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CAP. 5 FUNZIONI E SERVIZI BIBLIOTECARI

Le finalità principali della biblio: raggiungimento dei valori che la società ritiene importanti come la diffusione della cultura e

l’elevazione culturale dei cittadini.

1994 l’UNESCO ed IFLA hanno approvato un Manifestero che afferma che democrazia, libertà e sviluppo della società sono

fattori che dipendono dall’istruzione e dalla possibilità di informarsi e di avere accesso libero alla culturale.

La biblio pubblica è la struttura locale preposta all’informazione -> i servizi delle biblio pubbliche devono essere accessibili a

tutti, senza distinzioni di razza, ideologia ecc.

La funzione primaria è l’utilizzazione dei libri, ad essa collegata è la funzione di mediazione catalografica -> le biblioteche hanno

il compito di facilitare l’accesso a libri e documenti attraverso l’allestimento di cataloghi. La funzione di conservazione del

patrimonio librario viene espletata da quelle biblio che possiedono fondi pregiati affinchè possano passare alle generazioni

successive.

Problema del trattamento di interi fondi arcaistici -> funzione delle biblio è rispettare la particolarità del materiale archistico -> le

biblio deve seguire i criteri dettati dall’archivistica.

Ulteriore funzione è quella volta a stimolare l’utenza all’uso e fruizione dei libri.

Duplice funzione:

- Da un lato lo stimolo all’utenza reale -> gli utenti non conoscono le risorse documentarie che potrebbero utilizzare;

- Dall’altro utenza potenziale cioè persone che avrebbero necessità o desideri di informazione e conoscitivi ma non

sanno come poterli soddisfare perché non sanno quali sono le biblio cittadine che potrebbero essere lodo d’aiuto.

Nei centri di documentazione – biblioteche annessi ad industrie o centri di ricerca un’ulteriore funzione è quella delle Selective

dissemination of information, funzione che si esplica prevenendo le richieste degli utenti.

Le varie funzioni biblioteconomiche sono:

- Servizi al pubblico di orientamento e accoglienza (tra i quali la Carta per i Servizi che integra ma non sostituisce il

regolamento di ciascuna biblio)

- Carta delle Collezioni (dovrebbe contenere gli elementi fondamentali della politica degli acquisti, le finalità della biblio, i

suoi fini istituzionali).

- Servizi tecnici

Acquisizione e Cooperazione

Tra i servizi “tecnici”.

I servizi della bibioteca definiti "tecnici" sono i servizi che si svolgono dietro le quinte:

- - servizio catalogazione con la finalità di permettere di ritrovare i libri necessari alle loro ricerche;

- - servizio progettazione -> gli acquisti seguono linee di sviluppo che possono essere quelle seguite dalla biblio,

conguenti con la sua origine, oppure seguendo nuovi orientamenti che tengano conto di una coordinazione con altre

biblioteche cittadine o prendere in considerazione i desiderata dei lettori.

In ambito locale, la possibilità per le biblio comunali di costituirsi in consorzi.

Successivamente si è affermato il modello a struttura reticolare con biblio formate ad esempio da quelle universitarie che

cooperano in primo luogo nella determinazione del piano di sviluppo delle collezioni evitando duplicazioni. La loro efficacia si è

rivelata nella condivisione delle risorse elettroniche, con la possibilità di attivare e gestire un solo abbonamento.

In generale l'attività cooperativa si è incentrata più sui servizi a favore dell'utente finale, di catalogazione, di circolazione libraria,

di reference.

Lo sviluppo delle collezioni: prevede in primo luogo la definizione della fisionomia culturale e scientifica delle biblioteca.

La carta delle collezioni illustra quali sono i fini istituzionali della singola biblio, la sua utenza, stabilisce i parametri per la scelta

e lo scarto del materiale, dichiara quali sono gli ambiti scientifici che la biblio intende ricoprire o privilegiare, i criteri per la

revisione periodica delle collezioni e la definizione delle politiche di acquisizione delle risorse digitali.

Coordinamento acquisti: in modo che le biblio della stessa città o università non incrementino le raccolte con gli stessi volumi o

periodici.

Un programma dedicato alla coordinazione degli acquisti, denominato Conspectus è stato avviato negli Stati Uniti nel 1978

dalle biblio di ricerca degli stati del nord.

Nel 1983 l’Association of research libraries da inizio al North American Inventory Project con obiettivo di creare un inventario

delle raccolte possedute dalle biblioteche al fine di assicurare la copertura bibliografica e di favorire lo sviluppo cooperativo delle

raccolte.

Le raccolte sono state suddivise in 24 aree disciplinari e per ciascuna area è stato riconosciuto un livello, di base, di ricerca,

specialistico. L’analisi comparata permette ai bibliotecari di stabilire se il consorzio di biblio assicura un’adeguata copertura

bibliografica di quella disciplina.

Ciascuna biblio può cominciare valutando la propria raccolta, il livello dell’impegno di acquisizione cioè quello finanziario.

La valutazione della consistenza delle raccolte prevede 6 livelli di acquisizione corrente:

- Liv. 0 La biblio non acquista libri in materia fino al livello 5 dove acquista tutti i documenti e in tutte le lingue.

In Italia, il gruppo romano Conspectus ha avvuto un programma di analisi e pubblicazione di cataloghi collettivi dei periodici

correnti di storia posseduti da un gruppo di biblio romane e include la valutazione della collezione di risorse elettroniche.

