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Attivo di Stato Patrimoniale

Entriamo nel merito, l'attivo di stato patrimoniale è ordinato in queste classi secondo il principio di liquidità crescente quindi man mano ci spostiamo dai crediti alle immobilizzazioni all'attivo circolante noi scendiamo con un livello di crescenza della liquidità. Infatti se volessimo verificare e valutare se la dimensione dell'attivo circolante, della liquidità aziendale quindi, è sufficiente, è buono, ha una sua dimensione interessante, dovremmo guardare l'attivo circolante nell'equilibrio di tutte le altre poste e vedere come si pone l'attivo circolante, se c'è intanto, da cosa è composto e da quali voci risulta essere caratterizzato. L'attivo circolante è una classe che ci fa capire la dimensione di liquidità dell'azienda, diversamente dalla classe appena precedente che invece è relativa alle immobilizzazioni. Ma se è vero che

La liquidità dell'attivo è presentata nella distribuzione voluta dal legislatore secondo il criterio di liquidità crescente, allora poiché al primo posto abbiamo i crediti verso Soci per versamenti ancora dovuti, questa classe dovrebbe essere secondo questo principio la più immobilizzata di tutte, addirittura talmente immobilizzata ad essere più immobilizzata se fosse possibile delle medesime immobilizzazioni. Diciamo che in linea teorica l'osservazione ha una sua eleganza formale ma qui abbiamo un'eccezione, perché mettiamo questa voce al primo posto, addirittura prima delle immobilizzazioni? Proprio perché sono crediti verso non sconosciuti, ma verso Soci, che anche qui in linea di principio potremmo riscuotere quando vi chiediamo, per questa stessa natura vengono posti sopra le immobilizzazioni perché sono nel contempo sia liquidi che immobilizzabili, nel senso che li richiederò se avrò bisogno, non

  • li richiederò se non avrò bisogno e quindi potrebbero benissimo stare lì.
  • CREDITI VERSO SOCI. Allora la prima voce che troviamo è proprio con questa caratteristica, quella dei crediti verso Soci, perché sono crediti relativi a versamenti ancora dovuti che la società potrebbe anche non richiamare, ecco perché li mettiamo prima delle immobilizzazioni, ovvero che potrebbe richiamare, ecco perché stanno fuori e separati dal tema della liquidità.
  • Quindi la prima voce comprende crediti per versamenti ancora dovuti dai soci alla società, con separata indicazione però della parte già richiamata (art. 2424 c.c.).
  • Questi crediti verso Soci possono essere riferiti ad esempio a sottoscrizioni e versamenti, articolo 2439 che dice: salvo quanto previsto nel quarto comma dell'articolo 2342 i sottoscrittori delle azioni di nuova emissione devono all'atto della sottoscrizione versare alla società almeno il 25% del
  • valore nominale. Quindi quando si sostituisce una società di capitali, ad esempio una Srl, è sufficiente che il versamento sia pari al 25% del capitale sociale dichiarato nell'atto costitutivo. Il notaio vuole vedere effettivamente questo versamento: alcuni notai si accontentano, ad esempio, di un assegno circolare che viene presentato al momento in cui si va dal notaio per costituire il contratto di società, altri invece vogliono vedere il versamento del quarto, del 25%, effettuato. Il versamento viene effettuato normalmente in banca, ma attenzione: non sul conto corrente della società che sarà un conto di fresca apertura, perché la società ancora non è costituita e quindi l'apertura non può essere un'apertura che ti dà immediatamente l'operatività del conto, perché ancora la società non è costituita. Allora si fa un versamento in unconto Costituzione capitale, tutte le banche hanno questa possibilità operativa, ti chiedono quant'è il capitale sociale, ipotizziamo una società con €10000, allora ne dobbiamo versare 2500. Una volta fatto questo versamento in conto capitale la banca rilascia un apposito documento una contabile che dimostra che tu hai provveduto al versamento del quarto del valore nominale e ovviamente con questa documentazione ti presenti dal notaio che procede perché ha così potuto controllare che hai adempiuto al dovere formale preliminare. Dopodiché una volta costituita questa società quel 25% versato, una volta registrate e comunicata sia alla Camera di Commercio che agli uffici competenti che la società è regolarmente costituita, ha la tua partita IVA, ha le sue registrazioni effettuate, tu prendi questi documento che attesta l'avvenuta apertura della partita IVA e l'atto costitutivo, il notaio ti darà tutta questaDocumentazione e andrai in banca e potrai liberare quelle somme che avevi accantonato con l'obbligo di versamento del 25% e farle girare dalla banca attraverso un'operazione di giroconto, chiude il conto del versamento in conto capitale e versa l'importo dove vuoi, sul conto corrente piuttosto che sul conto postale e tu imprenditore puoi disporre liberamente di queste somme di denaro perché ti ritornano nella disponibilità aziendale.

