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FUNZIONI DEL GLUCOSIO
Il glucosio svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo degli esseri viventi perché nella sua struttura c'è un'energia potenziale elevata che lo rende un ottimo combustibile. La sua completa ossidazione, da anidride carbonica e acqua, procede con un elevata energia liberastandard di -2840 kj/mol e il suo immagazzinamento sotto forma di polimeri, come amido e glicogeno, consente alle cellule di conservare energia in grandi quantità, pur mantenendo una bassa osmolarità citosolica. Il glucosio fornisce anche una varietà di intermedi metabolici per la biosintesi di altre molecole, per esempio in E. Coli può avere centinaia di migliaia di impieghi diversi (come negli Aa), mentre negli animali e nelle piante vascolari ha 4 principali destini: - forma polisaccaridi complessi della membrana e della matrice extracellulare, - forma polisaccaridi, come glicogeno e amido e disaccaridi con funzione di immagazzinamento, eSua ossidazione, attraverso la via glicolitica con la produzione di molecole come piruvato e ATP, determina la formazione di intermedi che possono essere utilizzati anche come metaboliti in altre vie. Inoltre l'ossidazione del glucosio attraverso la via del pentosio fosfato produce ribosio 5 fosfato, utile sia per la sintesi degli Acidi nucleici, sia per la produzione di NADPH essenziale per diverse funzioni cellulari. Gli organismi che non hanno accesso al glucosio devono sintetizzarlo riducendo CO2 a triosi, poi convertendo questi attraverso gluconeogenesi (inverso della glicolisi).
La glicolisi, dal greco scissione di zucchero, rappresenta una sequenza di reazioni che portano alla degradazione di una molecola a sei atomi di C a due molecole a 3 atomi di C. Durante questo processo, parte dell'energia generata viene recuperata sia sotto forma di ATP, sia con produzione di NADH. La glicolisi è la prima via identificata ed è anche
La meglio conosciuta; non è l'effetto di un principio vitale, come si pensava inizialmente. Buchner, nel 1897, ha scoperto la fermentazione in estratti acellulari di lievito e Von Euler Chelpin risolsel'intera via metabolica nel lievito. Inoltre Embden e Meyerhof approfondirono e studiarono a fondo laglicolisi. Per questi 4 personaggi cambiò laprospettiva della ricerca biochimica. Lo studio della glicolisi ha contribuito alla produzione di numerosienzimi, a scoprire cofattori come NAD+ e il ruolo di ATP e di altri composti fosforilati.
La glicolisi è la via centrale per il catabolismo del glucosio nella maggior parte delle cellule. In alcuni tessutiè addirittura l'unica fonte di energia metabolica, come ad esempio negli eritrociti, nella midollare delsurrene, nel cervello, negli spermatozoi e anche in tessuti di piante che sono specializzate nellaproduzione, ad esempio, dell'amido, come i tuberi di patata o il crescione (pianta
acquatica) e molti organismi anaerobi dipendono dal glicolisi per la produzione di energia. COME AVVIENE LA GLICOLISI?: breve riassunto la fase di preparazione, La produzione di glucosio avviene in 10 tappe: le prime 5 rappresentano qui glucosio e intermedi vengono fosforilati usando ATP come donatore di gruppi fosforici. Il glucosio viene fosforilato all'interno del gruppo ossidrilici sul C6 in glucosio-6-fosfato. Il glucosio 6 fosfato viene convertito in fruttosio-6-fosfato che viene nuovamente fosforilato sul C1 formando fruttosio-1,6-bisfosfato. Questo viene scisso in una molecola di gliceraldeide-3-fosfato e di idrossi-acetone-fosfato. Questa rappresenta la tappa centrale che dà il nome alla via. Il diidrossiacetone fosfato viene riconvertito in una seconda molecola di gliceraldeide-3-fosfato. In questa fase si è investito ATP per scindere glucosio in due molecole di gliceraldeide-3-fosfato. Le altre 5 tappe rappresentano la fase di recupero energetico. OgniO2 nella catena di trasporto a livello mitocondriale con produzione di H2O e sintesi di ATP dall'impiego dei protoni-
Fermentazione: via di degradazione anaerobia del glucosio, in cui non interviene O2. Serve per ottenere energia sotto forma di ATP. E' il meccanismo più antico perché nell'atmosfera iniziale c'era poco O2-
Cos'è la fermentazione?
La fermentazione può essere lattica o alcolica.
Nella fermentazione lattica, il piruvato è ridotto a lattato e ciò si verifica quando il muscolo si contrae in condizioni di insufficiente apporto di O2 in cui non si può ritrasformare NADH in NAD+ necessario per glicolisi.
