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IL PRIMO REALISMO STORICO
Dopo l'esperienza unica nel suo genere di Ivanov, cominciano a farsi strada gure legate al primo realismo storico russo.PAVEL FEDOTOV
Si ispira al pittore inglese Hogart. La sua è una pittura di genere che rappresenta anche i bassi momenti quotidiani con attenzione nell'educazione morale. Fu anche un illustratore di libri (lavorò anche per Dostoevskij)."Colazione di un aristocratico" 1849-50 (a dx). È un personaggio dell'élite in un interno decaduto; il taglio della scena a vivo rende il quadro moderno e l'ambientazione quasi scenica.
"Corteggiamento del maggiore" 1848 (a sx). È una vera. Propria scena da palcoscenico. Il quadro vuole denunciare una determinata situazione sociale, ma con una frivolezza quasi comica.
"Giovane vedova" 1851-52 (a dx). Qui non si trovano elementi aneddotici, piuttosto un atteggiamento romantico.
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LA SECONDA META'
DELL'OTTOCENTO - IL REALISMO STORICO La pittura che si sviluppa in questo secolo è estremamente più legata alla situazione storico-sociale che si respira. L'arte non è più semplice abbellimento ma l'arte diviene vera e propria funzione sociale ed etica. L'Ottocento, nella sua seconda metà, è un secolo di grande contraddizione. L'arte russa era schierata fondamentalmente in due fazioni opposte: realisti da un lato e pittura accademica dall'altro. Il realismo russo è unico nel suo genere, è infatti presente in diverse scuole europee e la sua influenza è tale che cambierà le regole dell'arte. Fino ad allora nessuno aveva mai ritratto scene tratte dalla vita quotidiana. Il nuovo modo di percepire l'arte, necessita anche di figure intellettuali in grado di trasmettere i nuovi messaggi simbolici: a tal proposito uno degli intellettuali che più si farà portavoce diQuesta curva narrativa verso il quotidiano sarà Tolstoj. Tutto questo caos è dovuto all'abolizione della servitù della gleba, avvenuta definitivamente nel 1861. Dal punto di vista sociale crea un vero e proprio disastro perché i servi non avevano elaborato un altro modo di vivere e di pensare alla propria vita perciò si trovano veramente spiazzati.
Nel 1853 succede un altro fatto chiave - all'Accademia scoppia una rivolta, passata alla storia come "la rivolta dei 14", durante la quale gli allievi che si dovevano diplomare si rifiutano di dipingere il loro quadro di diploma in quanto si basava su elementi mitologici. Questi giovani artisti decidono di fondare una loro organizzazione chiamata Società cooperativa degli Artisti, la quale si svilupperà nella cosiddetta degli Artisti per mostre itineranti. Questa società si componeva di pittori che andavano in giro per la Russia a dipingere il quotidiano.
con l'intento di educare il popolo. Gli artisti che vi faranno parte sono chiamati Peredvizniki ovvero pittori ambulanti; sono tre i pittori che formeranno lo zoccolo duro dei Peredvizniki: Perov, Ge e Kramskoj, accomunati dagli stessi ideali democratici per cercare di creare una nuova coscienza nazionale. L'idea è di sviluppare dei quadri narrativi per spiegare questi ideali democratici e gli interessi della società. Proprio in quegli anni nasce la cosiddetta "art de salon" che avrà però un periodo molto limitato. La società itinerante diventa importante perché tenta di coniugare gli artisti e chiunque possa entrare in relazione con loro. Nasce in Russia quello che corrisponde al Salon de Refugé. Il realismo russo durerà tantissimo. Negli anni 30 del 900 verrà ripreso per impostare l'ideologia socialista e per questo verrà chiamato "realismo socialista". Il realismo, comunque,continua ancora oggi. VASILIJ PEROVÈ un artista molto impegnato nel sociale che realizza arte di denuncia. All'inizio il suo stile fatica a trovare una precisa dimensione. "Tè a Mitisci" 1862 (a sx). Il dipinto fa molto scalpore in quanto presenta un taglio anticlericale che denuncia lo sfruttamento dei religiosi; il pope bello grasso sulla sinistra si gode il suo tè mentre il bambino e il reduce di guerra cercano da lui un po' di compassione. "Ritratto di Aleksandr Ostrovskij" 1871 (a dx). Troviamo la figura del drammaturgo colto in un momento del quotidiano, tra fragilità e paure. "Ritratto di Fedor Dostoevskij" 1872 (a sx). Rappresentazione dell'artista immerso nel suo mondo (non guarda verso lo spettatore); ritorna ad usare gli espedienti accademici.Il mio intento è quello di creare una nuova linea di pittura storica e non si avvicinerà quasi mai alla pittura di genere. Lavora anche come ritoccatore in uno studio fotografico e inizierà a fare dei ritratti con una spiccata attenzione per i particolari.
