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ETABOLISMO ARBOIDRATI
Il saccarosio viene trasformato in fruttosio da una saccarasi o invertasi che poi passa
per diffusione nell'assorbimento intestinale.
Lattosio è trasformato da una lattasi in galattosio che è assorbito dall'intestino con
Na+ e ATP.
L'amido è trasformato nella digestione in maltosio e polisaccaridi da una ptialina poi
+
in glucosio da un amilasi che è assorbito dall'intestino con Na e ATP.
La cellulosa non è trasformabile dagli organismi monogastrici.
Fruttosio, galattosio e glucosio grazie ad una glicolisi sono trasformati in energia
durante il metabolismo.
GLUCOSIO
Il glucosio basale è la concentrazione che abbiamo nel sangue a digiuno.
Il glucosio che arriva nel sangue viene degradato attraverso la glicolisi e l'ossidazione
extra-mitocondriale. Se è in eccesso viene immagazzinato sotto forma di glicogeno.
Entra nelle cellule attraverso i glucose transporter o GLUT che funzionano anche
per altri monosaccaridi. Il glucosio è l'unico monosaccaride che in stato di non
digiuno è usato dal cervello come energia ed è l'unico usato dai globuli rossi.
Ci sono diversi tipi di GLUT:
GLUT 1 e 3, il primo tipo è presente negli eritrociti, l'altro sopratutto nel
• cervello, trasportano glucosio quando è nella concentrazione fisiologica quindi
quasi sempre;
GLUT 2, presenti nel fegato, nelle cellule β del pancreas, nel rene e
• nell'intestino, trasportano il glucosio dentro e fuori solo nel fegato. Hanno una
bassa affinità per il glucosio quindi lo trasportano solo quando la
concentrazione è elevata e quindi quando la K è alta, regolano inoltre la
m
secrezione dell'insulina pancreatica;
GLUT 4, trasportano il glucosio nel tessuto muscolare, nel cuore e nel tessuto
• adiposo, funzionano sotto stimolo dell'insulina infatti si aprono solo in
presenza di questa. Sono pochi quelli a livello della membrana plasmatica ma
sono intrappolati in vescicole nel citoplasma che vengono inglobate nella
membrana quando l'insulina si lega ad un recettore. Sono presenti anche in
caso di apossia, mancanza di ossigeno e apporto dietetico;
GLUT 5, presenti nell'intestino tenue, trasportano il fruttosio.
•
Gli eritrociti avendo solo i GLUT 1 non rispondono alla presenza di insulina.
La glicemia è la concentrazione di glucosio nel sangue:
Uomo 90mg/100ml
Cane 65-118mg/100ml
Ruminanti 45-75mg/100ml
Perchè avendo i batteri nel rumine possono sopperire a livelli più bassi di glucosio
Uccelli 250mg/100ml
Ne serve di più perchè hanno bisogno di tanta energia per volare
Il G6P a seconda delle necessità fisiologiche viene:
Isomerizzato in fruttosio 6P;
• Ossidato nel lattone dell'acido 6P gluconico;
• Convertito in G1P;
• Idrolizzato in glucosio e fosfato e reintrodotto nel circolo.
•
Quando il glucosio entra nella cellula non può rimanere tale, viene quindi fosforilato,
questo processo irreversibile è stimolato dall'esochinasi.
Glucosio + ATP → Glucosio 6P + ADP
++
Processo dipendente dal Mg in grado di stabilizzare l'ATP. Solo nel fegato e nei reni
è presente la glucosio-6P-fosfatasi in grado di rimanere in circolo e trasformare:
Glucosio 6P + H O → Glucosio + P
2 i
Esochinasi
L'esochinasi è in grado si fosforillare anche altri esosi, è inibita allostericamente dal
Glucosio 6P. Quando quest'ultimo ha raggiunto il valore limite la fosforilazione del
Glucosio e il suo ingresso nella cellula vengono arrestati. Esisto quattro forme
isoenzimtiche dell'esochinasi (I, II, III, IV) che variano a seconda di:
Localizzazione tissutale;
• Caratteristiche cinetiche;
• Funzioni fisiologiche.
•
Le prime tre forme hanno una bassa Km, sono variamente distribuite e inibite dal
G6P. L'altra è detta glucochinasi, GK, ed è presente solo a livello epatico, non è
inibita dal G6P al contrario ha una specificità assoluta per il glucosio ma con minore
affinità, Km = 10 mM, è inducibile con elevate concentrazioni di glucosio, è inibita
dal fruttosio 6P quindi elevate concentrazioni di questo stimolano la proteina
regolatrice dell'enzima che si lega a questo e lo trasporta nel nucleo inattivandolo,
quando la concentrazione di fruttosio 6P nel citoplasma diminuiscono allora la
proteina regolatrice rilascia nuovamente la glucochinasi. Nell'uomo la GK è presente
nel fegato solo dopo la nascita e raggiunge la sua concentrazione definitiva alla
seconda settimana di vita. Una dieta glucidica e insulina inducono la sintesi
dell'enzima. Si ha nulla o bassa attività della GK nel fegato del gatto è inoltre assente
la proteina regolatrice.
A valori normali di glicemia le esochinasi sono completamente sature e la loro attività
è massima, la glucochinasi è l'unica parzialmente satura e la sua attività è molto al di
sotto di quella massima.
Quando la disponibilità di glucosio è alta (dopo i pasti) il G6P aumenta inibendo le
esochinasi mentre la glucochinasi continua la fosforilazione e consente la glicogeno-
sintesi. L'insulina alza i livelli epatici di questo enzima per abbassare i livelli di
glucosio in circolo.
