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AUDIOMETRIA SOGGETTIVA

Non può prescindere dalla collaborazione del pz. E il soggetto che ci da le risposte.

Si divide in 3 capitoli fondamentali:

  1. A. tonale
  2. A. automatica
  3. A. vocale

AUDIOMETRIA TONALE

Come sottoclasse dell'a. soggettiva, necessita della collaborazione del pz.

Si distinguono due tipi di a tonale:

  1. Quella che si basa sulle minime sensazioni sonore soggettive -> LIMINARE
  2. Quella SOVRALIMINARE si basa sull-utilizzo di stimoli acustici al di sopra della soglia, cioe stimoli di intensita superiore a quella minima indispensabile ad evocare una iniziale sensazione sonora.

I tre elementi cardine della a tonale sono:

  • Audiometro
  • Toni puri
  • Mascheramento
  • Recruitment
  • Adattamento patologico

AUDIOMETRIA TONALE LIMINARE

  1. Bisogna misurare innanzitutto la soglia uditiva del soggetto, ovvero il minimo udibile dal pz. Questo si fa nella cabina silente, mediante l'utilizzo di un...
1. L'audiometro emette suoni puri, cioè frequenze che rappresentano la nota del DO, utilizzate in varie ottave, dalle più gravi alle più acute. Questi suoni sono puri perché hanno frequenze precise.

2. Il paziente viene fatto accomodare nella cabina silente e munito di cuffie. Per convenzione, il rosso indica l'orecchio destro e il blu indica l'orecchio sinistro. La cuffia misura la via aerea, che è la via di trasmissione del suono attraverso l'orecchio esterno e medio. (La via ossea è una via alternativa mediata dall'osso mastoide o dal centro del cranio, attraverso cui il suono viene trasmesso fino alla coclea).

*Beethoven era affetto da otosclerosi. La sua catena ossiculare si bloccava, poiché la staffa risultava bloccata sulla finestra ovale e non trasmetteva più l'energia meccanica vibratoria. Per sentire, Beethoven utilizzava un bastoncino di legno tenuto in bocca, con l'altra estremità appoggiata al pianoforte. Il suono, attraverso la via ossea, cioè la vibrazione sulla mandibola e le ossa del cranio, riusciva a raggiungere la sua coclea.

trasmettere il suono fino alla coclea.

3. L'audiometro invia dei suoni puri. Si chiede quindi al malato di alzare la mano ogni volta che sente il tono inviato attraverso la cuffia. Si parte dai 45 dB e si va via via a decrescere. (35-30-25) Si decresce in genere di -5 dB, fino ad ottenere un valore di soglia. In genere le frequenze testate vanno dalle 125 Hz agli 8000 Hz, che corrispondono alle ottave del Do.

4. Si testano tutte le frequenze per un orecchio, per ottenerne il tracciato, si passa poi all'altro orecchio.

→ Nella misurazione, volta alla ricerca di una soglia uditiva minima, bisogna tenere in considerazione la possibilità di ricorrere al MASCHERAMENTO. Esiste un fenomeno detto "attenuazione interaurale", cioè un suono inviato ad un orecchio può essere percepito anche dall'orecchio controlaterale. Quando si deve diagnosticare una ipoacusia monolaterale, cioè l'abbassamento di udito solo da un lato, l'orecchio sano

può interferire con la misurazione della soglia dell'orecchio malato. Di solito per la via aerea, questa attenuazione è intorno ai 40-50 dB. Se ottengo una soglia per questi valori su un orecchio ipoacusico devo considerare di mascherare l'orecchio normale. Quindi mando un suono per escludere l'interferenza. rumore a banda stretta Per una corretta esecuzione di questo esame si deve quindi mascherare l'orecchio controlaterale a quello malato quando per una soglia tonale aerea la differenza tra un orecchio e l'altro è di 40-50 dB. Per la via ossea la differenza è anche minore, circa 10-15 dB.

TRACCIATO (AUDIOGRAMMA)

Orecchio dx -> viene indicato con il colore rosso, e sul tracciato viene rappresentato con un cerchietto. Si parte da una frequenza comoda, di 1000 Hz, rappresentata sull'asse orizzontale e da un'intensità di 40 dB, rappresentata sull'asse verticale. In condizioni fisiologiche, l'orecchio umano può udire un minimo

di -10 dB fino ad un massimo di 120 dB di intensità, quest'ultima considerata la soglia del dolore. Questa è l'escursione dinamica dell'udibile umano. Per quella frequenza (1000 Hz) continuo a decrescere l'intensità, fino a quando il pz risponde che non sente più nulla. Un normoacusico smetterà di sentire ad una intensità di 5-10 dB. L'ultima risposta è quella valida. Metto quindi il cerchietto rosso per 5 dB - 1000 Hz. Faccio lo stesso per tutte le altre frequenze. In genere si fa da 1000-8000 Hz, 1000-250 Hz. Unisco poi i cerchietti con una linea ed ottengo la soglia minima per la via aerea dell'orecchio dx. Faccio poi lo stesso con l'orecchio sn -> indicato con il colore blu, e sul tracciato viene rappresentato con una crocetta. In un normoudente, via aerea e via ossea corrispondono. Per misurare la via ossea, viene applicato un vibratore sulla mastoide e analogamente alla misurazione della via aerea, il pz dirà quando sente.e quando non sente più un suono. Sul tracciato la via ossea viene rappresentata con delle freccette: - Rivolte verso dx e rosse -> or dx - Rivolte vs sn e blu -> or sn Il soggetto è normoacusico entro 20 dB di intensità del suono. Mentre per le ipoacusie, in base all'intensità distinguiamo: - 20-40 dB -> ipoacusia media - 40-70/80 dB -> ipoacusia moderata - > 70 dB -> ipoacusia severa - > 90 dB -> ipoacusia profonda Nel caso dell'ipoacusia di trasmissione, abbiamo un blocco della capacità dell'apparato di trasmissione nel trasferire il suono fino all'orecchio interno, per cui la soglia risulterà più difficile da percepire. Questo può essere dovuto ad un tappo di cerume, otite, o addirittura un blocco della catena ossiculare. Ma dal momento che la coclea è l'apparato percettivo è normale, la via ossea risulterà normale. Sul tracciato risulterà pertanto un evidente squilibrio tra via

