica a
livello della prostata e delle vescicole seminali; in questo modo induce lo sviluppo degli organi sessuali
maschili e dei caratteri sessuali secondari, inoltre esplica una generale azione anabolica.
Il principale catabolita è l’androsterone, che si forma nel fegato e viene eliminato con la bile e le urine.
Ormoni estrogeni
Gli ormoni estrogeni sono steroidi atipici a 18C che differiscono dagli altri ormoni steroidei per la natura
aromatica dell’anello A e per la mancanza del metile angolare in C10; i principali ormoni estrogeni sono
l’estradiolo, che si forma a partire dal testosterone, e l’estrone, che si forma a partire dall’androstenedione.
Gli estrogeni vengono sintetizzati nei follicoli ovarici, il cui sviluppo è sotto il controllo del FSH ipofisario, e
vengono trasportati nel sangue levati alla stessa globulina che lega il testosterone.
L’azione degli estrogeni è quella di indurre lo sviluppo dei caratteri sessuali femminili e la loro produzione è
predominante nella prima parte del ciclo mestruale.
Progesterone
Il progesterone nella corteccia surrenale è l’intermedio da cui derivano gli ormoni corticosteroidei e viene
sintetizzato soprattutto durante la seconda fase del ciclo mestruale nel corpo luteo ovarico, sotto lo stimolo
dell’LH ipofisario.
Il progesterone agisce soprattutto a livello dell’utero per preparare l’impianto dell’embrione e la gestazione,
durante la quale la sua secrezione continua fino al parto, sostenuta dalla placenta.
La somministrazione di progesterone durante determinati periodi del ciclo mestruale inibisce la normale
ovulazione, motivo per cui viene usato come contraccettivo.
Eicosanoidi
Struttura
Gli eicosanoidi sono i derivati di acidi grassi a 20C, a loro volta provenienti dagli acidi grassi essenziali come
l’acido arachidonico e l’acido eicosapentaenoico (EPA), e comprendono diverse classi di sostanze:
- Prostaglandine (PG) e prostacicline: derivano dall’acido prostanoico, formato da un anello ciclopentano
e due catene alifatiche; sono classificate in 8 serie (PGA, PGB, PGD, PGE, PGF, PGH/PGG e PGI, dette
anche prostacicline) in base alle caratteristiche dell’anello ciclopentano.
- Trombossani (TX): sono caratterizzati dalla presenza di un anello eterociclico contenente ossigeno e sono
classificati nelle serie TXA e TXB.
- Leucotrieni (LT): alcuni sono caratterizzati dalla presenza di residui amminoacidici e vengono classificati
nelle serie LTA, LTB, LTC, LTD e LTE.
- Lipossine (LX): hanno come precursore l’acido arachidonico.
Alla famiglia degli eicosanoidi appartengono anche alcuni intermedi metabolici, fra cui idroperossidi (HPETE),
idrossidi (HETE), epossidi (EET) e diidrossidi (diHETE) degli acidi grassi progenitori degli eicosanoidi.
Sintesi e catabolismo
Gli eicosanoidi derivano dall’acido arachidonico, dall’acido omo-g-linolenico e dall’EPA presenti nei
fosfolipidi di membrana, da cui vengono liberati per azione della PLA2. La sintesi degli eicosanoidi è
governata da due enzimi fondamentali:
- La acido grasso ciclo-ossigenasi, che dà origine a PG e TX, è parte del complesso enzimatico della PG-
sintasi, presente nelle membrane del reticolo RE e del nucleo e catalizza due reazioni consecutive:
La ciclo-ossigenasi aggiunge due molecole di ossigeno, una in C9/C11 e una in C15, con
o formazione del legame fra C8 e C12, formando la PGG2.
La idroperossidasi catalizza idroperossidazione di C15, trasformando la PGG2 in PGH2.
o
- La acido grasso lipo-ossigenasi aggiunge una molecola di ossigeno all’acido arachidonico in
corrispondenza di un doppio legame con formazione di un gruppo idroperossido: questo evento è
seguito da un riarrangiamento intramolecolare, con spostamento del doppio legame e cambiamento
della sua confromazione da cis a trans.
Nelle cellule animali si trovano 3 forme dell’enzima, a seconda di dove viene inserita la molecola di
ossigeno.
Funzioni
Prostaglandine: sono mediatori naturali dell’infiammazione e