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Lezione di Bove
Ginocchio
L’articolazione del ginocchio è l’articolazione più complessa del
corpo umano. È un’articolazione tri compartimentale: è infatti
formato dal compartimento femoro-tibiale esterno, femoro-tibiale
interno e femoro-rotuleo. Vede quindi la partecipazione del femore,
della tibia e della rotula. Se è presente un compartimento interno
ed esterno, allora vuol dire che anche il femore è diviso in una parte
interna ed esterna. Ma come si chiamano? Si chiamano condili e
quindi avremo un condilo femorale interno e uno esterno. Questi
condili hanno una superficie ellittica laterale: il raggio non è uguale
e costante dal punto centrale alla superficie. Questo perché la
forma particolare che questi condili fanno assumere al femore (a
forma di J) permettono tipi di movimenti molto particolari che non si
riscontrano in altre articolazioni. Il centro di rotazione determina allo
stesso tempo la stabilità e i movimenti del ginocchio e la tensione
costante di tutti gli elementi di stabilizzazione (legamenti collaterali
e crociati). Il condilo mediale è più grande del condilo laterale ed
entrambi hanno un promontorio chiamato epicondilo. Questi
epicondili sono uniti anteriormente al centro, ma posteriormente è
presente una fossa che è la fossa poplitea, è una depressione
importante per il passaggio di strutture importanti. Il condilo
femorale esterno si riconosce facilmente perché si trova sopra il
perone, che è posto lateralmente nella gamba.
La superficie tibiale è formata da due superfici articolari
prossimalmente che sono i condili tibiali. Però tra condili tibiali e
condili femorali ci potremo confondere: infatti non li chiamiamo
condili tibiali, ma piatti tibiali perché sono appunto piatti. Questi
piatti sono facce articolari uniti al centro da due prominenze che
hanno tanti nomi che chiameremo spine tibiali (e non eminenza
intercondiloidea per semplificare). I piatti hanno forme diverse tra
loro: quello esterno ha una forma più circolare, mentre il piatto
interno ha una forma più ovalare. La cartilagine ricopre i due piatti
non interamente, ma lasciando lo spazio centrale: questa zona
posta tra i due piatti perché non articola con nessuno, infatti si
articolano solo i condili femorali che si muovono sui piatti tibiali. I
piatti tibiali hanno superfici di consistenza fibrocartilagineo: sono i
menischi che realizzano una sponda e hanno una propaggine
interna, infatti hanno una sezione grossolanamente triangolare. Il
menisco mediale è più rotondo del laterale e questi sono uniti
centralmente con i legamenti trasversi anteriore e posteriore.
Compare posteriormente anche il legamento crociato: ha un
orientamento obliquo che parte dalla superficie esterna e va verso