Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 5
Bacillo piocianeo Pag. 1
1 su 5
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

per la

Questa specie è conosciuta come bacillo piocianeo,

Bacillus pyocianeus

denominazione assunta in passato di :

bacillo del pus blu. Questo pus bluastro fu individuato nel 1850

dal medico militare francese Sédillot nelle medicature delle

ferite di un soldato, mentre nel 1880 fu isolato da Gessard il

batterio responsabile della pigmentazione blu. La nuova

Pseudomonas aeruginosa

denominazione (dal latino, color verde-

rame) fa invece riferimento al colore blu-verde delle colture

dovuto alla produzione di due pigmenti: piocianina (blu) e

fluoresceina (giallo). Il piocianeo è un batterio provvisto di

capsula, aerobio stretto, ossida ma non fermenta i carboidrati; si

sviluppa bene nei comuni terreni di coltura dove determina una

colorazione bluverdastra. Risulta ubiquitario in natura (suolo e

acque) e commensale dell’uomo (mucose, cute), rappresenta il

classico patogeno opportunista dell’uomo.

P. aeruginosa

In sono presenti un (proteico) e un

antigene H

endotossico (lipopolisaccaridico), sulla base dei

antigene O

quali sono distinti 17 sierotipi. Il batterio produce due tossine

citolitiche (emolisine), molti esoenzimi, come proteasi, lipasi

e penicillinasi, e due esotossine (A, S). È estremamente

resistente all’azione di gran parte degli antibiotici e a quella

di molti disinfettanti di uso comune (come i sali di ammonio

quaternario). Il bacillo piocianeo è considerato un patogeno

responsabile di sono

opportunista infezioni ospedaliere:

soggetti a rischio di infezione piocianea i malati con difese

immunitarie compromesse, i pazienti affetti da tumori, ustioni

gravi, traumi, immunodepressione (AIDS), oppure i pazienti

sottoposti a pratiche diagnostiche favorenti l’infezione, come

cateterismi e intubazioni. P. aeruginosa

Su questi e altri pazienti può provocare infezioni

(all’occhio, all’orecchio, su cute, nelle vie

localizzate

urinarie, respiratorie e gastrointestinali, nel SNC) e infezioni

(batteriemia, polmonite secondaria, infezioni a carico

sistemiche

di ossa e articolazioni, endocardite, infezioni del SNC).

Prevalgono le infezioni polmonari, seguite dalle infezioni

della cute e dalle infezioni urinarie (dal caratteristico pus

verde delle lesioni), batteriemie, endocarditi e meningiti.

Dettagli
A.A. 2018-2019
5 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/19 Microbiologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher f3874de6c1206fe40aa32376201566557615d103 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia e microbiologia sanitaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Biologia Prof.