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La conquista dei Gutei e la fine inaspettata
Accad. Inoltre, conquistarono gran parte dell'alluvio di sconfiggere l'ultimo re guteo. Utu-hegal raccoglierà i fruttimesopotamico e la città sacra di Nippur. di questa grande impresa poiché troverà una fine inaspettata. Questa popolazione, nonostante abbia dominato la regione per un mentre supervisionava la costruzione di una qualche operaperiodo piuttosto lungo, non ci ha lasciato molto iscrizioni. La idraulica, morendo per il crollo di questa struttura. Sappiamomaggior parte sono di sovrani, redatte in accadico e non nella loro dalla lista regale che ebbe un regno piuttosto breve, di circalingua di origine. I Gutei prendono la scrittura e la lingua del paese sette anni.conquistato, commissionano iscrizioni di tipo celebrativo nel solco Gli succede un suo sottoposto, un certo Ur-Namma. Si tratta didella tradizione accadica. Copiano i regnanti precedenti nella un suo generale, forse anche un fratello minore (riferimento adtitolatura e si
proclamano essi stessi come sovrani di Accad. un testo in cui li mette in relazione ma non è certo). QuestoPer quanto riguarda la lingua dei Gutei, è attualmente sconosciuta e nuovo sovrano sposta la capitale a Ur e fonda una nuovanon siamo in grado di paragonarla ad altre. Abbiamo solo pochi dinastia che sarà poi nota come "Terza dinastia di Ur" (UR III).elementi di tipo onomastico.Non occuperanno tutta l'area mesopotamica. Ad esempio, in alcunecittà, come quella di Umma, troviamo alcuni governanti locali che PERIODO DI UR III (2100-2000 a.C.) Questa nuova dinastiariconoscono l'egemonia dei conquistatori e sono in una sorta di regnerà sull'intero paese unificato, ereditando in parte i territorisubordinazione politica (sovrani-vassalli). conquistati da Utu-hegal e in parte altri indipendenti (come la città di Lagash). I re di Ur
riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominio universale nella titolatura dei sovrani. Inoltre, il suo successore, Shulgi, introduce la nozione di divinità del sovrano e quindi gli attribuisce uno status divino, copiando gli ultimi re di Accad. Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominio universale nella titolatura dei sovrani. Inoltre, il suo successore, Shulgi, introduce la nozione di divinità del sovrano e quindi gli attribuisce uno status divino, copiando gli ultimi re di Accad. Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominio universale nella titolatura dei sovrani. Inoltre, il suo successore, Shulgi, introduce la nozione di divinità del sovrano e quindi gli attribuisce uno status divino, copiando gli ultimi re di Accad. Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominio universale nella titolatura dei sovrani. Inoltre, il suo successore, Shulgi, introduce la nozione di divinità del sovrano e quindi gli attribuisce uno status divino, copiando gli ultimi re di Accad. Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominio universale nella titolatura dei sovrani. Inoltre, il suo successore, Shulgi, introduce la nozione di divinità del sovrano e quindi gli attribuisce uno status divino, copiando gli ultimi re di Accad. Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominio universale nella titolatura dei sovrani. Inoltre, il suo successore, Shulgi, introduce la nozione di divinità del sovrano e quindi gli attribuisce uno status divino, copiando gli ultimi re di Accad. Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominio universale nella titolatura dei sovrani. Inoltre, il suo successore, Shulgi, introduce la nozione di divinità del sovrano e quindi gli attribuisce uno status divino, copiando gli ultimi re di Accad. Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominio universale nella titolatura dei sovrani. Inoltre, il suo successore, Shulgi, introduce la nozione di divinità del sovrano e quindi gli attribuisce uno status divino, copiando gli ultimi re di Accad. Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. 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Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominio universale nella titolatura dei sovrani. Inoltre, il suo successore, Shulgi, introduce la nozione di divinità del sovrano e quindi gli attribuisce uno status divino, copiando gli ultimi re di Accad. Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominio universale nella titolatura dei sovrani. Inoltre, il suo successore, Shulgi, introduce la nozione di divinità del sovrano e quindi gli attribuisce uno status divino, copiando gli ultimi re di Accad. Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominio universale nella titolatura dei sovrani. Inoltre, il suo successore, Shulgi, introduce la nozione di divinità del sovrano e quindi gli attribuisce uno status divino, copiando gli ultimi re di Accad. Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominio universale nella titolatura dei sovrani. Inoltre, il suo successore, Shulgi, introduce la nozione di divinità del sovrano e quindi gli attribuisce uno status divino, copiando gli ultimi re di Accad. Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominio universale nella titolatura dei sovrani. Inoltre, il suo successore, Shulgi, introduce la nozione di divinità del sovrano e quindi gli attribuisce uno status divino, copiando gli ultimi re di Accad. Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominio universale nella titolatura dei sovrani. Inoltre, il suo successore, Shulgi, introduce la nozione di divinità del sovrano e quindi gli attribuisce uno status divino, copiando gli ultimi re di Accad. Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominio universale nella titolatura dei sovrani. Inoltre, il suo successore, Shulgi, introduce la nozione di divinità del sovrano e quindi gli attribuisce uno status divino, copiando gli ultimi re di Accad. Tuttavia, era già in atto un processo di disgregazione con vari soggetti che non riusciranno a unificare l'intero paese sotto il dominio e a estendere il proprio controllo anche al di fuori della Mesopotamia. Una di queste dinastie sarà decisiva per gli esiti dei propri confini geografici. Si parla dell'"Impero di Ur III": abbiamo un'aspirazione al dominrispondono più all'autorità centrale. Più di un secolo, alla fine del III millennio a.C.: si tratta dell'ultima dinastia sumera. In riferimento a questa epoca, alcuni parlano di rinascimento sumero o periodo neo-sumerico. Si indica il ritorno in tollerato e contrastato. Sappiamo che i re di Accad dovettero sedare varie rivolte interne scaturite dalla città che si erano coalizzate tra di loro per sottrarsi al dominio esterno. Possiamo notare che il dispendio di risorse per mantenere questo tipo di potere è fattibile nel sumero. Ma questo non salva il sumerico dall'estinzione,breve periodo. Ma nel corso del tempo vienecondannato già precedentemente nonostante il tentativo di questa eroso e si arriva ad una situazione di debolezza strutturale che nondinastia di recuperarlo. Di là a un secolo, alla fine di Ur III, morirà è più in grado di tenere coeso tutto.completamente come lingua parlata.
In questo programma di rivitalizzazione della lingua rientra ancheun discorso più ampio a livello culturale. I re si mostrano comepatroni della cultura sumerica, cercano di dare impulso all'attività ealla produzione letteraria in sumerico. La letteratura sumericacanonica che possediamo, nonostante ci siano note in redazioni piùtarde di epoca paleobabilonese (2000-1500 a.C.), sono statecomposte durante il periodo neosumerico. In particolare, il sovranoShulgi si dimostra come un grande patrocinatore della arti ingenerale con una serie di composizioni che hanno per oggettol'esaltazione dello stesso sovrano.
Nasce un genere letterario nuovo, ossia si prende una forma di letteratura tradizionale definita in nologia divina ma si sostituisce la divinità con il sovrano. I termini non sono dissimili poiché il sovrano è concepito come un dio. Anche questa esperienza arriva a incontrare una sua fine naturale, per mano di un popolo straniero. Saranno gli abitanti di Elam, sull'altopiano iranico, a invadere questi territori. I sovrani elamiti più volte compiranno scorrerie e campagne militari in: - PERIODO PALEOBABILONESE (SUD) / Tra le dinastie di origine amorrea, la più importante sarà quella di Babilonia. Si tratta di un centro che fino a quel momento non aveva avuto una grande storia, un insediamento secondario senza nessuna importanza. Dopo i secoli di lotta tra Isin e Larsa, sarà con un elemento nuovo: un cambiamento demografico. - PALEOASSIRO (NORD) / AMORREO (2000-1500 A.C.) Nel periodo successivo vediamo un'estrema frammentazione ma con un elemento nuovo: un cambiamento demografico.Questa città con il suo re più importante HammurabiCominciano ad affluire genti di provenienza occidentale, i ('Ammu-rapi') a unificare tutta la bassa Mesopotamia sotto ilcosiddetti amorrei, una popolazione semi-nomade dedita alla proprio dominio. Utilizziamo il termine Babilonia come sinonimopastorizia con una strutturazione socio-politica di 'Paese di Sumer e Accad' perché a un certo punto la città arrivadi tipo tribale e forti legami con gli esponenti della stessa tribù. a dominare l'intera area.