    Allora a cosa serve il capitale sociale di un'impresa? Il capitale sociale di un'impresa è un primo livello di guardia, di barriera, di garanzia verso i terzi creditori della società, quindi le società in forma di società di capitali hanno questa prima linea di difesa, per cui se tu hai versato solo un quarto del capitale sociale non puoi mettere sulle documentazioni contabili, sulle tue fatture, su tutto ciò che tu tratti dal punto di vista aziendale, sulla carta aziendale, non puoi

    mettere capitale sociale 1000000 interamente versato se haiversato solo il quarto ovviamente, ti limiterai a mettere capitale soci un milione. L'Inter vers, interamenteversato, ovviamente lo potrei scrivere solo quando è effettivamente e totalmente versato, anche se un secondo dopo te lo riprendi, però l'operazione del versamento sancisce il patto di garanzia verso i terzi. Quindi io potrei procedere con l'obbligatorietà del quarto e non richiedere più i versamenti del restante 75%, ecco perché apriamo il tema del credito verso Soci, perché è una disponibilità attiva che c'è e fa parte del patrimonio e a chiamata il socio è tenuto a dover erogare. Questi crediti segnalati nell'attivo patrimoniale sono sì per versamenti ancora dovuti attenzione ma con separata indicazione della parte che è già stata richiamata, quindi se non hai solo il 25% ma hai già provveduto a fare

    altri di chiami dovrai segnalarli a parte quelli che hanno già costituito oggetto di apposito richiamo, quindi un credito puro ciò che ancora la società vanta come credito verso Soci. Queste operazioni possono anche essere fatte non necessariamente e esclusivamente in danaro, ma possono anche essere a seguito di conferimenti, per il tema dei conferimenti se ne occupa l'articolo 2342 (conferimenti), che afferma: Se nell'atto costitutivo non è stabilito diversamente il conferimento deve farsi in denaro. Quindi se tu ammetti un conferimento diverso da quel denaro occorre che ciò venga stabilito nell'atto costitutivo. Poi nel secondo comma stabilisce il fatto del 25% su cui ci siamo soffermati: Alla sottoscrizione dell'atto costitutivo deve essere versato presso una banca almeno il venticinque per cento dei conferimenti in danaro, nel caso di costituzione con atto unilaterale, il loro intero ammontare. E nel terzo comma ci dice che: per i

    conferimenti di beni in natura e di crediti si osservano le disposizioni degli articoli 2254 e 2255. Le azioni corrispondenti a tali conferimenti devono essere integralmente liberate al momento della sostituzione. Quindi poi scattano una serie di altri articoli che circoscrivono, che precisano meglio la tipologia, la natura del conferimento e la disponibilità dello stesso, quindi devono essere interamente liberate, non devono esserci gravami sul conferimento da parte di terzi. Una sottoscrizione di un capitale importante lo faccio in parte in danaro e in parte con credo degli immobili, è evidente che su quegli immobili non devono gravare garanzie reali di varia natura o per opera bancaria o per opera di terzi creditori del soggetto che vuole conferire. Allora questa è la prima voce dell'attivo dello stato patrimoniale, quindi sarà una voce che nel conto sarà sempre caricata, avrà sempre una sezione dare presente se c'è.sarà in dare che tu vedi l'entità del credito che hai verso i soci e lo tieni fuori da tutte le altre tipologie di credito che esamineremo nello scorrere della composizione dell'attivo per la natura particolare di questo credito. Non è un credito commerciale e non è un credito che nasce a seguito di un'operazione speculativa di natura finanziaria, quindi mi sembra corretto che il legislatore abbia voluto dare una dimensione propria a questo fenomeno di credito verso Soci, anche perché se c'è, sappiamo che diversamente non sono stati interamente eseguiti e nemmeno oltre la parte del 25% obbligatoria per legge e neppure richiamati. Se invece procediamo a dei richiami questo vale più per le grosse società, è chiaro che li riportiamo semplicemente in netto arrestare, però con indicazione della parte richiamata anche in nota integrativa. Ricordiamoci sempre che la nota integrativa può essere un documento.che assume una importanza minima nel caso di una piccola impresa ma che può anche essere importante nel caso della piccola impresa se ci sono cose importanti da mettere in evidenza. Quindi non consideriamo la nota integrativa come un documento a margine ma consideriamola come un luogo in cui andiamo a precisare ciò che non possiamo mettere nel prospetto di natura quantitativa ma che trova la sua piena aderenza nei prospetti di natura descrittiva qualitativa, quindi usiamo la nota integrativa indipendentemente dalle dimensioni aziendali ogni qualvolta necessita di accogliere dei chiarimenti che di per sé non sono immediatamente trasparenti, visibili, chiari dalla mera lettura dello stato patrimoniale, documento quantitativo, ovvero del conto economico. Se il capitale interamente versato in quel caso nello stato patrimoniale non avrà più la voce crediti verso Socio appare comunque? Non c'è più, perché se la parte è richiamata.

    Tu dovresti mettere solo questa voce alnetto della parte richiamata, tu non hai altra natura di credito verso Soci, perché il capitale è andato inversamento completo, lo trovi nel patrimonio netto, perché non è non è più un credito di fatto.

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    Publisher
    A.A. 2020-2021
    155 pagine
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    SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher beatricearg di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Bilanci aziendali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Malvestito Giancarlo Maurizio.