Una deficienza ereditaria di esochinasi porta ad anemia emolitica dove manca l'ATP
per il mantenimento della permeabilità della membrana perché negli eritrociti il solo
processo che produce ATP è la glicolisi citoplasmatica.
INSULINA
È un ormone proteico composto da 51 amminoacidi, è secreta dalle cellule β del
pancreas. Raggiunge il fegato per via ematica. La vita media in circolo è di circa 10
minuti. La secrezione è regolata dalla concentrazione di glucosio e glucagone nel
sangue.
È un ipoglicemizzante quindi abbassa i livelli di glucosio nel sangue. Incrementa
l'attività degli enzimi coinvolti nel metabolismo del glucosio perché stimolando il
glucosio deve stimolare anche i processi legati ad esso sennò ne risulterebbe un'alta
concentrazione. Modifica la permeabilità della membrana plasmatica al glucosio.
Interferisce con gli enzimi della gluconeogenesi se c'è troppa insulina. Stimola la
sintesi di glicogeno. Nei tessuti adiposi favorisce l'esterificazione degli acidi grassi in
trigliceridi. Facilita l'ingresso degli amminoacidi nelle cellule ed incrementa la sintesi
proteica soprattutto nel fegato e nel muscolo.
Una carenza può provocare il diabete mellito che porta a glucosuria, ovvero un
aumento del glucosio nelle urine, iperglicemia, aumento dei corpi chetonici e degli
acidi grassi. Questo tipo di diabete si può diagnosticare se con la somministrazione di
glucosio i livelli tardano ad abbassarsi.
La somministrazione di insulina + peptide C è usata per controllare quanta insulina
è presente nel nostro corpo perché è meno deperibile e più resistente, il peptide viene
perso nel reticolo endoplasmatico ruvido trasformando il complesso in
preproinsulina, questa passa poi nel Golgi dove perde un tratto della sua struttura e
poi va a livello ematico come proinsulina dove viene rilevata dagli esami.
L'insulina ha quattro recettori:
2 β, intermembrana verso il citoplasma, in grado di fosforilarsi;
• 2 α, nella tirosina, si lega poi sui β e si attaccano all'insulina.
•
GLUCAGONE
Composto da 29 amminoacidi. Secreto dalla cellule α del pancreas. Ha come
bersaglio il fegato e il tessuto adiposo.
Contrasta gli effetti dell'insulina insieme a adrenalina, cortisolo e ormone della
crescita portando all'iperglicemizzazione. Viaggia nel circolo ematico. Funziona
sopratutto nello stato di digiuno. I fattori che lo stimolano sono:
Bassi livelli di glucosio, quindi nel digiuno o nella notte;
• Pasti ricchi di proteine, per bilanciare gli effetti dell'insulina;
• Adrenalina e noradrenalina nei periodi di stress indipendentemente dai livelli
• di glucosio.
Gli effetti metabolici sono:
Iperglicemia;
• Stimola ossidazione epatica degli acidi grassi e la sintesi dei corpi chetonici;
• Aumenta l'ingresso degli amminoacidi nelle cellule epatiche e ne diminuisce il
• livello plasmatico.
Quando i livelli di glucosio scendono al di sotto di un valore minimo, il glucagone dà
un segnale al fegato che dà inizio alla glicogenolisi, ovvero alla liberazione di
glucosio. Al contrario, quando i livelli di glucosio sono elevati la concentrazione di
glucagone diminuisce e quindi viene attivata a livello cellulare la glicolisi.
La trasduzione del segnale coinvolge la proteina G della membrana cellulare: il
glucagone attiva la proteina recettore che stimola la proteina GS in grado di
trasformare il GDP legato alla parte α in guanosintrifosfato, il complesso Gα-GTP si
lega all'adenilato ciclasi attivandolo e permettendogli di trasformare l'ATP e l'AMPc
che si lega alle due parti regolatrici della proteina chinasi A. Oltre a queste parti la
proteina ha anche due parti parti catalitiche che si staccano e possono attivare o no
una via metabolica.
Il glucagone può anche essere prodotto da cellule L dell'intestino tenue che si attivano
con l'arrivo del bolo, in questo caso è chiamato enteroglucagone. Anticipa
l'iperglicemia dando lo stimolo alla secrezione di insulina.
GLICOLISI
Processo metabolico mediante il quale, in condizioni di anaerobiosi non stretta, una
molecola di glucosio viene scissa in due molecole di piruvato al fine di generare
molecole a più alta energia, come 2 molecole di ATP o 2 molecole di NADH per ogni
molecola di glucosio utilizzata. Negli organismi aerobici si ha una fase anaerobica
citoplasmatica e una aerobica mitocondriale:
Acido piruvico → CO + H O
2 2
Nel caso di indisponibilità di ossigeno il piruvico viene trasformato in acido lattico.
La fase citoplasmatica si può dividere in due momenti:
Fase preparatoria:
• Glucosio → 2 3P gliceraldeide
Reazione endoergonica che usa 2 molecole di ATP;
Reazione esoergonica che produce quattro molecole di ATP e due di
• +
NADH(H ): 2 3P gliceraldeide → 2 piruvato
Si hanno però in totale 10 reazioni:
1. Glucosio → G6P, esochinasi o glucochinasi:
2. Isomerizzazione reversibile, G6P ↔ Fruttosio 6P, fosfoglucoidomerasi
++
dipendente da Mg :
3. Fosforilazione del F6P a F1,6 bifosfato,
fosfofruttochinasi 1 un enzima chiave
della glicolisi inibito, ATP + D-fruttosio
6P ↔ ADP + D-fruttosio 1,6-bifosfato,
è attivata da AMP e Pi mentre è inibito
da citrato, ATP, acidi grassi liberi nel
fegato