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Lezione di Bove
ANCA
L’articolazione coxofemorale ha delle analogie con la spalla. La principale
differenza tra la spalla e l’anca è che l’anca è sotto il carico mentre la spalla è
fuori dal carico. A differenza dell’articolazione scapoloomerale, l’anca si articola
con una componente ossea femorale, che è la testa del femore, che è una
sfera. Mentre l’omero era un terzo di sfera, questa è una sfera. Se la testa
dell’omero era 1/3 di sfera e la glenoide era piatta, questa invece è una sfera e
quindi l’equivalente della glenoide non sarà piatta, ma sarà concava perché
servirà una superficie adatta ad accogliere un qualcosa di molto più invadente
di 1/3 di sfera. Il femore, al pari dell’omero, è un osso lungo. La parte distale si
chiama epifisi e prossimalmente è presente questa testa del femore, poi
abbiamo un collo del femore che rispetto al collo dell’omero, è molto più
pronunciato quindi c’è la testa, poi un restringimento per aprirsi di nuovo verso
il basso e nel caso del femore si riapre verso una superficie molto più ampia
che è la superficie dei massicci trocanterici. La parte concava è una parte
dell’osso del bacino, formato dall’unione di tre nuclei di ossificazione che sono:
il nucleo iliaco (che caratterizza l’ala iliaca), il nucleo ischiatico (che
caratterizza l’ischio) e il nucleo pubico (che caratterizza il pube). Inoltre l’ischio
è l’osso dove noi siamo seduti e chi è più magro lo sente bene. La cavità è
chiamata cavità acetabolare, formata dall’unione dei tre nuclei di ossificazione.
Analogamente all’omero, abbiamo una piccola protuberanza che è il piccolo
trocantere, posto medialmente e il grande trocantere, posto lateralmente ed
esternamente. Sono presenti poi il collo e il corpo del femore: qui dobbiamo
fare delle affermazioni che sono un po’ più importanti. Noi abbiamo un asse del
femore, che va dall’alto in basso, poi abbiamo il collo che si aggancia in modo
inclinato. Questa inclinazione è importantissima: l’angolo di inclinazione
corrisponde a 125°. Questo angolo che è formato dall’asse del collo con l’asse
del corpo del femore ed ha proprio questa apertura perché noi poggiamo il
nostro peso sopra; se fosse un angolo con ampiezza inferiore, sarebbe a rischio
di fratture e se fosse superiore impedirebbe alcuni movimenti. Nei bambini in
fase di crescita è 130° perché poi con la crescita e l’aumento del peso corporeo
questo angolo si abbassa e si adatta alle esigenze nei movimenti. L’angolo dei
valgo varo.
bambini è e tende con la crescita a diventare più In definitiva però
anche l’angolo nell’adulto è valgo perché per valgo si intende un’ampiezza
superiore ai 90° mentre si usa varo per descrivere un angolo con ampiezza
valgismo del femore
minore dei 90°. Questo è il cosiddetto che è superiore ai
90° (125°) per un problema biomeccanico perché deve dare la massima
resistenza quando si cammina, altrimenti si romperebbe. La cavità acetabolare
non è come la cavità glenoidea che guarda perfettamente verso l’esterno:
questa cavità acetabolare guarda verso l’esterno e anteriormente, è così
antiversa 20°.
definita di circa Per potersi mettere in relazione, se la cavità
acetabolare è antiversa, la testa del femore deve avere una retroversione della
retroverso
testa e del collo. Quindi il collo è inclinato di 125° ed è di 20°. Ma
anche la cavità acetabolare ha una inclinazione: l’inclinazione è data dall’asse
verso il piano per un’ampiezza di 45°. Ripetiamo: cavità acetabolare inclinata
di 45° e antiversa; il femore è inclinato di 125° e retroverso.
Se osserviamo bene l’interno della cavità acetabolare, vediamo come questa
non è interamente rivestita da cartilagine: infatti la parte centrale, detta fossa
acetabolare, è la parte che consente l’inserzione del legamento rotondo e