area e via ossea (che è migliore). Nell'ipoacusia neurosensoriale, ad essere danneggiato è l'apparato percettivo, coclea in primis. Pertanto sul tracciato rileveremo che la via ossea è analoga alla via aerea. L'ipoacusia può essere anche mista, ossia avere una componente di trasmissione ed una neurosensoriale.

AUDIOMETRIA TONALE SOVRALIMINARE. L'esame audiometrico tonale sovraliminare studia il comportamento della funzione uditiva in condizioni di ordinaria prestazione funzionale (in fin dei conti, nella vita di tutti i conti riceviamo stimoli sovraliminari, ad esempio una macchina che passa, ma lo stesso ambiente) utilizzando cioè stimoli di intensità superiore a quella minima indispensabile ad evocare una iniziale sensazione sonora.

Molto importante è il fenomeno del RECRUITMENT, associato alle ipoacusie neurosensoriali cocleari. È un fenomeno che si studia in audiometria tonale sovraliminare, e la sua presenza è un indice della presenza di questo.

tipo di ipoacusia. La ipotesi più accettata attorno a questo fenomeno è la presenza di un'organizzazione delle CCI collegatetutte con una fibra nervosa. (es.: 5 CCI sono collegate ad una sola fibra) Se consideriamo la piena efficienza di queste cellule, quando mandiamo stimoli via via crescenti, le CCI trasducono l'energia meccanica vibratoria in energia elettrica. La fibra nervosa d'altro canto, essendo caratterizzata da un periodo refrattario, non è in grado di condurre attivamente in ogni momento. Quando queste cellule vengono danneggiate ed insorge un'ipoacusia neurosensoriale, la cellula (o le cellule) che rimane stimolerà al massimo la fibra. L'effetto paradosso che si viene a creare è che: Se in un soggetto normale aumento un'intensità dello stimolo alla quale si associa un incremento della sensazione sonora soggettiva. Nell'ipoacusico, un aumento di intensità del suono corrisponde un incremento di intensità.

dellasensazione sonora soggettiva molto maggiore rispetto alla norma. Questo perché l'unica CCI rimasta stimola attivamente la fibra nervosa, che svolge il lavoro per 5 CCI. Il concetto è che l'orecchio danneggiato è molto più sensibile (ipersensibile) dell'orecchio normale. Recruitment -> distorsione della sensazione soggettiva di intensità. Uno dei test maggiormente utilizzato per individuare il fenomeno del Recruitment è l'ABLB (Alternate Binaural Loudness Balance Test) o Test di Fowler. Ipoacusia ns dx. Se incremento l'intensità dello stimolo, l'orecchio non percepirà questo incremento. Bisogna quindi chiedere al soggetto di riferire quando il suono alternato tra un orecchio e l'altro viene percepito come allo stesso livello. Il Fowler viene eseguito solo nelle ipoacusie monolaterali o quando comunque esista un'asimmetria tra le soglie per via area dei due orecchi per una determinata frequenza, pari ad almeno 30.

. Con l'audiometria tonale sovraliminare possiamo studiare anche un altro fenomeno importante: quello dell'ADATTAMENTO PATOLOGICO. Così come il recruitment è collegabile ad una patologia di tipo cocleare, il fenomeno dell'adattamento è correlato ad una patologia di tipo retrococleare. L'adattamento patologico è una distorsione nel tempo di percezione soggettiva dei suoni. Nella prova di Jerger (STAT - Supra-threshold adaptation test), si invia un rumore di mascheramento a banda larga all'orecchio controlaterale (normale) ad una intensità di 90 dB. Simultaneamente, all'orecchio in esame viene inviato un tono ad un livello fisso di 100 dB (a 500-2000-4000Hz) e di 105 dB (a 1000 Hz) per la durata di 60 secondi. Il paziente deve quindi segnalare quando non sente più il tono continuo e la risposta risulta patologica se la percezione è inferiore ai 60 secondi. Adattamento perché per un fenomeno di fatica delle fibre, che fino ad un certo punto.

Mandano le informazioni nervose ai centri superiori, poi siccome sono lesi non sono più in grado di sostenere questa stimolazione prolungata nel tempo.

AUDIOMETRIA VOCALE

Anziché suoni puri, si utilizzano stimoli sonori dotati di significato, consentendo anche di stabilire l'intelligibilità della parola.

Sono conseguenza di un processo di riconoscimento complesso ove entrano in gioco, oltre all'orecchio, anche le sfere psichiche.

Si mettono le cuffie al pz e si inviano parole o non parole, invitando il pz a ripetere ciò che ha sentito.

Sul tracciato vengono quindi riportate la % di parole correttamente udite e l'intensità.

In una curva normale, ad una intensità di 0 dB, ho la soglia di detezione, a lv della quale un soggetto normoacusico non sente niente. Incrementando l'intensità la capacità di risponde migliora.

Al 50% delle parole correttamente udite (5/10) si ottiene la soglia di percezione, fino ad arrivare al 100% (10/10)

Dove?
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
6 pagine
SSD Scienze mediche MED/32 Audiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Serebi88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Audiologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Molini Egisto.