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La catena respiratoria e gli inibitori dei complessi

NAD4 H+ complesso I4 H+ complesso III2 H+ complesso IV+TOTALE 10 HFAD +La prima tappa, per arrivare sul CoQ: 0 H4 H+ complesso III2 H+ complesso IV+TOTALE: 6 HLa catena respiratoria può avere inibitori che bloccano i complessi in vari punti della catena: gli elettroninon possono passare, l’ossigeno non può essere ridotto. Alcuni farmaci come i barbiturici bloccano iltrasferimento da FMN a CoQ (all’interno del complesso 1), l’antimicina dai citocromi b (complesso III), ilcomplesso IV viene inibito dallo ione cianuro e dal monossido di carbonio. Questi studi hanno permesso dicapire il susseguirsi di coenzimi sulla catena respiratoria.+ nello spazio intermembrana (che risultano in concentrazioneIn questo modo abbiamo accumulato ioni Hmaggiore rispetto alla matrice mitocondriale): si forma un (si trasforma l’energiagradiente elettrochimicoossidoriduttiva in un’energia di gradiente). Il gradiente tende a riequilibrarsi, ma questo processo

È reso impossibile dal bilayer lipidico, ed è possibile solo se gli ioni passano attraverso strutture proteiche. La struttura proteica che permette questo è accoppia la tendenza naturale degli ioni di l'F1FoATP sintasi: passare nella matrice (processo esoergonico) per liberare ATP nella matrice.

Possiamo calcolare quanta è l'energia che si sviluppa quando rientrano gli H nella matrice e quanta energia ci vuole per trasportare contro gradiente H nello spazio intermembrana: la quantità di energia necessaria dipende direttamente dalla concentrazione che gli ioni hanno nella matrice e nello spazio intermembrana, maggiore è la quantità di ioni nello spazio intermembrana e maggiore sarà l'energia da usare. La variazione di energia libera è direttamente proporzionale alla quantità di carica che deve essere trasportata ed al potenziale elettrico transmembrana.

ΔG = RTln(C)

La differenza di potenziale elettrico è 0,15-0,20 V, la differenza di concentrazione degli H calcolato dal pH+ dobbiamo spendere 20 kJ/mol. Se trasportiamo NADH, la quantità della matrice è 0,75. Per far passare 1H di energia che viene trasformata in energia di potenziale di gradiente elettrochimico è 200 kJ/mol.

Dall'ossidazione di una mole di NADH (220 kJ/mol), l'energia di ossidoriduzione viene quasi completamente conservata sotto forma di forza motrice protonica. Quindi, attraverso il trasporto di elettroni da trasportatori che hanno potenziali di ossidoriduzione più negativi a trasportatori che hanno potenziali di ossidoriduzione più positivi si ottiene energia di gradiente elettrochimico: forza motrice protonica. Questa energia viene utilizzata per liberare ATP nella matrice da parte di FoF1sintasi. Il trasporto esoergonico di elettroni e sintesi di ATP sono accoppiati.

Se dobbiamo sintetizzare ATP da ADP + Pi dobbiamo usare energia.

La catena respiratoria è un processo che deriva dalla riossidazione di enzimi (forza protonica, che dissipandosi fornisce energia). La catena respiratoria e la fosforilazione ossidativa funzionano parallelamente: abbiamo dei sistemi che ci permettono di studiare come va la catena respiratoria (consumo di ossigeno), si può misurare quanto ATP viene sintetizzato. In funzione del tempo possiamo vedere che i due processi sono accoppiati. Se aggiungiamo ADP + Pi ma non associamo elettroni non succede niente, inizia ad essere sintetizzato ATP quando aggiungiamo del FAD ridotto (succinato) che inizia ad essere ossidato dalla catena respiratoria. Se blocchiamo la catena respiratoria (con uno degli inibitori, es. cianuro) si ferma anche la sintesi di ATP. Quando non funziona la sintesi di ATP si ferma anche la catena respiratoria. Mettiamo solo una fonte di elettroni: non succede niente. Mettiamo una fonte di elettroni e substrati (ADP + Pi): i processi funzionano. Se mettiamo un inibitore nella sintesi di ATP, anche la catena respiratoria si ferma.

La catena respiratoria si ferma quando la disponibilità di ossigeno diminuisce. Gli H non possono entrare nella matrice perché l'energia derivata dall'ossidazione dei coenzimi non è più sufficiente (vedi equazione diventa troppo grande). In assenza di ossigeno, la catena degli elettroni si ferma, mancando l'accettore finale, come spiegato in precedenza, la C2.

La struttura F1Fo ATP sintasi utilizza lettere greche per la subunità F1 e lettere arabe per Fo. F1 è il fattore che è stato scoperto per primo, mentre Fo è inibito da oligomicina. ATP sintasi serve per sintetizzare ATP ed è presente nella membrana mitocondriale interna.

