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Attività ad esercizio: accertamenti, obiettivi, interventi e procedure di spostamento Pag. 1
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MANIFESTAZIONE DI COMPROMISSIONE DELLA MOBILITÀ

 DIMINUZIONE DELLA FORZA MUSCOLARE, usare i muscoli anche solo per camminare

permette di mantenerli, se non si fa + nessun movimento abbiamo una diminuzione

ipotonia o flaccidità

 MANCANZA DI COORDINAMENTO quando il controllo nervoso e la regolazione del

movimento sono compromessi si può avere:

 Atassiamancanza di coordinamento muscolare

 Tremore mov ritmico e ripetitivo durante periodi di riposo o quando ci si mette in

mov

 Corea brevi e spontanee contrazioni muscolari degli arti o muscoli facciali

 Atetosi movimento di torsione lento o irregolare

 Distonia simile a atetosi ma colpisce aree + vaste

 ALTERAZIONE DELL’ANDATURA possono interessare ritmo, stabilità e andatura della

deambulazione

 CADUTE con mobilità limitata cadono facilmente

 DOLORE DURANTE IL MOVIMENTO

 RIDUZIONE DELL’ESCURSIONE ARTICOLARE

 INTOLLERANZA ALL’ATTIVITÀ quando il pz ha energie fisiche o psichiche insufficienti x

svolgere l’attività

CONSEGUENZE FISICHE DELL’IMMOBILITÀ

 ATROFIA E PERDITA MUSCOLARE

 CONTRATTURE E DOLORI ARTICOLARI

 AUMENTO FREQUENZA CARDIACA

 IPOTENSIONE ORTOSTATICA calo della pressione sanguigna sistemica che accompagna il

passaggio dalla posizione supina a quella eretta

 TROMBOSI ED EMBOLIA coagulo di sangue che si deposita sulle pareti delle vene

 AUMENTO FREQUENZA RESPIRATORIA perché diminuisce l’espansione polmonare

 DIMINUIZIONE DEL METABOLISMO BASALE

 OSTEOPOROSI DA DISUSO

 DISORDINI IMMUNITARI

 LESIONI DA DECUBITO

 STASI URINARIA

 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE

 STIPSI

 CALCOLI RENALI

 SONNO E RIPOSO

Assistere il pz a GIRARSI A LETTO

1. Rivedere gli ordini del medico o piano assistenziale, valutare la capacità di collaborazione e

le limitazioni, consultare l’algoritmo per la mobilizzazione

2. Fornirsi degli ausili o sostegni per il posizionamento

3. Eseguire l’igiene delle mani ed indossare equipaggi per la protezione

4. Identificare il pz e spiegare la procedure

5. Chiudere porta e tende, garantire un infermiere ad ogni lato del letto, mettere a portata di

mani i cuscini o altri sostegni da usare, posizionare il letto ad un altezza giusta per l’inf e

abbassare le protezioni laterali

6. Se non è ancora in sede mettere un telo sotto il pz che riduca l’attrito

7. Usando il telo spostare il pz fino al bordo del letto opposto alla parte dove va girato e

sollevare le protezioni laterali

8. Se il pz riesce farli afferrare la spondina altrimenti posizionarlo con le bracci di traverso sul

torace e incrociare la gamba più lontana sopra quella più vicina a noi

9. L’inf dalla parte del pz in cui si deve girare deve mettersi davanti con la gambe divaricate a

distanza della larghezza delle spalle e una gamba avanti e una indietro, flettere le

ginocchia, tenere glutei e addominali e utilizzare i muscoli delle gambe per esercitare

trazione; l’inf dall’altro lato pone le mani sulla spalla e una sull’anca aiutando a far ruotare

il pz insegnandoli a tirarsi alla spondila oppure usare il telo per ridurre l’attrito

10. Tirare avanti la scapola del pz verso l’esterno

11. Mettere il pz in allineamento con il corpo usando cuscini se necessario e uno metterlo

dietro la testa

12. Alzare la testiera del letto e sistemare il pz il posizione confortevole

13. Posizionare il letto più basso, con le spondine laterali alzate, assicurarsi che abbia il

campanello e gli oggetti personali vicino

14. Pulire gli ausili utilizzati se non sono usati solo per quel pz, togliersi i guanti e equipaggio

per protezione personale e lavarsi le mani.

Assistere nello spostamento verso l’alto

1. Rivedere la documentazione, le limitazioni, la capacità di collaborare, presenza di drenaggi,

EV, ferite chirurgiche e attrezzature che possono ostacolare lo spostamento, consultare

l’algoritmo

2. Eseguire igiene delle mani e indossare equipaggio se necessario

3. Identificare il pz e spiegare la procedura

4. Chiudere tenda e porte, sistemare il letto all’altezza adatta per l’inf e la testa in posizione

orizzontale oppure nella posizione più bassa che il pz tollera, mettendo in Trendelenburg

se il pz lo tollera per facilitare il movimento

5. Togliere i cuscini da sotto il pz e posizionarlo uno infondo la testata del letto

6. Mettere un telo che riduca l’attrito e un infermiere per ogni lato

7. Chiedere al pz se è in grado di piegare le gambe e mettere i piedi sul letto così da facilitare

lo spostamento, mettere le braccia sul torace e il mento verso il torace

8. Inf a ogni lato del letto con gambe divaricate a dimensione delle spalle e una gamba avanti

e una indietro

9. Se c’è nel letto azionare il meccanismo che rende più dura la sup del letto

10. Flettere le ginocchia e le anche tenendo gli addominali e i glutei e dritto il dorso

11. Spostare il peso del corpo avanti e indietro nelle gambe e al 3 muovere il pz verso l’alto nel

letto, se il pz può si può aiutare con le gambe piegate

12. Aiutare il pz a mettersi in una posizione corretta, sistemare cuscini e sostegni, riportare il

livello del letto per sistemare il pz quindi altezza x l’inf e dopo riportarlo all’altezza di prima

della procedura

13. Pulire gli ausili per lo spostamento, togliersi i guanti e equipaggio e lavarsi le mani.

Assistenza dal LETTO alla BARELLA

1. Rivedere la documentazione per le valutazioni

2. Eseguire igiene delle mani e indossare l’equipaggio

3. Identificare il pz e spiegare la procedura

4. Chiudere tende e porte, sistemare il letto in posizione orizzontale alla stessa altezza della

barella e abbassare le protezioni laterali

5. Mettere un asciugamano da bagno sopra il pz e togliere i lenzuoli sotto l’asciugamano

6. Se non è presente posizionare il telo che riduce l’attrito, far incrociare le braccia al pz sul

torace e il mento sul torace, collocare sotto il pz un dispositivo per lo spostamento laterale

7. Mettere una barella vicino e parallela al letto, bloccare ruote della barella e del letto

8. 2 infermieri dalla parte della barella e 1 inf dalla parte del letto

9. Con il telo che riduce l’attrito ruotare il pz dalla parte opposta alla barella e mettere la

tavola per il trasferimento nello spazio tra la barella e il letto girando il pz sul dorso in

modo che sia maggior parte sulla tavola

10. Inf dal lato del letto afferra il telo alla testa e al torace, 1 inf dalla parte della barella afferra

il telo alla testa e al torace e l’altro afferra al torace e gambe

11. Ad un segnale dato da 1 inf, i 2 dalla parte della barella tirano il telo mentre l’inf dalla parte

del letto spinge il telo spostando il pz sulla barella

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
5 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher veveg96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Attività formative professionalizzanti 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Baldi Fedi Romano.