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L'INCIDENZA DEI FATTORI PRODUTTIVI IMMATERIALI A FECONDITÀ SEMPLICE: I RISCONTI ATTIVI
Anche i fattori produttivi immateriali generano, per la parte non ancora utilizzata, delle rimanenze attive di esercizio, anche se nel caso dei fattori immateriali si può parlare di rimanenze risconti attivi puramente contabili precisamente definite come:
- Derivano da operazioni che nel periodo hanno avuto la loro manifestazione finanziaria senza che si sia verificata la completa manifestazione economica corrispondente a quella;
- Essi rappresentano la parte economicamente non consumata di una più ampia utilità già acquisita.
L'INCIDENZA DEI FATTORI PRODUTTIVI IMMATERIALI A FECONDITÀ RIPETUTA: LA PROCEDURA DI AMMORTAMENTO
Tra i fattori produttivi a fecondità ripetuta aventi natura materiale:
- Rientrano i mezzi di proprietà dell'azienda rappresentati da beni immobili, macchinari, impianti, attrezzature industriali e commerciali.
In tali casi, l’individuazione di utilizzazioni e rimanenze segue lo stesso iter dei fattori produttivi a fecondità semplice. A livello concreto risulta diffusa la pratica dell’ammortamento, mediante la quale si procede all’individuazione dell’utilità consumata e alla determinazione del valore di rimanenza.
Il costo di utilizzazione di tali fattori a lunga durata si denomina quota di ammortamento (Q) e si avranno tante quote di ammortamento per quanti sono i fattori produttivi a fecondità ripetuta. Il calcolo avviene rapportando il costo di acquisizione del fattore per la previsione circa la durata utile di un fattore.produttività ripetuta nel tempo. Per valutare correttamente l'effettivo utilizzo di questi fattori, è necessario seguire un percorso valutativo razionale che eviti valutazioni troppo distanti da quelle che possono essere considerate rappresentative. L'incidenza effettiva dei fattori produttivi a fecondità ripetuta di natura materiale, oltre all'ammortamento, viene espressa anche attraverso interventi mirati a mantenere l'efficienza (manutenzione e riparazione) o a favorirne il rinnovo. Lo stesso vale per i fattori immateriali a fecondità ripetuta, come i diritti (concessioni, brevetti, licenze, ecc.) e tutte le situazioni in cui l'immaterialità si traduce in impieghi di capitale legati a attività di marketing, ricerca, sviluppo, ecc. Questi fattori riescono a cedere la loro utilità proprio grazie alla loro produttività ripetuta nel tempo.
interdipendenza e complementarietà con gli altri fattori globalmente con l'entità aziendale. Pertanto l'assenza fisica dei mezzi evidenzia l'elevata aleatorietà che si esprime in relazione agli esiti futuri e alla possibilità di ravvisare tale utilità futura. È opportuno che il periodo di ammortamento in cui l'utilità deve ripartirsi sia breve;
le utilità economiche pluriennali generate da impieghi nel fattore lavoro: remunerazioni periodiche (salari e stipendi); addestramento, formazione, qualificazione;
impieghi in campo pubblicitario per il lancio di nuovi prodotti;
spese legali, studi di fattibilità...
LE UTILIZZAZIONI DI FATTORI CONNESSI A MANIFESTAZIONI FINANZIARIE FUTURE: IRATEI PASSIVI E I FONDI RISCHI ED ONERI 42
Tra i fattori produttivi che possono generare ricchezza, occorre menzionare anche quelli che, pur non avendo ancora avuto manifestazioni finanziarie, hanno generato effetti
economici.Il fenomeno può riferirsi all'acquisizione di utilità economiche rappresentate da fattori immateriali afecondità semplice, come nel caso delle locazioni o di denaro ricevuto in prestito.
QUANDO NON SI HA UN Si parla in tali casi di ratei passivi: rappresentano unaCORRISPONDENTE FINANZIARIO sorta di debito presunto avente il compito di misurareil consumo (costo) attribuito al periodo amministrativoN secondo competenza economica con riferimento adoperazioni che hanno avuto la loro manifestazioneeconomica nel periodo senza aver la corrispondentefinanziaria.
MANIFESTAZIONI FINANZIARIE Per quanto riguarda eventi conFUTURE manifestazione finanziaria futura si parla difondi per rischi ed oneriGrandezze che si dirigono ad integrare e/orettificare misurazioni di grandezze giàriscontrate, la cui determinazione si è rivelata nondel tutto calibrata.
Fenomeni in questione possono essere:a) eventi futuri rappresentativi di consumi e perdite certi
nella loro manifestazioni, ma incertinella misura o data di sopravvivenza; b) eventi futuri rappresentativi di veri e propri rischi, che in caso di futura verificazionegenererebbero dei consumi. DINAMICA DEI MEZZI AZIENDALI E DETERMINAZIONI DI PERIODO: SCHEMA DI SINTESI In sintesi, le singole utilità acquisite in un dato periodo amministrativo dall'impresa alla chiusuradello stesso pei roso possono denotare varie condizioni:- In tal caso i relativi residuiASSENZA DI UTILIZZO costituiscono dei mezzi ancora dautilizzare, ossia delle rimanenzeeconomiche degli elementi attivi delcapitale di funzionamento.
