Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
TAR=
si riferisce all’asfalto, catrame e quindi al colore nero (epiteto razzista)
o
o Derivato del petrolio, cioè fonte di soldi, ma anche di derivazione
chimica
o Anagramma di art
Rivela un interesse per le cose legate al commercio
L’opera rivela una certa attenzione per le risorse naturali della terra, che col
tempo vengono monopolizzate e sono oggetto di potere.
Attenzione viene data alle figure umane. Il più delle volte si tratta di un uomo
di colore. Le sue figure sono piatte, frontali, tratteggiate con linee semplici.
Spesso portano aureole o corone e talvolta vengono mostrati gli organi
interni. Senza titolo 1981, acrilico, pastello a olio e matita su
legno, 61x46 cm
La lettera A viene ripetuta continuamente: potrebbe far
riferimento al nome della compagna Alexis
Senza titolo 1981 186x121 cm
titolo, ma nota come “Il pescatore” 1981
Senza
La flaneuse 1981 penna ad olio su carta. Trae
ispirazioni da “Muro con iscrizioni” “Acque pericolose” 1981 penna,
acrilico, spray su tela 165x248 cm
Rappresenta il racconto più
drammatico della posizione
dell’uomo di colore. La figura non
è posta al centro, ma a sinistra su
uno sfondo giallo-arancione. A
destra ci sono le carcasse di un
animale, sopra cui volano delle
mosche. A sinistra in basso c’è un
serpente pronto ad attaccare e
dietro si intravedono acque
pericolose.
L’opera indica la posizione pericolosa in cui si trova l’uomo di colore (forse l’artista stesso),
che naviga in “acque pericolose” (un ambiente inospitale).
Troviamo qui un esempio della tecnica di apporre aree larghe e aggressive di colore
messe dopo quasi a voler cancellare quello che c’era prima. E’ il procedimento opposto
dell’artista: prima disegno e poi base
Dextrose 1982 acrilico e pastello a olio su tela 140 x140 cm
Loans 1981 acrilico su legno
Salt 1981 tecnica mista su carta 60x45 cm
Senza titolo 1981
Senza titolo (skelly) 1981 acrilico, pittura
spary su tela 203x284 cm
Troviamo simboli come: corona, s di sale,
superman (testimonia lapassione
personaggi cartoons), aereo, ruota con
sopra la corona.
Vi sono molte aree dominate dal nero; a
sinistra e a destra troviamo immagini
grafiche. Una di queste è un diagramma
dipinto in bianco e nero che richiama un
gioco di strada tipico dei ragazzi
newyorkesi, giocato su asfalto con tappi
di bottiglia riempiti di cera. Il gioco
consiste nello spostarsi di casella in
casella con questi tappi. Nel centro c’è un insieme di caselle denominate skelly (carcere).
A sinistra spicca il disegno casa gialla con outline nero.
E’ presente ripetutamente la S di sale: uno degli elementi alla base del commercio o forse
s di SAMO.
Senza titolo, 1981, acrilico, pastello a olio,
pennarello, matita, carta da collage su tela
123x157
Al centro così come a sinistra troviamo una
serie di s; a sinistra vi sono delle teste, una
maschera, una corona e scatole con s.
In basso vi sono le tepees= tende coniche con
il quale identifichiamo le tende degli indiani
d’America. Questo è un chiaro riferimento a
popoli sottomessi ed emarginati.
Accanto alle teppees c’è una palla da
baseball. In questo caso il riferimento è al
famoso Aaron (campione nero del baseball).
Sulla base inferiore c’è un pezzo di collage; in
alto a destra troviamo un altro pezzo di collage con dipinti il volto di due poliziotti.
In questo modo Basquiat sembra recuperare l’idea del muro di una città. Se dovessimo
dare un nome all’opera potrebbe essere: vita della metropoli.
Quest’opera rappresentano la nuova direzione che andrà a prendere nelle opere future
Basquiat: si tratta di composizione più frenetiche, riempite in ogni parte della tela e giocate
solo ed esclusivamente sulle due dimensioni, il che toglie molto alla narrazione. Nel
momento in cui lo spazio viene meno, viene meno anche la narrazione.
Il loft di Basquiat è frequentato da serie di personaggi, alcuni dei quali erano degli
abitué. Alcuni esempi sono Larry Gagosian, Henry Geldzahler e ancora Glenn
O’Brien, Edit DeAk,Maripol e René Ricard.
René Ricard è colui che firma l’ingresso ufficiale di Basquiat nel mondo dell’arte.
Scrive un articolo “The radiant child” pubblicato sul numero di dicembre di “art
forum” nel 1981. E’ un articolo che concentra ancor più l’attenzione su Basquiat.
scrive: “ha la piena consapevolezza di cosa sta comunicando”.
Qui Ricard
Larry Gagosian= gallerista e personaggio di spicco sempre a caccia di artisti
emergenti, che vede per la prima volta le opere di Basquiat nell’ ottobre 1981.
Ha uno spirito simile a quello di Basquiat: entrambi assumono atteggiamenti da
“ragazzacci”, lo stesso modo di trattare le donne, la convinzione di voler cambiare il
sistema, lo stesso comportamento ai party…
Nell’aprile 1982 Annina Nosei e Larry Gagosian organizzano a Los Angeles una
personale di Basquiat nella galleria di Gagosiian, che riscuote un incredibile
successo; si tratta di una delle mostre più belle e più riuscite di Basquiat. Lui se ne
sta tutto il tempo ad ascoltare musica e fumare erba durante la mostra. In
un’intervista Gagosian dice di Basquiat: “Jean-michel era iper-paranoico, forse per
la cocaina che prendeva. Mi ricordo che una mattina mi mostrò il naso dicendo:
vedi c’è un buco. Non stava scherzando… Aveva bisogno di continue fonte di
si trattasse: sesso, soldi, un dolore”. La mostra fu un
eccezione. Di qualsiasi cosa
grande successo e fece il tutto esaurito. Dopo la mostra Basquiat rimane numerosi
mesi in California.
