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Estratto del documento

FASI:

Programmazione: fase delle decisioni politiche che identificano le macroaree di

 intervento su cui si chiede d’attivare la progettazione – macro-obiettivo di

riferimento del progetto.

Identificazione: declinazione dell’idea-progetto specifica, si comincia a sviluppare

 l’idea progettuale, anche se ancora non ben dettagliata o definita sul piano

operativo. (ideazione e attivazione)

Formulazione: descrizione specifica della proposta progettuale e quindi assume

 una forma definitiva. (progettazione operativa)

Finanziamento: selezione e validazione del progetto da parte di chi eroga le

 risorse per la sua attuazione.

Realizzazione dell’intervento progettuale

 Valutazione: risultati raggiunti.

Fase dell’ Identificazione: si divide in ideazione e attivazione e rappresentano il

momento analitico del percorso progettuale.

Ideazione: tappe metodologiche

Analisi del contesto e della domanda: Come nasce un progetto? Da dove nasce

l’idea progettuale?

Non nasce mai in un “vuoto” sociale, ma sempre in un contesto/tempo connotato.

L’ideazione è sempre connessa a precedenti esperienze, alla storia e alla cultura delle

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persone e della comunità in cui si inserisce il progetto. Quindi i progetti sono radicati

nella rete di relazioni già attivata a livello di singoli e di organizzazioni.

Spesso i progetti si attivano a partire da una connessione tra il dare rilevanza a

risorse, umane, materiali, finanziarie, in precedenza poco evidenziate e desideri di

cambiamento.

Si devono mettere a fuoco alcuni elementi come: chi chiede, cosa chiede, quali vincoli

e condizioni sono poste, quali opportunità.

Analisi degli attori: necessario per la definizione dei beneficiari dell’intervento, ma

anche per analizzare il contesto di attori in cui si collocherà il progetto e come possono

concorrere per lo sviluppo, così da saper coinvolgere in diverse fasi dello sviluppo. Se

si considerano solo i destinatari diretti, si possono perdere quelli indiretti che possono

portare risorse aggiuntive o elementi ostacolanti.

Analisi dei problemi: rappresenta lo stadio del percorso metodologico che consente

di passare dalla percezione individuale (sfumata ed oggettiva) alla definizione di un

lavoro chiaro e definito.

Non si limita alla sua enunciazione ma lo precisa mediante argomentazioni che

sappiano descriverlo e giudicarlo.

Nella rappresentazione del problema è importante far emergere:

Significatività e rilevanza;

- Completezza e non approssimazione;

- Incidenza.

-

tecniche

Mappa degli attori: prevede la classificazione degli attori inscrivendoli in una

matrice che espliciti il Contributo che ciascuno apporta rispetto alla progettazione del

problema affrontato e l’interesse e aspettative.

Si può eseguire con tecniche di brainstorming e poi matrici logiche. Potrebbero anche

essere identificati attori che non portano alcun contributo, anzi hanno aspettative non

contrarie.

Mappa dei problemi: le tecniche GOPP (uniche tecniche strutturate per la

progettazione di interventi integrati che valorizzano l’aspetto partecipato) propongono

uno strumento per sviluppare la descrizione del problema: primo passaggio è la

descrizione dei problemi in maniera oggettiva, critica, negativa, realistica, chiara e

specifica attraverso tecniche di brainstorming. Successivamente si devono collocare in

una gerarchizzazione approssimando una logica causa-effetto.

Questo può essere utile per:

Visualizzare tutte le componenti del problema;

- Riconoscere la diversa natura degli elementi che lo compongono, così da

- identificare la parte trattabile del problema.

La fase dell’ideazione in genere non è documentata, si può ricostruire il percorso

attraverso le storie dei soggetti che partecipano al progetto, sia come singoli individui

sia come soggetti che ricoprono ruoli organizzativi.

Quali motivazioni alla base di un progetto d’intervento?

Per promuovere maggiore benessere

- Per rispondere a nuove emergenze

- In applicazione di una normativa, ecc….

-

Attivazione

Cosa avviene in questa fase? 15

L’ampliamento di soggetti e costruzioni di alleanze significative, una definizione più

chiara del problema in merito al quale si svilupperà il progetto che pone attenzione ai

diversi modi di percepire i fenomeni, confronto e condivisione, anche parziale, di una

filosofia di fondo del progetto a cui si sta lavorando, quali strategie si intendono

perseguire.

Tappe metodologiche

Analisi degli obiettivi e dei risultati attesi: gli obiettivi possono essere articolati

in generali rappresenta Lo scopo del progetto (il beneficio sociale che si vuole

raggiungere insieme ad altri progetti). Risponde alla domanda “perché il progetto è

importante per la società?”.

Specifici sono gli aspetti di trasformazione del problema espressi in maniera

tangibile e osservabile. Rispondono alla domanda “perché il target di riferimento ne ha

bisogno?”.

I risultati attesi precisano con esattezza i cambiamenti tangibili che il progetto vorrà

generare. Risponde alla domanda “cosa il target di riferimento e il contesto sarà in

grado di sapere e saper fare grazie all’intervento attuato dal progetto?”.

