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Il percorso artistico di L'atelier del pittore

L'atelier del pittore è un'opera in cui l'artista si dedica alla pittura. Durante questo periodo, riprende le sue opere degli anni '20, evidenziando tutte le alternative linguistiche sperimentate nel corso del suo percorso. Queste alternative raggiungono una forte stilizzazione e antinaturalismo, creando un'ambiguità voluta tra realtà effettiva e realtà rappresentata. L'obiettivo è quello di sorprendere l'osservatore, utilizzando il soggetto come mezzo di ragionamento.

L'artista si concentra sulla pittura, sui suoi linguaggi e sulle sue modificazioni. Nel suo studio del 19 aprile 1937, riflette ulteriormente sulla collocazione delle componenti dell'opera. Inserisce anche la presenza ingiustificata di due braccia che stringono falce e martello, probabilmente facendo riferimento all'opera di Vera Mukina presente nel Padiglione dell'Unione Sovietica del 1937.

È importante notare che già nel gennaio-giugno 1937, l'attenzione al tema politico è molto forte, a causa dell'inizio della guerra civile spagnola.

Sogno e menzogna

di Franco, quando l'artista si dedica a due acqueforti in cui viene descritto un grottesco/mostruoso cavaliere, il generale spagnolo Francisco Franco, ridicolizzato nelle sue manie di potenza dalla presenza di un enorme fallo, mentre oltraggia l'allegoria della Spagna e cerca di presentarsi come paladino e difensore della cultura spagnola (abiti tradizionali) e dissemina morte e distruzione durante la sua cavalcata, terminata in groppa a un porco. Il 26 aprile 1937 la cittadina basca di Guernica viene bombardata e Picasso, a partire dal maggio, inizia a preparare dei disegni e degli studi per il suo Guernica (sono pervenute le fotografie del dipinto in corso d'opera scattate nel suo studio): mano a mano i vari disegni vengono perfezionati e modificati ma lo scopo rimane un atto di denuncia verso la logica di guerra e una rappresentazione del dolore, della sofferenza e della tragedia, anche tramite la limitazione cromatica (severità) ai toni del bianco, del grigio e.del nero viene esplorato in tonalità diverse; alcune parti della tela vengono poi realizzate a collage, in corrispondenza del foulard e dell'abito della figura femminile in basso a destra; la parte destra della tela è una scena esterna, ma la parte di sinistra finisce per essere una scena di interno: il sole è una lampada elettrica di una cucina, la gente è stata colta inerme e impreparata in un momento di quotidianità (molte figure femminili e bambini morti = strage degli innocenti*) + l'uomo a terra in primo piano con la spada in mano è verosimilmente una statua (= strage della cultura di una nazione)**; un altro artista a cui Picasso guarda è lo spagnolo Goya, che con I disastri della guerra viene recuperato in diversi aspetti: dalle sue acqueforti (1808), osserva il gioco dei bianchi e neri, drammatico ed evocativo + la crudezza delle immagini (corpi decapitati e smembrati) e la manipolazione del corpo umano; una volta concluso, il dipinto.viene posizionato nel padiglione spagnolo dell'Esposizione parigina è possibile utilizzare il linguaggio avanguardistico, e non necessariamente la pittura di storia tradizionalmente intesa, per denunciare e raccontare e per rivolgersi a un pubblico di massa, e non solo elitario. Il tema è molto rappresentato dalla pittura tradizionale (vedi Poussin e Guido Reni) Le Sabine. Ne di David, il dettaglio del guerriero morto che impugna la spada, visibile tra le gambe di Romolo, può essere stato citato da Picasso: sono entrambi quadri di storia e, in particolare, di denuncia = zattera della Medusa. Picasso vede in David, o ancora in Géricault (La = monocromatismo, scena di denuncia storica) suoi predecessori, nel senso che tutti e tre si sono trovati di fronte alla sfida di dover concentrare in un'opera un significato etico, morale e politico (lezione 10a) Entartete Kunst. Sempre nel 1937 viene allestita in Germania la mostra (Arte Degenerata), organizzata dal governo nazista.raccoglieva molte delle opere realizzate durante la stagione avanguardistica (fine '800-anni recenti), le quali, per mero gusto personale di Hitler, avrebbero dovuto essere abolite dal contesto tedesco, in favore di opere più tradizionali; inoltre molte opere di artisti ancora attivi, come gli espressionisti tedeschi, vengono distrutte insieme ai loro ateliers (Kirchner si suiciderà in seguito alla distruzione di tutti i suoi lavori): unica "scappatoia" per evitarne la distruzione era la vendita a privati o a musei non tedeschi, tanto che si tenne in Svizzera un'asta dove molte di tali opere vennero battute. Negli anni '30 dunque il rapporto tra arte, politica ed etica è stretto e difficile. Alla mostra vengono presentate molte opere di Picasso: probabilmente nella sua scelta linguistica adottata in Guernica (1937), basata sul perpetuarsi di quelle scelte cubiste e "degenerate", egli ha voluto dare una risposta forte al

governo nazista (bombardamento e inserzione nella mostra) Guernica• al termine dell’Esposizione di Parigi, si pone il problema di trovare una collocazione pertinente al(essendogli stata commissionata dal governo repubblicano spagnolo, Picasso non ritira l’opera MA a quelladata il potere è caduto nelle mani del fascista Franco e l’opera non può tornare in Spagna): l’opera diventadunque protagonista di una tournée espositiva che tocca i Paesi Scandinavi, Londra e l’Irlanda; nel 1939 ilgallerista statunitense Valentin richiama negli USA il dipinto e allestisce un’esposizione nella sua Galleria,durante la quale lo espone, insieme ad alcuni disegni preparatori; nello stesso anno, il direttore del MOMAForty years of this art,decide di allestire una grande retrospettiva dedicata a Picasso, che si concluderànel 1939 = la cultura statunitense di questi anni è tutta volta alla preservazione dell’arte

