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PROGRAMMAZIONE:
E’ il metodo generale che permette all’educatore e agli atleti di trarre il massimo vantaggio
dalle situazioni educative. Il programma è l’organizzazione di situazioni mirate
all’apprendimento che avviene tramite dei mezzi. Le regole della programmazione sono:
Considerare le caratteristiche della situazione didattica (ambiente, attrezzatura, orario,
• età degli allievi).
Identificare obiettivi perseguiti in maniera oggettiva definendo i comportamenti motori
• che l’allievo dovrà realizzare al termine del periodo di apprendimento.
Introdurre verifiche e correzioni sugli allievi.
• Scegliere mezzi, stili e strategie per raggiungere gli obiettivi.
•
CONTENUTI dell’educazione motoria:
1) Esercizi: unità funzionale di un’esercitazione che concorre al raggiungimento parziale di
un obiettivo di apprendimento. Si basa su pochi movimenti tendenti a scopi specifici
(tonificazione, potenziamento, automatizzazione).
2) Esercitazioni: insieme di esercizi che si concatenano l’uno all’altro senza soluzione di
continuità, oppure si susseguono uno dopo l’altro secondo criteri didattici dopo un certo
tempo di applicazione.
3) Applicazioni ludiche: esercizi ed esercitazioni motivanti grazie ad esecuzioni giocose,
divertenti con opportunità di conforto con sé stessi e con gli altri.
4) Giochi: opportunità di apprendimento codificate in vario modo (giochi popolari, giochi di
movimento, giochi di confronto).
I contenuti si possono esprimere con diverse opportunità educative legate al rapporto con
l’ambiente:
Contenuti realizzati a corpo libero: esercizi realizzati senza sovraccarichi. Riproducono il
• movimento nel modo più naturale senza vincoli.
Contenuti applicati all’uso dei piccoli attrezzi: aumentano gli effetti dell’esercizio a corpo
• libero stimolando l’attenzione e la motivazione.
Contenuti applicati ai grandi attrezzi: creano resistenze esterne aumentano il
• sovraccarico naturale.
Contenuti applicati ad attrezzi di fortuna: legati alla capacità dell’educatore di sfruttare al
• meglio l’ambiente circostante per creare variabilità applicativa in una certa esercitazione.
Contenuti applicati ad attrezzi di fantasia: legati alla capacità dell’educatore e dell’allievo
• di ideare ausili stimolanti e diversificati per l’azione motoria finalizzata ad un obiettivo
educativo.
I contenuti possono essere eseguiti in forma individuale, a coppie, piccoli gruppi, gruppi
collaborativi o in squadre competitive.
1) Contenuti per l’adattamento del movimento: stimolano le capacità motorie in contesti
nuovi o parzialmente nuovi in relazione al concetto di difficoltosità. Per difficoltosità (dal
facile al difficile) si intende lo sviluppo graduale della situazione ambientale presente nel
compito motorio, è necessario adattare il movimento per non perdere efficacia nonostante
la variazione ambientale (correre su sabbia, in salita).
2) Contenuti per l’apprendimento motorio: stimolano le capacità motorie in contesti nuovi o
parzialmente nuovi in relazione al concetto di difficoltà. Per difficoltà (dal semplice al
complesso) si intende lo sviluppo graduale del livello coordinativo presente nel compito
motorio, è necessario apprendere nuovi parametri coordinativi per ottenere un’esecuzione
efficace.
3) Contenuti per migliorare lo schema corporeo:
Contenuti per la lateralizzazione: stimolano il corretto sviluppo della lateralità partendo
• dalla dominanza emisferica genetica.
Contenuti per la manualità fine: stimolano la dominanza manuale consolidando la
• lateralità della mano dominante.
Contenuti per il controllo podalico: stimolano la dominanza podalica consolidando la
• lateralità del piede dominante.
Contenuti per lanci-ricezioni: stimolano la coordinazione delle funzioni dell’arto
• dominante e dell’arto complementare con le funzioni del tronco e in forma crociata con
gli arti inferiori.
Contenuti per salt-balzi: stimolano la coordinazione delle funzioni di attacco/slancio e
• appoggio/spinta dell’arto dominante e subdominante.
Contenuti per la lateralità oculare: stimolano il corretto sviluppo della dominanza oculare
• (mira, lettura, grafia).
4) Contenuti per la coscienza e mobilizzazione corporea: stimolano la corretta sensazione
di sé e percezione dei singoli segmenti corporei e delle relazioni che li collegano al
movimento.
Contenuti per la consapevolezza globale: stimolano la percezione complessiva del corpo
• e della sua mobilizzazione (rotolare, strisciare) tramite il contatto con il suolo.
Contenuti per la consapevolezza segmentaria: stimolano la percezione di ogni segmento
• del corpo tramite l’uso variato di stazioni di lavoro (decubito supino/prono/laterale,
stazione seduta, stazione in ginocchio). Spesso gli esercizi si svolgono ad occhi chiusi
per favorire la concentrazione sulla percezione propriocettiva.
Contenuti per il controllo tonico muscolare: stimolano la percezione dello stato di
• contrazione/decontrazione della muscolatura.
Contenuti per il controllo respiratorio: stimolano la coordinazione dell’atto respiratorio in
• combinazione con l’attività motoria.
MEZZI E VARIABILI per la preparazione multilaterale dei contenuti:
1) Variabilità dei contenuti: consente di modificare costantemente i contenuti proposti
finalizzando il contenuto all’obiettivo prefissato (variabili spaziali, temporali, qualitative,
quantitative, esecutive).
