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Le arterie bronchiali destra e sinistra seguono le diramazioni dei bronchi e
sono adibite al nutrimento dei bronchi prima e dei polmoni dopo, non va
dunque confuso il circolo bronchiale con quello polmonare anche se
potrebbe risultare vero che questi due circoli siano legati da una piccola
comunicazione.
Le arterie esofagee irrorano l’esofago e il connettivo circostante, formando
inoltre un circolo anastomotico.
Le arterie intercostali posteriori sono nove/dieci per lato, decorrono negli
spazi intercostali, sotto il margine inferiore della costa superiore, insieme a
vene e nervi. Formano anastomosi con le arterie intercostali anteriori.
Dall’aorta raggiungono i lati dei corpi vertebrali e giunti a livello dei processi
trasversi delle vertebre si biforcano in un ramo posteriore e in un ramo
laterale.
Le arterie freniche superiori originando dal tratto terminale dell’aorta toracica
si distribuiscono alla faccia superiore della cupola diaframmatica.
Aorta addominale
L’aorta addominale dà numerose arterie collaterali che irrorano la maggior
parte degli organi della cavità addominale.
Il tronco celiaco vascolarizza gli organi della loggia sovramesocolica, è
lungo solo 1,5 cm, origina dalla faccia anteriore dell’aorta, poco sotto
l’orifizio aortico del diaframma, le diramazioni sembrano finemente stipate tra
gli organi interni. L’arteria gastrica sinistra risale in alto verso il cardias, poi
discende vero il basso seguendo la piccola curvatura gastrica e si
anastomizza con l’arteria gastrica destra sotto al margine inferiore della
costa, presenta un piccolo ramo per l’esofago, anastomosi con le intercostali
anteriori e decorre insieme a vene e nervi.
L’arteria mesenterica superiore nasce 2 cm sotto al tronco celiaco, decorre
in avanti e in basso (dietro alla testa del pancreas) e si porta fino alla radice
del mesentere formando un arco convesso a sinistra, entra all’interno del
sacco peritoneale, termina poco al di sopra dell’iliaca comune di destra con
una curva con lato concavo verso destra, con le sue diramazioni copre
anche il terzo superiore del retto. L’arteria pancreatico duodenale inferiore
anastomizza con l’arteria pancreatico duodenale superiore, per irrorare la
testa del pancreas. Le arterie intestinali (in numero di 10-15) originano
soprattutto dal lato convesso per vascolarizzare tutto il digiuno e la parte
iniziale dell’ileo, formano tra loro notevoli anastomosi. L’arteria ileocolica
origina dal lato concavo della curva, dà un ramo ileale e un ramo colico che
vascolarizzano l’ileo, il ceco e un tratto del colon ascendente. L’arteria colica
destra origina dal lato concavo si dirige a desta e vascolarizza i due terzi
superiori del colon ascendente e la flessura destra del colon. L’arteria colica
media origina dal lato concavo, forma un arco con concavità verso il basso
e tende a dirigersi verso sinistra dove si divide in due rami che
ricostruiscono il decorso del colon trasverso e lo vascolarizzano.
L’arteria mesenterica inferiore nasce dal lato sinistro, 4 cm prima della
biforcazione, e si porta in basso nella piccola pelvi per terminare con
l’arteria rettale superiore, possiede la stessa concavità della mesenterica
superiore però è più breve e più bassa. L’arteria colica di sinistra origina in
prossimità del colon discendente dove si divide in un ramo ascendente e in
uno discendente che si distribuiscono al colon discendente. Le arterie
sigmoidee sono in numero di 2-3 e si distribuiscono al sigma e inoltre forma
la circolazione rettale superiore.
L’arteria surrenalica media vascolarizza la ghiandola surrenale, coadiuvata
dall’arteria surrenalica superiore (collaterale dell’arteria frenica inferiore) e
dall’arteria surrenalica inferiore (collaterale dell’arteria renale).
L’arteria renale si dirige al rene dividendosi in 2-5 rami prima dell’ilo, si dirige
lateralmente e in basso e quella sinistra è ovviamente più corta di quella di
destra.
L’arteria genitale si dirige verso il basso per raggiungere il testicolo
nell’uomo e l’ovaio nella donna, per la posizione dei testicoli ne risulta un più
complesso decorso nell’uomo.
L’arteria frenica inferiore vascolarizza la parte inferiore della cupola
diaframmatica.
Le arterie lombari si portano indietro e ai lati delle vertebre fino al processo
trasverso di esse, successivamente si dirigono lateralmente ad abbracciare i
lati della parete addominale e vascolarizza i muscoli dell’addome, in modo
particolare quelli laterali.
L’arteria sacrale media scende lungo la linea mediana del sacro,
vascolarizzandolo.
Arterie iliache
L’arteria iliaca interna origina dal ramo mediale della biforcazione dell’iliaca
comune, origina in corrispondenza dell’articolazione sacro iliaca e si
distribuisce ai visceri e alle pareti della pelvi.
L’arteria iliaca interna origina dal ramo laterale della biforcazione dell’iliaca
comune, origina in corrispondenza dell’articolazione sacro iliaca e termina
dietro il legamento inguinale e da qui prosegue come arteria femorale.
L’epigastrica inferiore irrora la regione anteriore dell’addome.