Lo scopo della fermentazione è rigenerare il NAD+ fondamentale perché la glicolisi proceda. Alcune cellule la effettuano anche non in ipossia, succede per le cellule della retina e per gli eritrociti. In questo caso il lattato risulta il prodotto ultimo, finale della via glicolitica.
che parte dalladegradazione del glucosio.- Nella fermentazione alcolica, il piruvato è risotto a etanolo e riguarda tessuti vegetali e microrganismicome lieviti e birra.Il piruvato può anche seguire vie anaboliche come la sintesi di Aa, acidi grassi e colesterolo.Equazione via glicolitica -> catalizzata da GLiceraldeide 3 fosfato deidrogenasi che ha una struttura detta "ripiegamento di Rossman". In questa struttura la parte proteica dell'enzima interagisce con NAD+L'equazione della glicolisi può anche essere suddivisa in due fasi:Delta G= -85 kj/mol -> è una reazione spontaneaFunzione degli intermedi fosforilati:- non possono uscire dalla cellula anche quando la loro concentrazione intracellulare è molto maggiore di quella esterna
- L'energia data dall'idrolisi di ATP viene in parte conservata nei gruppi fosforici
- Il legame di un gruppo fosforico al sito catalitico degli enzimi abbassa
L'energia di attivazione aumenta la specificità del substrato attraverso complessi con ioni Mg++.
Le tappe della glicolisi:
Fosforilazione del glucosio:
- 1) attivazione del glucosio. ATP dona fosfati. Reazione catalizzata da esochinasi, o ATP-glucosio-transferasi, che normalmente utilizza glucosio, ma in alcuni tessuti può anche usare fruttosio o mannosio come substrato. L'esochinasi è una proteina citosolica idrosolubile che necessita di ioni Mg per l'attività catalitica. Il suo vero substrato è il complesso magnesio-ATP dove Mg scherma le cariche negative dei gruppi fosforici e rende il complesso più suscettibile all'attacco nucleofilo dell'ossidrile in C6 del glucosio. Il legame del glucosio causa nell'enzima un adattamento indotto che avvicina i due domini della proteina leganti i due substrati e questo avvicinamento impedisce l'entrata di una molecola di H2O che idrolizzerebbe lei stessa ATP.
infatti è una reazione che può avvenire anche nella reazione opposta quindi questo enzima può essere sfruttato anche per costruire glucosio (gluconeogenesi)
Fosfofruttochinasi-1 (PFK-1):
- catalizza il trasferimento del gruppo fosforico dall'ATP al fruttosio-6-fosfato (F6P) per la produzione di fruttosio-1,6-bisfosfato (FBP). Questo presenta due gruppi fosforici mafosfofruttochinasi 2legati a due C diversi. Agisce anche la ma con ruolo diverso. La reazione è irreversibile e può avvenire solo nella reazione di produzione del FBP. È molto importante perché mentre F6P può averanche altri destini metabolici, FBP è esclusivo della via glicolitica per cui una volta trasformato F6P in FBP, questo è subito usato in glicolisi. L'enzima utilizza pirofosfato inorganico invece di ATP e così la reazione rende meno a livello energetico, per cui delta G0 è meno negativo rispetto al caso precedente. La PFK1
è soggetta ad una complessa regolazione allosterica. La sua attività aumenta quando la quantità di ATP cellulare diminuisce o quando i prodotti della demolizione dell’ATP, l’ADP e l’AMP (soprattutto quest’ultimo) si accumulano. Questo succede proprio perché comunicano alla cellula che non deve continuare a produrre energia per questa via. Anche il citrato (intermedio di altre vie metaboliche come il ciclo) va a inibire la glicolisi agendo su PFK1. Un altro inibitore è costituito da alti livelli di pH.
glicolisi
Scissione del fruttosio 1,6-bisfosfato fruttosio 1,6-bisfosfato aldolasi,4) L’enzima spesso chiamato aldolasi, semplicemente catalizza una condensazione aldolica reversibile. Il fruttosio 1,6-bisfosfato viene gliceraldeide 3-fosfato, diidrossiacetone fosfato, scisso in due diversi triosi fosforilati, la un aldosio, e il un chetosio. Anche se la reazione aldolasica ha una variazione di energia libera standard positiva.
nelladirezione della scissione del fruttosio 1,6-bisfosfato, alle basse concentrazioni dei rea genti presenti nellacellula la variazione di energia libera è ΔG negativa.