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Storia di UniCredit
UniCredit nasce nel 1998 dall'aggregazione fra Credito Italiano, Rolo Banca 1473 e un gruppo di casse di risparmio. Per ripercorrere le vicende che hanno segnato la sua costituzione occorre risalire al 1995, quando Alessandro Profumo viene nominato direttore generale e poi amministratore delegato del Credito Italiano, che diverrà il polo aggregante di UniCredit.
Profumo porta il Credito Italiano ad acquisire il controllo del Credito Romagnolo e dalla sua fusione con Carimonte si origina una delle protagoniste più importanti per la nascita del gruppo: Rolo Banca 1473.
La prima operazione rilevante per la formazione di UniCredit è la costituzione nel 1994 da parte dei vertici della Fondazione Cassa di Verona e della Fondazione Cassamarca di una holding "UniCredit SPA". Nel 1998 le fondazioni azioniste di UniCredito e del Credito Italiano danno vita ad Unicredito italiano, holding destinata a controllare le rispettive banche.
L'UniCredit adotta un assetto...
federale su base geografica: il modello federale prevede una rete di banche dislocate su diverse regioni, coordinate da un capogruppo. Per sostenere l'aggregazione UniCredit lavora alla costruzione della MOI, la Macchina Operativa per uniformare procedure, programmi e linguaggi informatici delle banche acquisite. Inoltre, per uniformare gli assetti organizzativi, i metodi di lavoro e l'approccio alla vendita, in ogni banca del gruppo viene adottato il modello divisionale di agenzia e viene resa disponibile una prima gamma di prodotti comuni. Questi interventi concorrono ad accelerare le manovre per la fusione. Con questa operazione, UniCredit cessa di essere una federazione di banche autonome e diventa una banca unica, organizzata su un impianto divisionale. Il momento organizzativo che segna l'attuale assetto UniCredit è la realizzazione del modello "federale per segmento". Questa soluzione, chiamata S3, in virtù dei 3 segmenti di mercato a cui
cambio di strategia attraverso la ristrutturazione delle divisioni interne. Ogni banca, dedicata a un settore specifico (Private, Corporate e Retail), è stata scorporata dal gruppo e resa indipendente. Questa ristrutturazione è stata facilitata dal consenso del consiglio di amministrazione e dei principali azionisti, così come dall'adesione dei dipendenti. Nel nuovo modello, chiamato S3, la Direzione marketing scompare e la funzione marketing viene decentrata alle singole banche. La capogruppo continua a definire le linee guida della comunicazione, ma la produzione delle iniziative specifiche viene affidata agli uffici di comunicazione di ciascuna banca. Il modello S3 mira a mantenere un forte legame con le aree territoriali in cui le banche ex federate erano storicamente presenti. In questo modo, UniCredit intende mantenere una presenza radicata sul territorio e una connessione diretta con le comunità locali. Il management di UniCredit ha reso visibile il dichiarato cambio di strategia attraverso la ristrutturazione delle divisioni interne.