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L’opera non deve suscitare piacere ed emozione ma contemplazione intellettuale. Il braccio
di Clemente e’ proteso in avanti in segno di benedizione o protezione, la porta al di sotto assume
le forme di un aldilà. La veste del pontefice introduce una vibrazione molto sottile di valore
chiaroscurale, i panneggi femminili sono molto aderenti. I panneggi del Bernini sono dilatati verso
l’esterno e celano la struttura anatomica del corpo. Vediamo come i panneggi di Canova siano
simili e aderenti al corpo a quelli di David: siamo negli stessi anni.
Bruto Bruto e’ un personaggio che ha dato inizio alla stagione repubblicana, in seguito allo stupro
di Tarquinio su Lucrezia, che si era suicidata. Bruto e Collatino, esasperati, diedero vita a una
rivolta che fece cadere la monarchia e instaurò la Repubblica. Il soggetto non vien scelto da David
ma e’ una commissione della Corona, David appare incerto sulla scelta del momento: 1 ipotesi-
raffigurare Bruto mentre giudica i propri figli che si erano resi protagonisti di una congiura contro la
repubblica per restaurare la monarchia. Bruto deve decidere se assolvere i figli e rinunciare alle
sue convinzioni. Ma David mostra le conseguenze della decisione di Bruto: i littori trasportano i
cadaveri dei figli giustiziati e’ uno degli episodi piu’ tragici della storia della repubblica di Roma. Il
primo gruppo delle donne mostra orrore per l’ accaduto, di cui noi non conosciamo la dinamica,
esse svengono oppure protendono la mano verso la sinistra della tela, il nostro occhio si dirige
verso sinistra e vediamo le gambe di uno dei corpi morti. Sulla destra persino una serva si
accascia su una sedia, lo capiamo dalla muscolatura sviluppata del braccio che denota lavoro
manuale, a contrasto con le braccia affusolate della madre. A questo punto il nostro occhio scende
e scorgiamo la presenza in ombra di Bruto, relegato da una parte, tanto che non ci accorgiamo
subito di lui. E’ una scelta di grande finezza che interpreta lo stato d’animo di Bruto, lui stesso e’
vittima di una decisone che ha preso, egli ha colpito i propri affetti e spezzato l’equilibrio
famigliare. La penombra sta a indicare il dolore che questa decisione eroica ha portato con se’.
Viene mostrata la pittura come exemplum virtutis ma anche la sofferenza, essere fedeli ai propri
ideali non e’ una cosa facile e spesso la si deve scontare. Bruto ha sacrificato i propri figli e il
centro fisico della tela e’ quasi vuoto, vi e’ un cestino da lavoro, una natura morta banale che sta a
significare l’occupazione femminile. Abbiamo una natura morta, considerato un genere inferiore
nella pittura in quegli anni, in una pittura di storia, il genere piu’ alto. Ma questa volta le colonne
sostengono una trabeazione.
Il Salon del 1791 risente delle conseguenze della rivoluzione, poiché ora tutti vi possono
partecipare, si aprono quindi i ranghi delle valutazioni, nel momento in cui non ci sono selezioni a
monte partecipano artisti scadenti il Salon era nato per mostrare ogni due anni il meglio dell’arte
francese. Quindi il livello medio della produzione si abbassa e artisti di grande livello si trovano di
fronte ad artisti di scarso livello. La fine dell’ancien regime comporta altre conseguenze non vi e’
piu’ una committenza statale e quindi la pittura di storia, nel momento in cui non vi sia piu’ la
tranquillità economica per gli artisti, viene sostituita da altri generi; gli artisti sono ora in pasto al
mercato. L’idea di David è quella di rappresentare al Salon un bozzetto, gli ospiti verseranno delle
quote per finanziare le spese allo scopo di realizzare un’opera come questa, ma non riesce a
raccogliere la somma desiderata. Di fatto quindi il progetto fallisce, l’opera non verrà mai
realizzata, anche perché alcuni dei protagonisti di questo episodio moriranno sotto i colpi della
rivoluzione Il giuramento della pallacorda: ricorda il giuramento degli Orazi per la sua
impostazione prospettica di carattere elementare. Anche qui i deputati protendono la mano in
segno di giuramento, ma David corregge l’errore, inserisce la mano destra per il giuramento (i
giuramenti non si fanno con la mano sinistra, ma nel giuramento lo scopo era quello di fare
rimanere lo sguardo al centro e non sullo sfondo). E’ stato osservato che effettivamente vi è lo
stesso numero esatto di tutti i deputati che componevano l’Assemblea Nazionale costituente.
Sopra vediamo un tetto, quello della cappella di Versailles, colpito da un fulmine. I sovrani avevano
secondo la tradizione una investitura divina, quindi il fulmine dimostra come si destrutturi il sistema
regio in corrispondenza al giuramento della pallacorda, le tende si gonfiano in modo dirompente,
ma le tende sulla destra sono ferme, quindi ha valore simbolico e non e’ una tempesta reale.
-Bozzetto: Nella tela bianca i personaggi venivano raffigurai nudi, quando si aveva padronanza
della realizzazione dei corpi, i personaggi venivano vestiti, e qui ci spieghiamo come i dipinti
avessero una realizzazione cosi lenta. Abbiamo singoli ritratti di persone che David conosceva
personalmente e che sarebbero stati realizzati in maniera molto fedele.
Il processo rivoluzionario prosegue e nel 1792 Luigi XVI viene deposto, e si proclama la
Repubblica. Si instaura il regime del Terrore, di cui D. condivide le posizioni piu’ estreme. Fra gli
amici di David vi sono Robespierre e Marat, che era tra i più fermi sostenitori delle misure
drastiche adottate dal governo. Le affermazioni di Marat, dirette a riformare la società, erano cosi
radicali da precedere quelle di Marx, quali quelle riguardanti l’eliminazione della proprietà privata.