Questi spostamenti sono causati da problemi di tipo ambientale. A partire da questo periodo si affermano due diverse aree:Gli amorrei cominciano a premere su questa regione: da un lato - Babilonia come grande regione a sudvengono osteggiati, soprattutto laddove questi si manifestano - Assiria a nord, lungo il corso del Tigri, che avrà come cittàsottoforma di gruppi guerrieri dediti alle scorribande e alla
Razzia. Per questo motivo, durante la dinastia dei re di Ur, viene costruita più importanti Assur e Ninive (si impiantano sua abitatiuna specie di grande muraglia, il Muro dei Mardu (il nome esistenti già dal III millennio a.C.)sumerico degli amorrei) per tenerli fuori dai confini del paese. Il regno di Hammurabi (1792-1750 a.C.) non gli sopravvive: giàDa un altro lato, vediamo dagli stessi testi, una forte penetrazione con il figlio comincia a perdere parti del territorio. Arriverà la finedi questo elemento. Molte persone di origine amorrea sono presenti a causa degli Ittiti di Hattusha provenienti dall’Anatolia centrale.nell’alluvio già durante Ur III. Molti continuano ad usare i propri Condurranno una campagna esclusivamente finalizzata anomi in lingua amorrea, mentre altre volte vediamo fenomeni di saccheggiare la città poiché non erano interessati a controllare iacculturazione con l’utilizzo di nomi sumerici o
accadici per territori. Il regno, tuttavia, progressivamente si era già indebolitomeglio integrarsi. con i successori di Hammurabi prima che venisse conquistato.Gli amorrei vengono impiegati dal re di Ur anche negli eserciti perle loro capacità guerriere. Molti fanno carriera militare,ritrovandosi ai vertici delle forze armate. Come spesso succedequando c’è un vuoto di potere, le prime forze a riempirlo sonoproprio le armate: in questo caso, i comandanti erano nella maggiorparte amorrei. Si vanno a porre al vertice delle città-stato che sistanno ricostituendo.Sono soprattutto la città di Larsa e Isin che si contendono l’ereditàdella dinastia di Ur con i re che assumono gli stessi titoli regali pursenza avere un effettivo potere territoriale. I primi due secoli diquesto periodo sono detti, appunto, “Secoli di Isin-Larsa”.
PERIODO MEDIOBABILONESE/EPOCA CASSITA(1500-1000 A.C.) L’eredità di Babilonia
è presa da un altro popolo straniero, i Cassiti, insediati nella zona del medio Eufrate. Erano di origine orientale, di natura tribale e nomade. Danno origine ad una nuova dinastia che controllerà l’area meridionale fino a unificarla sotto il proprio controllo per vari secoli. Rivitalizzano l’uso del sumerico, anche se si tratta di una sorta di trasformazione. È improntato all’accadico: si scrive in sumerico gli elementi morfologici sono pertinenti all’accadico. Sarà ancora un re dell’Elam con una sua incursione a porre fine al dominio cassita. Gli elamiti cercheranno di assumere il controllo fino a che saranno scacciati da un sovrano della città di Isin, liberando il paese dalla dominazione straniera. accentrare tutta la cultura disponibile e i testi ritenuti più importanti, la biblioteca di Assurbanipal a Ninive. Sappiamo dalle fonti la presenza di alcuni funzionari del re che venivano mandati
PERIODO NEOASSIRO/NEOBABILONESE in ogni parte dell'Assiria per recuperare e copiare testi da scuole (1000-500 A.C.) Si vede la progressiva ascesa al potere scribali o templi. Molti di questi sono stati rinvenuti nel sito dell'Assiria (Impero neoassiro). Il nome Assiria in accadico non attualmente si trovano al British Museum, tra cui l'importantissima esiste, il territorio dominato da questa popolazione veniva opera che narra l'epopea di Gilgamesh, il leggendario re di Uruk chiamato Mat Assur cioè "Il Paese di Asshur": questa città, protagonista di una storia dal carattere epico. Scritta in dodici tuttavia, verrà soppiantata da altri centri come Kalhu/Nimrud che tavolette, includono la narrazione del diluvio universale. Questa all'epoca di Tiglat-pileser III, padre e predecessore di Sargon II, parte è un adattamento di una storia molto più antica già presente era capitale. Tuttavia, il nuovo sovrano
Fonderà egli stesso una nella cultura mesopotamica, come anche altre sezioni della storia dinuova capitale, la città di Dur-Sarruken ("La fortezza di Sargon") Gilgamesh che fanno riferimento a testi sumer