"Autoritratto" 1867 (a sx). Questo quadro costituisce una nuova fase della pittura russa perché diventa un ritratto pubblico, corale, nel senso che non c'è più un interesse sociale o psicologico. Il dipinto viene inserito in una cornice ovale e il personaggio si ritrae mentre guarda verso il pubblico (sembra riprendere la linea romantica). Tuttavia il suo sguardo è feroce e critico, mentre il volto è pallido. Con questo quadro si apre la strada verso una pittura dove i personaggi rappresentati si distinguono per la loro capacità etica di guide morali.
"Ritratto di Lev Tolstoj" 1873 (a dx). Qui lo scrittore viene colto vestito con un indumento semplice, una camicia.
Che luispesso indossava e cheporterà poi il suo nome. "La sconosciuta" 1883 (a sx). È uno dei quadri che hasuscitato più dibattiti soprattutto circa l'identità del soggetto; traspare molto mistero da questo quadro e si pensa che ladonna rappresentata sia una prostituta.
NIKOLAJ GEÈ il pittore più potente della triade dei Peredvinziki. Fa unviaggio in Italia dove rimane a ascinato dalla tradizioneevangelica. "Pietro interroga Aleksej lo zarevic" 1872 (a dx). Ilquadro è stato esposto alla prima mostra degli itineranti. Viene a rontato un tema importante per l'iconogra astorica russa (cioè lo zar riformatore); Ge in questo periodo è ossessionato dalla concezione di giustizia suprema. Neldipinto utilizza i tratti tipici del dramma storico, atmosferarealistica con particolari storici e archeologici.
"Qual è la verità" 1890 (a dx). Qui sono rappresentate le gure di
Ponzio Pilato e Cristo uno davanti all'altro; crea un'immagine di Cristo molto inusuale, emaciato e debole ma spiritualmente molto forte. Questo tipo di rappresentazione è molto inusuale per la cultura russa che privilegiava l'iconografia di un Cristo molto più solenne, mentre il Cristo di Ge è sofferente. "Golgota" 1893 (a sx). È un ciclo di dipinti, molti dei quali non verranno volutamente terminati in quanto l'obiettivo era quello di sconvolgere con un'immagine di Cristo colta dalla disperazione. È una pittura molto espressionista e non sembra nemmeno un quadro dell'800; i piedi di Gesù sono abbozzati e le mani tengono la testa in un veneto di totale sofferenza e sconvolgimento emotivo. Per il suo spirito innovativo Ge rimarrà sempre un po' isolato nel gruppo degli ambulanti. 12 di 32 ff ff ff ff fi fi fi fi LA CRISI DEI PEREDVINZIKI Quello che unifica la pittura di genere in questi anni è daUn lato la denuncia dei mali sociali, dall'altro la ricerca di un nuovo eroe. "Colazione dello zemstvo". Ad esempio, nel dipinto Grigorij Mjasoedov 1872 (a dx) di osserviamo la rappresentazione di un luogo che, nella volontà della nuova società russa, doveva unire gli ex servi dellagleba con i nobili. Il dipinto, tuttavia, denuncia tutt'altra situazione. È un quadro che, per la forte denuncia sociale che contiene, verrà utilizzato come modello. Verso gli anni 80 del 1800 il movimento entra in crisi e tanti pittori non riusciranno a superarla. IL'JA REPIN è uno di quei pittori che non riesce a superare la crisi; subisce un insegnamento classico da un lato, e dall'altro è attratto dalla pittura di Kramskoj, all'inizio cercherà infatti di fare entrambe le cose. "Battelleri sul volga" 1870-73 (a sx). È una scena che nasce da una gita fatta proprio dall'artista; questo è il suo quadro di
"Sull'erba" 1876 (a dx). È una chiara parafrasi di Manet; riassume in questo dipinto tutto ciò che impara a Parigi. Pennellate rapide e tecnica del tutto impressionista, può essere considerato alla pari dei dipinti francesi. Nonostante questo non si può considerare però un pittore impressionista in quanto questo stile in Russia è visto come uno stile frivolo.
"Ritratto di Musorgskij" 1881 (asx). Il compositore viene ritratto in ospedale appena prima della sua dipartita, è colto quindi in un momento di desolazione, non di grazia o di solennità. Vi è l'esigenza di esprimere un contenuto.
"Processione nel governatorato di Kursk" 1880-83 (a dx). È un quadro corale dove lo spazio è tagliato in modo che chi osserva possa immergersi direttamente nella scena. Nonostante la folla molto fitta si riesce a riconoscere ogni singolo volto; è un quadro che assorbe il
sistemaimpressionistico francese ma è realista perché cerca la psicologia dei personaggi. "L'inatteso" 1884 (a dx). Riprende la tematica dell'eroismo rivoluzionario legata al momento del cambio dello zar; viene raffigurata la scena di un nobile che entra in casa tra lo stupore dei parenti che lo credevano morto. Il quadro è pieno di luce e la tavolozza è di stampo impressionista. "Ivan il Terribile e suo figlio Ivan" 1885 (asx). È un quadro che interpreta la storia ma senza convincimento.
LA PITTURA STORICA DI FINE 800
In questo periodo la pittura storica rimane ancora molto legata all'accademia.
VASILIJ SURIKOV
Crea una specie di trilogia inte