Ma lo stesso Marat diviene vittima, dacchè la realista Charlotte Corday, ricevuta con la lettera
scritta precedentemente, lo uccide a tradimento. Si tratta di un caso politico e non tutti sono
concordi nel dedicare una commemorazione a Marat, fra questi vi e’ Robespierre, che intravede un
pericolo implicito nella celebrazione dei martiri della Rivoluzione: se gli ideali rivoluzionari si
identificano troppo con i personaggi, una volta morti i personaggi si considera fallito l’ideale stesso.
David non e’ d’accordo e Robespierre non verrà ascoltato. David realizza la scena proprio come
era stato ritrovato M. in seguito all’assassinio. Marat aveva organizzato un tavolo da lavoro presso
la vasca per rimanere immerso e svolgere comunque il suo lavoro di giornalista. Qui riceveva
anche gli ospiti, e’ il caso di Charlotte Corday. Nella destra Marat tiene una penna e nella sinistra
una lettera, dove si puo’ leggere il contenuto. Si possono leggere anche gli altri documenti e
soprattutto la dedica a Marat. Vi sono dunque una sequenza di documenti che vanno letti.
Charlotte Corday chiede di essere ricevuta e fa appello alla sua generosità per rivolgergli una
supplica, quindi David punta sulla generosità di Marat, che viene confermata da un altro
documento cartaceo, un assegnato accompagnato da una lettera di una donna rimasta sola con
cinque figli e incapace di dare loro da mangiare. Non sappiamo se essa sia vedova o abbia il
marito al fronte con i rivoluzionari. Marat firma l’assegnato di modo che la donna lo possa
utilizzare, egli e’ dunque un amico del popolo, innocente. Il comodino e’ solo una scatola di legno
inchiodata, non e’ ricco, non ha mobili di arredo e quello che guadagna lo devolve in beneficenza.
Marat non e’ solo un uomo politico assassinato per ragioni politiche, ma anche un martire.
Abbiamo una lampante citazione della deposizione di Cristo di Caravaggio, con il braccio
abbandonato in verticale. Viene preso come modello il personaggio piu’ alto, Gesù, e affiancato a
Marat, quasi fosse un santo. Tutta la parte di sopra del dipinto è vuota ma vibrante, essa apre un
alone luminoso molto suggestivo, dovuto al fatto che entra la luce naturale che si specchia sul
corpo di Marat e assume una valenza trascendentale non riferita alla tradizione cristiana, dacché
siamo nella Rivoluzione e David non era credente. La lettera e’ reale ma non era la lettera con cui
la Corday si era fatta ricevere. La Corday aveva preparato due lettere ma si era introdotta con
un’altra lettera che David omette, quella dove la Corday prometteva a Marat di svelare il nome di
alcuni cospiratori della Rivoluzione. Ma in questo modo la fisionomia di Marat ne sarebbe uscita
compromessa, come un uomo politico capace di approfittare di eventuali spie, e non come puro
martire. Per capire l’intelligenza di David e il livello intellettuale della sua pittura, confrontiamo il
dipinto di Jacques Roque dello stesso anno alla luce del dipinto di David. L’artista sembra
interessato alla cronaca spicciola del momento e insiste su alcuni dettagli truculenti, che David
rilegge con una diversa eleganza: il colore livido e cadaverico dello stesso Marat, la presenza del
sangue che cola e sporca la vasca, sangue sul coltello e dettaglio della lettera che immagina
abbandonata a terra, il volto carico di sofferenza e non sereno, le due scatole, la tenda e il
cappello dei deputati dell’Assemblea. Egli usa un taglio orizzontale a differenza di David.
Lezione 3- 17/02/2016
David viene incarcerato due volte, dacché egli accusa l’arte accademica. Proprio nei mesi trascorsi
in carcere David elabora alcuni bozzetti e idee per nuovi dipinti, tra cui Le Sabine, non eseguito
del tutto da David ma in parte dall’atelier, secondo una prassi tradizionale come nel caso di
Raffaello. Quindi a David spetta il controllo e l’idea dell’opera e la revisione finale: la tenuta
impeccabile della qualità del dipinto e’ un valore che David insegna agli allievi. Non si tratta di un
ratto delle Sabine ma di un episodio accaduto a distanza di tempo da quell’episodio, tre anni dopo,
quando i Sabini si organizzano per riprendersi le proprie donne, e una donna Sabina, Ersilia (la
scena scelta da David) interviene affinché’ gli eserciti depongano le armi. A sinistra vi e’ il capo dei
Sabini Tazio, a destra Romolo, lo capiamo perché’ sullo scudo vediamo la sigla SPQR. Ersilia si fa
portavoce della scelta delle donne sabine, capiamo il motivo da dei bambini, ormai si e’ creato un
rapporto di parentela e una lotta sarebbe dunque una lotta fratricida. Questo episodio mostra da
parte di David la volontà di fare di questo dipinto un manifesto offerto ai contemporanei sul
significato della Rivoluzione e su come essa fosse degenerata, si tratta di un invito affinché le parti
depongano le armi per evitare la guerra fratricida.
E’ singolare e coraggiosa la scelta che assegna in un dipinto di storia il ruolo di protagonista a una
donna, che generalmente faceva da contraltare al sentimento eroico tipicamente maschile. La
figura femminile non subisce piu’ la decisione degli uomini, anzi interviene con un gesto risoluto,
proprio co