- Fenomeno tipico del processo diUTILIZZAZIONE TECNICA trasformazione delle aziende(TRASFERIMENTO DELL'UTILITÀ industriali,in seguito ad utilizzotecnico del fattore, la cui utilitàECONOMICA) semplice risulta incorporata pertrasferimento con altre unità sempliciin un'unità complessa. Giovasottolineare come nel loro insiemetali consumi di
utilità diano luogo al cosiddetto costo di fabbricazione. L'utilità posseduta dal singolo
UTILIZZAZIONE ECONOMICA fattore non solo è stata ceduta tecnicamente all'utilità complessa, ma
risulta definitivamente realizzata sul piano della rotazione economica finanziaria a seguito della
collocazione sul mercato.
9. Ricavi di esercizio e rimanenze passive
I ricavi sono il riflesso della fase conclusiva del processo produttivo aziendale, cioè la vendita dei
prodotti e delle merci o il corrispettivo dei servizi forniti: è chiaro che la relativa misura deve poter
essere in grado di coprire adeguatamente i costi correlati.
Per i ricavi si rende necessario considerare la possibilità di sfasamento tra aspetto finanziario e
aspetto economico: tale ipotesi può accadere in tipologie di aziende finanziarie come le imprese
assicuratrici, le aziende di credito nelle quali la continua e regolare anticipazione dei realizziri
rispetto agli impieghi
Genera appunto dei ricavi che risultano conseguiti anticipatamente rispetto ai correlati costi. In tali ipotesi, la parte economicamente non ancora maturata si denomina rimanenza passiva (Rp) e deve portarsi in detrazione dei ricavi conseguiti (V). Nel momento in cui tali ricavi anticipati si maturassero in diretta proporzione al tempo saremmo in presenza di risconti passivi (rp): cioè di rimanenze ad operazioni generatrici di ricavi già manifestati sul piano finanziario, ma non ancora su quello economico.
10. I componenti a manifestazione finanziaria futura: i ratei attivi
Nelle situazioni in cui la maturazione proporzionalmente temporale di un ricavo si collega all'ipotesi opposta di manifestazione finanziaria posticipata, la maturazione economica del ricavo deve considerarsi nell'ambito del risultato economico di periodo quale ricavo a manifestazione finanziaria futura, la cui misurazione si affida ad un componente finanziario di capitale avente natura di credito.
presunto e si denomina rateo attivo (rs).
La formazione dei prezzi di vendita e la remunerazione dei consumi di utilità
La misura dei ricavi di vendita trova nella congruità dei prezzi di vendita il necessario riferimento, rendendo opportuno individuare le procedure di fissazione del prezzo di vendita.
Bisogna valutare i consumi e le utilizzazioni dei vari fattori che si sono dovuti impiegare per ottenere un prodotto o un'utilità economica complessa.
La configurazione del costo di prodotto si articola nella seguente struttura:
Si determina considerando il costo sostenuto per l'utilizzazione di
COSTO TECNICO fattori produttivi strettamente tecnici, necessari per la fabbricazione del prodotto
Comprende i costo connessi all'attività amministrativa, costi di distribuzione, oneri finanziari e costi di natura fiscale. Complesso dei costi che l'azienda ha dovuto sostenere per acquisire e combinare i fattori produttivi al fine di completare
Il processo produttivo rappresenta il riferimento atto a stabilire la convenienza economica ad attuare una data produzione.
Ci sono periodi in cui i prezzi di un prodotto sono distribuiti a prezzo di costo o sottocosto: sono attribuibili a situazioni di difficoltà aziendale o a condizioni di particolare vantaggio competitivo.
La struttura del reddito di esercizio è composta da componenti negative e componenti positive:
- Costi di utilizzazione fattori produttivi tecnici a f.s. e f.r. seguiti da rimanenze passive (rimanenze attive iniziali di magazzino + finali)
- Costi di acquisto seguiti da rimanenze attive finali di magazzino
- Ricavi di competenza finanziaria
- Ricavi a futura manifestazione
- Costi di utilizzazione fattori produttivi a f.s. non tecnici (risconti attivi iniziali + costi di acquisto - risconti attivi finali)
- Costi di utilizzazione fattori produttivi a f.r. non tecnici (ammortamenti)
- Costi a futura manifestazione finanziaria
manifestazionefinanziaria;
imposte e tasse;
Il risultato economico è detto utile di esercizio, derivante dall'eccedenza dei ricavi rispetto ai costi, diventando parte del capitale e andando a costituire il relativo incremento e l'aumento dellagrandezza Capitale Netto che scaturisce dalla differenza tra i mezzi aziendali e le fonti di terzi.
A - P = N
In presenza di andamenti gestionali non positivi, il riscontro di risultati negativi (eccedenza dei costi sui ricavi) se prolungato può condurre all'azzeramento del capitale proprio.
A = P
Ancora più critica si rivela la situazione in cui gli andamento gestionali comportassero oltre all'assorbimento del capitale netto, anche l'intaccamento di tutte le fonti di terzi.