Nell’estate 1982 il rapporto tra Basquiat e la Nosei diventa conflittuale; ciò è dovuto
anche al fatto che Basquiat vende i quadri sotto banco. La separazione con Annina
Nosei è violenta e drammatica: mentre la Nosei si trova in Europa, Basquiat taglia
tutti i quadri che erano rimasti nello scantinato della Nosei.
Questa separazione dà l’opportunità allo svizzero Bruno Bischofberger, che già dal
febbraio del 1981, quando per la prima volta aveva visto i lavori dell'artista alla
mostra New York/New Wave, aspettava questa occasione. Basquiat decide di fare
di Bischofberger il suo gallerista, soprattutto per il lancio internazionale anche in
Europa. Nel settembre 1982 Bischofberger organizza una personale di Basquiat a
Zurigo. L’accordo con Bischofberger dura fino alla fine della vita di Basquiat.
LA SECONDA FASE
Verso la fine del 1982 comincia una nuova fase di Basquiat.
Si concentra sui soggetti di colore, ancor di più sulle ingiustizie sociali e ingloba immagini
prese dalla cultura popolare.
Inoltre cambia studio (Crosby Street) e inizia nuova
serie di lavori.
Utilizza tele che hanno un supporto fatto di 4 liste di
legno che si incrociano agli angoli e sono legati con
un legaccio. L’effetto è di una cosa grezza e che
richiama un oggetto primitivo o ancora oggetti
devozionali spagnoli o danno addirittura l’idea di
ossa.
Three Quarters of Olympia Minus the Servant 1982,
acrilico, matita, pastello a olio, carta da collage su
tela
Maid from Olympia 1982, acrilico, pastello a olio su
tela
Riprende soggetto arcinoto: Olympia di Manet
(prostituta con a fianco la sua serva, che le porta un
bouquet di un cliente, una delle rarissime opere di
arte contemporanea in cui compare donna di colore).
Olympia (Manet) 1863
Leonardo da Vinci’s greatest hits 1982 213x189 cm
Piscine versus the best hotels, 1982,
acrilico, pastello a olio, carta da collage
su tela
158x210
Sono quadri che diremmo composti da più pannelli, superfici più dense, riempite quasi
completamente e sopra queste superfici troviamo liste di parole. In entrambi queste liste di
parole sono copiate dall’indice dei suoi libri preferiti. Prosegue dunque quella tendenza di
combinare materiali diversi, elementi e soggetti diversi e questo è molto vicino dei lavori
precoci, che risalgono alla prima metà degli anni cinquanta di Robert Rauschenberg. Si
tratta dei cosiddetti combines: opere tridimensionali. La tridimensionalità esalta la
combinazione tra pittura e scultura. Prima del 1955 i combines uniscono riferimenti
di archivi. L’arte dui Rauschenberg si
personali a materiali eterogenei e all’utilizzo
distingue per il suo rendere sempre più labile il confine tra arte e vita.
Esempio Rauschenberg “Man with white shoes” matite
1953-1954
colorate, carta, tela, giornali, legno, vetro, fotografie,
specchio, latte, sughero, scarpe bianche, gallina impagliata,
erba secca il tutto su una struttura montata su quattro
rotelle.
Interview, Rauschenberg, 1955
Porta di legno, olio, collage, palla da baseball, corda
184x125x30. E’ esposta nella collezione Panza di
Piumo a Los Angeles e Basquiat sicuramente vide
quest’opera.
Sono elementi della vita quotidiana che vengono
assemblati. Il fatto di utilizzare come supporti strani
come una porta è un elemento che viene poi ripreso da
Basquiat Rebus 1955 Rauschenberg
Olio, carta, tessuto, matite colorate, pezzi
di giornale su tela 240 x 330 cm
Somiglia ad un muro di cemento
sgretolato
In questo tipo di collage Rauschenberg
parla di società urbanizzata. Per la loro
natura particolare (essere un insieme di
parti anziché un oggetto unitario)
richiedono uno sguardo prolungato, una certa attenzione da parte del fruitore.
Rauschenberg vuole infatti porre l’accento su un tipo di arte legata alla durata, in quanto
una temporalità protratta obbliga il fruitore a fermarsi e a recuperare ricordi. La nuova arte
di Rauschenberg rende inoltre indistinta la separazione tra arte e mondo esterno.
Sicuramente questa nuova arte di Rauschenberg trae ispirazione da Piccaso. Basti
osservare il dipinto di Picasso:
“Natura morta” 1912 27x37 cm.
Si tratta del primo collage
realizzato intenzionalmente:
Picasso incolla sul dipinto un
pezzo di tessuto incerato. La
cornice è fatta con una corda.
Possiamo dunque considerare
Picasso come
antecedente/pioniere
dell’assemblaggio, il quale vede in
Rauschenberg il massimo
esponente.
Due importanti mostre di Rauschenberg sono: “New media new forms” (1959) e “l’arte di
assemblare” (1961), entrambe a New York.
Ritratto dell’artista come giovane derelitto 1982 (Basquiat), acrilico, olio, penna a olio su
legno e richiama sicuramente l’idea della porta.
Grillo 1985 Basquiat