Arteria femorale
L’arteria femorale inizia dietro il legamento inguinale e termina nel canale
degli adduttori proseguendo come poplitea, discende nella regione antero
mediale con un percorso che va dalla porzione centrale del legamento
inguinale alla parte posteriore del condilo mediale del femore, decorre tra il
vasto mediale e gli adduttori della coscia.
L’arteria epigastrica superficiale vascolarizza dal basso il retto dell’addome.
L’arteria femorale profonda vascolarizza gli strati profondi della coscia verso
l’osso del femore lungo la sua diafisi e dando numerosi vasi collaterali. Le
arterie pudende esterne vascolarizzano la cute degli organi genitali. Le
arterie supreme del ginocchio originano lateralmente per abbracciare tutta
l’articolazione e poi formare anteriormente alla patella una rete
anastomotica.
L’arteria poplitea inizia nel canale degli adduttori e termina in
corrispondenza dell’arcata tendinea del muscolo soleo dividendosi in tibiale
anteriore e posteriore, per tutto il suo decorso è situata dietro
all’articolazione del ginocchio, decorre tra i due condili del femore e poi tra i
due condili della tibia.
L’arteria tibiale anteriore origina in corrispondenza dell’arcata tendinea del
muscolo soleo e superata la membrana interossea passa nella loggia
anteriore della gamba, termina continuandosi con l’arteria dorsale del piede.
L’arteria tibiale posteriore origina in corrispondenza dell’arcata tendinea del
muscolo sole e discende dietro la tibia fino alla doccia media del calcagno,
poi termina dividendosi nelle arterie plantari mediale e laterale.
Capillari
I capillari sono esili canali (5-20µm) interposti tra le arteriole terminali e le
radici delle venule. Possono essere continui, discontinui o nel caso del
fegato sinusoidi, i quali presentano come particolarità la presenza delle
cellule di Kupfer. Essendo vasi di scambio presentano una parete
estremamente sottile, formata da endotelio, membrana basale e periciti,
cellule di origine macrofagica con attività contrattile.
Vene
Definizione: sono dei condotti membranosi che riconducono al cuore il
sangue refluo dal letto capillare.
Sono più superficiali, infatti, la maggior parte possono trovarsi subito sotto la
cute, questi vasi non possiedono grande capacità contrattile, le pareti sono
più sottili e sono composte da una minore componente elastica e da una
maggiore componente muscolomembranosa.
Sono rispetto alle arterie facilmente compressibili e inoltre possiedono
valvole, strutture a nido di rondine che servono (soprattutto nella parte
sottodiaframmatica del corpo) a impedire il reflusso di sangue all’indietro.
Le vene formano numerose anastomosi intorno agli organi, sono più
numerose e hanno un volume circolatorio doppio, al loro interno la pressione
sanguigna è molto bassa.
Sono formate da: tonaca intima (endotelio), tonaca media e tonaca
avventizia (mesotelio).
Possiamo dividerle in:
- vene di piccolo calibro, formate da endotelio, membrana basale e uno
strato discontinuo di fibrocellule muscolari;
- vene recettive (sopradiaframmatiche), formate da endotelio, membrana
basale e fibrocellule muscolari intervallate da fibre elastiche, possiedono un
calibro maggiore;
- vene propositive (sottodiaframmatiche), che possiedono una maggiore
componente muscolare.
Vena cava superiore
La vena cava superiore è una vena breve che si forma per confluenza dei
due tronchi brachiocefalici di destra e di sinistra subito dietro il manubrio
dello sterno, poi si dirige in basso e raggiunge l’atrio destro decorrendo
quindi nel mediastino.
La vena azygos origina sotto al diaframma come continuazione della vena
lombare ascendente di destra (è una vena addominale), che la mette in
comunicazione con la vena iliaca comune, passa tra i pilastri mediale destro
ed intermedio, risale in alto lungo la colonna vertebrale tenendosi a destra
dei corpi vertebrali e all’altezza di T4 si inflette in avanti, scavalca il bronco
destro e si getta nella vena cava superiore.
Le vene intercostali ricevono il sangue dei dodici spazi intercostali di destra,
mentre la vena emiazygos riceve il sangue degli ultimi sei spazi intercostali
di sinistra e la vena emiazygos accessoria riceve il sangue dei primi sei
spazi intercostali di sinistra.
Le vene freniche superiori ricevono il sangue dalla cupola diaframmatica
dirigendosi fino al centro aponeurotico della curva per poi iniziare la risalita
verso la vena azygos.
Tronchi venosi branchiocefalici
I tronchi venosi brachiocefalici si formano per confluenza della giugulare
interna e della succlavia a livello delle articolazioni sternoclaveari, decorrono
poi verso il manubrio sternale per andare per andare a formare per
confluenza la vena cava superiore. Il tronco venoso brachiocefalico di
sinistra è più lungo di quello di destra e ciò è dovuto al fatto che il punto di
confluenza dei due tronche è spostato verso destra, a questo si deve anche
la quasi verticalità del decorso del tronco di destra.
La vena giugulare interna inizia nel forame giugulare del cranio, come diretta
continuazione del seno trasverso. Scende nel collo lateralmente alla faringe,
sotto al muscolo sternocleidomastoideo, lateralmente alla carotide comune.
La vena succlavia inizia come diretta comunicazione della vena ascellare in
corrispondenza del margine laterale della prima costa e termina dietro
l’articolazione sternoclavicolare.
La vena giugulare est