Variabilità ambientale.
• Variabilità coordinativa.
• Variabilità percettiva: esclusione parziale o totale di canali sensoriali.
• Variabilità nei mezzi: percorsi liberi/aperti/chiusi, circuiti seriali o random di
• potenziamento muscolare a carico naturale e con sovraccarico, stazioni
(automatizzazione delle abilità tecniche), problem solving.
Variabilità degli ausili: attrezzi, partner, macchinari specifici, multimedia.
• Variabilità dei singoli esercizi: corpo libero, piccoli e grandi attrezzi, carico naturale o con
• sovraccarico graduale, esercizi educativi-addestrativi, preventivi-correttivi, opposizione-
spinta, sollevamento-trasporto, individuali-coppie-gruppi.
ESEMPI DI CONTENUTI rivolti ad obiettivi specifici:
1) Percorso: strumento ludico, flessibile e adattabile utile per perseguire gli obiettivi di
attività motorie, sollecita l’allievo a superare le difficoltà con la maggiore destrezza
possibile. E’ adeguato all’età degli allievi. Per ogni percorso si può aumentare la difficoltà
dei compiti motori senza cambiarne la struttura.
Percorso libero (labirinto): formato da una serie di attrezzi (ostacoli) posti nella palestra.
• Il bambino intraprende il percorso che preferisce liberamente (massima libertà
applicativa e stimolo alla creatività). Si può svolgere anche a coppie o gruppi.
Percorso aperto: simile a quello libero, ma con rigide consegne su come affrontare i vari
• attrezzi (ostacoli). Il bambino è libero di inventare il tragitto, però con regole
nell’affrontare gli ostacoli. Le regole possono essere introdotte anche gradualmente
durante il gioco come ad esempio cambiare il tipo o la superficie di corsa.
Percorso chiuso: formato da regole rigide sia sul tragitto da effettuare sia sulle
• esecuzioni degli attrezzi. Garantisce l’individualizzazione e l’applicazione dinamica.
CIRCUITO SERIALE per l’abilità generale di tiro:
Tiro diretto al bersaglio.
• Tiro di rimbalzo.
• Tiro balistico.
• Tiro diretto basso (superare l’ostacolo posto sotto al bersaglio).
•
CIRCUITO SERIALE sull’abilità di corsa:
Slalom stretto.
• Corsa a navetta avanti-dietro senza cambio fronte.
• Corsa slalom con cambi di direzione.
• Corsa slalom con salto ostacoli.
•
ESERCITAZIONE RANDOM (3-5 minuti a gruppo):
E’ valida per gli allievi che hanno padronanza delle abilità specifiche. E’ formata da un
circuito situazionale (esercizi simili alla situazione reale del gioco) dove gli allievi suddivisi
in squadre devono operare con velocità e precisione alternando l’uso dei fondamentali
tecnici specifici di quello sport. Gli allievi eseguono le stazioni spostandosi da una all’altra,
terminate le stazioni si tornano in fila in attesa (tempo di recupero) della partenza
successiva. Questa esercitazione è molto usata per la pallavolo (l’allievo va a muro, va in
ricezione, va in battuta, va in copertura, va a schiacciare) per il basket e per il
rafforzamento muscolare (circuit training).
MODALITA’ ESECUTIVE di un circuit training: forma di potenziamento a carico naturale
per allievi:
Tempo di lavoro: 30 s per ogni esercizio (da 6 a 10 esercizi) con massima velocità
• esecutiva e corretta esecuzione (dipende dall’età e dalla preparazione fisica degli
allievi). Il circuito va ripetuto almeno 2 volte.
Tempo di recupero: 45 s (dipende dal età e dalla preparazione fisica degli allievi).
• Numero di ripetizioni: quelle che ogni allievo riesce a fare correttamente nel tempo
• stabilito (individualizzazione del lavoro). Gli esercizi possono essere facilitati per allievi
meno forti.
Esecuzione a coppie: mentre uno lavora, l’altro conta le ripetizioni e controlla
• l’esecuzione del compagno. I ruoli vengono invertiti dall’educatore nel momento
opportuno.
Rotazione delle coppie: dopo ogni cambio di esercizio, le coppie ruotano nella stazione
• successiva.
GIOCHI A RINCORRERE ed ACCHIAPPARE:
Pac-man: gli allievi si muovono e scappano sulle righe della palestra delimitate
• precedentemente, uno dei bambini è pac-man e rincorre gli altri muovendosi sulle righe
per mangiarli. Quando pac-man tocca un bambino, questo può essere eliminato, può
diventare a sua volta pac-man o da solo oppure assieme al pac-man precedente.
Trenino: gli allievi si dispongono in fila. Il capofila guida la fila correndo liberamente per
• la palestra tenendo una palla in mano. Al segnale dell’educatore, il capifila consegna la
palla al secondo e si porta in fondo alla fila. Si suddivide progressivamente il gruppo
formando trenini sempre più piccoli. L’obiettivo è quello di non urtarsi cercando spazi
liberi (anticipazione motoria, orientamento spazio-temporale)
GIOCHI DI TRASPORTO (individuali o collettivi):
Sono attività dinamiche in cui gli allievi sperimentano combinazioni motorie legate al
movimento naturale. Si realizzano ponendo in serie piccoli attrezzi in certi punti della
palestra creando zone