Strumenti per la scelta dei periodici

Giornali e riviste anche elettroniche -> scelta complicata. Perché? Impegno che non si può interrompere in quanto arrecherebbe

danno alla raccolta.

La biblio deve valutare l’attivazione di un abbonamento dal pdv scientifico consideranzo il direttore ed i componenti del comitato

scientifico e monitorando la produzione della rivista.

L’informazione sui periodici avviene attraverso repertori specializzati e le fonti bibliografiche. Il repertorio internazionale di

riferimento è l’Ulrich International periodical directory iniziato nel 1932 con indice per argomenti e titoli e che registra periodici,

giornali, annuari, atti di congressi e quotidiani economici.

In Italia, oltre alla BNI che registra a parte le pubblicazioni c’è il Catalogo Collettivo delle pubblicazioni periodiche che cumulava

dal 1970 i dati bibliografici.

Per la scelta dei periodici a cui abbonarsi, le biblio del settore scientifico hanno adottato criteri bibliometrici ricorrendo a misure

come l’ Impact Factor sulla base dei Citation Indexes.

Gli indici citazionali costituiscono rilievi bibliografici di tipo automatico prodotti con la finalità di fornire invece proprio un servizio

di ricerca di tipo semantico.

Gli indici sono allestiti rilevando le citazioni a piè di pagina o presenti nella bibliografia dei singoli articoli.

Le citazioni e gli elenchi bibliografici proposti derivano dalle scelte di ordine scientifico di ciascun autore MA una citazione può

essere fatta per sottolineare invece il fatto che il proprio lavoro affronta il tema da prospettiva diversa.

Gli indici citazionali a stampa erano costituiti da:

- Indice delle fonti -> elenco articoli pubblicati nell’arco temporale coperto dall’indice ed indicizzati attraverso il nome del

primo autore nominato;

- Indice delle citazioni -> presenta i nomi degli autori citati negli articoli disposti in ordine alfabetico. Sotto il nome c’è il

titolo dell’articolo;

- Indice per soggetti -> cioè elenco delle parole chiave dei titoli da utilizzare quando si vogliono compiere ricerche in

ambito scientifico del quale non si conosce neppure un autore.

Oggi gli indici citazionali sono trasformati in database consultabili on line e consente, dato il cognome di un autore e il titolo di

una sua opera di risalire all’elenco degli autori che hanno citato quell’opera di quell’autore.

Il journal citation reports è uno strumento unico che permette di valutare il livello di impatto e diffusione delle riviste scientifiche.

La maschera di ricerca consente di selezionare un anno tra 2000 e 2009 e di richiedere, oltre i dati di una rivista, la

visualizzazione di un insieme di riviste appartenenti ad un ambito o un editore o nazionale. Fornisce i dati sulle citazioni che le

riviste hanno ricevuto e mostra le relazioni tra gli articoli citati e citanti.

I bibliotecari possono rilevare l’impact factor cioè la misura della frequenza con cui gli articoli pubblicati su una rivista vengono

citati da altre riviste. E’ relativo ad un determinato anno e si elabora calcolando il rapporto tra il numero delle citazioni ricevute

dagli articoli pubblicati nei due anni precedenti ed il numero totale degli articoli pubblicati su quella rivista.

Numero citazioni ricevute nell’anno Y da tutti i documenti pubblicati sulla rivista X negli anni Y3 e Y2 DIVISO il numero dei

documenti citabili pubblicati in tutto sulla rivista X negli anni Y3 e Y2.

Quali sono i limiti dell’IF?

- Computa solo gli articoli, note e recensioni e non tiene conto di altri tipi di documenti;

- Computa solo le citazioni ricevute dagli articoli nei due anni precedenti mentre la citazione delle riviste avviene in modo

diverso a seconda dei settori e ci sono campi in cui gli autori tendono a citare principalmente le fonti vecchie decenni.

- Limite della lingua in quanto si citano principalmente articoli scritti in lingue diffuse.

Un altro parametro disponibile attraverso il journal citation reports è l’immediancy index che indica quanto velocemente sono

citati gli articoli pubblicati su una rivista.

Viene calcolato dividendo il numero di citazioni ricevute dagli articoli pubblicati in un determinato anno su una rivista, per il

numero totale degli articoli pubblicati sulla stessa rivista in quello stesso anno e in sostanza permette di rilevare quanto

velocemente viene citato da altri un articolo nell’anno in cui viene pubblicato.

Sono avvantaggiate riviste che pubblicano il maggior numero di fascicoli in un anno.

Un altro rilievo bibliometrico è l’eigen factorscore -> le riviste considerate più influenti se gli articoli su di essere pubblicati

vengono citati più spesso dalle altre riviste influenti. Poiché in alcune aree scientifiche gli articoli non ricevono immediatamente

citazioni, questo tipo di misura considera le citazioni ricevute in un periodo di 5 anni.

L’Eigenfactorscore si basa sul numero delle volte che gli articoli di una rivista, pubblicati nei 5 anni passati, sono stati citati

nell’anno considerato ma viene valutato anche quali riviste hanno contribuito a queste citazioni in modo che quelle che ricevono

più citazioni risulteranno più influenti. Sono state eliminate le autocitazioni.

Il Jornal Citation Reports permette di visionare altri dati sempre basati sul computo delle

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
12 pagine
9 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/08 Archivistica, bibliografia e biblioteconomia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher albascura87 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biblioteconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Biagetti Maria Teresa.