contemporanea, soprattutto quella europea (dall'inizio del Novecento, molti artisti del vecchio continente decidono dimigrare verso gli USA per scappare da un contesto limitante, come Gros, Mondrian e Breton); l'allestimento della mostra prevede una suddivisione delle stanze in base alle fasi cronologiche del percorso artistico del pittore = in una stessa sala quindi vanno ad associarsi opere coeve ma diversissime a livello linguistico; la retrospettiva si avvale inoltre di opere picassiane che già facevano parte della collezione permanente del MOMA, come Les demoiselles d'Avignon (1907) e Giovane donna davanti allo specchio (1932), che si confrontano dunque con l'esito recentissimo raggiunto dal Guernica. Illo scoppio della guerra, coincidente con il termine della retrospettiva, rende imprudente il ritorno di Guernica in Europa, così l'opera rimane al MOMA in attesa del termine del conflitto; in realtà il dipintorimarrà lì ancora.oltre il 1945, sempre per il problema di localizzazione: solo negli anni '80 tornerà a Madrid;i giovani artisti americani hanno dunque la possibilità di godere delle tre opere di Picasso a New York: è il caso di Pollock, che ne rimane visibilmente impressionato, come si nota osservando i disegni annotati sul Taccuino Henderson suo (1939-40) nei quali rielabora le suggestioni apprese dal Guernica; anche i dipinti Male and Female di Pollock tradiscono questo debito: (1942), ad esempio, evince delle evidenti correlazioni L'atelier del pittore Giovane donna davanti allo specchio Grande con opere come (1927 e 1928), (1932) onudo sulla poltrona rossa (1929), entrambe esposte alla retrospettiva al MOMA; l'elemento di grande novità di Pollock sta nella presenza di segni pittorici (cifre, simboli aritmetici, calcoli) che non sembrano avere funzione descrittiva, quanto invece sembrano affollarsi sulla tela in modo disordinato e meramente decorativo.nome è quello di un medico-psichiatra che, in questi anni, prende in cura Pollock (grave mutismo dato da disagio esistenziale) = NON è un taccuino di disegni preparatori MA un mezzo di comunicazione tra paziente e medico→NON si tratta dunque di disegni in cui cita "volutamente" Picasso MA di una sua profonda assimilazione, che viene espressa anche in situazioni e contesti non artistici**molto interessante il modo in cui viene risolta la raffigurazione della donna tramite lo specchio: sembrano due donne differenti, la donna nello specchio si vede diversa rispetto a come è nella realtà Gardians of the Secret• in (1943), Pollock procede in modo più autonomo rispetto alla lezione di Picasso, lavorando la tela con libertà e disinvoltura: gusto "primitivo" della decorazione, che si ispira alla cultura degli Indiani d'America (come Picasso, che si ispira all'arte tribale, c'è la necessità di

Interfacciarsi con culture altre e antiche) + energia scaricata dal pittore direttamente sulla tela attraverso segni non comprensibili; il titolo induce l'osservatore a ricercare e individuare il Segreto, nel pannello centrale, apparentemente incomprensibile ma che si offre a una lettura più profonda = figurine delineate con un linguaggio infantile, simile al graffito.

Stenographic Figure (Painting) del 1942 è significativo sotto diversi punti di vista; la titolazione porta l'osservatore a prestare attenzione alla duplice natura dell'opera (dato figurativo e dato pittorico puro): la figura femminile, modella in posa, è delineata in modo complesso + segni incomprensibili MA, oltre alla figura, si percepisce anche la presenza della tela, come componente dell'opera; questo dipinto viene presentato nel 1943 alla Mostra "The art of this Century", organizzata da Peggy Guggenheim in una Galleria privata a New York: una sezione era dedicata a una.

esposizione permanente di opere surrealiste +una sezione era dedicata a esposizioni personali o collettive, dove appunto fu presentato il lavoro di Pollock; visitò la Mostra anche Mondrian, che rimase probabilmente impressionato dalla vivacità e Broadway Boogie-Woogie dell’espressività dei dipinti, tanto da riversarne in opere sue come (1942-44), seppur con un linguaggio che rimane totalmente diverso tra le varie tecniche pittoriche esplorate da Pollock, si ritrova il dripping, che diventerà la sua sigla caratteristica; si tratta in realtà di una tecnica iniziata da Ernst, il quale la intendeva come un “mancato controllo dell’operazione artistica”, per cui veniva forato un barattolo di vernice, che poi veniva attaccato al soffitto e lasciato dondolare, e da qui lasciato sgocciolare sulla tela + il titolo era un’interpretazione personale del “disegno” che si veniva a creare // il dripping di Pollock è

Artista intinge il pennello o un bastoncino di legno nel barattolo di pigmento (smalti che asciugano rapidamente) e poi lo scaglia direttamente sulla tela = l'artista intinge il pennello o un bastoncino di legno nel barattolo di pigmento (smalti che asciugano rapidamente) e poi lo scaglia direttamente sulla tela.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
42 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Betta_Cri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Rosati Sergio.