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ASSETTO DI GOVERNO NEGLI ISTITUTI
FAMIGLIE
I membri sia del soggetto di istituto che del soggetto economico sono tutte le persone che
compongono la famiglia. In caso di famiglie legate da rapporti di parentela, ma anche da un
patrimonio parzialmente o totalmente in comune si parla allora di gruppi economici di aziende
familiari. Il soggetto economico della famiglia è unico data lo scarso numero dei membri, la sua
omogeneità in fatto di interessi economici.
Il governo economico della famiglia determina un complesso insieme di decisioni non solo
economiche. Questa prerogativa spetta a tutte le persone che la compongono e che per età,
esperienza e competenza sono in grado di decidere consapevolmente.
La natura e la dimensione di questo istituto non necessitano la creazione di assemblee o organi di
decisione e controllo, le decisioni economiche vengono solitamente prese da un “capo famiglia”.
IMPRESE
Differenti imprese possono richiedere differenti assetti di governo: governi centrati, per esempio, su
una sola categoria di portatori d'interesse o, governi incentrati su più di una categoria di portatori di
interesse.
Adottando un schema con due categorie di portatori di interessi si deve determinare il risultato
reddituale complessivo, assegnarne una parte ai conferenti di capitale di rischio e ripartire
l'eventuale residuo tra i conferenti di capitale di rischio e i prestatori di lavoro.
Il fine immediato dell'impresa è la produzione di profitti: l'impresa ha però nelle economie libere
altre responsabilità come per esempio il progresso economico e sociale della collettività.
L'esercizio del governo economico è un insieme di scelte relative ai principali elementi della
struttura aziendale: scelte di assetto istituzionale (definizione organi rappresentativi, direttivi), scelte
di configurazione delle combinazioni produttive (diversificazione, beni da produrre), scelte
riguardo l'assetto tecnico, organizzativo e del personale, scelte di dimensione e struttura del capitale
proprio.
Il soggetto economico è composto da più persone con interessi diversi, è però unitario e unico in
funzione dei principi di unitarietà direttiva generale e di comando generale dell'impresa.
Un principio cardine nella conduzione degli istituti è quello del contemperamento degli interessi: se
una o più categorie di interessi sono trascurate a vantaggio di altre si arriverà a tensioni e squilibri
che ridurranno l'intensità e la qualità dei contributi dei soggetti sacrificati e comporteranno
l'aumento dei costi di transazione delle relazioni.
Spesso le imprese sono governate da insiemi di persone che non rappresentano l'intero soggetto
economico, ma solo una parte. In questo caso si forma un soggetto economico improprio che può
essere dannoso per l'impresa poiché non rispetta il principio dell'ottemperamento degli interessi.
STATO
Lo stato è l'ordinamento giuridico, politico, sociale ed economico che cura il perseguimento dei fini
generali delle comunità nazionali. I fini economici delle aziende composte pubbliche sono il
soddisfacimento dei bisogni pubblici di tutti i membri della collettività e la remunerazione del
lavoro dei prestatori di lavoro. Sono membri del soggetto economico tutti i membri della collettività
e i prestatori di lavoro: si forma un soggetto economico improprio quando l'azienda composta
pubblica diventa uno strumento delle organizzazioni politiche anziché strumento di realizzazione
del bene comune della collettività. Il governo economico negli istituti pubblici si esercita in via
indiretta per mezzo di organi collegiali i cui membri sono stati scelti tramite elezioni.
Gli organi politici sono paragonabili in termini strutturali agli organi di governo economico , mentre
gli organi della struttura amministrativa corrispondo agli organi direttivi delle imprese.
NONPROFIT
Negli istituti nonprofit gli interessi istituzionali possono fare capo a tre categorie di soggetti:
1. gli associati che si aggregano per far fronte ad un obiettivo comune coprendo i costi con
quote associative e tariffe,
2. i donatori degli enti di beneficenza