OBIETTIVI per tipologia:

 Intrapersonali, relativi ai cambiamenti nelle persone;

 Interpersonali, relativi ai cambiamenti tra le persone;

 Strutturali, relativi alle caratteristiche dei servizi, dei gruppi e delle organizzazioni:

 Assoluti, la situazione desiderata è rivolta a tutti;

 Relativi, riguardano categorie specifiche;

 Strumentali o intermedi, preliminari al raggiungimento degli obiettivi primari.

Gli obiettivi si devono riferire a situazioni auspicate, positive (si esplicita cosa si

desidera cambiare, in chi, in che senso, in quale misura) perciò saranno indicate le

esigenze di personale, i tempi, le necessità tecniche e materiali per garantirne la

realizzazione.

Definizione delle azioni: fase del “cosa” il progetto propone di realizzare per

rispondere al problema e modificarlo con dei risultati. Si devono far uscire

dall’elaborato progettuale il perché si fanno determinate azioni, le ipotesi e la strategia

scelta.

Tecniche

Albero degli obiettivi: la tecnica GOPP propone la trasposizione in positivo

dell’albero dei problemi.

Quadro logico: è una matrice di lavoro dove vengono collocati i passaggi della fase

di progettazione, così da riscontrare la coerenza interna – permette di analizzare in

maniera sintetica e sistematica l’insieme di relazioni del progetto. La logica

d’intervento permette d’identificare gli obiettivi generali, specifici, fino ai risultati

messi in attesi e le attività messe in atto. Questa è una matrice assunta come

“sostegno al ragionamento” e non come una struttura fissa, può aiutare

nell’evidenziare la catena di senso a sostegno del progetto stesso, facilitare la

formulazione di progetti realistici.

I possibili approcci metodologici: il lavoro di rete e il lavoro di

empowerment del soggetto e della comunità locale.

Fase della Formulazione 16

Progettazione operativa: è un’operazionalizzazione del progetto che ne garantisce la

realizzabilità e sostenibilità.

Metodologie:

 Attività: tutte le operazioni necessarie per la realizzabilità e sostenibilità

successiva;

 Timing: la scansione temporale in cui sono collocate le attività così da indicare

l’inizio e la conclusione;

 Definizione del budget: declinazione dettagliata dei costi del personale impiegato,

delle strumentazioni e costi strutturali. Va comunque considerato un margine di

scostamento

Il diagramma di Gantt permette la rappresentazione grafica.

La stesura del progetto serve come guida all’azione; è necessario essere più precisi,

operare delle scelte in modo da limitare la discrezionalità successiva.

Realizzazione

Avvio delle attività individuate, attraverso le quali si verificano le ipotesi, si attuano

gli interventi necessari per sostenere il progetto, si sviluppano processi di confronto e

di verifica in itinere per apportare le modifiche necessarie.

La gestione delle emozioni nella progettazione sociale

Progettare ed emozioni: le emozioni legate all’azione del progettare sono

accompagnate da sentimenti connessi ai cambiamenti che le progettazioni

propongono. Se ben canalizzate, sono un ottimo aiuto per un esito più efficace.

Nella fase d’ideazione investiamo il nostro entusiasmo in un’idea che ci dà carica per

la realizzazione del progetto, così da portare alla realizzazione totale, o più spesso

parziale dell’idea. Qui si manifestano le idee, i sogni, le fantasie, emergono aspirazioni

che portano benessere. Il lato negativo è che tutto questo può portare ad un

allontanamento dalla realtà il gruppo è in una “fase d’orientamento”, non si deve

dare nulla per scontato. Nascono così i primi legami dei partecipanti tra loro e con

l’idea progettuale: si costruisce una base sicura. Il gruppo può trovarsi esposto a

manipolazioni da parte di chi ha potere contrattuale.

Nella fase d’attivazione si cercano e si contattano i soggetti che possono essere utili

nella realizzazione del progetto. È una fase che può consolidare il nostro entusiasmo e

rafforzare il percorso progettuale. Ci permette di trovare un partner disposto a

collaborare. Come aspetto negativo porta ad un soffocamento dell’entusiasmo iniziale

perché gli interlocutori non si rispecchiano in pieno nella nostra idea progettuale,

portando a probabili conflitti.

La progettazione attiva è la fase in cui un progetto viene costruito con passaggi logici:

definizione del problema, finalità, obiettivi, target, risultati attesi, piano finanziario,

disegno di valutazione. In questo caso ci si trova ad alternare vissuti di frustrazione e

vissuti di gratificazione.

La progettazione consapevole richiede un doppio livello d’attenzione:

Punteggiatura delle diverse tappe progettuali in cui troviamo il metaprogetto:

- cos’è?

Costruzione di un metaprogetto al fine di definire una mappa per avere un

orientamento nel lavoro di progettazione, contiene la composizione del gruppo

progetto, il numero degli incontri da realizzare, e gli obiettivi da raggiungere in

ciascuno di essi, il setting e le regole comuni di partecipazione.

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Conduzione attenta per condurre il pool dei progettisti al risultato presidiando

- l’obiettivo del lavoro e l’assetto del gruppo.

Il conduttore del processo progettuale non

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
28 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/10 Sociologia dell'ambiente e del territorio

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher met94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione dei servizi sociali sul territorio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Moretti Carla.