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- 2°anno: LA SOC. A RISCUOTE GLI UTILI DELLA SOC. B

banca c/c dividendi da partecipaz.

80 80

banca c/c a dividendi da partec. 80

Partecipazione svalutaz.partec. riserva riv.partecip.

1000 40

40

40 40

80

La partecipazione diminuisce per la parte che è diventata liquida, cioè la

parte dei dividendi che la soc. A ha incassato pari ad 80, risulta 1040-

80=960. La riserva non è capiente perché essendo pari a 40, possiamo solo

utilizzare la parte iscritta e creare un conto svalutazione partecipazione per la

parte residuale. ≠ a partecipazione 80

riserva rival. Partec. 40

svalutaz. Partec. 40

SP soc. A C/ECO

partecipazione 960 0 ris. rival. part. svalutaz. part. 40 80

dividendi (1040 - 80) 119

banca c/c 80

Il riallineamento tra il PN e CNB si verificherà al 5°anno.

Esistono due modi di rappresentare il metodo del PN: il metodo consentito e il metodo

preferito. Quello che abbiamo visto finora è il metodo consentito.

PERDITA D'ESERCIZIO DELLA SOC. B

 CASO B:

La società B subisce una perdita d'esercizio di 100.

partecipaz. soc. controllata banca c/c

1000 1000

- 1°anno:

Con il metodo del PN le perdite, anche se non sono durevoli anzi, devono

essere comunque rilevate nel bilancio della partecipante così che quando la

partecipante pubblica il suo bilancio, l’utilizzatore del bilancio capisce che

oltre ad esserci una partecipazione, capisce anche che la soc. controllata o

collegata ha delle perdite.

Con il metodo del costo rettificato questo non lo vedo, si può vedere solo il

costo dell’investimento ma non le perdite che non sono durevoli perché non

vengono rappresentate nel bilancio della soc. controllante.

Con il metodo del PN, qualunque sia la perdita questa influisce nel bilancio,

nel risultato del reddito della controllante. La controllante a sua volta può

registrare delle perdite e “andare in rosso” come è successo in molti casi, non

perché la sua attività va male, ma perché la sua partecipazione della controllata

consegue delle perdite, e le perdite hanno un riflesso automatico nel bilancio

della società controllante. Per questo il metodo del costo è preferito da alcune

non compete per intero ma solo l’80% 100. Quindi

soc. controllanti. La perdita

la perdita è pari a 80, e a questi devo aggiungere 40.

svalutaz. Partec. partecipazione

1000

120 120

partecipaz. a banca c/c 1000

svalutaz.partec. a partecipazione 120

CALCOLO EXTRACONTABILE

amm. Avviamento - 40

perdita ex - 80

Svalutazione partecip. 120

- 2°anno SP soc. A C/ECO

partecipazione 880 0 ris. rival. part. svalutaz. part. 120

La scelta di adottare l'uno o l'altro criterio, esiste:

 solo nelle società controllate e collegate

 solo se le abbiamo collocate nelle immobilizzazioni finanziarie, altrimenti non c'è mai scelta

Il c.c. prescrive un metodo e quello va seguito, quindi l'unica possibilità di fare in un modo o in un altro esiste

solo:

 per le partecipazioni controllate (cioè quelle nelle quali si esercita un'influenza dominante);

 nelle società collegate (cioè quelle nelle quali si esercita un'influenza notevole); 120

Quindi solo per queste e solo nel momento in cui gli amministratori hanno evidenziato chiaramente che non

intendono venderle applico tale metodo. Se avessero avuto un'idea diversa, le avrebbero collocate nell'attivo

circolante e ciò avrebbe significato che quelle partecipazioni dovevano essere vendute nel più breve tempo

possibile. Sicuramente è difficile che troviate partecipazioni in società controllate e collegate nell'attivo

circolante perché non si acquista un controllo per poi venderlo anche perché quando si acquista una

partecipazione per il controllo, si paga anche un premio di maggioranza quindi il prezzo è alto e non si vanno

a fare queste operazioni per speculare sulla differenza prezzo.

Può darsi che magari una partecipazione sia stata acquistata con una certa idea e magari poi perché le cose

vanno male si vendono: come vedrete adesso nei gruppi, quando nei gruppi societari c'è qualcosa che non va,

spesso si vendono le partecipazioni e si vendono proprio quelle che hanno un rendimento più alto; quindi se le

trovate nel circolante significa che c'è qualcosa che non va (il gruppo ha bisogno di liquidità, ecc...).

Quindi diciamo che solitamente queste partecipazioni si trovano nelle immobilizzazioni e quindi ho la

possibilità di valutare secondo il criterio del costo rettificato o del PN. Per spiegare le scritture ed in cosa

consiste questa diversa metodologia di valutazione (entrambi i criteri sono contemplati dallo IAS 39) facciamo

prima riferimento al c.c., ma è la stessa cosa per i PCI.

Quindi: se voglio che i risultati della soc. B siano riflessi comunque nel bilancio della società A e quindi io

1. vado al di là della forma giuridica e guardo la sostanza economica, allora uso il metodo del PN;

se, invece, pur rendendomi conto che c'è un controllo o un'influenza notevole, voglio trattare le due

2. società in modo distinto perché sono due società distinte, nel bilancio delle società, le perdite o gli utili

della B vengono riflesse solo in certe occasioni e vedremo quando.

PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’:

 CONTROLLATE METODO DEL COSTO

 COLLEGATE RETTIFICATO E METODO DEL

PATRIMONIO NETTO

 CONTROLLANTI METODO DEL COSTO

 ALTRE RETTIFICATO 121

PARTECIPAZIONI ISCRITTE TRA LE VOCI DEL CAPITALE CIRCOLANTE: sono quelle che gli

amministratori intendono smobilizzare entro 12 mesi. I Motivi possono essere vari: per perdite delle società o

motivi strategici, sono abbastanza rari ma se ci dovessero essere le partecipazioni in società collegate

controllate e controllanti ed altre le valuto al minore tra il costo e il valore desunto dall'andamento del mercato

(principio della prudenza). Per poter rivendere le partecipazioni di valore 1000 , bisogna tener presente se si

tratta di:

 la borsa determina attraverso l’incontro tra domanda e offerta,

Partecipazioni in società quotate: il

VPR. Prendo il minore tra il costo e il VPR sul mercato.

 Partecipazioni in società non quotate: prendo come riferimento operazioni che hanno caratteristiche

simili o partecipazioni simili.

Le quotazioni di borsa esprimono il flottante. Mentre se devo comprare un pacchetto di controllo è difficile

trovare il prezzo. In ogni caso si presume che per la vendita di partecipazioni, si sia trovato un accordo con il

potenziale acquirente, e quel valore può essere considerato come VPR.

Se il VPR è pari a 900, vado a prendere il minore tra il costo e il valore desunto dal marcato, cioè devo

anticipare la perdita derivante dal maggior costo e vado a svalutare la partecipazione 1000 - 900 = 100:

svalutaz.partec. a partecipazione 100

 Lo IAS 1 considera l’attivo circolante come attivo corrente, ossia tutto quello che viene realizzato a

breve. Se penso di vendere la partecipazione ad un prezzo inferiore al costo devo anticipare la perdita,

devo svalutare la partecipazione al momento della valutazione a fine anno.

 Per il c.c. se penso di vendere la partecipazione ad un valore superiore del costo, non faccio niente.

Quindi tutto ciò che si trova nel circolante come partecipazione, qualsiasi sia la sua natura si valuta al minore

tra il costo e il VPR.

TITOLI:

 IMMOBILIZZAZIONI: valuto al costo ammortizzato

 ATTIVO CIRCOLANTE: valuto al minore tra il costo e il VPR

AZIONI PROPRIE: si acquistano le proprie azioni per vari motivi:

1) per evitare scalate. Prima il c.c. prevedeva che non si potessero acquistare azioni proprie più del 10%

del proprio capitale. Con la crisi, visto che molte società erano diventate scalabili è stata alzata la quota

al 20%;

2) sostenere il corso dei titoli;

3) mandare un segnale positivo e di fiducia al mercato da parte dei manager;

4) la direzione può acquistare e quindi ritirare dal mercato una quota delle proprie azioni al fine di fare

un programma di distribuzione gratuita ai propri dipendenti.

Le azioni proprie posso essere iscritte tra:

 ATTIVO IMMOBILIZZATO: se non ho deciso quando voglio venderle. Valuto al costo

 ATTIVO CIRCOLANTE: se deciso di venderle presto, di smobilizzarle. Valuto al minore tra il costo

e il valore che penso di realizzare quando intendo collocarle sul mercato.

I PCI non consentono di inserire le azioni proprie tra le attività (corrente/non corrente), ma vengono riportate

a diminuzione del capitale e in particolare del PN. Non considerano le azioni proprie come un attivo perché è

è come il caso dell’acquisto di partecipazioni in società controllanti, è un

un operazione particolare;

rigonfiamento dell’attivo, perché sono io che mi compro le azioni e vado a ridurre il capitale a garanzia dei

terzi. 122

CREDITI:

 ATTIVO IMMOBILIZZATO Minore tra il costo e il VPR

 ATTIVO CIRCOLANTE

ci fornisce un’indicazione generica, stabilendo che i crediti vanno valutati in

Il c.c. base al loro VPR, non da

una indicazione precisa, il che non significa massima libertà, ma una libertà di tipo tecnico. I PCN dicono che

sarebbe bene laddove è possibile fare una valutazione credito per credito, una valutazione specifica al fine di

determinare gli elementi che possono determinare la loro eventuale svalutazione. Se i crediti sono troppi si

procede ad una svalutazione forfettaria sulla base dell’esperienza passata, sulla base delle indicazioni

dell’ufficio legale e sulla attribuisce una % sull’ammontare dei crediti).

situazione dei propri clienti (si

La normativa fiscale del Testo Unico sulle imposte (TUIR) tende a determinare una base imponibile che sia

certa e viene fissata una % di svalutazione oltre alla quale non si può andare.

c’è stato un cambiamento

A marzo nella deducibilità delle perdite su crediti: le perdite presunte sono deducibili

solo in base ad una % imposta dal fisco. È possibile dedurre i crediti solo quando la perdita è certa e

documentata.

Siccome la normativa fiscale permette una deducibilità molto bassa, le imprese tendono ad attenersi alla

normativa e tendono a far coincidere la svalutazione crediti con la normativa fiscale e quindi l’accantonamento

caso di vendita dell’azienda fa diminuire

al FSC risulta più basso di quanto dovrebbe essere. Questa tendenza in

il valore dell’avviamento perché fa diminuire il CN.

Altre due voci importanti di SP del circolante sono:

 le rimanenze di magazzino: il PCN a cui dobbiamo fare riferimento è il 13 (oltre agli art.

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Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
177 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher danifan di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Bilancio e informazione esterna d'impresa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Magistro Angela.