Fo (transmembrana):

  • 10 subunità c che ruotano
  • 1 subunità a con due semicanali in rapporto con le subunità a

F1 (mitosolica):

  • 3 subunità α e 3 β alternate
  • 1 subunità γ in grado di ruotare, circondata dalle α e β

Fa da tunnel per gli H•2 subunità b tengono ancorate Fo e F1 attraverso le subunità δ.

Enzima: subunità β di F1ADP + Pi↔ E-ADP-P↔ E-ATP + H O2

Per scindere il complesso enzima-prodotto: E-ATP ATP (libero nella matrice) + E (serve energia)

L’energia è ottenuta dal ritorno esoergonico di H attraverso Fo.

Le subunità β comunicano tra loro attraverso tresubunità α. Le tre β non sono nella stessa formafunzionale nello stesso momento, ci sarà unaconformazione quando β non lega niente, una quandoè più affine al substrato (non ha ancora prodotto ATP)e una quando lega ATP. In un certo momento le tresubunità sono in condizioni diverse: una lega ATP (T),quella vicino ADP + P (L), la terza non lega niente (0);quando si libera ATP le α inducono il cambioconformazionale delle β. La γ và ad agire con lasubunità β che lega ATP: produce energia con larotazione.

ATP esce e la β che legava ATP si trasforma nella β vuota (forma 0). Questo cambiamento conformazionale di β dalla forma T alla 0 viene comunicato attraverso una diversa interazione di β con α. Il cambiamento rotazionale ciclico delle subunità β induce anche un cambio di affinità per i loro substrati: aumenta per quelli che dovranno legare, diminuisce per gli altri. Dalla forma L si passa alla T, poi alla 0 e si ricomincia il ciclo.

Cosa fa ruotare γ? Γ interagendo con la subunità β fa liberare ATP nella matrice. La subunità a è formata da 2+ : uno affacciato al lato semicanali per gli ioni H spazio intermembrana, l’altro verso il mitosol. La subunità c presenta due grandi strutture ad α-elica con al centro un acido aspartico: un aa che ha una catena laterale ionizzabile; può passare ad aspartato (COO-) verso il bilayer lipidico vengono affacciati aa che non hanno cariche (acido aspartico), le

subunità c che si affacciano sulla subunità a, invece, sono nella forma ionizzata (COO-). Lo ione H dallo spazio intermembrana si infila nel semicanale della proteina a e si ferma dove trova la carica negativa (dell'aspartato). Quando l'aspartato diventa acido aspartico (ha legato H), può ruotare, avendo accesso alla membrana mitocondriale interna, verso lo spazio lipidico. Se una c si sposta, si spostano anche le altre; dopo un giro completo lo ione arriva in contatto con quella parte della subunità a con il semicanale in contatto con la matrice, l'H viene liberato nella matrice. Mentre uno ione si infila in un canale, un altro H viene liberato nella matrice (dopo un giro di 10 subunità).

La subunità γ per ruotare ha bisogno che 3 H siano passati. Per produrre una molecola di ATP è necessario il passaggio di 3 protoni. I 10 H che abbiamo ottenuto dal NAD ridotto servono per formare 3 molecole di ATP. Come trasferiamo

ATP dalla matrice al citosol? Come rendere accessibile l'ATP alle reazioni anaboliche? Un'adenina che trasferisce ATP dalla matrice allo spazio intermembrana, e porta dentro ADP (sistema di antiporto). Il gruppo fosfato, invece, entra nella matrice attraverso un con uno ione H+ (sistema di simporto). Questi due processi sono molto favoriti perché H+ secondo gradiente produce l'energia sufficiente per il trasporto di Pi contro gradiente ([Pi] nel mitosolo > [P] nello spazio intermembrana perché la fosforilazione dell'ADP è nel mitosol). Per la sintesi di ATP abbiamo bisogno di 3 H+ per ogni fosfato inorganico. Dall'ossidazione di NAD ridotto otteniamo (10/4) 2,5 molecole di ATP, dal FAD ridotto (6/4) 1,5 molecole di ATP.

RIASSUNTO: Il trasportatore che agisce con modalità di antiporto (adenina porta ATP nello spazio intermembrana, mentre ADP nella matrice). Il fosfato viene portato

respiratoria
  • Inibitori dello scambio ATP/ADP
  • Inibitori della catena di trasporto di elettroni

Sostanze che si legano ad alcuni componenti della catena respiratoria e bloccano la capacità di passare in modo reversibile dalla forma ossidata alla forma ridotta. Tutti i complessi a monte del blocco sono ridotti, i complessi a valle saranno ossidati. Es. rotenone, amital, antimicina, CN (cianuro), CO (monossido di carbonio).

Metformina (farmaco anti diabete di tipo II): Inibitore del complesso I, diminuisce la sintesi di ATP, ralle

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A.A. 2012-2013
275 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/10 Biochimica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Stiano di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biochimica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof De Flora Antonio.